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Vecchio 26-06-2017, 16:03   #41
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Beh no. Posso essere pure paure razionali ma cmq essere gestite con un atteggiamento timido. Cmq stai divagazioni inutilmente. Resta in topic.
Però ti ricordo che non sono stato io a dire che più che dall'introversione alcuni atteggiamenti dipendono dalla timidezza; e la thread opener parlava invece di introversione.
Vecchio 26-06-2017, 16:05   #42
~~~
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Anche io in qualche maniera mi sento migliorata rispetto a prima, ma il fatto di riuscire a fare più cose non elimina quell'effetto di erosione.

Anzi mi sta quasi venendo il sospetto che si tratti di un'esperienza a cicli, vale a dire: fare cose, stare con gli altri, accumulare stress, crollare, isolarsi a lungo, piano piano riprendere a stare con gli altri, fare cose, accumulare stress, crollare e via così in un loop continuo.
(è solo un sospetto)


Non credo nemmeno si tratti solo della paura del giudizio altrui
Le fonti di stress nell'avere a chi fare con gli altri possono essere innumerevoli per chi ha un certo carattere, ma alla fine a me capita una cosa quasi meccanica, fisiologica, non saprei come spiegarlo, pure quando con le persone ci sto bene.
E poi nel mio caso da cosa nasce cosa, quando ci si riapre al mondo man mano si riprende a vedere gli altri, rivedere amici, parenti, si sente la voglia di provare, di osare.
Ora mi sta venendo il dubbio che io tenda sempre a fare così, a vivere al di sopra delle mie possibilità reali, come se nonostante io senta di farcela e vada avanti in realtà il mio cervello rimanga indietro, e così finisco per accumulare stress e crollare.
Vecchio 26-06-2017, 16:19   #43
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Io non credo di essere una grande introversa.Ma sono una grande fobica e la fobia mi ha portato a uno stile e una condotta di vita introversi.
Ringraziamenti da
Inosservato (26-06-2017)
Vecchio 26-06-2017, 16:23   #44
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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Anche io in qualche maniera mi sento migliorata rispetto a prima, ma il fatto di riuscire a fare più cose non elimina quell'effetto di erosione.

Anzi mi sta quasi venendo il sospetto che si tratti di un'esperienza a cicli, vale a dire: fare cose, stare con gli altri, accumulare stress, crollare, isolarsi a lungo, piano piano riprendere a stare con gli altri, fare cose, accumulare stress, crollare e via così in un loop continuo.
(è solo un sospetto)


Non credo nemmeno si tratti solo della paura del giudizio altrui
Le fonti di stress nell'avere a chi fare con gli altri possono essere innumerevoli per chi ha un certo carattere, ma alla fine a me capita una cosa quasi meccanica, fisiologica, non saprei come spiegarlo, pure quando con le persone ci sto bene.
E poi nel mio caso da cosa nasce cosa, quando ci si riapre al mondo man mano si riprende a vedere gli altri, rivedere amici, parenti, si sente la voglia di provare, di osare.
Ora mi sta venendo il dubbio che io tenda sempre a fare così, a vivere al di sopra delle mie possibilità reali, come se nonostante io senta di farcela e vada avanti in realtà il mio cervello rimanga indietro, e così finisco per accumulare stress e crollare.

Tratto da qui
Caratteristiche condivise da quasi tutti gli studiosi

maggior interesse per la realtà interiore che per quella esterna, maggiore tendenza alla riflessione e all’introspezione, all’esplorazione e all’esame critico dei propri pensieri, idee, fantasie, sentimenti, conflitti, inibizioni, paure etc; maggior interesse verso pensieri e astrazioni che verso persone e cose concrete;
minor bisogno di compagnia; bisogno di ricaricarsi in solitudine dopo un certo tempo speso in compagnia; maggiore capacità di star bene e divertirsi anche da soli;
tendenza ad avere amicizie meno numerose ma più profonde
minor bisogno di stimoli esterni; minore tolleranza agli eccessi di stimolazione esterna; maggiore capacità di auto-stimolazione;
temperamento più calmo, docile e paziente
Vecchio 26-06-2017, 16:25   #45
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Quello che ho detto io è in tema. Quello su cui divaghi te no.

Vecchio 26-06-2017, 16:29   #46
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Questo è in tema. L'origine delle paure nella timidezza no.

Io continuo a vedere un'altra origine del mal di testa sociale. Qui sul forum mi paiono siano spesso evidenti queste cause.
Quali sono?
Vecchio 26-06-2017, 16:30   #47
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Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
L'introverso può farcela, basta che non incontri un estroverso che gli dice "ma ce la fai?".
"Figa, ma ce la fai? Me ne sono sbattuto due solo ieri e te a zero da una vita!"
Ringraziamenti da
Dominic (26-06-2017)
Vecchio 26-06-2017, 16:30   #48
~~~
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M.me non lo so, certe cose erano sia stressanti che stimolanti ma il rilascio delle endorfine o kuel ke è si esaurisce nell'arco di quella occasione non è come lo stress che builda-up.
Almeno così mi pare a me

Poi sullo stare con gli altri non so, io non faccio quasi nulla eppure quelle poche occasioni che ho avuto le ho affrontate, ad alcune sono proprio andata incontro spontaneamente.

Rispetto a tempo fa mi sento quasi in un assetto mentale diverso, prima avevo il terrore di stare con gli altri.
Per questo sono riuscita a fare alcune cose. Ma non so come vivere se tanto poi si ripresenta sempre lo stesso esaurimento


Anche dosare le energie non è così semplice, non è mica una dieta in cui puoi conteggiare le calorie.
Io cerco di fare quello che mi sento, tante volte mi sforzo pure.
Ma sono sforzi incomprensibili per gli altri per cui sei solo quella che non fa un cazzo.


Il bello è che quando vorrei evitare una situazione e mi sforzo, e dopo va tutto bene, alle sensazioni positive poi si accompagna sempre quella stessa problematica e quindi è un cane che si morde l'ano.




Quote:
Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
No. Non si sta parlando di introversione.

Io vedo la differenza tra prima e ora, sulla mia pelle.
Prima per un sabato sera fuori, avevo bisogno di totale silenzio e solitudine per le energie esaurite, che poteva durare giorni, settimane, in cui avevo bisogno di decompressione, manco rispondevo al telefono e il solo squillo mi metteva un'ansia assurda, come se mi sentissi circondata.
Se uscivo tutti i sabati (in periodi in cui stavo un pochino meglio), dopo 2 mesi sparivo letteralmente, lo spazio non mi bastava più, allontanavo tutti e mi chiudevo in casa per molti mesi.

Adesso, se esco una sera, magari il giorno dopo voglio starmene per i fatti miei, ma non mi sento più oppressa dal mondo, mi ricarico in tempi molto più brevi, mi rilasso, basta una notte a volte, o una giornata e poi posso tranquillamente tornare a stare tranquilla, far commissioni e quant'altro.
In ogni caso, i miei amici più di 1 (2 massimo) volte a settimana non voglio vederli, perchè non sento tutto sto bisogno di socialità, ma per come ero prima, ho fatto enormi passi avanti.

Uscire da un disturbo evitante, non vuol dire diventare estroversoni, vuol dire restare comunque di indole introversa, ma senza tutto quel malessere e senso di oppressione che si aveva prima.
Nel tuo caso è stata la terapia ad aiutarti?


Io non so, mi sembra solo di funzionare in un modo che mi rende difficile vivere con gli altri
Vecchio 26-06-2017, 16:33   #49
Esperto
 

Io ci ho provato, ho vissuto 6 mesi "infernali" insieme ad estroversoni. Da premettere che inizialmente socializzo (con tutte le mie imperfezioni del caso) e sono ben predisposto...ma poi dopo un certo periodo inizio a crollare, come se mancassero energie per mandare avanti un rapporto, una sensazione di aver esaurito tutto, avviene un cambiamento man mano sempre più evidente che gli altri inevitabilmente si accorgono e che magari non si aspettavano.... e cambia anche il loro modo di porsi (giustamente).
Ringraziamenti da
zoe666 (26-06-2017)
Vecchio 26-06-2017, 16:39   #50
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Questo è in tema. L'origine delle paure nella timidezza no.

Io continuo a vedere un'altra origine del mal di testa sociale. Qui sul forum mi paiono siano spesso evidenti queste cause.
Quote:
Assenza di filtri nella percezione sensoriale ed emotiva, essendo autistica. Questo il mio caso specifico. Altri hanno mal di testa sociale perché magari hanno paura del giudizio altrui, quindi si stancano nel dover sempre badare a quel che fanno/dicono per evitare il giudizio negativo (nel caso di fobici e timidi).
Scusami, ma chi è che non ha paura del giudizio negativo altrui?
Vecchio 26-06-2017, 16:41   #51
Esperto
 

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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Ma sai esattamente cosa ti stanca? Cosa c'è nell'interazione con gli altri che ti prosciuga così le energie?

Lo so che non è facile gestire le energie. Occorre conoscere molto bene se stessi e riconoscere bene le proprie emozioni.
Se dici a me, non saprei! Andrebbe capito insieme ad un professionista..credo
Vecchio 26-06-2017, 16:43   #52
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non lo so, io torno a casa distrutta perchè mi sforzo a parlare, soprattutto in ambito lavorativo. Lì davvero non so mai come comportarmi e come fanno ad essere tutti così in confidenza, io vorrei solo mettermi li a fare le mie cose che già imparare il lavoro è impegnativo, figurarsi contemporaneamente intrattenersi con i colleghi. Poi mi capita anche che per combattere l'introversione mi metta a parlare a raffica usando un tono di voce urlante e li non mi fermo più, ma ho proprio l'ansia di non riuscire a integrarmi nel gruppo se non mi metto in mostra
Vecchio 26-06-2017, 16:44   #53
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Scusami, ma chi è che non ha paura del giudizio negativo altrui?
Gli schizofrenici.
Vecchio 26-06-2017, 16:53   #54
Esperto
 

In linea di massima la risposta è sì a tutte le domande, preoccuparmi cmq non eccessivamente... dipende. Diciamo a volte no, a volte si...

Ultima modifica di iturbe89; 26-06-2017 a 16:58.
Vecchio 26-06-2017, 16:57   #55
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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Scusami, ma chi è che non ha paura del giudizio negativo altrui?
Io una volta mi ero impuntato a concentrare tutte le risorse mentali nel non temere gli altri e il loro giudizio, però dopo un po iniziavano a venirmi strane idee per la testa tipo provocare gli altri gratuitamente per far vedere di non aver paura e non provare il minimo pudore, poi sono giunto alla conclusione che neanche così va bene e quindi un minimo di timore del giudizio altrui ci vuole.
Vecchio 26-06-2017, 17:03   #56
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Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio

Ecco, quindi ti sforzi di fare cose che non vorresti e che non ti vengono naturali.
A volte si, perchè il più delle volte vedo fare agli altri cose che io faccio solo a fatica e sforzandomi. Vedo le interazioni degli altri così naturali che rimango allibita. Trovo sia normale fare certe cose, ad esempio scambiare due chiacchiere al lavoro ma non ho la minima voglia di farlo perchè non mi interessa, a volte certe persone non mi interessano
Ringraziamenti da
zoe666 (26-06-2017)
Vecchio 26-06-2017, 17:04   #57
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comunque ora che ci penso a me la sensazione di non sintonia si può presentare anche quando sto tranquillo e non sono in una fase di timidezza (o di pensieri ossessivi), è come se sentissi il bisogno di ritornare in uno stato di indifferenza verso l'esterno, di non essere legato (non è in quel caso una paura del giudizio ingiustificata, perchè se inizi a non voler comunicare l'altro mica la prende bene?). Io la vedo come una vera e propria abitudine. Forse c'è un limite che incontrano tutti ed è solo spostato più in avanti o più indietro, il problema è che per un introverso finisce sempre prima degli altri e a volte sta proprio all'inizio. Cioè ok magari devi trovarti in sintonia con gli altri, molte volte però inizi con il trovarti e semplicemente finisce che ciò che si attribuisce all'introversione ti trasporti lontano, ti chiudi e inizi a sentire gli altri parlare tra di loro o a volerti appartare se stai con una sola persona (intendo con te stesso non con l'altra persona ), e ciò in risposta più a un calo di interesse, di conivolgimento, che a una chiara fobia.
Comunque per me il problema introversione è secondario, è tutto l'aspetto fobico e ossessivo che mi frega.

Ultima modifica di alien boy; 26-06-2017 a 17:09.
Vecchio 26-06-2017, 18:16   #58
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Originariamente inviata da Hazel Grace Visualizza il messaggio
A volte si, perchè il più delle volte vedo fare agli altri cose che io faccio solo a fatica e sforzandomi. Vedo le interazioni degli altri così naturali che rimango allibita. Trovo sia normale fare certe cose, ad esempio scambiare due chiacchiere al lavoro ma non ho la minima voglia di farlo perchè non mi interessa, a volte certe persone non mi interessano
C'è molta ipocrisia, a volte è tutto di facciata poi ci si sparla alla prima occasione.
Vecchio 26-06-2017, 18:18   #59
Esperto
L'avatar di varykino
 

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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Ma se prendiamo per buono uno dei tratti che vengono più spammati della faccenda introversi-estroversi, che l'estroverso a stare con gli altri si ricarica mentre l'introverso si esaurisce, può darsi pure che sia una cazzata, ma per chiunque si trovi a fare questa precisa esperienza e lo vive come tratto specifico della sua introversione, come può non sentire una differenza incolmabile con chi funziona al contrario?

Siamo sicuri che una persona normale trovi faticoso, oneroso, dispendioso dal punto di vista delle energie ad esempio l'uscire con un amico?
Anche le cose che nell'immediato sono piacevoli e allentano lo stress lì per lì, in realtà ne creano altro che va ad accumularsi fino all'esaurimento e a un crollo depressivo.
si ma nessuno è costretto a vivere una vita che nn vuole vivere O.o , manco i famosi estroversi so tutti uguali , c è quello che esce ogni giorno , c è quello che è social solo il sabato sera , quello che fa uscite tranquille , quello che fa uscite devastanti etc...se sei introverso e una cosa ti stanca o nn ti piace , nn la fai , o la fai quando hai energie , nn sei costretto a fare niente se vai a vedere.
Vecchio 26-06-2017, 18:18   #60
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Forse dovresti imparare a capire quando stai accumulando troppo stress e staccare un po' prima, in modo da non esplodere. Potrebbe essere che non ti accorgi quando ti stai stressando finché non arrivi al limite, cioè non avverti lo stress prima di crollare.
Ecco, io prima funzionavo così.

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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Nel tuo caso è stata la terapia ad aiutarti?
Assolutamente sì. Ho imparato ad ascoltarmi.

Non era vero che non sentivo i campanelli d'allarme, ma li ignoravo, ci passavo sopra, mi dicevo inconsciamente "sopporta" e andavo oltre, fino a quando non impazzivo e dovevo chiudermi per lungo tempo.
O zero o 100, bianco/nero, tutto/niente, non esistevano vie di mezzo.
E la stessa cosa, valeva anche per altri mille comportamenti.
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