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09-10-2024, 17:58
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#21
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,022
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
rivolgi un commosso pensiero agli studenti usati come data collectors col miraggio di una tesi che non gli avrà insegnato niente ma avrà fruttato articoli al prof bastardo
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Diciamo che è un win win, tu trovi una tesi da fare che ti butti finalmente fuori con una laurea e il prof ne trae qualche vantaggio mentre ti segue.
Ps il mio relatore era al bar quando discutevo la mia tesi, adoro
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09-10-2024, 18:12
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#22
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,350
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A me dispiace x chi soffre all' università ma cmq nn riesco a empatizzare.. quando sento studenti di 25-30 anni che studiano 5 ore al giorno se va bene nn riesco a empatizzare molto .. ammetto che ho sempre avuto un po' di risentimento x gli universitari ma diciamo che cmq fai meno sacrifici di chi lavora full time da decenni .. magari su turni o di notte x stipendi ridicoli .. certo poi tutti finiremo a lavorare quindi lo proveremo tutti .. io nn rimpiango di certo le superiori ma dico solo nn riuscendo a empatizzare nn posso fare consigli utili .. mi spiace x le ingiustizie ma finisce lì .. più che altro il titolo del topic mi fa storcere un po' il naso sembra un po' troppo pessimista come titolo .. ora io faccio turni che se sommiamo spostamenti e lavoro vengono fuori di notturno 12-13 ore dipende dai treni ... Arrivo a casa e non riesco a dormire bene.. e dopo si ricomincia da capo... Come Trevis bicke nel monologo gods lonely man .. diciamo ci sono torture e torture anche qui..
Arrivo a casa scrollò un po' il telefono faccio un paio di seghe poi metto Heather Fan sound su YouTube i video da 10 ore e provo a dormire... Mi suona la sveglia e vedo 5-5,30 ore di video sono passate
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Ultima modifica di Barracrudo; 09-10-2024 a 18:16.
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09-10-2024, 18:48
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#23
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Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,727
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Il mondo del lavoro è peggio dell'università: all'uni fai un esame al mese, al lavoro sei sotto esame tutti i giorni, specie quando sei ansioso sociale e con poco senso del tuo valore personale.
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Non é vero, é l'esatto opposto.
Lavorare é molto meglio (e la trovo meno tossica come attività), colleghi di lavoro > compagni di corso.
Change my mind
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09-10-2024, 18:52
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#24
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,350
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Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Non é vero, é l'esatto opposto.
Lavorare é molto meglio (e la trovo meno tossica come attività), colleghi di lavoro > compagni di corso.
Change my mind
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Ma pure io penso fa cagare studiare .. specie se nn sei uno di quelli con tutto pagato fai genitori... Cioè magari fuorisede e pagato vitto alloggio e sfizi ... Su questo sono d'accordo ma definirli luoghi di tortura mi sembra un po' esagerato .. la torture vere iniziano quando vai a fare un lavoro a caso x tirare su gli spicci e 2/3 dei guadagni vanno in spese .. non e l università il vero luogo di tortura
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09-10-2024, 19:50
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#25
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Principiante
Qui dal: May 2019
Messaggi: 88
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Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Scrivo questo messaggio ora che sono, almeno spero, al termine di questo percorso di 5 anni. Di divertimenti, non ne ho avuto nessuno, ma letteralmente zero. Sono riuscito a provarci con tre ragazze e in tutti e tre i casi, il rifiuto è stato l'unico esito. Ma oltre a tutte queste sventure, la cosa peggiore è stata interagire con questi docenti che non hanno il minimo rispetto, che mi hanno fatto perdere tempo inutilmente, in particolare quella con cui sto facendo la tesi. Il sistema informatico dell'ateneo, che è davvero pessimo, non consente di visualizzare se la tesi è stata approvata dal relatore. Sì, ho ricevuto una mail da parte della professoressa in cui mi viene detto di caricarla sul sistema, ma io non mi posso fidare. Come posso fidarmi di una che mi ha rimandato senza motivo, tre mesi fa, facendomi fare modifiche insensate (punti, virgole e stronzate varie, più un breve paragrafo che non c'entra nulla con il resto della tesi). Quando sono andato alla correzione, quelle pagine in più che mi ha fatto scrivere lei non le aveva nemmeno lette, ma le ha guardate sul momento quando ero lì(e gliele avevo date da un mese). Che schifo, che tortura.
Sono forse un criminale, che devo stare in attesa della sentenza per aver ucciso qualcuno? Da venerdì, non ho ricevuto più risposta. Oggi ho provato a scrivere nuovamente, ma niente.
Forse mi pongo problemi inutili, ma io voglio solo uscire da questo incubo
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Guarda, se hai tutte le conversazioni scritte via mail fatti degli screenshot e salvale, qualora la prof si rimangiasse la parola data. Puoi sempre segnalare problemi e criticità alla segreteria e anche al rettorato. Comunque, magari fai una cosa se la prof è latitante; guarda sul sito dell'università che orari fa di ricevimento e presentati, dicendole che hai urgenza di parlarle della tesi; magari non ti farà parlare lì sul momento, ma almeno capisce che deve darti risposta e concordi un appuntamento di persona o da remoto.
Comunque, non ci sono tanti consigli da darti, se non andare avanti, completare questa tesi, crearti un discorso per la discussione e poi ciaone a tutti quanti!
Purtroppo so di cosa parli, in parte, essendoci passata a mia volta; relatori che prendano veramente a cuore i propri tesisti e lì seguono bene, pur avvendo i loro impegni di ruolo sono veramente pochi.
Ti auguro un sincero in bocca al lupo e spero che ti vada tutto il meglio! Cerca però di tranquillizzarti un po', giusto per non viverti male un momento che dovrebbe essere un traguardo per te!
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09-10-2024, 20:11
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#26
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Esperto
Qui dal: May 2022
Ubicazione: rete fognaria
Messaggi: 1,487
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Io preferisco mille volte il lavoro con tutti i suoi difetti alla scuola. Tutt'ora ho gli incubi in cui devo studiare, in cui sto per essere interrogato e mi sveglio con l'ansia. Al lavoro almeno vai a casa e se sei un normale dipendente fino al giorno seguente non devi pensare a nulla (a meno che tu non rivesta posizioni di responsabilità). Mi diedi anche all'autolesionismo dalla rabbia di non riuscire a studiare. Al lavoro anche quando va tutto di merda cerchi di pensare alla busta paga per tirarti su.
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09-10-2024, 20:38
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#27
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,083
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Parla bene dell'università chi non c'è mai andato. Poi dipende ovviamente da COME si vive l'università. Certo, per chi impiega anni e anni a finire gli studi facendo un solo esame alla volta, magari avendo altri divertimenti, uscendo , divertendosi con amici e amiche allora sicuramente ha piacere di stare lì. Ma per chi come me prepara 4-5 esami alla volta, con zero vita sociale e in un tale ambiente di merda, l'università è un luogo di tortura e non è un'esagerazione. Odio questo posto in maniera fortissima, odio la gente che sta lì e personalmente il mio più grande rimpianto nella vita è quello di non aver fatto un'università telematica. Spero che le università "tradizionali" con tutte le cose malate che le caratterizzano chiudano e falliscano.
E sul fatto di avere le cose pagate dai genitori, anche qui dipende dal tipo di persona. Pur avendo la possibilità di pagarmi gli studi, non ho le capacità di trovare una relazione e sono più le cose che mi sono mancate nella vita, rispetto a quelle che ho avuto.
Il compito di insegnare conoscenze specializzate e preparare le persone al mondo del lavoro è importante. Il problema è che l'università è del tutto inadeguata a svolgerlo. Nel mondo del lavoro devi subire ingiustizie, ma in fondo, vieni pagato. Nel mondo univeritario, paghi e subisci ugualmente ingiustizie. Voglio solo che questo periodo finisca, non voglio rivedere mai più quel luogo infernale che mi ha portato solo sofferenze
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09-10-2024, 20:39
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,350
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Ma qui si parla di università Juan .. la scuola normale e diversa.. i prof ti bullizzano .. i compagni pure .. ti mandano in presidenza e robe così ... All' università scegli tu se andare e nessuno ti dice nulla nn ti cagano quasi ne alunni ne insegnanti .. devi imparare cose a memoria e superar i test
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09-10-2024, 20:40
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#29
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,083
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Quote:
Originariamente inviata da Dusk
Guarda, se hai tutte le conversazioni scritte via mail fatti degli screenshot e salvale, qualora la prof si rimangiasse la parola data. Puoi sempre segnalare problemi e criticità alla segreteria e anche al rettorato.
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Sì, ci sono le mail, è tutto documentato. Alla fine probabilmente farà tutto all'ultimo minuto. Ma nel caso in cui fosse necessario e io non rientrassi nella seduta farò denunce e non avrò pace finchè non perderà il lavoro.
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09-10-2024, 20:47
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#30
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Principiante
Qui dal: May 2019
Messaggi: 88
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Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Sì, ci sono le mail, è tutto documentato. Alla fine probabilmente farà tutto all'ultimo minuto. Ma nel caso in cui fosse necessario e io non rientrassi nella seduta farò denunce e non avrò pace finchè non perderà il lavoro.
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Però prima di arrivare a tanto, che è una bella menata di cazzo a pure per te, falle la comparsa davanti allo studio e dille chiaramente che ti devi laureare e non perdere tempo. Anzi, di persona, dille che se lei con i suoi impegni non riensce a starti dientro, di nominare un co-relatore che ti segua e faccia le sue veci per il percorso tesi.
Ovviamente, il tutto detto in toni pacati ed educati, perchè è un attimo passare dalla parte del torto.
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09-10-2024, 22:59
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
A me dispiace x chi soffre all' università ma cmq nn riesco a empatizzare.. quando sento studenti di 25-30 anni che studiano 5 ore al giorno se va bene nn riesco a empatizzare molto
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Si ,ma non ti credere, giusto chi fa sociologia o scienza delle merendine o si compra la laurea o va a letto coi prof riesce a studiare 5 ore al giorno. Io studiavo almeno 7 ore al giorno e mi prendevo come giorno libero solo la domenica, a volte il sabato pomeriggio se non ero sotto esame. E poi c'era la frequenza obbligatoria.
Poi cmq la laurea ha un costo, sia che costa proprio come tasse e libri e sia per i 5 anni non lavorati e vai pure in pensione più tardi.
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10-10-2024, 07:26
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,864
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Non ho mai provato a farla perché non mi piaceva studiare. Anche se poi mi sono accorto che pure gente che andava peggio di me a scuola l'ha fatta o almeno ci ha provato.
Poi mi sono accorto che ho serie difficoltà con il mondo del lavoro perché ho zero autostima quindi ora mi ritrovo a non fare niente senza laurea, senza nessun contributo e senza esperienze lavorative.
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12-10-2024, 00:17
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,705
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per me il periodo universitario non è stato per niente facile ma non so bene perchè adesso lo sto rimpiangendo... magari anche perchè comunque è come se allora potessi credere in un futuro più ampio, per il semplice fatto che ero più giovane. Ci ho messo un sacco per laurearmi, quindi facevo pochi esami all'anno (oppure non li superavo), ma ero messo male anche allora a relazioni sociali, all'università escludendo il periodo finale ero isolato e non avevo rapporti, se non quelli obbligati (tipo lavori di gruppo), con i colleghi. Ma il mondo del lavoro, che ho conosciuto tardi, l'ho vissuto e lo sto vivendo con disagio almeno pari e ultimamente credo anche superiore. E' molto più stressante, considerando anche l'orario a cui devi sottostare, che sei sottoposto maggiormente a degli obblighi, che sei potenzialmente sotto osservazione in modo più continuo per quello che riesci a fare oppure no, per come ti comporti, ti relazioni ai colleghi e ai superiori, e non puoi non relazionarti del tutto, anche con coloro con cui non ti trovi bene. All'università perlomeno avevo qualche margine di scelta in più.
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Ultima modifica di sagoma; 12-10-2024 a 00:20.
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12-10-2024, 00:31
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,074
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Fidatevi che il lavoro è molto peggio.
A parte i pochi fortunati che trovano lavori non faticosi e ben remunerati, il lavoro è una tortura. Da dipendente non sei padrone di decidere niente. Se sei titolare hai 2000 incombenze, responsabilità, lo stato ti stritola e i dipendenti se ne approfittano sempre.
L'università per me è stato un paradiso terrestre, eppure ho faticato tanto, ed ero anche povero, i miei mi davano 150mila lire al mese, e ci dovevo fare tutto, ero povero ma felice.
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12-10-2024, 01:03
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#35
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,350
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Ma in universita oggi vai di bigliettini Keith .. ci sn metodi innovativi.. io sono insofferente x. Gli universitari nn li sopporto e un mio limite lo riconosco .. ho cresciuto invidia xké mia sorella ha fatto 6 anni fa fuorisede .. quindi vitto e alloggio pagato dai miei mentre io ero a fare lavori ridicoli x mantenermi dato che sono andato via di casa molto e troppo presto .. solo xké nn mi andava di studiare.. essendoci la disponibilità economica in famiglia ora gli ho dato l ultimatum di darmi ciò che hanno dato a mia sorella e x loro va bene .. anche xké se fanno storie prendo e mi scelgo una università pacco quelle di topolino e mi sparo 6 anni da fuorisede... Io chiedo solo ciò che hanno dato a lei in vitto e alloggio in questi anni... Mentre io mi spaccavo il culo in fabbrica... Dopo anni xò nessuna festa è stata fatta x me...
Quando lavori e finisci 5 -10 anni consecutivi di lavoro nessuno ti fa la festa .. nessuno ti dice bravo sei il mio orgoglio .. nessuna foto di famiglia x te amico mio .. lavori zitto e Mosca xké e quello che ci si aspetta... Ma se fanno la voce grossa allora scelgo l università di topolino e mi sparo 6 anni da mantenuto.. cosa che nn gli conviene dato che dovrebbero pagare vitto alloggio e pure le spese universitarie
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12-10-2024, 08:47
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,063
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Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Non é vero, é l'esatto opposto.
Lavorare é molto meglio (e la trovo meno tossica come attività), colleghi di lavoro > compagni di corso.
Change my mind
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Non sei costretto a legare con i compagni di corso, poi dipende anche dal tipo di percorso di studi che hai affrontato ma sul lavoro esiste una cosa chiamata competizione che inquina e intossica i rapporti come non mai...
Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Nel mondo del lavoro devi subire ingiustizie, ma in fondo, vieni pagato. Nel mondo univeritario, paghi e subisci ugualmente ingiustizie. Voglio solo che questo periodo finisca, non voglio rivedere mai più quel luogo infernale che mi ha portato solo sofferenze
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E' quello che pensavo anch'io: il denaro che ti ripaga dei torti subiti e invece no. Dipende molto da come tu interiorizzi questi torti: se sei cresciuto in un ambiente emotivamente abusivo potresti viverli molto male. Una persona con un'alta soglia di tolleranza agli attacchi personali, con buona autostima e apprezzamento di sé può tranquillamente passare indenne dinnanzi ai soprusi, le invidie, le coltellate alle spalle di un ambiente lavorativo tossico, ma la persona ansiosa, insicura e permeabile al giudizio degli altri trova in questi contesti il proprio inferno personale.
Change my mind
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12-10-2024, 09:22
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#37
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Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,727
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non sei costretto a legare con i compagni di corso, poi dipende anche dal tipo di percorso di studi che hai affrontato ma sul lavoro esiste una cosa chiamata competizione che inquina e intossica i rapporti come non mai...
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Mah, dipende dall'ambiente credo.
Io, per mia esperienza che un quanto tale vale giusto in un contesto aneddotico, ho trovato persone molto babinone in universitá. Persone anagraficamente adulte ma che non avevano capito che quello, fuori dalla bolla universitaria, sarebbe stato valutato come un mezzo e non un fine. Persone gelose dei propri voti, appunti e ste cose. O persone assolutamente fuori dalla realtá, convinte che avrebbero fatto valangate di soldi in posizioni inaccessibili praticamente a chiunque se non per pochi geni (che non significa uscire col 110, vuol dire anche molto altro). I migliori dei corsi erano quelli allineati ai docenti per forma mentis, che infatti, non a caso, è gente che non ha mai messo il naso fuori da lí rapportandosi col mondo lavorativo. Una % prevalente infatti fa questo. Ho una pessima considerazione del contesto universitario perchè se sei un po' basato su come funziona fuori sembra di stare in una bolla un po' fuori dal mondo. Anzi, togli il sembra, ha un clima e un meccanismo che non si ripete in ambienti lavorativi.
Comunque esistono anche contesti decenti lavorativi, e altri pure belli. Da me se n'è appena andato un ragazzo a posto con cui si collaborava benissimo ed è prorio diventato vuoto quell'ufficio...
Ma mi aspetto che ne arrivi un altro simile comunque, facevo l'esempio dei compagni di corso con la raffica di 30 e lode allineati coi docenti come modi di fare e forma mentis ma ho notato la stessa cosa pure negli ambienti lavorativi, specie se piccoli, se il titolare o il capetto messo lì non da buone vibes c'è da lasciare perdere, in caso contrario è difficile che brava gente, e competente nel proprio, vada ad assumere gente che gli va a sputtanare un bel clima aziendale (che non si costruisce da solo) e una macchina che macina commesse bene e velocemente per competizioni, sabotamenti tra colleghi e cose così. Dai, siamo seri
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Ultima modifica di Daytona; 12-10-2024 a 09:25.
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12-10-2024, 09:51
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,350
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L università fa cagare piene di ragazzini/e montati .. ma ti gestisci tu il tuo ritmo di lavoro a casa.. ti fai gli orari che vuoi.. e dura solo 5 anni un genere.. imparagonabile ai sacrifici del mondo del lavoro
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12-10-2024, 09:54
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#39
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Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,727
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Quote:
Originariamente inviata da Barracrudo
Ma in universita oggi vai di bigliettini Keith .. ci sn metodi innovativi.. io sono insofferente x. Gli universitari nn li sopporto e un mio limite lo riconosco .. ho cresciuto invidia xké mia sorella ha fatto 6 anni fa fuorisede .. quindi vitto e alloggio pagato dai miei mentre io ero a fare lavori ridicoli x mantenermi dato che sono andato via di casa molto e troppo presto .. solo xké nn mi andava di studiare.. essendoci la disponibilità economica in famiglia ora gli ho dato l ultimatum di darmi ciò che hanno dato a mia sorella e x loro va bene .. anche xké se fanno storie prendo e mi scelgo una università pacco quelle di topolino e mi sparo 6 anni da fuorisede... Io chiedo solo ciò che hanno dato a lei in vitto e alloggio in questi anni... Mentre io mi spaccavo il culo in fabbrica... Dopo anni xò nessuna festa è stata fatta x me...
Quando lavori e finisci 5 -10 anni consecutivi di lavoro nessuno ti fa la festa .. nessuno ti dice bravo sei il mio orgoglio .. nessuna foto di famiglia x te amico mio .. lavori zitto e Mosca xké e quello che ci si aspetta... Ma se fanno la voce grossa allora scelgo l università di topolino e mi sparo 6 anni da mantenuto.. cosa che nn gli conviene dato che dovrebbero pagare vitto alloggio e pure le spese universitarie
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Che storia... gli ambienti tipo fabbrica a 18/19 anni sono tosti, sei in gamba. Fai bene a chiedere i soldi che hanno dato a lei, non sono mai belle le disparitá tra figli
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12-10-2024, 10:18
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,063
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Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Mah, dipende dall'ambiente credo.
Io, per mia esperienza che un quanto tale vale giusto in un contesto aneddotico, ho trovato persone molto babinone in universitá. Persone anagraficamente adulte ma che non avevano capito che quello, fuori dalla bolla universitaria, sarebbe stato valutato come un mezzo e non un fine. Persone gelose dei propri voti, appunti e ste cose. O persone assolutamente fuori dalla realtá, convinte che avrebbero fatto valangate di soldi in posizioni inaccessibili praticamente a chiunque se non per pochi geni (che non significa uscire col 110, vuol dire anche molto altro). I migliori dei corsi erano quelli allineati ai docenti per forma mentis, che infatti, non a caso, è gente che non ha mai messo il naso fuori da lí rapportandosi col mondo lavorativo. Una % prevalente infatti fa questo. Ho una pessima considerazione del contesto universitario perchè se sei un po' basato su come funziona fuori sembra di stare in una bolla un po' fuori dal mondo. Anzi, togli il sembra, ha un clima e un meccanismo che non si ripete in ambienti lavorativi.
Comunque esistono anche contesti decenti lavorativi, e altri pure belli. Da me se n'è appena andato un ragazzo a posto con cui si collaborava benissimo ed è prorio diventato vuoto quell'ufficio...
Ma mi aspetto che ne arrivi un altro simile comunque, facevo l'esempio dei compagni di corso con la raffica di 30 e lode allineati coi docenti come modi di fare e forma mentis ma ho notato la stessa cosa pure negli ambienti lavorativi, specie se piccoli, se il titolare o il capetto messo lì non da buone vibes c'è da lasciare perdere, in caso contrario è difficile che brava gente, e competente nel proprio, vada ad assumere gente che gli va a sputtanare un bel clima aziendale (che non si costruisce da solo) e una macchina che macina commesse bene e velocemente per competizioni, sabotamenti tra colleghi e cose così. Dai, siamo seri
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Credo che le nostre impressioni siano influenzate dal contesto famigliare in cui siamo cresciuti: io, per esempio, provengo da un contesto ipervigile e controllante, il lavoro ha rappresentato per me l'estremizzazione di quel rapporto. A casa non avevo libertà, sul lavoro nemmeno quindi l'ho interpretata come una prosecuzione di un rapporto malsano imperniato sull'irregimentazione e l'imposizione coatta di regole e divieti.
Tu, se non ricordo male, provieni invece da un background più libero ma forse anche più trascurante per cui vivi peggio l'idea di essere ignorato dalle persone che hai attorno ma, al contrario di me, percepisci gli obblighi non tanto come ostruzioni della tua libertà e dei tuoi spazi ma come possibilità di instaurare relazioni di fiducia e cooperazione.
Se è vero che siamo il prodotto dei nostri vissuti, cose come scadenze e quant'altro vengono da me elaborate come strumenti per perpetrare dinamiche di forza e dominio mentre tu ti senti interiormente più libero e quindi hai una percezione più cristallina di quelli che sono i tuoi spazi di manovra nella vita né li senti intaccati dal fatto di essere vincolato talvolta a meccanismi di subalternità nel tuo daily grind .
Quando ho cominciato a lavorare ebbi la sensazione di essere passato da una condizione di "schiavitù" (la famiglia) a un'altra (l'ufficio) senza aver mai assaporato il senso di libertà e auto affermazione.
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