Ieri sera sono andato a letto bello tranquillo, verso la mezzanotte, tranquillo anche se oggi era il mio riprimo giorno di rilavoro.
Avevo anche abbastanza sonno, ma ho iniziato a pensare ad alcune scematine non inerenti, e mi sono accorto che era già l'1.
Mi son girato un po' nel letto, mi son venite in mente altre cose ed eran le 2.
Ho iniziato quindi ad innervosirmi, ad avere caldo, e a pensare al rientro, e magicamente sono arrivate le 4.
Non so a che ora mi sono addormentato, ma è stato bruttissimo tornare al lavoro già esausto.
Ma come è possibile che anche avendo sonno, anche non pensando alle paure del giorno dopo, la mia mente continuasse a pensare a scematine al posto di dormire?
Ho formulato due teorie per spiegare ciò, la teoria dell'inconscio e la teoria della preservazione inconscia dell'organismo.
La teoria dell'inconscio si appoggia a nozioni sull'attenzione e sul priming e afferma che uno stimolo, anche se non raggiunge lo stato conscio, può influenzare lo stesso l'organismo.
Quindi inconsciamente io me la facevo sotto per il giorno dopo, ma consciamente non me ne accorgevo, forse per non esser turbato, ma questo fastidio inconscio riusciva a bloccare lo stesso il mio sonno, a causa delle seghe mentali inconsce che tenevano occupate risorse del cervello e tenendomi a onde beta.
La teoria della preservazione dell'organismo agisce anchessa in stato inconscio e serve ad evitare all'organismo le situazioni che lo fanno soffrire, in questo caso le situazioni sociali.
La mia mente percepisce che sta per arrivare un qualcosa che conosce bene e che mi farà venire disturbi fisici, e cerca di tenermici lontano non facendomi dormire e prolungando così il tempo relativo.
Ovviamente per non farmi stare male questo stato non fa percepire alla coscienza le reali motivazioni della mia insonnia.
Dopo un po' però si va in conflitto con l'inevitabile avanzare del tempo, tutto torna alla mente e si sta ancora peggio.
Vabbè era così per dire
serata di cacca -_-