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		|  26-06-2017, 09:56 | #1 |  
	| Esperto 
				 
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			Come può un introverso vivere una vita con gli altri?Avere impegni quotidiani, lavorare, coltivare amicizie?
 È impossibile, non ha le energie, ne esce esaurito.
 Pure se lo fa porta avanti un esaurimento continuo.
 
 
 Come si fa a vivere come gli altri, non mi sembra possibile
 
 Pure adeguandosi ai ritmi è chiaro che le risorse non sono le stesse
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			| Ringraziamenti da |  cancellato13248 (26-06-2017), claire  (26-06-2017), dentromeashita  (27-06-2017), Hazel Grace  (26-06-2017), Lory  (26-06-2017), Masterplan92  (26-06-2017), Myway  (26-06-2017), OtherWorld  (26-06-2017), Sickle  (26-06-2017), XL  (26-06-2017), zoe666  (26-06-2017) |  
	
	
		|  26-06-2017, 10:00 | #2 |  
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			se sei costretto fai tutto.
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		|  26-06-2017, 10:02 | #3 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da ~~~  Come può un introverso vivere una vita con gli altri?Avere impegni quotidiani, lavorare, coltivare amicizie?
 È impossibile, non ha le energie, ne esce esaurito.
 Pure se lo fa porta avanti un esaurimento continuo.
 
 
 Come si fa a vivere come gli altri, non mi sembra possibile
 
 Pure adeguandosi ai ritmi è chiaro che le risorse non sono le stesse
 |  Sull'altro thread dite di avere avuto tutti degli appuntamenti, delle scopamiche o dei partner veri e propri. Evidentemente qualcosa si può fare. Vivere come gli estroversi in tutto e per tutto no, perché non siamo estroversi.
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		|  26-06-2017, 10:03 | #4 |  
	| Esperto 
				 
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			È vero, ma soltanto se sei costretto e come ha detto OP con un esaurimento continuo. È quell'omologazione che ti fa poi riflettere sui motivi per quale stai vivendo e se il gioco ne valga davvero la candela
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		|  26-06-2017, 10:10 | #5 |  
	| Esperto 
				 
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			ma è pieno di introversi che hanno impegni vari con gli altri anche se naturalmente non ai livelli di estroversoni    |  
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		|  26-06-2017, 10:14 | #6 |  
	| Esperto 
				 
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			Essere introversi mica è una malattia eh, e nn è detto neppure che porti a problemi in ambito lavorativo-sociale
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		|  26-06-2017, 10:25 | #7 |  
	| Esperto 
				 
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			Ma se prendiamo per buono uno dei tratti che vengono più spammati della faccenda introversi-estroversi, che l'estroverso a stare con gli altri si ricarica mentre l'introverso si esaurisce, può darsi pure che sia una cazzata, ma per chiunque si trovi a fare questa precisa esperienza e lo vive come tratto specifico della sua introversione, come può non sentire una differenza incolmabile con chi funziona al contrario?
 Siamo sicuri che una persona normale trovi faticoso, oneroso, dispendioso dal punto di vista delle energie ad esempio l'uscire con un amico?
 Anche le cose che nell'immediato sono piacevoli e allentano lo stress lì per lì, in realtà ne creano altro che va ad accumularsi fino all'esaurimento e a un crollo depressivo.
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		|  26-06-2017, 10:37 | #8 |  
	| Esperto 
				 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da ~~~  fino all'esaurimento e a un crollo depressivo. |  Ma è da anni che lo aspetto, così avrei una scusa per non uscire più e invece niente.    |  
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		|  26-06-2017, 10:41 | #9 |  
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			"Mi sento sottile, quasi stiracchiato, come il burro spalmato su troppo pane" .Cit. Bilbo Baggins da Il signore degli Anelli
 Capisco benissimo quella sensazione
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		|  26-06-2017, 10:43 | #10 |  
	| Esperto 
				 
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			A me sembra di “tenere botta” lì per lì per via di una qualche forma di dissociazione, in teoria dovrebbe essere un meccanismo di difesa ma in realtà ti si ritorce contro provocando tutte quelle cose sgradite come senso di perdita di sé, identità annebbiata, sentirsi sommersi dall'altro, spersonalizzazione, difficoltà a rimanere coerenti con sé stessi 
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					Originariamente inviata da Weltschmerz  Ma è da anni che lo aspetto, così avrei una scusa per non uscire più e invece niente.   |  Per crollo depressivo intendo un momento in cui ti senti mancare le forze e vuoi solo riposarti, isolarti 
In cui non ne puoi più
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		|  26-06-2017, 10:51 | #11 |  
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			Secondo il test di Rorschach io sarei addirittura estroverso, follia pura.
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		|  26-06-2017, 10:57 | #12 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da ~~~  Ma se prendiamo per buono uno dei tratti che vengono più spammati della faccenda introversi-estroversi, che l'estroverso a stare con gli altri si ricarica mentre l'introverso si esaurisce, può darsi pure che sia una cazzata, ma per chiunque si trovi a fare questa precisa esperienza e lo vive come tratto specifico della sua introversione, come può non sentire una differenza incolmabile con chi funziona al contrario?
 Siamo sicuri che una persona normale trovi faticoso, oneroso, dispendioso dal punto di vista delle energie ad esempio l'uscire con un amico?
 Anche le cose che nell'immediato sono piacevoli e allentano lo stress lì per lì, in realtà ne creano altro che va ad accumularsi fino all'esaurimento e a un crollo depressivo.
 |  Così è detto bene. Questo mi capita di frequente.
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		|  26-06-2017, 11:06 | #13 |  
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			ricordo che stavo in una casa con un inquilino anch'egli introverso (anche se non timido, mi sembra). Complice anche il fatto che spesso c'era il televisore acceso, non costituiva un grosso problema condividere la cucina stando molto tempo senza sentirsi in obbligo di parlare. Altra situazione in cui non si soffriva la necessità di una continua comunicazione l'ho sperimentata durante un'esperienza del periodo universitario. Vero che in entrambe le situazioni c'era magari un mezzo che teneva parzialmente occupati (televisore, computer) a non doversi occupare dell'interazione con l'altro, ma queste stesse situazioni con altre persone sarebbero state gestite con molta più difficoltà (un minimo di vitalità comunicativa sarebbe stata richiesta dall'estroverso di turno).Stessa cosa quando mi è capitata qualche uscita in gruppo, se non senti che la tua presenza - assenza è per loro un peso e non provi frustrazione nel non riuscire ad avere la stessa attenzione degli altri, ci si può adattare, fin quando non ci si inizia ad annoiare e allora si può trovare l'occasione per dire che è tempo di andarsene.
 Alla fine penso che non è sempre l'introversione in sè il problema (lo è caso mai la timidezza, il voler aprire bocca e non aver la forza di pronunciare una parola), ma il riuscire a sentirsi non a disagio reciprocamente pensando che il comportamento dell'altro o il proprio stia minando la tranquillità o le aspettative del trovarsi insieme in quel momento.
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				 Ultima modifica di alien boy;  26-06-2017 a 11:10.
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		|  26-06-2017, 11:11 | #14 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da JericoRose  Ci sono diversi livelli di introversione secondo me dall'introversione più leggera e fisiologica a quella più invalidante perchè di natura patologica (l'introversione di un ragazzo "normale" non è invalidante al pari di quella di uno schizofrenico) il mio livello di introversione è molto alto, non sopporto stimoli esterni per periodi prolungati, non sopporterei una giornata intera di chiacchiere, rumori, caos, socializzazione, ad un certo punto, quando ho "socializzato abbastanza" il mio cervello va in stand by letteralmente impedendomi di interagire con l'esterno anche contro la mia volontà (ad esempio mi perdo con lo sguardo nel vuoto mentre magari qualcuno mi parla, non riesco a costruire delle frasi di senso compiuto e mi diventa estremamente difficoltoso esternare a parole i miei pensieri, diventa quasi fastidioso parlare a quel punto, devo sforzarmi molto per farlo) |  Pari pari a quello che avrei scritto io. 
 
Da introverso non interagisco mai volentieri con persone che non conosco. Faccio uno sforzo se devo, cerco di intavolare una discussione, può anche darsi che un po sia anche rilassato, ma il vero sollievo arriva quando tutto finisce e ritorno nel mio guscio. 
Se ho in mente una cosa da dire ci penso 3000 volte prima di farla uscire dalla bocca, penso che effetto potrebbe avere sull'interlocutore... insomma, troppe paranoie che tolgono il piacere del parlare con gli altri. 
 
C'è chi riesce a scherzare e ridere con tutti dal mattino alla sera e sicuramente per quanto mi sforzi non potrei mai competere con loro. Spero solo di incontrare persone che non reputino l'introversione come un difetto.
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				 Ultima modifica di Tragopan;  26-06-2017 a 11:17.
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		|  26-06-2017, 11:44 | #15 |  
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			https://www.youtube.com/watch?v=bLwj83hNlQk
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		|  26-06-2017, 11:47 | #16 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da ~~~  A me sembra di “tenere botta” lì per lì per via di una qualche forma di dissociazione, in teoria dovrebbe essere un meccanismo di difesa ma in realtà ti si ritorce contro provocando tutte quelle cose sgradite come senso di perdita di sé, identità annebbiata, sentirsi sommersi dall'altro, spersonalizzazione, difficoltà a rimanere coerenti con sé stessi
 |  Vero l'ho notato anche io....momenti di buio, di assenza di sè, nei quali la massa il gruppo ci travolge, poi tornati a casa man mano escono fuori  i danni...
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		|  26-06-2017, 11:54 | #17 |  
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			È spossante,per forza ci si ritira
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		|  26-06-2017, 12:23 | #18 |  
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			Io ci sono riuscito.Non è stato facile sul lavoro, ma se fai capire che fa parte del tuo carattere e quando necessario apri la bocca allora
 riesci ad andare avanti.
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		|  26-06-2017, 12:23 | #19 |  
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					Originariamente inviata da M.me Adelaide  Non sono convinta che l'introverso abbia difficoltà ad avere una vita ricca di esperienze sociali. L'introversione non è la difficoltà a stare con gli altri, ma è semplicemente un modi diverso di rapportarsi alla realtà. È più proiettato verso l'interno che verso l'esterno, ma questo non significa avere difficoltà a rapportarsi con gli altri.
 Secondo me ad avere difficoltà non è l'introverso, ma l'introverso con altre caratteristiche "sociali", come ad esempio la timidezza, la fobia, o altre caratteristiche che rendono difficile l'esperienza sociale.
 |  però in genere gli introversi non sono preferiti per la compagnia, quindi forse un po' dipende dall'ambiente, ma specialmente dipende da come vive lui personalmente questa differenza di carattere quando si trova con altri e, anche in conseguenza di ciò, dalla capacità con cui riesce ad adattarsi.
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		|  26-06-2017, 12:44 | #20 |  
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			1) introverso è una cosa.2) fobico è un'altra cosa.
 3) incapace a rapportarsi con gli altri è un'altra cosa ancora.
 
 Introverso di per se non significa niente, può vivere una vita normalissima, non ad alti livelli social, ma cmq normale.
 Il problema sono 2 e 3.
 Se sei costretto fai quasi tutto e poi impari a rapportarti con gli altri strada facendo, facendo mille errori e consumando grosse energie. Anche se con risultati incerti diciamo che a vivere una vita quasi dignitosa ce la si può anche fare. Ma non parliamo di soddisfazioni sentimentali o lavorative di guadagno e carriera, quello è impossibile per le categorie 2 e 3. Al massimo può avere un lavoro di basso/medio basso profilo, e -ma qui è ancora più difficile- un partner.
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