|
|
27-06-2017, 13:53
|
#81
|
Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,375
|
Quote:
Originariamente inviata da zoe666
Parto con le migliori intenzioni, poi comincio a scaricarmi, non reggo più, mi autoescludo e ciao a tutti.
|
Può darsi che sarebbe meglio partire con le "peggiori intenzioni", per così dire. Parlo per me almeno. E' che l'idea di essere "sbagliato sbagliato sbagliato" è talmente incriccata che uno mette le mani avanti (le buone intenzioni): ma appunto solo le mani diciamo, e poi 'ste mani rimangono lì, e il resto rimane ben indietro, i piedi con tutta probabilità già rivolti fin dall'inizio in direzione dell'evitamento.
|
|
27-06-2017, 13:55
|
#82
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Quello che noi di solito chiamiamo sopportazione, non è altro che il compromesso che per forza di cose deve esserci quando si ha a che fare con gli altri, per mantenere relazioni, amicizie, etc, la gente è diversa da noi, quindi avere aspettative sui comportamenti altrui, è sbagliato, così come essere intollerante verso tutto, ci sono delle vie di mezzo che andrebbero trovate, più che altro per stare meglio noi. Che attenzione, non vuol dire sopportare tutto e tutti, altrimenti diventa sottomissione e va peggio.
Forse nel momento in cui ti senti propositiva e in forze, fai tutto e troppo per quello che è il tuo carattere, chiaro che se un giorno che ti svegli attiva, ti butti nella socialità e fai tutto a prescindere, tra cui anche cose che non faresti in altre situazioni (boh, ipotizzo), alla fine ti stressi e ne esci distrutta, quanto può durare una full immersion nel sociale, per chi ha problemi a relazionarsi?
Io faccio così, ogni volta che faccio una cosa, poi mi fermo e vedo come sto, senza la smania di dover strafare (del tipo che se mi fermo ora non faccio più niente), no, valuto come sto, mi fermo se è il caso, mi riposo, riparto, tutto coi miei tempi e modi. Senza pressione, nè esterne, nè interne.
Lo so io come sono fatta e ciò che posso sopportare, forzarsi un pochino è ok, violentarsi no.
Le esposizioni vanno fatte in modo controllato, altrimenti diventa una terapia d'urto, che non può funzionare e finisce per esaurirci, e farci chiudere ancora di più, successivamente.
|
Nel mio caso fare delle pause può essere pericoloso e rischio di non riuscire a riprendere più, per questo tendo a combattere con me stessa e a forzarmi di fare una cosa pure se lascerei perdere (cose che dovrebbero essere un piacere o in altri casi necessarie).
E pensare che alla fine non faccio nulla, se lavorassi che farei?
Delle volte è la costanza nel fare una cosa che mi accende la motivazione, la voglia di impegnarmi.
Ma tutte queste cose poi si scontrano alla fine con il solito problema delle energie.
Per dire anche se esco da sola a correre e fare esercizi al parco vivo comunque un'esposizione sociale, se magari fossi in luoghi deserti non la vivrei così e riuscirei ad essere molto più costante.
Stare fuori casa è bellissimo e mi mette proprio voglia di fare, peccato però che per me sia uno stress essere con gli altri
Dovrei cercare di capire esattamente come funziono, farmene una ragione di essere così e comportarmi di conseguenza, solo che non è semplice fare un bilancio energetico pare ncartone animato
|
Ultima modifica di ~~~; 27-06-2017 a 14:00.
|
27-06-2017, 14:00
|
#83
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
|
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Che indago a fare? Tanto al massimo che può dirmi uno psicologo è provare e riprovare. Che deve dirmi se no?
|
Beh caspita, indaghi per conoscerti meglio, fare introspezione, non può che farti bene. E questo vale per tutti.
Lo psicologo non ti dice "giusto-sbagliato, fai questo-fai quello", ti spiega il perchè dei tuoi comportamenti (e il perchè è fondamentale), da dove vengono, dà loro un nome, affinchè tu possa capire qual è il problema, e quando c'è un problema c'è anche una soluzione.
Altrimenti, continuerai sempre a dire che sei fatto così, piuttosto che cosà, a star male per alcune cose, a buttarti in altre completamente a caso, a sopportare o evitare, a farti stare bene cose che magari semplicemente non fanno per te.
I blocchi personali si sciolgono da dentro, non da fuori.
|
|
27-06-2017, 14:18
|
#84
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
Quote:
Originariamente inviata da pollyjean
In questo senso ho sviluppato un po' di sano menefreghismo e sfacciataggine (non trovo scuse quando declino inviti, dico apertamente che non mi va), che spesso suscita anche simpatia.
Ce la si fa, col tempo.
|
Per fare questo mi pare che dovrei avere tutto un altro carattere
Cioè intendi dire che suscita simpatia un atteggiamento un po' rifiutante e ostile?
Del tipo che ti chiedono di fare una cosa e tu rispondi "no non mi va" e in questo sei il “personaggio” che si comporta così ed è accettato e fa sorridere?
Per me essere rifiutante e ostile sarebbe una posa a cui mi costringerei e che mi farebbe soffrire, l'alternativa sarebbe dire sinceramente che non me la sento e così mostrare delle mie debolezze che non vorrei mostrare, insomma si va avanti così.
Non spacco il capello per spaccare le palle, è giusto per andare a fondo nella questione.
|
|
27-06-2017, 14:34
|
#85
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
|
Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Beh caspita, indaghi per conoscerti meglio, fare introspezione, non può che farti bene. E questo vale per tutti.
Lo psicologo non ti dice "giusto-sbagliato, fai questo-fai quello", ti spiega il perchè dei tuoi comportamenti (e il perchè è fondamentale), da dove vengono, dà loro un nome, affinchè tu possa capire qual è il problema, e quando c'è un problema c'è anche una soluzione.
Altrimenti, continuerai sempre a dire che sei fatto così, piuttosto che cosà, a star male per alcune cose, a buttarti in altre completamente a caso, a sopportare o evitare, a farti stare bene cose che magari semplicemente non fanno per te.
I blocchi personali si sciolgono da dentro, non da fuori.
|
Ho capito che vuoi dire. Ma prima di tutto non ho tutta questa fiducia negli psicologici, poi non è una sintomatologia che mi causa evitamento. Non mi dirà nessuno che il sesso eterodiretto non fa per me quindi tanto vale non consultare nessuno.
Altra cosa: dire che "sono fatto così, piuttosto che cosà" significa avere personalità.
Poi, basta con questi blocchi. Non ho parlato di nessun blocco, vengono solo stimolati dei neurotrasmettitori che mi avvertono con la nausea di valori sbilanciati di mediatori chimici al mio interno.
|
|
27-06-2017, 14:49
|
#86
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
|
Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Nel mio caso fare delle pause può essere pericoloso e rischio di non riuscire a riprendere più, per questo tendo a combattere con me stessa e a forzarmi di fare una cosa pure se lascerei perdere (cose che dovrebbero essere un piacere o in altri casi necessarie).
E pensare che alla fine non faccio nulla, se lavorassi che farei?
|
Appunto.
Proprio perchè non lavori e non sei obbligata, puoi imparare a gestirti.
Un po' di autodisciplina è necessaria, senza violentarti però, non andiamo da un eccesso all'altro.
Io prima se avevo da fare, chessò, spesa, una telefonata e pagare le bollette, ci mettevo circa un mese. Una settimana se ne andava per la telefonata, tra la preparazione psicologica prima, lo sforzo enorme del durante, e il riprendermi dopo. Capirai che così era un problema enorme, vivo da sola, se procrastino ogni cazzata per mesi, la vivo male, anzi malissimo.
Ora mi organizzo diversamente, razionalizzo il pensiero fobico, mi do del tempo, ma non un mese come prima, uno/due giorni, che possono variare a seconda del compito.
Per abituarsi alla frustrazione, va fatto una specie di allenamento, costante, ci si da delle regole che possiamo gestire, si porta pazienza, e si cerca di rispettare il piano di azione.
Se fallisci una volta, non succede niente, la pazienza è soprattutto verso di noi che tendiamo a colpevolizzarci in modo feroce. Oggi non ce la faccio proprio? Va bene, lo faccio domani. Piccoli passi, uno per volta, cercando di non ossessionarci.
Quote:
Dovrei cercare di capire esattamente come funziono,
|
Quote:
farmene una ragione di essere così
|
Devi sì, capire i tuoi meccanismi, ma mai pensare "sono fatta così, sono fatta male, pazienza" alcune cose le puoi cambiare, altre no, altre ancora solo smussare.
Quello che è certo, è che devi imparare a capirti e ad ascoltare i tuoi bisogni.
Ora, mi sento di aprire una parentesi enorme, quello che io scrivo, è ciò che ho fatto e vissuto io sulla mia pelle, lungi da me l'idea di avere ragione a prescindere o che ciò che è valido per me, funzioni per tutti.
Alcuni utenti, tra cui Tritilde, li sento più affini, perchè leggendola molto, capisco ciò che scrive, ma non solo razionalmente, lo sento spesso dal punto di vista emotivo, perchè son pensieri o atteggiamenti che ho avuto anch'io e quindi forse, certe cose che hanno aiutato me, potrebbero aiutare lei.
Quindi sono miei pensieri, prendeteli per quello che sono.
|
|
27-06-2017, 14:49
|
#87
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
È interessante questo fatto, l'idea che l'inconstanza non sia dovuta ad una mancanza di interesse o a una volubilità ma a una perdita di energie (che è poi causa di quest'ultime).
Sembra una banalità eppure io non ci avevo mai pensato prima, non in questi termini cioè, eppure può essere che sia così.
Poi certo c'è da metterci di mezzo la gratificazione. Però perché la gratificazione non crea riserve di energie?
È come se uno inseguisse le gratificazioni una dose alla volta fino a che il gioco non regge più la candela
|
|
27-06-2017, 14:56
|
#88
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
|
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Ho capito che vuoi dire. Ma prima di tutto non ho tutta questa fiducia negli psicologici, poi non è una sintomatologia che mi causa evitamento. Non mi dirà nessuno che il sesso eterodiretto non fa per me quindi tanto vale non consultare nessuno.
Altra cosa: dire che "sono fatto così, piuttosto che cosà" significa avere personalità.
Poi, basta con questi blocchi. Non ho parlato di nessun blocco, vengono solo stimolati dei neurotrasmettitori che mi avvertono con la nausea di valori sbilanciati di mediatori chimici al mio interno.
|
Come ripeto, io esprimo quello che è il mio pensiero, quello che io farei al tuo posto, che può essere condiviso, come anche no.
Te dici di non avere fiducia nella terapia, io invece, per mia esperienza personale ne ho molta.
Te parli di personalità, io non mi trovo d'accordo, quando i sintomi sono sgradevoli (o almeno, a me suonano così).
In ogni caso, è solo uno scambio di idee, possiamo avere due posizioni diametralmente opposte e non succede nulla, ognuno di noi valuterà il da fare come ritiene più opportuno per la sua persona.
|
|
27-06-2017, 15:01
|
#89
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
|
@~~~
Esistono persone ad alta energia e persone a bassa energia.
Non è che chi fa meno, è più stronzo, o pigro o non vuole impegnarsi.
Io vedo mie amicizie, che dalla mattina alla sera non si fermano un attimo tra corsi, palestra, mare, lavoro, pranzi/cene/aperitivi, commissioni, socialate, altro.
Io sinceramente a vivere così, mi sarei sparata da un pezzo. Ma questa è una caratteristica della mia personalità, completamente scollegata dal problema da cui vengo.
|
|
27-06-2017, 18:40
|
#90
|
Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,426
|
Sarebbe bello che uno psicologo sapesse "farmi conoscere meglio"...il problema è da quale tipo di psicologo vai: quello X esplorerà la parte relativa al rapporto con i genitori, quello Y la parte inconscia, quello Z i pensieri disfunzionali automatici, e si potrebbe continuare ancora. Come dice Nardone, che apprezzo per le sue critiche alle psicoterapie tradizionali, cercare di capire come è fatto un oggetto complesso (come un elefante) toccando da bendati solo una parte di esso come una zampa o il capo o la proboscide....insomma, siamo alla pari della religione: qual'è il Dio giusto? Tutti e nessuno? O basta credere? Se la risposta giusta è quest'ultima e quindi uno è facilmente condizionabile allora basta si butti sulla fede...visto che almeno questa è gratis
|
|
27-06-2017, 18:41
|
#91
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
"Rapportarsi" suona peggio di "interagire" e "socializzare" messi insieme.
|
Non è colpa nostra, così ci hanno tirato su
|
|
27-06-2017, 18:43
|
#92
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
|
ahah
|
|
27-06-2017, 18:45
|
#93
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
@~~~
Esistono persone ad alta energia e persone a bassa energia.
|
E perché? ):
e se uno le ha troppo baxe ):
|
|
27-06-2017, 18:51
|
#94
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
|
Però, Stregatta, noto una contraddizione. Stai dicendo in pratica che conoscersi bene è importante è che è utile che qualcuno ci dia più informazioni possibili di come siamo fatti. Ma al tempo stesso non va bene se diciamo che noi siamo fatti in un certo modo.
Che senso ha? Bisogna conoscersi per non dire di conoscersi?
|
|
27-06-2017, 20:09
|
#95
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
|
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Come potrebbero esserci parti della mente completamente scollegate (cioè non influenzate) dalle altre?
|
Esattamente come si può essere introversi, senza avere un disturbo schizoide.
La prima è una caratteristica, il disturbo schizoide no.
Io parlo di gravità, in terapia non possiamo spersonalizzarci, alcune sono nostre caratteristiche che non hanno nulla di anormale, altre sono frutto di schemi collegati ad un problema psicologico di una certa importanza.
|
|
27-06-2017, 20:29
|
#96
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,084
|
Quote:
Originariamente inviata da dotrue
Sarebbe bello che uno psicologo sapesse "farmi conoscere meglio"...il problema è da quale tipo di psicologo vai: quello X esplorerà la parte relativa al rapporto con i genitori, quello Y la parte inconscia, quello Z i pensieri disfunzionali automatici, e si potrebbe continuare ancora. Come dice Nardone, che apprezzo per le sue critiche alle psicoterapie tradizionali, cercare di capire come è fatto un oggetto complesso (come un elefante) toccando da bendati solo una parte di esso come una zampa o il capo o la proboscide....insomma, siamo alla pari della religione: qual'è il Dio giusto? Tutti e nessuno? O basta credere? Se la risposta giusta è quest'ultima e quindi uno è facilmente condizionabile allora basta si butti sulla fede...visto che almeno questa è gratis
|
Non ho mai conosciuto uno psicologo che si fissasse solo su un aspetto, non so che esperienze hai tu a riguardo.
Io ho provato diverse terapie e non era tutto buono, tutto valido, tutto perfetto. Mi son state fatte diagnosi sbagliate, o proposte cose non necessarie. Solo dopo anni ne ho trovata una con cui mi son trovata benissimo. Quindi non è che credo a tutto quello che vedo e/o sento.
Poi se vogliamo buttare merda addosso alla terapia perchè la gente è facilmente condizionabile e blablabla, fallo pure, ma non mi trovi d'accordo.
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Però, Stregatta, noto una contraddizione. Stai dicendo in pratica che conoscersi bene è importante è che è utile che qualcuno ci dia più informazioni possibili di come siamo fatti. Ma al tempo stesso non va bene se diciamo che noi siamo fatti in un certo modo.
Che senso ha? Bisogna conoscersi per non dire di conoscersi?
|
Il punto è che tu sei di parte. Un occhio esterno analitico serve per farci capire quali sono le parti autentiche di noi e quali no.
Se io ho un disturbo psicologico, posso tranquillamente, cosa che facevo quando mi sono iscritta qui ad esempio, dire che io sto benissimo da sola, che non voglio nessuno e non ho bisogno di nessuno. Ok, benissimo, se fosse vero, contenta io, contenti tutti. Peccato che me la cantavo e me la suonavo da sola, perchè poi quando in terapia analizzavo le mie emozioni (che manco riconoscevo), il mio vissuto, il mio modo di comportarmi, questi erano totalmente incoerenti con l'idea che avevo di me. E non solo, anche dagli altri ricevevo giudizi completamente differenti.
E caspita, allora mi son fatta due domande, e mi son detta "rivalutiamo un po' le cose, andiamo a fondo, vediamo cosa è vero e cosa no", cosa che ho fatto e che ha portato a galla tutta una serie di cose di cui non ero minimamente consapevole.
|
|
27-06-2017, 21:41
|
#97
|
Intermedio
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 209
|
Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Per fare questo mi pare che dovrei avere tutto un altro carattere
Cioè intendi dire che suscita simpatia un atteggiamento un po' rifiutante e ostile?
Del tipo che ti chiedono di fare una cosa e tu rispondi "no non mi va" e in questo sei il “personaggio” che si comporta così ed è accettato e fa sorridere?
Per me essere rifiutante e ostile sarebbe una posa a cui mi costringerei e che mi farebbe soffrire, l'alternativa sarebbe dire sinceramente che non me la sento e così mostrare delle mie debolezze che non vorrei mostrare, insomma si va avanti così.
|
No assolutamente nessuna ostilità, anzi ho sviluppato una bella dose di autoironia su questa cosa, quindi ci scherzo su e anche altri mi prendono bonariamente per il culo per questo. Non la vedo più come una debolezza da nascondere ecco.
Facendo così evito quegli sbalzi di carico-scarico di cui parli (devo anche tenere a bada la mia ciclotimia) e ho più energie sia quando mi "espongo" volontariamente che quando me ne sto per i fatti miei (anzichè rimuginare sull'esposizione forzata che finisce sempre male).
Forse la cosa più difficile è gestire quei momenti up, in cui pensi di poter fare tutto e invece ne esci distrutta.
|
|
28-06-2017, 11:44
|
#98
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13
Vabbè, quello è soggettivo. Non stiamo qui a giudicare.
Può piacere il sesso occasionale, o le varie artiste del sesso, come anche no, è una cosa totalmente personale e ognuno fa storia a se.
|
Mi sgridate subito non appena alzo la testa sui rapporti dissociati
Non era un giudizio del payismo ma un constatare che è sano non sentirsi a proprio agio per una prestazione fornita da una sconosciuta per danaro e che non avviene per una intimità vera
Non oseremmo chiamare patologico un atteggiamento che ci permette di fare sesso solo quando non siamo intimi con l'altra persona, ad esempio?
Quando riusciamo cioè a fare solo un sesso che ci faciliti la dissociazione e non ci coinvolga intimamente?
|
|
28-06-2017, 11:47
|
#99
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
|
Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Se ti piace fare backseat modding almeno non usare il "noi" per intervenire in quello che non ti riguarda (l'utilizzo in un certo senso del termine "rapportarsi").
|
Ho la coda di paglia, sarà capitato anche a me
Siamo tirati su col linguaggio dei tecnici
Chevuoi? :\
|
|
28-06-2017, 11:51
|
#100
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
|
Stregatta, ma poi io dallo psicologo ci sono pure andato. Mi ha detto di fare un viaggio all'estero e io l'ho fatto.
|
|
|
|
|