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27-04-2015, 08:41
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#21
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Ovviamente questa ipotesi è una cavolata (non a caso è anche chiamata fallacia del mondo giusto); mi chiedo cosa pensino i sostenitori di questa ipotesi quando una disgrazia capita a loro, penseranno davvero di essersela meritata o vale soltanto per gli altri?
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27-04-2015, 10:54
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Mi ricorda un pò il calvinismo...
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27-04-2015, 11:59
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Mentre il cattolicesimo fa a mazzate con la teodicea, le dottrine concorrenti se la spassano con la new age...
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27-04-2015, 12:28
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#24
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 851
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wow dopo anni ho indovinato nome utente e password al primo colpo!!
La tua teoria del mondo giusto mi ricorda un po THE SECRET, ma con aggiunto il discorso del giusto o sbagliato. In the secret, o legge di attrazione, seguendo l'istinto si ottiene quello che si desidera a prescindere che sia giusto o sbagliato.
Io ho guardato il film, ma ogni 10 secondi si contraddice; penso che anche la teoria del mondo giusto sia cosi, una continua contraddizione. Per crederci devi filtrare ogni avvenimento in base ala teoria, creando infinite contraddizioni.
Inoltre come ha detto qualcuno, assomiglia un po al karma; se nelle vite precedenti sei stato meritevole allora in questa vita sei avvantaggiato.
facci caso però che ognuna di queste teorie non imponga un limite reale, quindi alla finfine un può arrivare ovunque in qualsiasi momento, a volte capita davvero...talvolta mi domando se uno dei miei conoscenti riuscirà a compiere questo miracolo, e fare un qualche colpaccio, ma piu il tempo passa e piu mi rendo conto che quasi nessuno è disposto a rischiare più di tanto quindi per oncludere , la teoria del mondo giusto è in parte vera, raccogli quello che semini e soprattutto te ne fai una ragione...eppure a volte basterebbe uscire dagli schemi per cambiare la vita, a nopi stessi o a qualche emarginato, ma sono scelte coraggiose sopra la norma.
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Ultima modifica di RobRock; 27-04-2015 a 12:53.
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27-04-2015, 12:30
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#25
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Il mondo giusto è l'obiettivo, non certo la partenza.
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27-04-2015, 12:55
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#26
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 950
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Il mondo giusto è l'obiettivo, non certo la partenza.
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Esatto, e su scala secolare la tendenza sembrerebbe quella.
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27-04-2015, 13:50
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#27
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 198
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Raramente riesco ad essere così fredda e menefreghista, invece, quasi sempre impotente.
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dipende anche dal tuo atteggiamento nei confronti della vittima dopo aver assistito alla sua pubblica umiliazione.
Quote:
Originariamente inviata da Drifter
Ovviamente questa ipotesi è una cavolata (non a caso è anche chiamata fallacia del mondo giusto); mi chiedo cosa pensino i sostenitori di questa ipotesi quando una disgrazia capita a loro, penseranno davvero di essersela meritata o vale soltanto per gli altri?
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Mi ricorda un pò il calvinismo...
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Mentre il cattolicesimo fa a mazzate con la teodicea, le dottrine concorrenti se la spassano con la new age...
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Il mondo giusto è l'obiettivo, non certo la partenza.
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L'ipotesi del mondo giusto non è ne una dottrina religiosa, ne uno stile di vita; è un particolane modello di comportamento
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Ultima modifica di MisterIcs; 27-04-2015 a 13:58.
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27-04-2015, 14:16
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#28
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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<<Il primo degli amici che parla, Elifaz, dirà: «Per tutta la sua vita il malvagio è tormentato e anni limitati sono assegnati all'oppressore». Detto in altri termini: «Non c'è ombra di dubbio: se hai una vita breve o una vita tormentata, è perché sei un peccatore».
Giobbe, dal momento che non si sente peccatore, vuole a tutti i costi scardinare questa tesi e ne dimostra l'infondatezza.
Infatti, basta osservare la storia: la stessa realtà insorge e dice che tale dottrina non è veritiera, perché ci sono molti empi che prosperano e ci sono tanti giusti che sono umiliati.
La tesi della retribuzione è una ricetta preconfezionata e non spiega quella «incandescenza» del dolore, per la quale esso non può essere compresso nello stampo freddo di una tesi o di una spiegazione semplice. Per gli amici di Giobbe, invece, la sofferenza non è tanto un caso clinico, è un caso morale, anche quando si tratta semplicemente di una questione fisica. Giobbe sente anche su di sé questo peso, questo rigetto.>>
http://www.maranatha.it/Bibbia/3-Lib.../22-Text.htm#4
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27-04-2015, 14:38
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da MisterIcs
L'ipotesi del mondo giusto non è ne una dottrina religiosa, ne uno stile di vita; è un particolane modello di comportamento
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Uno dovrebbe comportarsi in base ad uno pseudo-karma di cui non conosce il funzionamento?
Quote:
Originariamente inviata da XL
<<Il primo degli amici che parla, Elifaz, dirà: «Per tutta la sua vita il malvagio è tormentato e anni limitati sono assegnati all'oppressore». Detto in altri termini: «Non c'è ombra di dubbio: se hai una vita breve o una vita tormentata, è perché sei un peccatore».
Giobbe, dal momento che non si sente peccatore, vuole a tutti i costi scardinare questa tesi e ne dimostra l'infondatezza.
Infatti, basta osservare la storia: la stessa realtà insorge e dice che tale dottrina non è veritiera, perché ci sono molti empi che prosperano e ci sono tanti giusti che sono umiliati.
La tesi della retribuzione è una ricetta preconfezionata e non spiega quella «incandescenza» del dolore, per la quale esso non può essere compresso nello stampo freddo di una tesi o di una spiegazione semplice. Per gli amici di Giobbe, invece, la sofferenza non è tanto un caso clinico, è un caso morale, anche quando si tratta semplicemente di una questione fisica. Giobbe sente anche su di sé questo peso, questo rigetto.>>
http://www.maranatha.it/Bibbia/3-Lib.../22-Text.htm#4
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Un dettaglio non è (come normale che sia) preso in considerazione, in questo scritto: la reincarnazione.
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27-04-2015, 15:14
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#30
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Banned
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 198
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Per gli amici di Giobbe, invece, la sofferenza non è tanto un caso clinico, è un caso morale, anche quando si tratta semplicemente di una questione fisica. Giobbe sente anche su di sé questo peso, questo rigetto.
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la violenza come questione morale... interessante
però metti troppa carne al fuoco... già è difficile afferrare l'ipotesi del mondo giusto che, a quanto ho capito, si limiterebbe ad una semplice spiegazione, attraverso esperimenti sociali, di come interagiscono morale, violenza ed altri fattori
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27-04-2015, 15:41
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#31
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Comunque anche il discorso karmico non è riducibile all'equazione fai bene=prossima vita facile fai male=prossima vita difficile. Non c'è questo tipo di giudizio morale .
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27-04-2015, 15:49
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Comunque anche il discorso karmico non è riducibile all'equazione fai bene=prossima vita facile fai male=prossima vita difficile. Non c'è questo tipo di giudizio morale .
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Effettivamente, il "bene" nella logica del karma dovrebbe essere "l'avvicinamento alla liberazione finale".
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28-04-2015, 13:47
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#33
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Esperto
Qui dal: Sep 2010
Ubicazione: trentino
Messaggi: 851
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Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
Comunque anche il discorso karmico non è riducibile all'equazione fai bene=prossima vita facile fai male=prossima vita difficile. Non c'è questo tipo di giudizio morale .
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no però se fai del male, lo potresti fare all'anima di un tuo antenato e quindi anche a te stesso in un certo senso.
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