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20-12-2013, 00:34
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#61
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Mi sa che sei un po' partito sulla tangente
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Ultima modifica di Bluevelvet93; 20-12-2013 a 00:45.
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20-12-2013, 00:52
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#62
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Si, sono i miei deliri, scirvo interi libri su questa roba
Un giorno magari pubblco le cose che ho scritto.
Il primo libro era una cosa folle, non si capiva neanche il genere, prosa, poesia, filosofia, surrealismo, ironia, depressione, misticismo, becero qualunquismo.
Un abominio
Se guarisco, temo che li rimpiangerò certi viaggi mentali.
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20-12-2013, 01:50
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#63
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Fare l'operaio non è mica un'onta
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non è un'onta, è semplicemente una condizione lavorativa che difficilmente regala soddisfazioni, e non potrai mai ambire a niente di diverso una volta che lasciando gli studi miri a fare quello, inoltre sei facilmente rimpiazzabile, quindi non conti niente, hai il minimo dei diritti e nessun potere contrattuale, e più vai in avanti negli anni, più rischi di trovarti a spasso, e quindi alla pensione c'è da vedere come e se ci arrivi. senza contare che rischi di essere finito fisicamente, quando arrivi alla pensione.
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20-12-2013, 01:55
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#64
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da ANTIMATERIA
Certamente, io ho cambiato tanti lavori, va bene lavori manuali, di merd.a, qualche cosa di ufficio, insomma a che mi doveva servire la scuola se mi hanno fatto cambiere decine di lavori?
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ecco appunto, con un titolo di laurea serio, non saresti stato costretto a cambiare decine di lavori per tirare a campare. altro conseguenza del non studiare, che per carità a qualcuno può anche star bene.
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20-12-2013, 02:00
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#65
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Esperto
Qui dal: Nov 2013
Ubicazione: Emilia Romagna
Messaggi: 1,302
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Come tutti gli altri lavoratori.
Arriva un macchina e rimpiazza un lavoro.
Mica lo puoi prevedere.
Tra 20 anni saranno in grado di fare quasi ogni lavoro, ma forse già oggi.
Diciamo un medico?
Al giorno d'oggi guarda delle analisi fatte da una macchina, che è qualla che ti visita e ti fa la diagnosi sostanzialmente, quanta manca al giorno che vai direttamente dentro la macchina?
Diciamo che è motlo probabile che il 90% della popolazione possa passare da vivere a finrie sotto i ponti come ridere nel futuro.
Però dipende, la gente non è mica sempre servile, gli animi si scaldano.
A tirare la corda così non dura tanto il patto civile.
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20-12-2013, 10:15
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#66
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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Quote:
Originariamente inviata da LesPaul
Intendiamoci, esisteranno nascosti in qualche angolo remoto del pianeta dei professionisti in grado di comprendere determinate problematiche, ma io non li ho trovati. Il mestiere dello psicologo/psicoterapeuta medio è quello di confortare le 38enni divorziate o casi del genere, se hai delle problematiche di un certo tipo si vede che non hanno la minima idea di come prenderti. O ti guardano sbigottiti, o non ti credono, o ti dicono (parlo sempre per esperienza personale, non vado mai a intuito) con aria beffarda che un uomo normalmente tira dritto e passa oltre. Questo le professioniste donne, che perlomeno ti scherniscono, gli uomini ti guardano e pensano "mboh", "e quindi?". E che diavolo hai fatto a fare lo psicologo? Era una laurea facile e medicina durava troppo?
Allo stato attuale delle cose, poi, io non posso permettermi di rivolgermi ad uno psicologo o quello che è. Il motivo è che per forza di cose mi viene chiesto di raccontare il mio vissuto, un vissuto già poco credibile di suo e nel momento in cui parlo di determinate cose mi prendono per un cazzaro o un folle. Mi sono già sentito dire dopo un po' che raccontavo, "ma lei come mi ha trovato?", cioè sono quì che ti pago, non è che ti tiro una sediata, che senso ha questa domanda?
Aldilà dei miei 200 casini, anzi proprio per quelli, mio padre in un momento di lucidità mi ha detto tipo "continua così e la vita te la rovini del tutto, tra 5 anni sei ancora li a cercare di risolvere cose legate al passato". Poi è ripartito con le solite cavolate sul fatto che io sto bene e sono un uomo e devo tirare fuori le palle e se non sto bene è perchè ho delle tare. Ma vabbè.
Ho provato a dare un colpo di spugna, ma il cervello lavora e i ricordi tornano su. E il senso di rivalsa è forte. Dovrei andare dallo psicologo, ma sono lievemente sveglio e so che se ci andrò finirà tutto in vacca.
Una professione delicata come questa dovrebbe essere messa in mano a gente sensibile, penso.
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non so bene quali problemi tu abbia , magari ci conosceremo meglio
durante la mia permanenza in questo forum (sono iscritto da poki giorni)
ma probabilmente hai incontrato terapisti sbagliati
innanzi tutto una precisazione psicologo , psicoterapeuta, psichiatra
sono categorie differenti ,m anche se a volte possono coincidere
Quote:
in buona sostanza uno "psicologo" può dare consigli . orientare e diagnosticare ma secondo la legge non può fare
terapia , spesso si fa però confusione fra psicoterapeuta e psicologo
accertatevi di quali sono i titoli del vostro terapeuta, uno psicologo è laureato in psicologia , corso di laurea
che ha al suo interno esami che riguardano anche la psicoterapia , spesso però lo psicologo è anche laureato in medicina
accertatevi ancora una volta dei suoi titoli
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http://psycho.forumcommunity.net/?t=54257604
io ho avuto esperienze con uno psicologo parecchi anni fa e nonostante la sua buona volontà
era un rimestare l'acqua nel mortaio il niente di niente
più di recente sono entrato in analisi , analista junghiana mi stava ad a ascoltare in silenzio
solo dopo circa un anno ha cominciato a parlare
ad interagire mi ha fatto capire certi meccanismi del passato, ma quanto ad un vero progresso nisba ,
era anche un momento non molto felice economicamente e ho dovuto interrompere ..pekkato però
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Ultima modifica di tersite; 20-12-2013 a 10:18.
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20-12-2013, 11:54
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#67
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Blue_Moon
Sono le stesse sensazioni che ho provato anch'io dopo l'ultimo colloquio, al punto che ho deciso d'interrompere la terapia; non so, sinceramente sto comincando a pensare che questo sia un modo come un altro per non abbandonare la malattia, per evitare le cure, oppure che sia un riscontro positivo, il segno che il terapeuta è riuscito a toccare delle corde che per noi sono estremamente sensibili, al punto da provocarci una reazione di rifiuto. Ovviamente le mie sono tutte supposizioni, tutto ciò potrebbe anche essere dovuto al fatto che tra paziente e terapeuta non si è ancora instaurata la giusta dose di conoscenza e fiducia.
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Ciao!
Non abbandonare la malattia per evitare le cure...
Magari! Della malattia ne faremo tutti a meno, non è certo piacevole, ed è un luogo comune dire che ti stai "crogiolando" nella malattia.
Il terapeuta ha toccato corde sensibili e noi siamo scappati?
Allora non è stato bravo abbastanza, ha messo troppa carne sul fuoco ed è logico una reazione di fuga.
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