limitless

Ne avrò lette tantissime da bambino, non ho una preferenza.

Da piccolo inoltre sono stato un accanito lettore di Topolino, fino al 2010 circa, poi smisi anche perché avevo iniziato che erano i primi anni 2000 e potete immaginare quanti volumi collezionai in quegli anni, avevo ( ed ho tuttora ) mezzo scaffale occupato solo da loro

QuantumLeap

Su queste andrebbe letta un'interessante analisi contemporanea:
"Cappuccetto Rosso è la storia di una bambina al limite dell'insufficienza mentale che viene mandata in giro da una madre irresponsabile per cupi boschi infestati da lupi per portare alla nonna malata panierini colmi di ciambelle. Con simili presupposti, la sua fine non stupisce affatto. Ma tanta storditezza, che non sarebbe mai stata attribuita a un maschio, riposa sulla fiducia che si trova sempre nel posto giusto al momento giusto un cacciatore coraggioso e pieno di acume pronto a salvare dal lupo nonna e nipote.
Cenerentola è il prototipo delle virtù domestiche, dell'umiltà, della pazienza, del servilismo, del sottosviluppo della coscienza, ma non è molto diversa dai tipi femminili descritti negli odierni libri di testo per le scuole elementari e nella letteratura infantile. Anche lei non muove un dito per uscire da una situazione intollerabile, ingoia umiliazioni e sopraffazioni, è priva di dignità e di coraggio. Anche lei accetta il salvataggio che le viene da un uomo come unica risorsa, ma non è poi certo che costui la tratterà meglio di quanto sia stata trattata fino allora." xD

Winston_Smith

No mai, certo, infatti Pinocchio con il Gatto e la Volpe dà ampia dimostrazione di scaltrezza e senso pratico, mica si fa fregare come un pollo lui E viene salvato da una donna, proprio al contrario di Cappuccetto...
Il problema è che certe "interessanti analisi" le scrivono spesso persone che vedono selettivamente solo quello che fa loro comodo vedere (e meno male che, sempre secondo quelle persone, le donne sarebbero quelle più multitasking ed empatiche).

Smeraldina

Time ma è tanto che non ti leggevo più.

Sintra

Però non puoi mettere sullo stesso piano due storie create in periodi storici così diversi. Cappuccetto rosso è del medioevo, Pinocchio di fine 800.

Ad ogni modo, Cappuccetto serve più che altro per mettere in guardia le fanciulle neomestruate dai pericoli di stupro. E' bella la versione di Angela Carter in cui alla fine della storia la ragazza va a letto col lupo.

Winston_Smith

Non mi sembra che nel testo che avevo quotato si specificasse che la storditezza non sarebbe mai stata attribuita a un uomo in una fiaba del Medioevo...
Di storditi uomini che commettono imprudenze comunque sono piene le fiabe classiche, e di solito fanno anche una brutta fine.

E qui mi aspetto le critiche degli animalisti se il criterio è lo stesso usato nell'analisi riportata da cristina.

QuantumLeap

"...la Disney è un po’ maschilista! E l’esempio clou di tutto questo è Pinocchio. Ma l’avete mai notata la sproporzione dei personaggi maschili rispetto a quelli femminili? Solo la fatina è femmina… ma tra l’altro la fatina è un essere di un altro mondo, e non ha nulla di umano…" 😆
La persona che ha scritto quelle cose non ritiene le donne né più multitasking né più empatiche, l'analisi proviene da un libro che cerca proprio di smontare tutti i luoghi comuni che la gente crea per loro xD

Winston_Smith

Tutti i luoghi comuni sulle donne? Sicura?
Io per adesso vedo solo attacchi ai luoghi comuni antifemminili (o comunque che sembrano sminuire le donne), come si evince anche dal passaggio che hai citato in questo post, dove si continuano a vedere stereotipi che penalizzano le donne anche dove se ne potrebbero vedere pure altri di segno opposto, che le esaltano rispetto agli uomini (la Fata turchina è il personaggio più saggio ed evoluto di tutta la storia, Geppetto e Pinocchio sembrano due rinco/sprovveduti al confronto). Quindi posso immaginare che i luoghi comuni di segno opposto vadano bene a quella persona, o comunque che non siano tra le cose che le interessa evidenziare (visione selettiva, come dicevo prima).

P.S.: Pinocchio non è una favola Disney, l'ha scritta Carlo Collodi.
P.P.S.: Tu personalmente come la pensi in merito?

onisco

Del librone di fiabe dei Grimm ricordo questa: Storia di uno che se ne andò in cerca della paura.

Franz86

Über.

Comunque, per rispondere al topic, non mi sono mai piaciute particolarmente le favole; ricordo di aver letto un po' di tutto, da Esopo ai fratelli Grimm a Rodari, un po' perché erano letture scolastiche obbligate un po' perché mi capitavano sottomano i libri, ma non c'è nulla che mi sia rimasto impresso o a cui attribuisca una qualche importanza rilevante nella mia formazione.

Ha sicuramente avuto più impatto Salgari, ma quelli erano romanzi e non favole, o i cartoni animati.

QuantumLeap

"...le fate benefiche non usano le proprie risorse personali, ma un magico potere che è stato loro conferito e che è positivo senza ragioni logiche, così come nelle streghe è malvagio."Geppetto e Pinocchio quali luoghi comuni avrebbero creato? xD
Ah già, però la Disney ci ha fatto un film nel 1940 xD
Penso che il multitasking sia l'ennesima fregatura del maschilismo perché dà per scontato che le donne debbano sempre fare tante cose insieme, mentre l'uomo può farne comodamente una per volta; così come l'empatia perché etichetta le donne come quelle sempre capaci di immedesimarsi nei problemi altrui, mentre i loro passano in secondo piano xD

Teach83

non mi ricordo nessuna favola

Solo quella del Gigante di Bologna: "se non fai il bravo viene a prenderti il gigante di Bologna..."

Ero terrorizzato da questo maledetto gigante

Abuela

Più che una favola una filastrocca molto simile alla canzone di branduardi "alla fiera dell'est", una reazione a catena.

QuantumLeap

E' ancora più bella "Attenti alle ragazze", la reinterpretazione maliziosa e divertente di Tony Blundell: "L'eroina della storia non ha nessuna intenzione di essere una vittima, lasciata in pasto al lupo! Così mette nel sacco il suo nemico con un ingegnoso stratagemma, portando il lupo ad azioni sempre più disperate e, agli occhi del lettore, sempre più ridicole." 😁

Winston_Smith

E' comunque un potere conferito a delle donne (o a degli esseri femminili). Quindi conta come luogo comune "positivo". Nel caso della fata turchina poi mi pare non si accenni neanche minimamente a quale personaggio o entità le avrebbe conferito i suoi poteri, quindi si può pensare tranquillamente che si tratti di sue risorse personali, che la caratterizzano intrinsecamente come personaggio "magico".
E anche da quest'altro passaggio citato si evince nuovamente che una certa visione ideologica si rifiuta di ammettere l'esistenza di stereotipi positivi sulle donne (o negativi sugli uomini).

La figura di Pinocchio non ha creato luoghi comuni? Ma dici sul serio?
E poi è comunque un esempio (e non è l'unico) di sprovveduto maschio nelle fiabe, quelli che la persona che stai quotando dice che non esistono...

Dovresti dirlo a quelle che sbandierano queste (presunte) superiori capacità femminili ogni due per tre, e lo fanno anche con l'aria da "girl power!".

QuantumLeap

"Il cosiddetto multitasking (fare mille cose insieme tipo cucinare stirare aiutare figlie e figli a fare i compiti ...) non è una bella qualità ma la ri-significazione della schiavitú."

Silent Bob

Ma 'ste discussioni femmine contro maschi (femminismi, maschilismi, ismi, ismi, patriarcato, cazzi e mazzi) è necessario farle anche in un topic di svago e spensieratezza con tendenza al nostalgico?
Aperto in una sezione sbagliata, tra l'altro.

Focaccia

Barbablù, favola squisita.

Smeraldina

Io invece ero inrtippata sia con i cartoni giapponesi che cone le favole.

QuantumLeap

Non penso perché un conto è una donna, un conto è un essere femminile non umano.
E' così per tutte le creature leggendarie presenti nelle fiabe
Certo, è un essere magico per definizione, quindi una bambina vera non può identificarcisi.
Però anche lui non è un essere umano, ma un burattino che diventa bambino solo quando mette giudizio xD
"Eppure, le stesse donne sono fiere e onorate di sobbarcarsi tutto. "È successo anche a me", conferma Chiara Cecutti, executive e life coach, counsellor e autrice di Multitasking? No, grazie. "Sentirmi il perfetto esempio di donna "bonne à tout faire" mi ha riempita di orgoglio, mi pareva di possedere una super-qualità di cui andare molto fiera. Finché mi è venuto il sospetto che al contrario si trattasse di una fregatura"."