untipostrano

pure io.... è diventato quasi un automatismo:verso marzo/aprile inizio sempre a farmi tutta una serie di illusioni sperando in chissà quale svolta estiva ed invece poi mi ritrovo puntualmente da solo sotto l'ombrellone...per fortuna che almeno ho scoperto una spiaggia libera in una riserva naturale ed ho notato che ,seppur in netta minoranza, altri solitari come me ci sono...

Itachi

Già, una noia mortale se non hai nessuno. E vedere gli altri che se la spassano fa stare ancora peggio.

Dark97

Io 7 anni....faccio solo qualche passeggiata lí vicino, ma é da parecchio tempo che non scendo in spiaggia...

kurt87

Credo che per chi come noi ha problemi o è solo, qualsiasi stagione o periodo dell'anno sia 'infernale'. Però sono d'accordo, probabilmente l'estate è per sua natura la stagione delle uscite, del divertimento, del mare, del viaggiare, del condividere, del frequentare persone, del rivederne dopo tempo o conoscerne di nuove, proprio per via della bella stagione, del bel tempo, delle ferie e della libertà che un po' tutti hanno. Oddio, io sento molto in negativo anche le feste natalizie e quel cavolo di Capodanno. Se devo metterle sul piano della depressione e tristezza personale, probabilmente molto di più, visto che famiglia a parte, non le festeggio con persone esterne o amici da secoli, anzi forse credo di non aver mai festeggiato Natale o Capodanno con nessun'altro, e ormai le vivo malissimo. La passerò al solito guardando gli altri viverla e godersela, da triste e solitario voyeur.

Trinacria

Anche per me Natale e Capodanno sono molto peggio. Soprattutto il Capodanno, quello lo odio più di ogni altra cosa.

Topoverde

Esatto, ogni anno depressione totale da ottobre (compleanno) a metà gennaio. Finite le feste un sospiro di sollievo immenso. Altro che blue Monday!

kurt87

Si ma perché sono quelle feste, l'altra è il Ferragosto, dove quasi sei OBBLIGATO, a fare qualcosa e con qualcuno necessariamente. Se non lo fai, o se non hai nessuno, sei un nulla in pratica. Non che sia realmente obbligatorio ovviamente, però non nascondo che mi piacerebbe provare, fosse anche una volta, a vivere questi eventi in comitiva e compagnia, facendo cose, andando in posti, divertendosi, dopo decenni di oblio e di nulla.

Maximilian74

Il problema mio è che non sopportando caldo, afa, sudare eccetera, in estate tutto ciò è un vero inferno, a natale, capodanno pesa la solitudine mentre gli altri festeggiano in compagnia, ma almeno mi ritiro con piacere in camera, sotto le coperte a guardare la TV o il telefono o leggere un libro senza sentire la pelle che appiccica dal sudore e le gambe molli, poi l'estate e il caldo a me aumentano la depressione in modo fortissimo.
Anche perché fa male vedere tutti che hanno amici e fidanzate e mogli eccetera, ma è anche vero che non mi interessa nulla del caldo per andare in giro in bici, al lago, a correre, a fare sport, al caneva, a gardaland o al parco.
Anzi, tranne i parchi acquatici credo che siano attività che per chi gli piace farle, si possano fare anche in autunno e inverno, non per forza a luglio a 38 gradi alla una del pomeriggio

DeadSoul

Sì vero. Tutte le feste, incentrate soprattutto sul festeggiare tra amici, sono un vero e proprio incubo per me quali: Ferragosto, Capodanno, il mio compleanno, Pasquetta, il 25 Aprile; pure a San Valentino sto tanto male.
Però in estate è diverso: è festa tutti i giorni, gli studenti si ritrovano, quasi ogni giorno in spiaggia o in giro di sera nei locali.
Che vita di merda!!

L innominato

Riprendendo il titolo è proprio l'inferno..porto fuori il cane durante la giornata e vedo li tutti che fanno casino mi da fastidio..

cancellato21736

Vedo mio fratello e la coppia di coetanei che abitano nel mio condominio che tornano dal lavoro e partono subito per andare al mare, o uscire con gli amici per locali, o fare piccole festicciole a casa ecc.

Io mi chiedo dove trovano le forze...
Con questo caldo poi, e considerando che quella coppia ha pure un figlio di appena 1 anno (e ripeto hanno la mia età )

Sarà questione di chimica cerebrale, o il fatto che a me l'estate, il sole e il caldo tolgono tutte le forze, in più se ci aggiungi la depressione e l'anedonia che aumentano ogni giorno che passa...

Maximilian74

Anche dove lavoro io sento che vanno, vanno al mare, in piscina, agli aperitivi, alle feste, fanno viaggi, vanno al mare 3 giorni, hanno sempre agganci sociali...
Nemmeno lo capisco dove trovano tutte ste forze e sta voglia, con questo maledetto caldo che io non sopporto.
Sono però giunto a una conclusione, almeno per quanto mi riguarda:io e le persone come me siamo compatibili con tutto quel genere di cose che fanno gli altri? siamo compatibili con quei ritmi, con quel tenore di vita sociale? La risposta non può essere che una ed è NO.
NO perché a loro riesce tutto naturale e spontaneo, gli gira sempre tutto bene, chi ha problemi come i miei non riesce assolutamente ad essere dentro quel modo di vivere.
È giusto come fanno loro? Non lo so, però so che intanto loro vivono e io no, io sono spettatore della vita degli altri.
Colgo l'occasione per dire anche che le pochissime volte che mi sono sforzato di fare quello che facevano gli altri, e mi riferisco soprattutto quando avevo 17,22,25 anni, mi sono accorto di una cosa, e cioè che di tutte quelle cose che facevano gli altri, non solo non me ne fregava nulla, ma mi rompevo maledettamente le palle. Sono solo io a pensarla così oppure anche voi?
E qui arrivo sempre al solito discorso, e cioè, per quale motivo se non fai tutto quel genere di cose devi essere fatto fuori dai giochi? Eppure è così, volenti o nolenti, che piaccia o no, funziona così la fuori.
E io sono giunto alla conclusione che se per essere accettato dalla società e destare interesse in una ragazza o donna, devo sottostare a tutti quei paletti, allora i paletti se li posso ficcare in quel posto...

cancellato21736

Per me è esattamente lo stesso.
Lavorano, studiano, socializzano, festeggiano, vanno per locali, vanno al mare, vanno in vacanza, si divertono con gli amici e le ragazze, vivono una vita normale con i loro hobby, le loro passioni, i loro interessi, i loro obiettivi ecc.
Mentre io sono qui che faccio lo spettatore dalla finestra di casa mia come i vecchi o i guardoni.


Anche io ho provato un po' ad adeguarmi quando avevo 15/16 anni, prima di isolarmi completamente, ma non sono riuscito in nulla, seppure mi sforzassi di comportarmi come i miei coetanei, fare ciò che facevano loro.
Non riuscivo a omologarmi perché (a parte i sintomi dei miei disturbi) sono sempre stato troppo diverso, sia interiormente che esteticamente.

E col tempo anche io ho capito che non solo non ero adatto a fare ciò che facevano gli altri, ma non mi piaceva neanche, non me ne fregava niente ed era solo una forzatura.
Ma nonostante questo, vedere gli altri che vanno avanti nella loro vita mi fa comunque stare male perché io non sono riuscito a combinare niente e non ho neanche tante prospettive per il futuro ormai.

Maximilian74

Credimi, ti posso capire, sono nelle stesse condizioni, è pesante vivere così, ma oltre a sentirmi a disagio e fuori luogo nelle cose che fanno gli altri, devo dire che proprio non riesco a capire il perché per essere qualcuno nella vita, per essere apprezzati, bisogna per forza passare da tutte quelle dinamiche, proprio non riesco a capire sta cosa

cancellato21736

Anche per me le dinamiche della gente comune sono impensabili, inoltre non riesco più a dare un senso a niente, non trovo più niente che possa spingermi ad andare avanti, uno scopo, un obiettivo, qualche stimolo positivo...

Sembra tutto inutile e insulso, che senso ha sforzarsi, impegnarsi, faticare per fare qualcosa se tanto poi dobbiamo morire...

Marc96

si non è il massimo, ma oggi ho guardato due fighe, lo stesso una con i tatuaggi.
Si vestono e fanno i tatuaggi per farsi vedere, ho pensato che piace che le vediamo. Il problema è farsele..

Black_Hole_Sun

Dopo il turno di mattina con sveglia alle 5 vorrei solo sdraiarmi sul letto e morire nel sonno.