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28-09-2013, 10:07
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#21
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: MB
Messaggi: 413
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bisogna dividere l'essere semplicemente intorversi/timidi dalla paura di socializzare e simili
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28-09-2013, 10:57
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#22
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
E' assurdo. Non è la società a dircelo, è la natura. E' naturale che i più leader siano gli estro, è naturale che chi ha tante donne sia un estro, è naturale che le masse seguono gli estro, è naturale che il carisma ed il carattere lo mostrino meglio gli estro, da che mondo è mondo.
Per me è una cosa naturale, non si vedrà mai un periodo storico in cui saranno i depressi, fobici, timidi o introversi a rivoluzionare il mondo, a governare, ad incitare le masse e ad avere le donne.
Se la persona X è introversa e va a fare l'esame di aeronautica militare e viene bocciato al test psicologico per "segni di introversione ed insicurezza", che colpa ne ha la società? Dobbiamo forse mettere a bordo di aerei da guerra, persone che non riescono ad integrarsi bene nei gruppi, a fare lavoro di squadra, a prendere decisioni anche drastiche in breve tempo?
Quanti generali dell'esercito sono fobici/depressi/timidi/intro? Quanti capi di stato sono intro?
Quando mai sarà interessante uno che sta sempre per fatti sua, zitto e muto, magari col broncio? Quando? E' la società a dire questo è sbagliato? La società non ci dice proprio nulla, è che la persona introversa si sente in qualche modo inferiore e vedendo gli estro che hanno tutto dalla vita, li invidia. Ed invece di migliorare ed uscire dall'introversione [dovuta sia a genetica che all'educazione e altri fattori ambientali], comincia a dire che la società fa schifo, che tutti sono stronzi.
Intro ed estro sono due categorie di persone con le loro qualità e difetti. Nessuno dice una è giusta o una è sbagliata, perchè se lo dice, non ha capito nulla. Tanto più questa fantomatica "società". Chi è? Dove la trovo? Società è un termine più astratto che concreto ed ognuno gli da un po' la sua interpretazione.
Finiamola con giusto e sbagliato, che è una definizione che è più facile sia dettata dalla nostra insicurezza ed invidia che dall'esterno. Se non vi piace essere intro, cambiate. Se non vi piace essere estro, cambiate.
Se mai vedrò un intro guidare una rivoluzione di un intero stato, stringerò ben volentieri la sua mano.
Io ho deciso che voglio sviluppare la mia parte estro, e lo farò senza che nessuno possa fermarmi, semplicemente perchè usare sempre la mia parte intro, mi fa isolare molto. Poi ognuno è libero di fare come gli pare, il destino è il suo e se lo crea lui stesso.
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Beh, Hitler era un ragazzo sensibile.
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28-09-2013, 12:54
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#23
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
E' assurdo. Non è la società a dircelo, è la natura. E' naturale che i più leader siano gli estro, è naturale che chi ha tante donne sia un estro, è naturale che le masse seguono gli estro, è naturale che il carisma ed il carattere lo mostrino meglio gli estro, da che mondo è mondo.
Per me è una cosa naturale, non si vedrà mai un periodo storico in cui saranno i depressi, fobici, timidi o introversi a rivoluzionare il mondo, a governare, ad incitare le masse e ad avere le donne.
Se la persona X è introversa e va a fare l'esame di aeronautica militare e viene bocciato al test psicologico per "segni di introversione ed insicurezza", che colpa ne ha la società? Dobbiamo forse mettere a bordo di aerei da guerra, persone che non riescono ad integrarsi bene nei gruppi, a fare lavoro di squadra, a prendere decisioni anche drastiche in breve tempo?
Quanti generali dell'esercito sono fobici/depressi/timidi/intro? Quanti capi di stato sono intro?
Quando mai sarà interessante uno che sta sempre per fatti sua, zitto e muto, magari col broncio? Quando? E' la società a dire questo è sbagliato? La società non ci dice proprio nulla, è che la persona introversa si sente in qualche modo inferiore e vedendo gli estro che hanno tutto dalla vita, li invidia. Ed invece di migliorare ed uscire dall'introversione [dovuta sia a genetica che all'educazione e altri fattori ambientali], comincia a dire che la società fa schifo, che tutti sono stronzi.
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Ma vaffanculo, dai
Di sicuro non guardi molti anime giapponesi
Quote:
Intro ed estro sono due categorie di persone con le loro qualità e difetti. Nessuno dice una è giusta o una è sbagliata, perchè se lo dice, non ha capito nulla. Tanto più questa fantomatica "società". Chi è? Dove la trovo? Società è un termine più astratto che concreto ed ognuno gli da un po' la sua interpretazione.
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Non potevi limitarti a scrivere sta cosa quà invece di farneticare?
Comunque oh, a me di donna ne basta una, non mi pongo il problema di avere "le donne"
Ma poi hai conosciuto per caso i grandi leader della storia per dire se erano intro o estro? Siamo al delirio puro
Ayrton Senna era introverso, non per questo non è diventato il miglior pilota di sempre o non ha avuto una bella vita sentimentale. Ha segnato più di tutti il mondo della f1, sticazzi.
Introverso non c'entra una beata minchia con "l'incapacità di prendere decisioni" (ma figuriamoci proprio) e non impedisce in maniera invalidante di interagire in un gruppo.
Se nella società della comunicazione, tutto è subito e riflettere = non saper prendere una decisione, Ok. No è problema mio, no mi interessa (per citare un altro introversone).
Come dicono altri confondi introversione con boh, altre cose, visto che si parla della prima e tu inizi a sciolinare timidezza, fobia, depressione, come se fossero necessariamente correlate.
E poi nessuno è 100% intro o 100% estro, siam tutti vie di mezzo.
m'arcmand stay hungry, stay ignorante
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28-09-2013, 12:57
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#24
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Beh, Hitler era un ragazzo sensibile.
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Ed aveva anche una donna, fino all'ultimo momento della sua vita
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28-09-2013, 12:58
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#25
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Beh, Hitler era un ragazzo sensibile.
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E introverso.
Questo è per noi un bene o un male?
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28-09-2013, 13:06
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#26
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,959
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Ed aveva anche una donna, fino all'ultimo momento della sua vita
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E beveva pure il piscio di sua nipote.
Novak, ma te vuoi rispondere seriamente a quella sequela di deliri di potenza?
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28-09-2013, 13:18
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#27
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
E beveva pure il piscio di sua nipote.
Novak, ma te vuoi rispondere seriamente a quella sequela di deliri di potenza?
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Non so cosa sia quella di Novak, ma la mia è disperazione…
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Una strafica, giovane e tutta in tiro, m'ha appena chiesto (sento ancora il suo profumo) informazioni su come ottenere il permesso di andare a trovare il suo convivente in carcere (in custodia cautelare)
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28-09-2013, 13:29
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#28
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Philadelphia (Light)
Messaggi: 1,102
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Una strafica, giovane e tutta in tiro, m'ha appena chiesto (sento ancora il suo profumo) informazioni su come ottenere il permesso di andare a trovare il suo convivente in carcere (in custodia cautelare)
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ahahhahahahah, ti giuro mi hai rialzato il morale con sta cosa graazie
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28-09-2013, 13:38
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#29
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Finchè non mi vengono i crampi alle dita, dove cè ingiustizia e i deboli hanno bisogno di essere difesi, io risponderò.
Questo ha detto il vecchio me.
"..."
Questo, avrei voluto dicesse il nuovo me.
Quote:
Originariamente inviata da barclay
Non so cosa sia quella di Novak, ma la mia è disperazione…
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Vena chiusa
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28-09-2013, 13:42
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#30
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Esperto
Qui dal: May 2012
Messaggi: 530
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Una strafica, giovane e tutta in tiro, m'ha appena chiesto (sento ancora il suo profumo) informazioni su come ottenere il permesso di andare a trovare il suo convivente in carcere (in custodia cautelare) :
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Beh, potrebbe essere anche innocente allora.
Forse ti conviene aspettare il terzo grado prima di farti il sangue amaro.
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28-09-2013, 14:01
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#31
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 6,861
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Ammazza che bella visione dell'introversione che hai, Kody: degli inetti a stare al mondo, destinati a poco e che stan sempre zitti. Che contraddici più avanti e che casca soprattutto quando affermi che nessuna persona importante o quasi sia intro. Ma perché mai dovrebbe essere così? E che ne sai? Proprio il fatto che quando si è capi si devono prendere decisioni ragionate dovrebbe farti vedere l'introversione in modo meno grandiosamente negativo. Se fossimo così inetti a tutto, dovremmo essere già estinti.
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29-09-2013, 03:15
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#32
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Esperto
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 1,087
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Ammazza che bella visione dell'introversione che hai, Kody: degli inetti a stare al mondo, destinati a poco e che stan sempre zitti. Che contraddici più avanti e che casca soprattutto quando affermi che nessuna persona importante o quasi sia intro. Ma perché mai dovrebbe essere così? E che ne sai? Proprio il fatto che quando si è capi si devono prendere decisioni ragionate dovrebbe farti vedere l'introversione in modo meno grandiosamente negativo. Se fossimo così inetti a tutto, dovremmo essere già estinti.
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Il suo pensiero sull'introversione farà parte del suo percorso di guarigione (?) demonizza tutto ciò che era/è per sfuggirgli.
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29-09-2013, 08:12
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#33
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Non potevi limitarti a scrivere sta cosa quà invece di farneticare?
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
Ammazza che bella visione dell'introversione che hai, Kody
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Quoto entrambi
Quote:
Originariamente inviata da Nishi
Il suo pensiero sull'introversione farà parte del suo percorso di guarigione (?) demonizza tutto ciò che era/è per sfuggirgli.
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E, di conseguenza, demonizza anche tutti gli utenti di questo forum, nella misura in cui vede in loro qualcosa di se
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Ultima modifica di barclay; 29-09-2013 a 08:23.
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29-09-2013, 08:19
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#34
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Avanzato
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: MB
Messaggi: 413
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Quote:
Originariamente inviata da paccello
che casca soprattutto quando affermi che nessuna persona importante o quasi sia intro. i.
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beh con il tipo di introversione che ti chiude in casa, ti fa isolare del mondo e ti fa paura di avere un qualsiasi contatto sociale nn si va da nessuna parte
persone importanti introverse ci saranno state sicuro, ma come dicevo prima biosnga dividere la semplcie introversione con stadi piu seri del problema
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29-09-2013, 10:13
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#35
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Intermedio
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 149
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Quote:
Originariamente inviata da Stefania90
Introversi non si può diventare è una caratteristica intrinseca della persona dalla nascita, come il colore degli occhi o dei capelli. La timidezza forse porta all'isolarsi ma non al diventare introverso. Capisco che a volte è difficile capire se stessi ma c'è un'abisso tra le due condizioni.
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E i fattori ambientali li escludi completamente? Sei proprio sicura che tutti gli introversi lo siano soltanto per motivi genetici e non (anche) perché hanno ricevuto un certo tipo di educazione?
Quote:
In realtà il timido può soffrire molto a stare solo anche se si tratta di qualche ora, infatti mia cugina è timidissima ma ha sempre bisogno di compagnia, di messaggiare, chattare, rompere le scatoline agli altri XD e di avere qualcuno intorno perchè è una "timida estroversa" e per lei è impensabile stare senza parlare con qualcuno per più di un quarto d'ora, l'introverso invece la cerca la solitudine.
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Il fatto di avere sempre bisogno di compagnia, più che segno di estroversione lo considero segno di insicurezza.
Quote:
Per capire se si è davvero introversi basta farsi una domanda. Mi piace passare del tempo da solo a fare le cose che mi piacciono? Se si allora siete introversi.
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Dipende dalle circostanze, io per esempio, a volte preferisco la solitudine a volte la compagnia.
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29-09-2013, 10:39
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#36
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Sono ridotti male negli Stati Uniti se devono fare la matematica in gruppo
Quando mi parla del campo estivo mi è venuta in mente Mercoledì
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29-09-2013, 10:40
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#37
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Intermedio
Qui dal: Jun 2013
Messaggi: 149
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Quote:
Originariamente inviata da Emil
Facciamo girare anche questo di messaggio.
Aggiungo che l'introversione e la timidezza nel mio caso sono sempre andate di pari passo e l'una ha sempre "sostenuto" e alimentato l'altra.
Il problema della timidezza nell'introverso rimane quello del senso di inadeguatezza rispetto alla maggioranza estroversa.
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Che la maggioranza sia estroversa non ne sarei così sicuro, di certo gli estroversi si notano di più degli introversi e che questo crei (spesso ma non sempre) un senso di disagio in chi non lo è (o non riesce ad esserlo) è vero. E poi c'è da considerare che ognuno di noi ha un concetto più o meno diverso di introversione-estroversione, o almeno così mi sembra leggendo i commenti di questo thread.
Quote:
Spesso si vive un conflitto interiore perché ci si vede diversi dagli altri: poco sociali e silenziosi per esempio. L'introversione, purtroppo, non viene ancora riconosciuta come un modo d'essere ma come un'anomalia. Se poi ci si mette pure la famiglia a considerare questi aspetti come da correggere e nocivi allora si arriva facilmente ad autosvalutarsi e a considerarsi sbagliati e non è difficile arrivare anche a conseguenze psicopatologiche serie.
Credo che nella maggior parte dei casi l'introverso fatichi ad accettarsi soprattutto in gioventù perché la sua diversità lo rende fiero ma allo stesso tempo fragile, solo e un po' emarginato.
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Su questo sono d'accordo.
Quote:
La timidezza diminuirà o svanirà se si riuscirà ad accettarsi per quello che si è e quindi a non vergognarsi più del proprio modo d'essere
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Si, ma anche cercando di correggere certi attegiamenti mentali che ci portano a chiuderci al mondo, vedendolo tutto brutto e negativo, mentre con un po' buon di buona volontà e cercando di guardare oltre la punta del nostro naso si possono scorgere scenari se non proprio paradisiaci, almeno un po' meno angoscianti.
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29-09-2013, 13:43
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#38
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Principiante
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 68
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Allora per quanto riguarda quello che ha detto Stefania90 mi trovo d'accordissimo con Bluevelvet93 aggiungendo solo che fin dalla più tenera età quando una persona crescendo si ritrova ad avere a che fare con gli altri, a meno che non viva sperduto nella giungla come Mowgli, per forza di cosa si scontrerà con la libertà altrui e le conseguenze che ne derivano, e cioè non poter soddisfare tutti i suoi possibili desideri in modo assoluto ma nei limiti del rispetto e delle esigenze altrui, più il fatto di ritrovarsi dall'altra parte alcune volte giustamente disapprovazione nei confronti delle proprie idee e possibili azioni. Tenendo conto di questo sia l'introversione che l'estroversione, che come ho già detto
Quote:
Originariamente inviata da Fryma
L'introverso è uno semplicemente che preferisce riversare quello che ha da dire dialogando con se stesso, invece che farlo riversandolo sull'esterno e quindi sugli altri come fanno gli estroversi.
Spero che le persone che lo hanno guardato oggi o che avranno occasione di guardarlo comprendano questo messaggio importante.
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invece che essere caratteristiche proprie come possono essere il colore della pelle o la forma degli occhi dovuti al patrimonio genetico ereditato, sono più che altro strategie che le persone hanno per prendere decisioni e muoversi in quelle direzioni; l'introverso riversa la sua comunicazione su se stesso dialogando moltissimo con la sua voce interiore (io solitamente uso chiamarla dialogo interno, banalmente è l'atto di pensare parlando e ce l'hanno anche gli estroversi naturalmente), preferisce avere un riferimento interno dandogli più autorevolezza, a differenza dell'estroverso che dialoga molto meno con se stesso riversando la sua comunicazione all'esterno (estro, fuori) quindi sugli altri, e dando quindi maggiore peso a feedback che vengono al di fuori di sé. Se proprio bisogna trarre delle conclusioni (che però non sono la regola), è molto più probabile che siano gli introversi ad avere maggiore facilità nel prendere decisioni (caratteristica dei leader per riagganciarmi a ciò che ha detto Kody ) proprio perché non dando grande importanza e peso ai feedback esterni, difficilmente si faranno influenzare, perciò possono prendere decisioni molto più velocemente.
Il fatto che una persona scelga (inconsapevolmente) di più o di meno una delle due strade rispetto all'altra (ma non sempre la solita per partito preso) è dovuto al fatto che quel modo gli ha dato maggiore successo rispetto all'altro nel soddisfare i propri desideri in determinate circostanze.
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29-09-2013, 13:48
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#39
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Principiante
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 68
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Per quanto riguarda quello che ha detto in generale Kody quoto ConLeStelle e gli altri, non c'è bisogno che ripeta ciò che è già stato detto.
Quote:
Originariamente inviata da Emil
Still:<<E' vero, però la timidezza porta all'introversione e non sempre è facile comprenderne i confini.>>
Facciamo girare anche questo di messaggio.
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No, assolutamente no. Non dobbiamo farlo girare, perché timidezza e introversione sono due cose diverse e non hanno nessuna correlazione.
[Dal dizionario Treccani]
timidézza s.f. [der. di timido] - L'esser timido, la qualità di chi è, o si mostra, timido, soprattutto con atteggiamento abituale di chi è poco sicuro di sé, indeciso ed esitante, incerto nell'agire per soggezione, per timore del giudizio altrui.
[aggiunta mia]
giudizio altrui immaginato sulla base delle proprie convinzioni sulla propria identità e capacità, un timore quindi infondato e che non corrisponde praticamente mai alla realtà, ma frutto di un giudizio personale soggettivo.
Da una parte c'è un forte dialogo con se stessi dovuto a fiducia in se stessi e una buona considerazione del proprio pensiero (l'introverso); dall'atra solo mancanza di coraggio per idee su di sé che spesso e volentieri non corrispondo alla realtà (il timido).
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29-09-2013, 14:19
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Quote:
Originariamente inviata da Fryma
Da una parte c'è un forte dialogo con se stessi dovuto a fiducia in se stessi e una buona considerazione del proprio pensiero (l'introverso); dall'atra solo mancanza di coraggio per idee su di sé che spesso e volentieri non corrispondo alla realtà (il timido).
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In verità l' introverso può anche avere una brutta considerazione di sè e tra le due cose c' è comunque correlazione visto che è molto più facile trovare un introverso timido che un estroverso timido.
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