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11-10-2009, 22:53
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#1
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Esperto
Qui dal: May 2009
Messaggi: 512
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Da dove è nata la mia fobia sono sempre stato così?
Scusate ho voglia di scrivere
I miei anni piu felici sono stati tra i 10 e i 14, ricordo che tutto era bello e felice, avevo amici e ci divertivamo. Io ero estroverso, assolutamente estroverso, ma in fondo penso che ci sia stato anche in quegli anni già qualcosa che non andava. I miei primi sintomi di fobia sociale penso risalgano a 12 anni quando un mio amico voleva che andassi a giocare con lui e con i suoi amici. mi ricordo di aver avuto per la prima volta paura degli estranei, avevo paura di andare a giocare con lui perché non conoscevo i suoi amici. Nella mia testa ho sempre pensato che fare amici dovessero essere una cosa “naturale” e nn fatta di presentazioni, ad esempio in una classe, impari a conoscere i tuoi compagni stando con loro 5 ore al giorno quasi tutti i giorni e li sei obbligato a farti delle idee su chi ti circonda. Quello mi sta simpatico, lui è divertente,lui è un idiota ecc…a scuola ho sempre avuto amici, tanti amici fuori no. In classe cè un “habitat” naturale per fare amicizie e per conoscersi perché devi convivere con loro la tua adolescenza, questo è sempre stato quello che ho pensato inconsciamente nella mia testa, che per fare amicizie deve esserci un contesto. Ho sempre avuto paura di quello che un estraneo potesse pensare di me vedendomi e penso questo sia dovuto alla mia scarsa autostima, forse la mia autostima si è sbriciolata sui nove anni quando vedevo che i miei compagni erano bravi a scuola ed io ero l ultimo della classe, ma questo nn posso dire con certezza che sia la causa della mia scarsa autostima, il fatto è che mi sono sempre sentito diverso dagli altri per via delle mie paure. Non capisco perché ho sempre avuto paura del pensiero di chi non conosco è una cosa che non riesco a capire dove e come possa nascere la paura da questa cosa. Soprattutto vedevo che gli altri non avevano i miei problemi, nel senso, anche l oro potevano pensare a cosa pensasse uno sconosciuto di loro ma non provavano paura. perchè io provo paura? Prima di chiedersi il perché devo chiedermi cosè la paura? E non parlo di quella cosa che ti fa battere il cuore, che ti toglie il respiro, che ti fa tremare, quello è l effetto. Cosè la paura? Ci siamo mai chiesti cosè la paura?io non riesco a capirlo perché secondo me non è una cosa razionale non è una cosa logica la paura non la vedi non la tocchi è nella tua testa. Penso che la paura nasca quando non si abbia punti di riferimento, quando io non avevo paura ,avevo un punto di riferimento, era il mio migliore amico, quando lui non c era io avevo paura. Questo grande amico che ho avuto mi è sempre servito come punto di riferimento qualcosa da seguire, lui era il piu bravo il piu simpatico il piu sveglio.in fine ci siamo separati perché eravamo in scuole diverse e non sono mai stato in grado di continuare lamicizia. Ma è inutile dare la colpa ad altri ed io mi ripetevo che mi avevano abbandonato, in fondo io sono sempre stato così ho sempre avuto paura di tutto, sono scappato dai miei amici e da tutto quello che mi circonda. La colpa era solo della paura, paura di cosa?a 15 anni la mia vita è finita , mi sono risvegliato adesso a vent anni. Mi sono risvegliato quando ho visto la faccia del mio migliore amico 5 anni dopo l ultima volta, cazzo ha 20 anni? Io ho ventanni? Era diventato un uomo e io nella mia testa mi ricordavo la faccia di quando aveva 15 anni. Io dove sono stato in questi 5 anni? Giuro che a volte non me lo ricordo di come sono diventato così. Io so solo che non si puo vivere così e so anche che non guarirò mai se prima non capirò che cosè la paura.
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12-10-2009, 14:30
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 222
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Grazie Stupido (è il tuo nick, l'hai scelto tu eheh) del tuo bel intervento che ci racconti la tua esperienza adolescenziale ma soprattutto arrivi a un punto importante,conodo me, affermi che è necessario mettere a fuoco bene cosa è la Paura.
E' un punto di partenza importante, e ti dò ragione che è essenziale affrontarlo.
Fondamentalmente, secondo me, la Paura (viene da latino Pavor, cioè "tremo") è essenzialmente la paura di soffrire e sentire un dolore che non possiamo reggere.
Quindi potremmo elencare innumerevoli paure dalle più piccole fino a quella della morte, ma resta di fatto che tutto si può riferire al tema del dolore e della sofferenza. Quando questo dolore o sofferenza non l'ho reggiamo, non sappiamo affrontarlo, allora nasce la paura. Quindi requisito fondamentale per superare la paura e proprio il coraggio (dal lat cord-cordis significa Cuore) che non è l'audacia ma trovare in se il desiderio, l'Amore che il cuore alimenta.
Inoltre dovremmo differenziare tra paura e ansia. Generalmente la paura istintiva (la più viscerale) è una reazione di difesa per la sopravvivenza che accade quando uno stimolo reale e presente ci spaventa (es.:un cane arrabbiato che ci viene incontro ringhiando).
Mentre l'ansia è una forma di Paura che ha più a che vedere con il pensiero e quindi con confronti non solo nel presente ma anche nel passato e nel futuro: generalmente siamo ansiosi rispetto ad un evento che ancora deve succedere, non ancora presente, ma che in base alle esperienze passate sappiamo che probabilmente sara difficile da affrontare.
Quindi il pensiero qui ha un ruolo centrale nella creazione della paura. Il pensiero confronta, pesa (pensiero dal lat. "pesare"), tutti gli stimoli presenti con quelli passati immagazzinati nella memoria, ed elabora nel futuro un possibile e probabile scenario: capiamo bene che se le nostre esperienze passate ripetto ad un evento sono negative, queste ci influenzano molto nell'immaginare scenari futuri rosei.
Quindi la paura viene creata dal pensiero che confronta i vari scenari e stimoli, e elabora un possibile scenario futuro. Se riconosciamo questo automatismo possiamo provare a seguire e vedere che tutte le nostre paure sono generate da automatismi che si traducono in profonde convinzioni: tutte le ragazzine a scuola mi hanno sempre allontanato allora non troverò mai una ragazza; sono sempre stato l'ultimo della classe allora sono stupido e non troverò mai un lavoro gratificante per me; e gli esempi sono infiniti.
Non cè dubbio che abbiamo sofferto in passato ma quello che ci fa soffrire ancora nel presente è il rilancio sempre nel futuro delle nostre convinzioni negative: non cè la farò mai, perchè tanto fino adesso è stato così. Così facendo ricreiamo giorno per giorno le nostre convinzioni che diventano frustranti perchè ci fanno sentire in gabbia.
Cerchiamo di considerare il reale, che tutto è in continuo mutamento e trasformazione, e il futuro non esiste e per questo il suo potenziale è infinito e lo creiamo nel presente.
Per liberarci degli automatismi che ci fanno soffrire dobbiamo avere il coraggio, lo spirito di ricerca e l'acutezza di vederli fino in fondo come funzionano, comprenderli e non combatterli che peggiora le cose.
La coprensione piena di un meccanismo ti porta finalmente e automaticamente a essere cosciente e poter scegliere. Fin quando non siamo pienamente consapevoli delle nostre paure e come funzionano e degli automatismi del pensiero che le generano, non saremo mai liberi di scegliere, perchè come criceti nella ruota che gira non sappiamo che dalla ruota si può anche scendere.
Questa consapevolezza a volte non è facile da raggiungere e può essere utile che qualcuno ci aiuti a fare chiarezza.
Comunque sono aperto al confronto!
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12-10-2009, 18:43
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2009
Messaggi: 512
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cosa dire ciko, hai scritto cose sorprendenti, krishna diceva che la paura nasce quando il pensiero è concentrato sul passato o sul futuro e non sul presente quindi gli esempi che hai fatto tu sono perfetti e spiegano questo meccanismo. io conosco questo meccanismo ma la paura non diminuisce. è possibile non provare paura non essendo coraggiosi? se io non provo paura non vuol dire che io sia coraggioso. io creo la paura perchè non ho coraggio? il coraggio è consapevolezza, ma puo essre anche un'illusione che viene dalla mia inconsapevolezza. la logica della paura è il pensiero ma qualè la scintilla che innesca la paura? se la paura è un illusione anche l amore lo è perchè sono dei sentimenti rilasciati dal pensiero.
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12-10-2009, 19:58
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#4
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Banned
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 516
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ma come mai sto nick stupido, non era meglio coglione ?
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13-10-2009, 01:10
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#5
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Intermedio
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 222
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Quote:
Originariamente inviata da stupido
cosa dire ciko, hai scritto cose sorprendenti, krishna diceva che la paura nasce quando il pensiero è concentrato sul passato o sul futuro e non sul presente quindi gli esempi che hai fatto tu sono perfetti e spiegano questo meccanismo. io conosco questo meccanismo ma la paura non diminuisce. è possibile non provare paura non essendo coraggiosi? se io non provo paura non vuol dire che io sia coraggioso. io creo la paura perchè non ho coraggio? il coraggio è consapevolezza, ma puo essre anche un'illusione che viene dalla mia inconsapevolezza. la logica della paura è il pensiero ma qualè la scintilla che innesca la paura? se la paura è un illusione anche l amore lo è perchè sono dei sentimenti rilasciati dal pensiero.
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Sicuramente è coraggioso colui che provando paura avanza nonostante tutto: senza paura che coraggio è.
Il coraggio è consapevolezza non lo capisco, se mai ci vuole anche coraggio per conquistare consapevolezza.
La scintilla che fa scattare la paura è il dolore e il desiderio di non voler soffrire. Ma spesso sono dei complessi in noi e dei corticircuiti nel pensiero che generano paura che diventa dolore psicologico: a questo livello la paura è un dolore mentale.
Vanno dissinnescati gli automatismi e i complessi che ci fanno soffrire, che creano paura e dolore. Siamo pieni di desideri che spesso non vanno verso la stessa direzione ma si scontrano e questo genera sofferenza. Tornare a essere più semplici, più diretti e pieni di energia: quindi Felici.
Ma come dice il Buddha in alcune scritture:" Diventa maestro della tua mente e non far diventare la mente la tua maestra".
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13-10-2009, 19:12
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2009
Messaggi: 512
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ok ciko, diventare maestro della mia mente significa controllare,accettare, capire le emozioni?giusto? abbiamo capito come si crea la paura ok, quindi adesso non hai piu paura? hai scritto che la scintilla che fa scattare la paura è il dolore e il desiderio di non voler soffrire. ok dacc'ordo ma io posso pensare al dolore e al desiderio di non soffrire senza provare paura, capito quello che sto c' ercando di scrivere? penso che il c'entro di tutto sia l autostima. l' io piu profondo, che non si raggiunge facendo pensieri logici.
tutte cose perfette quelle che hai scritto, bravissimo ma soffri ancora per la paura...
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14-10-2009, 00:23
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#7
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Intermedio
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 222
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Hai ragione ad un certo punto non basta più la logica e il pensiero per affrontare la paura, ma quanto meno possiamo descriverla e cercare di capire qualcosa.
La paura è delle 8 emozioni fondamentali dell'essere umano, quindi la paura non si può stradicare fa parte della mente dell'uomo.
Il problema non è la paura in se, il problema è che ci sono troppe ansie e paure: è una esagerazione, siamo sicuri che siano tutte necessarie?
Ad esempio la Fobia Sociale, tema cardine di questo sito, è fondamentalmente la paura del giudizio degli altri: come funziona questa paura? siamo sicuri che non è ridimensionabile?
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14-10-2009, 00:33
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#8
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Intermedio
Qui dal: Jun 2007
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Quote:
Originariamente inviata da stupido
ok ciko, diventare maestro della mia mente significa controllare,accettare, capire le emozioni?giusto? abbiamo capito come si crea la paura ok, quindi adesso non hai piu paura? hai scritto che la scintilla che fa scattare la paura è il dolore e il desiderio di non voler soffrire. ok dacc'ordo ma io posso pensare al dolore e al desiderio di non soffrire senza provare paura, capito quello che sto c' ercando di scrivere? penso che il c'entro di tutto sia l autostima. l' io piu profondo, che non si raggiunge facendo pensieri logici.
tutte cose perfette quelle che hai scritto, bravissimo ma soffri ancora per la paura...
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Si comunque è centrale il senso di se, quello che chiami autostima: concordo.
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14-10-2009, 20:30
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2009
Messaggi: 512
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si infatti autostima nn so se sia il termine piu adatto cmq ci siamo capiti. io dico che ho paura perchè "voglio avere paura" nel senso che se hai paura stai pensando al pensiero che genera paura. forse il tutto sta nel "non pensare" o pensare nel presente che equivale ad agire. grazie per le belle cosa che hai spiegato
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15-10-2009, 00:26
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#10
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Intermedio
Qui dal: Jun 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 222
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La chiave è nella parola Consapevolezza che risiede nell'istante presente.
Ti vorrei suggerire di leggere un libro: "Felicità in questo mondo" costa solo 2,50 euro (Lo trovi facilmente alla Feltrinelli).
Parla molto brevemente di una pratica di meditazione buddista che io sto facendo ormai da un'anno e mi sto trovando molto bene: ho avuto diversi benefici.
Ciao!
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