Still Ill

Raga, questo topic serve da contraltare a quello dei miglioramenti, ovvero:

Quali sono le sfide (volontarie o involontarie) che avete affrontato ma dalle quali siete usciti sconfitti?

A me una fresca fresca: sono uscito di sabato pomeriggio, alle 4 e mezza, nel centro della mia città (piccola cittadina in cui le facce si conoscono tutte quante) con l'intento di entrare in un negozio d'abbigliamento, provare dei capi, e comprarmene qualcuno. Scambiare quattro chiacchiere con la responsabile (che conosco), farmi consigliare qualcosa da lei, prendere quello che avrei dovuto e squagliarmela. (Avevo detto alla responsabile che sarei passato).

Fino all'entrata del negozio tutto ok.
Mentre salgo le scale scende giù una persona che conosco, abbiamo condiviso una breve parentesi di sabati sera. Ci salutiamo e stop...

Arrivo al piano superiore e vedo un sacco di gente, e la responsabile che piega capi insieme a dei suoi amici (che conosco anch'io superficialmente) che si provano vestiti e parlano con lei. Lei mi vede, mi saluta, e vorrebbe dedicarmi del tempo, ma io inizio a divampare perché non mi aspettavo di trovare quelli lì e farfuglio un sacco di cose incomprensibili... Prendo un paio di magliette che mi interessavano e mi infilo nel camerino a provarli... Intanto uno dei suoi amici si prova vestiti nel camerino accanto al mio, e io mi sento agitatissimo. Mentre mi provo le maglie sudo come un dannato, sto tre ore lì dentro aspettando chissà che, poi esco.
La responsabile mi dice se volessi provare anche altre cose ma io faccio "No, sono a posto" abbastanza seccato... vado via a testa bassa senza nemmeno salutare, prendo le mie due maglie, le pago e scappo.

Morale: mi sento sconfitto perché nonostante credessi che questo mese di lavoro mi avesse diciamo indurito, mi ritrovo come lo stesso fobico spaurito di prima, che appena si è visto un ostacoletto che gli ostruiva il cammino è andato in palla.

Non appena vi succede qualcosa che vi faccia sentire sconfitti, passate di qua e sfogatevi...

Pierrot

Sono stato due anni a Milano, ho provato a vivere da solo, a essere più socievole, a farmi degli amici. Risultato: un completo fallimento. Ora non voglio più lasciare la casa dei miei e ho rinunciato a farmi una vita.

Ninfee

La mia sconfitta più grande credo sia l'università. Ci ho provato, era iniziata anche bene, poi però mi sono bloccata. Ora sono ferma da un anno senza studiare né lavorare... e non sto facendo granché per cambiare le cose. Non va bene, devo darmi una mossa.

sato

faccio da contraltare a me stesso allora...

io ho fallito la mia vita... pare una frase fatta ma è così, se mi guardo indietro non c'è un ambito della mia vita in cui abbia raggiunto qualche obbiettivo, il PIL della mia vita è zero, se non in alcuni casi addirittura negativo

e purtroppo la cosa peggiore è che ho poche, pochissime prospettive di miglioramento...

Borromini XXI

Fallimento odierno: ho scacciato una persona conosciuta all'università perchè non riuscivo più a parlarci, nonostante sostenesse di essere mia amica e di avermi a cuore... a sto punto mi chiedo che senso ha sta cosa che ho appena fatto se ultimamente mi ero proposto di accettare gli altri per quello che sono e di non pretendere nulla, di prendere il meglio e di non pensare ai difetti... certe volte il nervosismo e l impulsività prendono il sopravvento XD

Bodybuilding

Con una persona a cui tenevo particolarmente...

Ippo

L'ultima fresca fresca... il "raduno" che ho proposto per il lago non ha avuto nessun riscontro.
Le mie proposte di vedermi con alcune persone hanno avuto esito negativo (ma questo ci sta... è il motivo, la ragione o scusa che mi è stata data come risposta che è una vera sconfitta per me).
Alcuni mp non hanno mai avuto risposta...
Insomma... le sconfitte che mi vengono in mente oggi riguardano più che altro i tentativi di apertura verso altre persone.
Per il resto... tutto nella norma, evito di espormi e le sconfitte mi stanno lontane. Si sà, anche loro vanno solo dai coraggiosi ed ottimisti!

Toxy

A me non mi sembra una sconfitta cosi netta...anzi ci vuole coraggio ad entrare in un negozio di abbigliamento da solo con tanta gente attorno!

Wolferstein

Ci vuole pazienza....molta pazienza per proporre un raduno...poi è difficile che quando si propone un attività il giorno prima si possa trovare qualcuno disponibile a venire......anche seguendo il topic per più giorni a volte non si riesce ad organizzare. Poi conta anche la "popolarità" che si ha su questo forum.

Ippo

Un modo diplomatico per...
Che tristezza.... visto che davvero non so rendermi simpatica attraverso un monitor (bè forse nemmeno dal vivo!! ehheheh) credo che questo sia il classico caso del cane che si morde la coda.... Che sfortuna!
Uno si iscrive qui per cercare di alleviare i problemi di socialità e ne esce più asociale di prima...

Comunque il discorso popolarità ci sta, cioè, lo credo anche io. Ci sono personalità più forti che attraggono e chi è più imbranato da quel punto di vista è escluso dal giro. E' solo che a me ogni tanto piace provarci (tra l'altro la sezione raduni improvvisati non l'ho inventata io e non sono l'unica lombarda che vi scrive ogni tanto quindi qualcuno al quale non importa un largo preavviso dovrebbe esserci...e poi, una proposta è una proposta... è chiaro che è modificabile a seconda dell'esigenza di chi è interessato...).
Però è davvero triste notare come le dinamiche che noi stessi condanniamo al di fuori di qui vengano comunque attuate e rispettate in questo luogo dove tutti o tanti si dichiarano diversi dalla massa....

Detto questo, se il problema è il largo preavviso (cosa che, ripeto non credo visto le proposte e il fatto che spesso si da conferma solo all'ultimo) purtroppo i miei raduni saranno condannati a fallire poichè solitamente non posso mai decidere con largo anticipo cosa farò il giorno ics o ipsilon. Pazienza.

RobRock

Delle dinamiche qui ci si lamenta ma pochi hanno intenzione di cambiarle. Spesso le applichiamo su noi stessi..
Non mi pare un grosso fallimento il tuo, ci hai provato, di più che potevi fare?? É il raduno che é fallito ma non é detto che il prossimo fallirá

Wolferstein

Non voglio parlare di "sconfitta" ma preferisco usare il termine "risultato non ancora ottenuto": Sebbene abbia avuto un miglioramento per quanto riguarda l'anedonia e gli interessi, altri miei difetti però sono rimasti abbastanza immutati, come ad esempio la tendenza a non ascoltare i consigli altrui, a voler fare di testa mia e la scarsa propensione ad adeguarmi a stare in un gruppo....Quest'ultimi difetti nonostante cerchi di impegnarmi, sono davvero molto difficili da migliorare.

Juno

Avevo vinto una borsa di studio all'estero per 10 mesi. Il mio sogno, nel quale ho investito tempo e anche denaro, che mi avrebbe aperto molte possibilità lavorative che pochi hanno.
Sono tornata prima, dopo quattro mesi, perché sono ricaduta nel mio "disturbo" e avevo iniziato a tagliarmi.
Ora non so cosa fare, ma tutto mi sembra un ripiego o un qualcosa nel quale ho paura di credere, per il timore di essere delusa.

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pokorny

Tutta la mia vita è stata una sconfitta. Ricordo solo due cose che mi sono andate bene ma perché la mia famiglia mi ha supportato fino all'inverosimile, in condizioni normali, con le mie sole "forze" (si fa per dire) mi potevo sognare anche quelle due cose.

Louise_Michel

Forse solo il fatto di aver ceduto il passo all'apatia e di averle concesso il controllo sulla mia vita. Le conseguenze sono state devastanti. Tanto per dirne una, ho solo la terza media. Ho tentato un anno di liceo artistico, ma la depressione mi stava divorando e non ho saputo continuare. Ora è l'ansia che mi divora, e non faccio nulla per costruirmi un futuro. Non ne sono in grado.
Ma almeno ho smesso di piangere.

alien boy

Parlare di sconfitte mi suona strano perchè perlomeno vuol dire che ci si sarebbe imposti un obiettivo, si è fatto il possibile e non si è riusciti a raggiungerlo. Ma non mi sembra che sia mai riuscito a stabilire seriamente qualcosa che volevo raggiungere, paura e apatia hanno sempre prevalso.
Però diciamo che se si parla di cose che si erano intraprese e non hanno portato i frutti che promettevano, mi viene in mente:
1) ho frequentato un corso di laurea e dopo aver conseguito la laurea dopo anni e anni fuori corso, mi rendo conto attualmente che è stata una scelta sbagliata. L'età avanzata in cui mi sono laureato, la facoltà che non mi entusiasmava e soprattutto i tipi di lavoro per cui è richiesta, il passare degli anni senza fare esperienza che mi avesse migliorato il curriculum per la relativa professione: ormai temo che mi sia rimasto solo il pezzo di carta con la firma del rettore ma in pratica non può più servirmi per trovare lavoro;
2) dopo la laurea avevo trovato un'occupazione, seppur temporanea, che riguardava una materia che mi piaceva ma che richiedeva un certo percorso. Non mi impegnai abbastanza per proseguire su quella strada e dopo un certo tempo dalla fine di quella esperienza non aveva più senso riprendere a cercare lavoro in quel campo.

Adesso sono disoccupato e mi trovo in una situazione tale come se non avessi conseguito i titoli per cui ho studiato.

Juno

gwynplaine87

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Grimmjow

Ogni mia rinuncia è una sconfitta, un morso al mio spirito, non per nulla ho pensato spesso al seppuku.

OhNo!

Nessuna in particolare, come diceva anche Grimmjow, ogni volta che mi nego la possibilità di fare qualcosa, ogni volta che rinuncio a qualcosa che mi piacerebbe, ognuna di queste volte sono sconfitto, perché ogni volta diventa sempre più lampante il fatto che una soluzione non c'è.