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Vecchio 20-12-2014, 10:30   #901
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Compagno Tersite i tuoi problemi con le donne credo vadano oltre il fatto di non piacere, visto che a quanto pare ricadi nella dinamica tipicamente evitante del non piacersi e dello stare lontano dalle situazioni per evitare di esserne ferito. Quindi alla fine cosa ti cambia che le donne amino o non amino i timidi?
e dalli col 'compagno'

1) vero i miei problemi vanno oltre al fatto di non piacermi , ma poi chi l'ha detto che non mi piaccio ? Ma scommetto che molti del forum vanno a l di là di questo

2) non sempre sono stato lontano dalle situazioni , ho provato un po' tutte le condizioni anche se ovvio un socialone , uno che usciva il sabato sera non sono mai stato

3) mi cambia mi cambia eccome
Vecchio 20-12-2014, 11:28   #902
Esperto
 

risposta e' semplice, come in ogni cosa e' questione di gusti: alcune di noi amano i timidi, perche sono piu' dolci e perche con loro si procede con calma dosando gradualmente avvanzata in modo piu' romantico, e poi fanno anche tenerezza, e alcune altre non li amano (non sanno che si perdono )
Vecchio 20-12-2014, 12:54   #903
Esperto
L'avatar di DeadMan87
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
Mi fai molta tenerezza
ma ti do una brutta notizia , manco se le interessassi (a volte ) si conclude niente se sei veramente timido e bloccato coem capita a me
http://www.fobiasociale.com/vittima-...8/#post1212931
Il punto è proprio quello infatti della chiusura del post. Cioè che amino o no i timidi poco importa, anche perché la ragazza in questione non mi è sembrata affatto una che va a svenire dietro al tipico maschio stereotipo, ma non importa niente. Se fossi stato timido "non cronico" diciamo, chissà.

Tra l'altro, nota a piè pagina giusto per certificare al 100% l'occasione sprecata, la ragazza in questione è sicuramente non impegnata sentimentalmente in quanto ci sono stati riferimenti (non diretti ma si capiva) alla cosa nel corso della serata.

PS: ho letto il racconto che hai linkato, io mi sarei comportato allo stesso modo più o meno.
Ringraziamenti da
tersite (20-12-2014)
Vecchio 20-12-2014, 13:23   #904
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Grande Dead Hai raccontato perfettamente tutto quel mondo di pensieri che ci assalgono quando ci troviamo di fronte alla "minaccia numero 1": una ragazza carina.
Vecchio 20-12-2014, 15:50   #905
Principiante
L'avatar di Alice74
 

Io sto traendo molti spunti personali da questo 3d, cosa che non mi aspettavo alla prima risposta che diedi.
Ed è curioso perchè per lo più è composto da lamentele in cui si vuole dare alle donne il compito di salvare i timidi da se stessi ma, essendo anche io timida, una parte di me condivide questa opinione: colpa degli uomini se non mi trovo a mio agio con loro.
Come c'è una parte di me che la vede esattamente come tersite (inizio a pensare che siamo fratelli mancati, quasi quasi lo adotto e gli trovo una moglie così non resterò sola e avrò un nugolo di nipotini con cui divertirmi): per quanto ho fatto (corsi, lavoro, chiamate e impegni sociali difficili) non ho risolto nulla.
Una parte più intelligene la vede come muttley e novac, hai fatto male, sei uscita nel mondo senza aver lavorato nel modo corretto e poi i fallimenti sono inevitabili: quando impari a camminare cadi per forza ma mica smetti di tentare.
Aggiungo che forse è la mia sensibilità a farsi percepire il mio fare come tanto difficile. Forse non ho davvero vissuto nulal di speciale, anche se a me sembra così. Forse devo solo fare come un karateka: addestrare la mano a non sentire il dolore finchè quella dannata tavoletta non si spezza.
O forse no.
Sto riflettendo leggendovi e per questo ringrazio di questa discussione nella consapevolezza che la pillola magica non esiste e che sicuramente incontrerò ancora parecchie carogne nella vita ma, come dicevo sopra, l'età mi ha insegnato che se voglio la luce in casa devo andare a pagare quella bolletta anche se l'impiegato è un maleducato cronico (e forse in questo più nevrotico di me che a conti fatti non fo' male a nessuno).

tersite, secondo te come mai nonostante gli sforzi non funziona?
Solo la timidezza non è perchè il mio problema è che appaio estroversa e sicura di me altri anche se dentro sono un gatto mentre un violino gli suona Il volo del calabrone.
Vecchio 20-12-2014, 15:52   #906
Principiante
L'avatar di Alice74
 

Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87 Visualizza il messaggio
Adesso elencherò le mosse tipiche che tutti i timidi cronici penso conoscano

E' che siamo davvero senza speranza, ma lo dico quasi divertito oramai.
Bellissimo pezzo autoironico
Però in sostanza per questi problemi di comunicazione un corso sull'assertività ben fatto potrebbe essere parte della soluzione, eh?
Vecchio 20-12-2014, 16:52   #907
Esperto
L'avatar di DeadMan87
 

Quote:
Originariamente inviata da Alice74 Visualizza il messaggio
Bellissimo pezzo autoironico
Però in sostanza per questi problemi di comunicazione un corso sull'assertività ben fatto potrebbe essere parte della soluzione, eh?
Sai che sono davvero 0 informato sull'argomento? Ho sempre concepito la mia totale negazione con il gentil sesso come una parte imprescindibile del mio carattere. Del tipo sì ok sono negato, pace.

Però mi ha incuriosito sta cosa.
Vecchio 20-12-2014, 17:15   #908
Esperto
L'avatar di muttley
 

Non è la specie più forte a sopravvivere ma quella che risponde meglio al cambiamento (cit.)
Non so perché l'ho scritto qui
Ringraziamenti da
Ansiaboy (20-12-2014)
Vecchio 20-12-2014, 17:19   #909
Principiante
L'avatar di Alice74
 

Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87 Visualizza il messaggio
Però mi ha incuriosito sta cosa.
Io ne feci uno un paio di anni fa in parallelo alla terapia perchè per lavoro devo vendere a clienti sconosciute come se fossero le mie migliori amiche senza contare i pregiudizi famigliari che mi hanno sempre attribuito etichette di rigida e aggressiva.
Ho scoperto che sono comunicativamente passiva e che quando penso di essere aggressiva (tensioni addominali, tremarella, angoscia comprese) sono assertiva
Ho scoperto cosa dire per avviare una conversazione (chiedi, chiedi sempre e non dire di te, alla gente interessa parlare di se stessa e offre a te l'opportunità di conoscerla e selezionarla).
Ho scoperto come evitare di rispondere a domande invadenti (banalissimo: mmh, e tu cosa ne pensi?) e come gestire situazioni fortemente conflittuali.

Si sviluppano così:
descrizione teorica delle principali problematiche comunicative
messa in pratica costruendo delle scene tra corsisti in cui ora sei passivo, ora aggressivo e ora assertivo
gli psicologi presenti fanno le dovute correzioni (rinforzi positivi, mai negativi) e se ne parla tra corsisti (cosa hai provato, come ti hanno visto e vissuto gli altri, come hai visto e vissuto gli altri)
Gli appuntamenti devono avere cadenza prima frequente e poi via, via mensile e semestrale affinchè tu possa fare esercizio nella tua vita privata degli strumenti ottenuti e correggerti all'appuntamento successivo.

Pro: ottiene le armi per la comunicazione sociale, questo se usato ti permette di ricostruire lentamente l'autostima (salvo incontrare carognoni).
Contro: non ti risolve i problemi profondi, tu sai parlare e socializzare ma dentro implodi di terrore, a casa rumugini come una vacca l'erba prima di ingoiarla, eviti che si ripeta la situazione di stress anche se l'hai saputa affrontare, ti piangi addosso e vedi la vita comunque nera.

Però non hai scuse, tu sai uscire là fuori e parlare al mondo e davanti allo specchio io sono costretta a dirmi: sei solo una fifona insicura, alza il sedere e muoviti.
Ringraziamenti da
tersite (21-12-2014)
Vecchio 20-12-2014, 18:54   #910
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87 Visualizza il messaggio
il titolo di questo thread, che forse avevo già commentato in qualche punto, mi fa tornare in mente la serata di due giorni fa.

Scena, può sembrare molto positivo, dopo settimane di piattume assoluto e isolamento post lavorativo al 80% voluto (e l'altro 20% comunque aspettava di venir interpellato, tentativi attivi zero), mi capita di essere invitato fuori dal mio amico di vecchia data. E tutto ciò dopo che due giorni prima ancora ero riuscito a convincere (cioè io ho convinto qualcuno a fare qualcosa, non ricordo l'ultima volta che è successo sinceramente) due ex compagni di università ad andare ad un concerto gratuito. In una settimana ho condensato più impegni che in un mese mediamente, e il tutto con decisioni incredibilmente rapide e semplici.

Lunedì: "Venite? Sì ok".
Mercoledì: "Vieni? (leggera titubanza) sì ok".

Cazzo sto migliorando penso. O forse è che la noia era arrivata a livelli letali, anche perché diciamocelo il mio tempo libero in solitudine è veramente buttato nel cesso, un paio di volte ho addirittura iniziato a spulciarmi le mail del lavoro ed erano gli unici giorni di riposo della settimana. Roba da farsi internare.

Fin qui sembro palesemente off topic quindi stringo. Saltando tutti i preamboli, il dove e come perché che tanto non interessa una bega di nessuno, ci troviamo al tavolo del pub: io, il mio amico storico, e sta tizia.

Nel percorso avevo già individuato tutti i segni preoccupanti del caso, carina, aria assolutamente disinteressata al mondo (in senso positivo), per niente in tiro, simpatica, espansiva, intelligente, sguardo da scoiattolo e di nuovo perché vale doppio nella scala di allarme, carina. Ok oggi sei fregato, avevamo detto basta cotte ricordi? Niente il grillo parlante chi se lo caga a questo punto sono di nuovo nel mondo delle minchiate.

Ma partiamo dalle cose semplici, siamo al tavolo, il mio amico si alza. Chiamata. No dove caxxo dico stai andando? Mi lasci qui con sta tizia, preferivo un killer russo tatuato fino alla fronte, mi avrebbe messo meno soggezione.

Adesso elencherò le mosse tipiche che tutti i timidi cronici penso conoscano

Mossa 1, segui con lo sguardo quel maledetto traditore che si sta allontanando per la sua "chiamata di 1 minuto" (se dura meno di 15 è un miracolo e lo sai già), pensi a qualcosa da dire per fargli capire che è meglio se si da una mossa senza essere troppo plateale. Niente, tabula rasa.

Mossa 2, eviti il contatto visivo con la ragazza (o meglio conosciuta come il soggetto 0, rappresentazione vivente di tutta la tua negazione alla socialità) il più possibile. Ti guardi intorno come un perfetto coglione, manco dovessi fare lo scanner della retina ad ogni singolo individuo del locale. Magari ti viene uno spunto ma niente, non te ne può fregare una cippa della gente intorno. A questo punto dall'esterno mi avranno scambiato per un agente della CIA.

Mossa 3, alla fine ti arrendi e ti giri verso la ragazza, finalmente la guardi sul serio. E' definitivamente più attraente di quanto non fosse sembrata prima, cerchi la capsula di cianuro nel molare, poi ti ricordi che non ti sei mai arruolato nelle SS. Male, sarebbe stato tutto più semplice. Vi scambiate un breve sguardo (non lo saprò mai con certezza ma il mio sguardo era sicuramente qualcosa tipo probabilmente). E non succede assolutamente niente, nemmeno questa decisione drastica fa girare qualche neurone, sei totalmente in blackout.

PS: in tutto ciò sono passati almeno 10 minuti di vuoto cosmico siderale dall'allontanamento dell'unica persona con cui sei abituato a scambiare due parole.

Mossa 4, lei finalmente porta sul tavolo l'argomento più ovvio del mondo, cioè che cavolo fai per vivere? E ovviamente inizi alla grande descrivendo quanto ti fa cagare il tuo lavoro, almeno sei sincero, e finalmente c'è un argomento, sul quale tiri il più a lungo possibile fino al ritorno provvidenziale dell'amico storico. Poi finalmente al sicuro, lasci scemare l'argomento e inizia il tuo famoso e richiestissimo numero dei cenni di assenso o dissenso seguiti da relativi mugugni rafforzativi per quasi tutto il resto della serata.

Mossa 5, eviti ogni possibile valutazione a caldo della cosa, ti dici "ok è carina, intelligente, parla di cose sensate e non se la tira zero, ma chi se ne frega". L'equilibrio mentale dura circa due minuti.

Mossa 6, dopo due minuti dalla Mossa 5 sai che non è vero niente e avresti voluto aver fatto una gran cazzo di impressione ma non c'era speranza. Poi ti butti sulle valutazioni pratiche e ciniche: anche se non se la tira è definitivamente impaccata di soldi mentre tu sei uno straccione, poi chissà quali standard estetici avrà, sarà una che deve sempre fare, incontrare, vedere, parlare, te invece sei una variante a malapena umanoide del muschio. Poi mettici anche un liberatorio: che stress, e addio.

Tutto ciò per dire cosa, semplicemente collegandomi al titolo del thread, non è che le donne non amano i timidi, magari a questa sarei andato pure a genio, ma non lo sapremo mai.

E' che siamo davvero senza speranza, ma lo dico quasi divertito oramai.



oltre al fatto che hai scritto davvero bene devo dire che hai descritto anche me xD
Vecchio 20-12-2014, 21:50   #911
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
non direi che la carne è sempre stata occasionale , ci sono popoli che prediligono la carne come alimento base es. gli indiani pellerossa non mi risulta che fossero contadini , molte comunità di pescatori prediligono il pesce i pastori consumano formaggi che non è certo verdura ... in verità data la difficoltà a procurarsi la carne gli umani m mangiavano frutta e bacche poi con lo sviluppo della agricoltura cereali e verdura ma allevavano anche animali per poi nutrirsene insomma direi che l'uomo è un animale opportunista e si adatta a molte situazioni .
I ruoli sono dettati dallo biologia ma filtrati dalla cultura , il maschi alpha degli albori doveva essere un guerriero e aggressivo per difendere il gruppo (è questo in effetti il maschi alpha) oggi la potenza fisica nel senso di un uomo pieno di muscoli serve a poco , forse a proteggere la prole e la compagna da un ipotetico attacco ma se l'aggressore ha la pistola ci fai poco col palestrato il vero maschio alpha oggi è ricco socialmente estro ed ha un buon lavoro , insomma un vincente secondo le logiche della 'super tribù' [cit Desmond Morris "lo zoo umano"]

ho detto che le uniche popolazioni che si nutrono con molta carne (o meglio pesce)son quelle delle regioni fredde per ovvi motivi..
di indiani d'america ci sono/c'erono miriadi di tribu ma quelle delle zone non glaciali si nutrivono sopratutto di bacche, radici.. e coltivano varietà di pomodori e di mais (secondo te, chi li ha scoperti sti prodotti ?)

le popolazioni che allevano essenzialmente si alimentano più di latte e derivati che di carne in sé.... e comunque beh anche loro se non vivono in zone privi di vegetali (come steppe o zone polari) si nutrono a base vegetale..
Vecchio 21-12-2014, 02:07   #912
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Quote:
Originariamente inviata da DeadMan87 Visualizza il messaggio
il titolo di questo thread, che forse avevo già commentato in qualche punto, mi fa tornare in mente la serata di due giorni fa.

Scena, può sembrare molto positivo, dopo settimane di piattume assoluto e isolamento post lavorativo al 80% voluto (e l'altro 20% comunque aspettava di venir interpellato, tentativi attivi zero), mi capita di essere invitato fuori dal mio amico di vecchia data. E tutto ciò dopo che due giorni prima ancora ero riuscito a convincere (cioè io ho convinto qualcuno a fare qualcosa, non ricordo l'ultima volta che è successo sinceramente) due ex compagni di università ad andare ad un concerto gratuito. In una settimana ho condensato più impegni che in un mese mediamente, e il tutto con decisioni incredibilmente rapide e semplici.

Lunedì: "Venite? Sì ok".
Mercoledì: "Vieni? (leggera titubanza) sì ok".

Cazzo sto migliorando penso. O forse è che la noia era arrivata a livelli letali, anche perché diciamocelo il mio tempo libero in solitudine è veramente buttato nel cesso, un paio di volte ho addirittura iniziato a spulciarmi le mail del lavoro ed erano gli unici giorni di riposo della settimana. Roba da farsi internare.

Fin qui sembro palesemente off topic quindi stringo. Saltando tutti i preamboli, il dove e come perché che tanto non interessa una bega di nessuno, ci troviamo al tavolo del pub: io, il mio amico storico, e sta tizia.

Nel percorso avevo già individuato tutti i segni preoccupanti del caso, carina, aria assolutamente disinteressata al mondo (in senso positivo), per niente in tiro, simpatica, espansiva, intelligente, sguardo da scoiattolo e di nuovo perché vale doppio nella scala di allarme, carina. Ok oggi sei fregato, avevamo detto basta cotte ricordi? Niente il grillo parlante chi se lo caga a questo punto sono di nuovo nel mondo delle minchiate.

Ma partiamo dalle cose semplici, siamo al tavolo, il mio amico si alza. Chiamata. No dove caxxo dico stai andando? Mi lasci qui con sta tizia, preferivo un killer russo tatuato fino alla fronte, mi avrebbe messo meno soggezione.

Adesso elencherò le mosse tipiche che tutti i timidi cronici penso conoscano

Mossa 1, segui con lo sguardo quel maledetto traditore che si sta allontanando per la sua "chiamata di 1 minuto" (se dura meno di 15 è un miracolo e lo sai già), pensi a qualcosa da dire per fargli capire che è meglio se si da una mossa senza essere troppo plateale. Niente, tabula rasa.

Mossa 2, eviti il contatto visivo con la ragazza (o meglio conosciuta come il soggetto 0, rappresentazione vivente di tutta la tua negazione alla socialità) il più possibile. Ti guardi intorno come un perfetto coglione, manco dovessi fare lo scanner della retina ad ogni singolo individuo del locale. Magari ti viene uno spunto ma niente, non te ne può fregare una cippa della gente intorno. A questo punto dall'esterno mi avranno scambiato per un agente della CIA.

Mossa 3, alla fine ti arrendi e ti giri verso la ragazza, finalmente la guardi sul serio. E' definitivamente più attraente di quanto non fosse sembrata prima, cerchi la capsula di cianuro nel molare, poi ti ricordi che non ti sei mai arruolato nelle SS. Male, sarebbe stato tutto più semplice. Vi scambiate un breve sguardo (non lo saprò mai con certezza ma il mio sguardo era sicuramente qualcosa tipo probabilmente). E non succede assolutamente niente, nemmeno questa decisione drastica fa girare qualche neurone, sei totalmente in blackout.

PS: in tutto ciò sono passati almeno 10 minuti di vuoto cosmico siderale dall'allontanamento dell'unica persona con cui sei abituato a scambiare due parole.

Mossa 4, lei finalmente porta sul tavolo l'argomento più ovvio del mondo, cioè che cavolo fai per vivere? E ovviamente inizi alla grande descrivendo quanto ti fa cagare il tuo lavoro, almeno sei sincero, e finalmente c'è un argomento, sul quale tiri il più a lungo possibile fino al ritorno provvidenziale dell'amico storico. Poi finalmente al sicuro, lasci scemare l'argomento e inizia il tuo famoso e richiestissimo numero dei cenni di assenso o dissenso seguiti da relativi mugugni rafforzativi per quasi tutto il resto della serata.

Mossa 5, eviti ogni possibile valutazione a caldo della cosa, ti dici "ok è carina, intelligente, parla di cose sensate e non se la tira zero, ma chi se ne frega". L'equilibrio mentale dura circa due minuti.

Mossa 6, dopo due minuti dalla Mossa 5 sai che non è vero niente e avresti voluto aver fatto una gran cazzo di impressione ma non c'era speranza. Poi ti butti sulle valutazioni pratiche e ciniche: anche se non se la tira è definitivamente impaccata di soldi mentre tu sei uno straccione, poi chissà quali standard estetici avrà, sarà una che deve sempre fare, incontrare, vedere, parlare, te invece sei una variante a malapena umanoide del muschio. Poi mettici anche un liberatorio: che stress, e addio.

Tutto ciò per dire cosa, semplicemente collegandomi al titolo del thread, non è che le donne non amano i timidi, magari a questa sarei andato pure a genio, ma non lo sapremo mai.

E' che siamo davvero senza speranza, ma lo dico quasi divertito oramai.

Ahah
Vecchio 21-12-2014, 03:40   #913
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
ho detto che le uniche popolazioni che si nutrono con molta carne (o meglio pesce)son quelle delle regioni fredde per ovvi motivi..
di indiani d'america ci sono/c'erono miriadi di tribu ma quelle delle zone non glaciali si nutrivono sopratutto di bacche, radici.. e coltivano varietà di pomodori e di mais (secondo te, chi li ha scoperti sti prodotti ?)

le popolazioni che allevano essenzialmente si alimentano più di latte e derivati che di carne in sé.... e comunque beh anche loro se non vivono in zone privi di vegetali (come steppe o zone polari) si nutrono a base vegetale..
sì sono sostanzialmente d'accordo , i pastori si nutrono più di formaggio ceh di pecore anche perchè la carne ha un costo
ma sempre di origine animale sono
sugli indiani non intendevo gli incas o gli aztechi che coltivavano i pomodori
dubito che gli apaches coltivassero ma posso sbagliare, secondo la mitologia western mangiavano bisonti chissà forse facevano delle gallette di mais come tutti i popoli di quell'area boh?
Vecchio 21-12-2014, 03:56   #914
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
sì sono sostanzialmente d'accordo , i pastori si nutrono più di formaggio ceh di pecore anche perchè la carne ha un costo
ma sempre di origine animale sono
sugli indiani non intendevo gli incas o gli aztechi che coltivavano i pomodori
dubito che gli apaches coltivassero ma posso sbagliare, secondo la mitologia western mangiavano bisonti chissà forse facevano delle gallette di mais come tutti i popoli di quell'area boh?
ho letto che coltivavano non solo gli incas o aztechi ma anche molte popolazioni del nordamerica.. e la caccia ai bufali in realtà era molto ingigantita.. pensa che han incominciato a cacciare i bufali più sistematicamente(e solo alcune tribù) con l'arrivo del cavallo quindi dopo l'arrivo dei coloni europei... e l'america è abitata da umani da più di 12mila anni.....


riguardo al latte di origine animale beh tieni presente che tutti i mammiferi almeno per il primo stadio della vita si nutrono di latte quinsi di origine animale

Ultima modifica di Ansiaboy; 21-12-2014 a 03:59.
Vecchio 21-12-2014, 04:02   #915
Banned
 

sì sugli indiani di america so quello che si vede nei films western
Ringraziamenti da
Ansiaboy (21-12-2014)
Vecchio 21-12-2014, 04:08   #916
Banned
 

OTTissimo
sembra che avessero una alimentazione varia
Quote:
Un esploratore inglese, Arthur Barlowe, incontrò queste tribù intorno al periodo che va dal 1580 al 1590 e nel diario della spedizione scrisse: "Usano grandi pentole di terracotta, così sottili che nemmeno gli inglesi saprebbero fare di meglio". Grazie a queste pentole si cuocevano un misto di frutta, carne e pesce, (cosa che ricorda la "paella" spagnola) a fuoco lento e costante. Ancora dal diario di Barlowe: "La moglie del capo ci condusse in una stanza dove il cibo era posto su una grande tavola contro il muro, come in un moderno buffet. Lì trovammo budino di grano bollito, cacciagione, pesce, sia bollito che arrosto, meloni freschi e meloni cotti, diversi tipi di radici, di vegetali e frutta
Quote:
a chi ha asserito negli scrosi anni che gli indiani americani erano pressoché vegetariani cosa non vera ma avevano bensì una alimentazione varia e molto ricca di carne o pesce a seconda che si trattasse di tribù indiane situate lungo la costa o nell'entroterra. Le tribù indiane americane del nord preparavano pietanze particolari due delle quali non le conosciamo come l'alce bollito e la carne di cane che venivano serviti su vassoi fatti di corteccia che venivano gettati a fine pasto, l'antesignano dei piatti usa e getta di oggi solo più ecologici. Le tribù native della costa orientale mangiavano cose che anche oggi vengono definite ghiottonerie come aragoste, frutti di mare oltre a vari altri crostacei che venivano cotti a vapore o arrostiti grazie a rudimentali forni costruiti sotto la sabbia e che venivano rivestiti con pietre incandescenti. Ancora oggi nel <strong>New England questo tipo di cottura viene usato specie d'estate per cucinare frutti di mare da club locali.

Ultima modifica di tersite; 21-12-2014 a 04:11.
Vecchio 21-12-2014, 09:01   #917
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

Quote:
ALIMENTAZIONE DEGLI INDIANI *
*
La dieta dei nativi era composta essenzialmente di prodotti coltivati, integrati nell’alimentazione da piante selvatiche e da selvaggina: essenzialmente cervi e orsi. La pesca aveva un ruolo relativamente marginale, benché praticata sistematicamente. Quest'economia di sussistenza rendeva la popolazione delle diverse etnie della regione indipendenti dal buon raccolto annuale. Le zone coltivate erano limitate alle fertili terre lungo i fiumi, lavorate con attrezzi semplici, ma efficaci. La loro fertilità dipendeva ogni anno (come anticamente nella valle del nilo) dal limo delle inondazioni primaverili. Il miglior suolo dove far crescere il mais erano le terre adiacenti ai fiumi.
Le donne indiane avevano l’onere gravoso e la responsabilità della cura dei piccoli campi. Entrambi i sessi erano però parimenti impegnati nella cura di estensioni comuni di terreno, divise in lotti familiari (un sistema che ricorda l’ayllu degli inca), anche se ognuno lavorava ciascun lotto assieme agli altri componenti della tribù.
Parte del raccolto era poi consegnato al capo finché lo distribuisse alle persone bisognose.
Fagioli e viti crescevano attorno agli steli del mais. Cereali, fagioli e zucche erano i prodotti principali coltivati dagli indiani.
I cibi venivano posti in stoviglie, zucche o ciotole di legno, e mangiati con le dita o con cucchiai fatti di corno, legno o zucca.
Arrostire e bollire erano due metodi favoriti di cuocere la carne.
Conigli, opossum, scoiattoli e altri piccoli animali venivano scuoiati, ma non sventrati, e cotti interi. Pesci e altri piccoli animali, e pezzi di carne, erano spesso infilzati in spiedi e arrostiti su un fuoco all’aperto (qualcosa che rammenta la nostra grigliata di carne e pesce con il barbeçue, durante i pic-nic all’aperto) .
Stufati di carne bollita, secca o fresca, con verdura e polenta, erano molto comuni. Le carni di orso e di cervo venivano fatte bollire con grano verde e zucca, i fagioli erano cotti con carne condita con grasso di orso. Il cibo vegetale più importante mangiato dagli indiani era il mais. Gli indiani natchez del mississippi producevano grandi quantità di mais e altri cereali, con cui preparavano la polenta dentro un mortaio ricavato da un tronco d’albero. I choctaws preparavano una zuppa di polenta acquosa chiamata tanfula, mentre la polenta bollita con la carne era chiamata pishofa. Anche il frumento era ridotto in farina dentro un mortaio.
La farina fine era usata per preparare pane di frumento, bollito o infornato, mentre la farina meno raffinata era usata per le zuppe. Piccole focacce erano fatte con fave bollite mescolate con una polpa nel mortaio. I semi di zucca venivano arrostiti e mangiati.
I cibi selvatici erano una parte importante nella dieta degli indiani. Patate di palude venivano seccate e polverizzate e usate come farina da polenta, soprattutto durante i mesi invernali. Speciali accorgimenti erano escogitati per eliminare i veleni naturali presenti nei tuberi, che venivano poi mescolati in una farina gialla che poteva presentarsi sotto forma di gelatina (come il “coontie” rosso).
A parte la frutta non cotta e le noci, gli indiani mangiavano pochi vegetali crudi. Bevande speciali erano preparate con radici, erbe e frutti. Non esistevano bevande alcoliche prima dell’introduzione del rhum da parte degli europei.
Il riso selvaggio è invece un cereale della famiglia delle graminacee (detto anche riso degli indiani) tipico delle zone paludose dell'america settentrionale. Ha chicchi neri, lunghi 1,5 cm ca., viene raccolto a mano ed è tipico della cucina creola.

Le rape selvatiche e le patate della prateria accompagnavano i piatti a base di carne.

Grazie agli indiani si è potuto intraprendere la conoscenza delle radici come la genziana (radice consumata secca)e il bitterroot (radice amara) gli venivano attribuite proprietà benefiche per la salute,considerata sacra come la salvia,il cedro,l’assenzio venivano utilizzate per inalare gli aromi insieme con il vapore nelle famose capanne del sudore. La loro adorazione alla natura,era così speciale,che facevano feste in onore delle radici, ad aprile e per i mirtilli ad agosto.

E, non oltre hanno scoperto diverse piante:

******* Il peperoncino, noto perché l’ ho consideravano e si considera tutt’oggi una pianta afrodisiaca,

******* Il sambuco che venivano utilizzati i fiori e le bacche,

***** La quercia che veniva utilizzata dagli uomini per le proprietà medicinali,

******* La camassia (pianta selvatica) che produceva un bulbo a forma di cipolla e veniva raccolta due volte l’anno

******* C’è anche l’ aglio , conosciuto sembra fin dai tempi delle civiltà egizie come un’ ottima difesa naturale antibiotico; e non si può dimenticare l’ echinacea , pianta nota presso le antiche tribù degli indiani d’america, che contiene diversi principi attivi nelle radici e nelle foglie con notevoli proprietà anti-virali, antibiotiche e antinfiammatorie,

******** I cactus che le donne cucinavano le parti tenere presenti come le cime,

****** * L’agave gli Aztechi estraevano il succo che lo facevano fermentare e ottenevano una bevanda alcolica (pulque),

******* Il fico d’india era molto consumato dai nativi, il frutto era mangiato crudo e cuocendolo offriva uno sciroppo dolce, invece con il succo delle gemme unito a sego veniva impiegato per la produzione delle candele,

**** * Il tabacco veniva coltivato da quasi tutte le tribù indiane e veniva fumato con apposite pipe o semplicemente venivano fabbricati i primi sigari (cigale),

******* Il pesco e il melo furono introdotti solo dopo l’arrivo dei bianchi,

******* La zucca era considerata sacra e veniva consumata solo per occasioni speciali.

Fra la frutta selvatica molto comuni erano i lamponi, le ciliegie, le susine, le prugne.
concordo della variabilità della dieta
non pressocché vegetariana =/= dieta con porzioni di cibo vegetale e animale equamente distribuito
poi sicuramente dipende molto dagli ambienti dove vivevano

Ultima modifica di Ansiaboy; 21-12-2014 a 09:33.
Vecchio 23-12-2014, 05:36   #918
Esperto
 

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Originariamente inviata da Qwerty Visualizza il messaggio
risposta e' semplice, come in ogni cosa e' questione di gusti: una netta minoranza di noi amano i timidi

e una netta maggioranza non li amano (non sanno che si perdono )
Fixed for you.
Vecchio 23-12-2014, 05:41   #919
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Alice74 Visualizza il messaggio
Io sto traendo molti spunti personali da questo 3d, cosa che non mi aspettavo alla prima risposta che diedi.
Ed è curioso perchè per lo più è composto da lamentele in cui si vuole dare alle donne il compito di salvare i timidi da se stessi ma, essendo anche io timida, una parte di me condivide questa opinione: colpa degli uomini se non mi trovo a mio agio con loro.
Da quando in qua sperare che si possa considerare sempre meno la timidezza un peccato capitale (cosa che a parti invertite accade normalmente) equivale a chiedere di "salvare i timidi da sé stessi"? Una tale affermazione sottende il pensiero che i timidi debbano effettivamente essere salvati da sé stessi (anche se non da parte dalle donne), e quindi che vi sia qualcosa di sbagliato in loro. Quindi conferma lo stereotipo sociale negativo che denigra la timidezza. Non è una questione di colpa delle donne o degli uomini, la colpa è individuale e non collettiva: il punto è che certe convenzioni e certe dinamiche sociali sono spesso accettate senza un minimo di riflessione critica.

Ultima modifica di Winston_Smith; 23-12-2014 a 06:03.
Vecchio 23-12-2014, 11:51   #920
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Alice74 Visualizza il messaggio
Io sto traendo molti spunti personali da questo 3d, cosa che non mi aspettavo alla prima risposta che diedi.
Ed è curioso perchè per lo più è composto da lamentele in cui si vuole dare alle donne il compito di salvare i timidi da se stessi ma, essendo anche io timida, una parte di me condivide questa opinione: colpa degli uomini se non mi trovo a mio agio con loro.
Come c'è una parte di me che la vede esattamente come tersite (inizio a pensare che siamo fratelli mancati, quasi quasi lo adotto e gli trovo una moglie così non resterò sola e avrò un nugolo di nipotini con cui divertirmi): per quanto ho fatto (corsi, lavoro, chiamate e impegni sociali difficili) non ho risolto nulla.
Una parte più intelligene la vede come muttley e novac...
devo dire di essere stato mal interpretato, non ho inteso aprire questo thread per lamentarmi di essere tagliato fuori in quanto timido dalle donne , non è esattamente così... questo era più un thread di 'protesta' della serie lo vedi cosa pensano realmente le donne dei timidi ? Ma sarebbe il caso di sottolineare 'alcune donne' , però ci sono e ci dobbiamo fare i conti...
mi fa piacere non lo nego di essere il fratellino di Alice , che è una persona intelligente e dotata di grande sensibilità , ma non ho ben capito quali sono i punti in comune che vedi con me , il fatto di aver fatto corsi , impegni sociali etc.. ? Magari siamo in molti qua dentro , a parte i sociofobici estremi che non escono mai di casa, credo che diversi interagiscono con la società se non trovano amicizie o sentimento prob è perché c'è dell'altro [cit.]
Quote:
tersite, secondo te come mai nonostante gli sforzi non funziona?
Percchè non bastano gli sforzi con buona pace di zio muttley , la faccenda è un pochino più complicata , poi c'è da dire che siamo tutti diversi se no basterebbe leggere un libro "come guarire in tre mesi dalla sociofobia evitante ed essere felici" prof Warren Abercrombie (ediz american balls)
la psicoterapia è un cammino individuale e non collettivo ,proprio perchè siamo tutti diversi una volta superati i propri 'blocchi interiori' però bisogna andare verso gli altri e combattere questo lo psicoterapeuta non lo può fare per te ...
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