Originariamente inviata da Halastor

La penso anche io così.... faccio un esempio pratico: la scorsa estate c'erano i classici gruppi estroversoni a cantare e suonare la chitarra in spiaggia.. molti abbracciati alle rispettive ragazze.
La classica scena amena...di cose che noi fobici non abbiamo mai vissuto e ci appaiono appartenenti ad altri universi.
E mi è parso che non avessero proprio l'ombra di nessuna preoccupazione nè infelicità. Come se vivessero in un universo parallelo. Ciò nonostante.. non vorrei mai essere come loro... nel senso che mi sono sembrati "vuoti"... non so come dire. Frivoli...insignificanti.. privi di spessore. Come se tutto quello che avessero... dalla chitarra alla bella giornata alla ragazza... non fosse stato per nulla combattuto.. non avesse una storia di sofferenza alle spalle e quindi è come se non valesse nemmeno un gran chè.

Originariamente inviata da Manes

Ho risposto al topic senza accorgermi che lo avevo aperto io stesso

Originariamente inviata da LeonardKraditor

Si nota un cambiamento: a luglio dicevi di non invidiare i benestanti e adesso sì.
Beh, pure io, sarei più sereno con un bel gruzzolo.

Originariamente inviata da crome

quando capiterà a te (mai dire mai visto che la vita è un ciclo) di essere con amici (magari conosciuti in questo forum chissà) su una spiaggia e con una chitarra credi che dall'esterno apparirai molto diverso da loro???

Originariamente inviata da Manes

Che ne pensate voi dell'invidia, del vedere gli altri e desiderare ardentemente di essere come loro,

Originariamente inviata da matrix_y

se per "altri" intendi gli estroversoni che fanno le ore piccole ven, sab e dom, io NON li invidio affatto. Anzi, provo compassione per loro, poichè sono dei miserabili.

Originariamente inviata da Manes

Perché pensi che la gente che fa le ore piccole sia miserabile?

Originariamente inviata da Halastor

Si, penso proprio di si. Perchè è questione di cosa hai vissuto, di indole diversa, e di quanta strada hai fatto. Non meramente di cio che hai in quel momento.

Molto probabilmente apparirei felice e sereno.. ma quella felicità e serenità è molto diversa dalla felicità/serenità gaia, spensierata, inconsapevole.

Originariamente inviata da matrix_y

Ho nominato le ore piccole, tanto per fare un esempio di "modulo di vita" imposto dalla società odierna. I cosiddetti "estroversoni" sono automaticamente "costretti" a seguire determinati standard esistenziali, ossia aderire a un certo modulo di vita. Quest'ultimo impone le uscite serali del fine settimana. Fino a questo punto, nulla di riplorevole. Il problema, però, è che alla lunga certi comportamenti stancano. Penso sia normale, poichè rientrano nella routine. E allora vedi questi miserabili che alla fine sono costretti ad uscire ogni sabato sera, perchè così fan tutti... Come si può invidiare una situazione del genere?

Originariamente inviata da crome

dal'esterno sembreresti esattamente tale e quale a loro

Originariamente inviata da crome

l'apparenza inganna..
inutile fermarsi a quella..
dal'esterno sembreresti esattamente tale e quale a loro

Originariamente inviata da Manes

Che ne pensate voi dell'invidia, del vedere gli altri e desiderare ardentemente di essere come loro, del deprimersi quando si realizza che essere come loro (o avere cose che loro hanno) è impossibile. Io soffro di invidia cronica all'ultimo stadio da una vita e pur riuscendo a riconoscere le cose buone che ho non riesco a evitare di desiderare la normalità, quella che i "normali" non si accorgono nemmeno di avere. Non sto parlando di invidiare i supericchi o la gente famosa ma semplicemente le persone che non sanno nemmeno che cosa sia il disagio psicologico (non credo ce ne siano su questo forum)