Giuls

Non sono una persona che tende a mollare. Esco spesso.Ho degli amici. Apparentemente la mia vita non fa schifo per niente. Ma questa maledetta sensazione di essere sola in mezzo a miliardi di persone. Sono lì circondata da un sacco gente ma è come se nessuno mi guarda veramente. Mi sento come se facessi un milione di cose ma in fondo non faccio veramente niente perchè non mi sbilanciò mai, non mi riesco a buttare in niente. Ci sono sempre nei gruppi ma sento che se non ci fossi non importerebbe a nessuno. Come se a nessuno frega di cosa dico e cosa penso. Non ce la faccio a vivere così non entrando in connessione con gli altri e rimanendo sempre al margine. Ho letto qui nel forum che molta gente non esce di casa,non ha voglia di avere amici e Non fa nulla per cambiare la situazione. Io invece sono anni che combatto con questa fobia. Ma piú che provarci e riprovarci cosa posso fare?Sono curiosa,eclettica, ho una enorme voglia di vivere e fare tutte le esperienze del mondo. Faccio psicoterapia,sono iscritta ad un corso di meditazione di gruppo,vado in palestra,esco quasi tutti i weekend, faccio couchsurfing e ospito gente che non conosco di tutto in mondo,viaggio piú che posso. Perchè non entro in connessione con gli altri? Anche in questo forum che teoricamente dovrebbe essere un punto di confronto,non ci riesco.

chrissolo

Io ho i tuoi stessi identici problemi.. cioè, provi pure a farle, le cose, ma alla fine continui a ritrovarti solo e del tutto isolato anche in contesti "sociali".. e non riesci a fare quel che a tutti riesce con (relativa) naturalezza.. cioè costruire ponti verso gli altri.

Ti senti (sostanzialmente) invisibile, come se non ci fosse nulla di interessante ed attraente in te ? E alla fine non ti esponi mai per questo ?

Giuls

Esatto...é veramente una cosa frustrantissima. Siccome non mi tirò indietro ho provato anche ad "espormi". Nemmeno a dirlo risultati pessimi. Questi fallimenti poi inducono all'evitamento... Ma io NON VOGLIO evitare la vita. Vorrei che qualcuno provasse a guardar i veramente dentro di me e vorrei riuscire ad entrare veramente negli altri. Ma come?

chrissolo

E' una gran bella domanda. Quando vedo che i miei sforzi cadono nel vuoto mi sento ancora più anonimo e invisibile e mi viene tipo un blocco allo stomaco; mi sento pesante e anche se vorrei avere una reazione di qualche tipo, non riesco più a fare niente.

Peppemetal81

Io non evito la vita...è la vita che quando mi vede si nasconde.

Giuls

Inutile anche provare a parlarne...finisce sempre con una frase tipo " quanto sei esagerata", pensano che sono pesante e tornano alla loro splendida vita di cui io sono solo un contorno.

Giuls

E tu prova a tanarla

bartolo

Purtroppo ti capisco benissimo , mi trovo in una situazione molto simile, anche io con fatica sono riuscito a fare un gruppo di amici con i quali esco anche frequentemente, tuttavia molto spesso mi sento in più, come inutile. Senza parlare di quando mi sembra di fare 1000 sforzi per riuscire a ricevere quel minimo segno di gratitudine quando gli altri ci riescono in un secondo e mi smontano. Inoltre, ho il terrore a parlarne, dato che già in passato mi è capitato e, invece di cercare di capire, sono stato preso per paranoico e abbandonato

Giuls

Vabbé ma nessuno ha idee,suggerimenti? Non mi va di stare con le mani in mano vedendo la vita che passa una svolta? Ci possiamo dare una mano a vicenda in qualche modo?

Moonwatcher

Perché hai questa convinzione?

In contraddizione con questa peraltro.

barclay

Potresti cominciare analizzando il tipo di persone di cui ti circondi: forse c'è qualcosa d'inconscio che ti spinge a circondarti di persone che non vogliono realmente guardare dentro di te

Tabula Rasa

Primo, nessuno può guardare dentro di te... forse nemmeno tu ci riesci davvero al 100%. Quindi per gli altri è già tanto se ci riescono al 10%. A me non sembri una persona inattiva, con problemi a comunicare (anche le cose più banali) e insomma con problemi a suscitare interesse nel prossimo (naturalmente giudico solo dalle attività che hai scritto, che richiedono parecchia interazione). Però nessuno può guardare dentro di te, sei tu che devi trovare la forza e decidere di mostrare ciò che pensi sia veramente importante che le persone a cui vuoi bene sappiano di te, certo, gli altri posson decidere che ciò che vedono non gli piace e evitarti, ma vedrai che prima o poi troverai qualcuno a cui piaccia ciò che vede, solo che devi aver tu il coraggio di mostrarti. Nessuno può guardare dentro un'altra persona. Nemmeno tu.
Secondo, conseguenza della prima cosa: non puoi entrare veramente negli altri, se gli altri non si mostrano, ho capito quel che cerchi, è un tipo di comunicazione superiore che quando succede avvicina molto 2 o più persone, ma è raro che succeda e comunque bisogna prima di tutto aver il coraggio di "uscire da se stessi" far vedere chi o cosa si è, poi gli altri decideranno. Tuttavia bisogna anche cercare di vedere e accettare gli altri per quel che sono, senza giudicarli, etichettarli e cercando solo di comprenderli...

Infatti, è probabile che anche il tipo di persone con cui cerchi di interagire non desideri interagire con te oltre un determinato livello. Questo devi verificarlo tu

unmalatodicuore

Bah guarda, anche io mi sento spettatore nella vita, sono un puro gregario, sempre in seconda fila...purtroppo credo che questa si una questione caratteriale fin troppo difficile da cambiare...credo che dovresti analizzare bene che tipo di vita sociale hai, non fare tutto per forza ma fare veramente quello che socialmente ritieni per te costruttivo nella direzione di entrare in contatto con le persone...

Poi alla fine se guardi bene nessuno ci riesce veramente, o meglio vuole farlo veramente...forse le persone accoppiate ci riescono di più, o meglio vogliono farlo...

Io a vivere da spettatore ormai ci ho fatto l'abitudine, credo sia un lato inamovibile del mio carattere, e sicuramente e lo stesso per te...forse dovresti semplicemente fartene una ragione...

So che è una sensazione terrificante, ma la speranza e solo quella che tu possa trovare quel uno a cui tu interessi veramente come persona, quello che senti, che pensi e che hai vissuto, la tua storia personale, tutto di te insomma...e poi ovviamente viceversa...so che è difficile...

Winston_Smith

Perché forse quello che non cambia, a differenza del contesto esterno, sei tu (in particolare, come tu vedi te stessa e come tu pensi che ti vedano gli altri).

Giuls

Io sono curiosa e tutto quello che ho detto ma non riesco a trovare riscontro molto spesso. É come se mi mancasse quello che viene chiamato "carisma". Non sono divertente. Non mi piace scherzare. Non so trascinare gli altri. Le persone nn mi ricercano piú di tanto. Sono una che si aggrega.

Giuls

In passato ho sempre creduto fossero gli altri. Dopo anni e anni che si ripete la stessa storia, che ho avuto la possibilitá di confrontarmi con gente di tutte le tipologie, so di essere io il problema. Le mie migliori amiche non fanno altro che ascoltare ore e ore le mie pippe mentali e ogni volta mi riprometto di non farlo piú e di non coinvolgerle, anche perchè mettendo cosí a nudo ogni parte di me sento che per quanto mi vogliano bene, se vogliono possono ferirmi. Ma per quanto parliamo ore, sento che non riusciranno mai a capirmi veramente. Non so se mi sono spiegata bene.

barclay

Ti sei spiegata benissimo. Tutti i miei amici, tranne uno, sono sociofobici/evitanti proprio perché so che gli altri non capiranno mai come mi sento

Giuls

Quel tipo di comunicazione di cui parli..l'ho avuta con poche persone che poi si sono allontanate. I miei rapporti non riescono mai a superare un certo livello di intesa. E poi riconosco come vere quasi tutte le cose che hai scritto, ma trovo veramente impossibile metterle in pratica. Ho un senso di vergogna perenne che mi impedisce di essere naturale e anche tanta rabbia verso chi ci riesce

Giuls

Non credo me ne farò mai una ragione...la mia genetica me lo impedisce Ció che mi spaventa di piú di tutto ciò è il rischio di cadere in depressione. A volte sento di esserci vicina e ne sono terrorizzata.

Giuls

Verissimo anche questo. L'estate scorsa sono stata un mese negli Usa con un gruppo di gente di tutto il mondo(una sola italiana) che non conoscevo. È stata una bella esperienza, abbastanza atipica per una sociofobica ma...l'ho vissuta in superficie senza riuscire a godermela al 100% entrando veramente in contatto col mondo che mi circondava.Ero lì nel posto in cui piú al mondo desideravo stare da tutta la vita e avevo paura...volevo fare fare mille cose ma mi sentivo come legata e non riuscivo.