Le critiche vi spronano a fare meglio o vi abbattono ancora di più? - Pagina 2

Xchénnpossoreg? · 19-10-2018, 08:32

Dipende tutto dal modo.
Accetto volentieri le critiche mosse con gentilezza e premura. Dirò di più, in alcuni casi sono io stessa a richiedere osservazioni di questo tipo.
In compenso non vivo bene i giudizi acidi, formulati senza il minimo tatto. Certe "cortesie" non aiutano per nulla... sono soltanto dannose.

claire · 19-10-2018, 08:55

No kritike solo komplimenti!1!

Warlordmaniac · 19-10-2018, 09:00

Quasi sempre le critiche, che vorrebbero essere fatte ai comportamenti e non alla persona, in realtà si riferiscono alla persona perché molte nostre qualità non sono così flessibili. Se si hanno determinati comportamenti è anche per cause innate. Normalmente il soggetto che critica non ha un atteggiamento del tipo: "Ok tu sei così ma cerca di modificare questa cosa". Invece molto spesso ti chiedono di essere semplicemente qualcun altro o dimostrano di non gradire la tua peculiarità. Così che sembra tutto una corsa ad apparire più mediani possibile.
Manca totalmente una cultura della diversità e della psicologia.

claire · 19-10-2018, 09:17

Soprattutto non sopporto chi mi dice cosa dovrei fare sottintendendo che non faccio abbastanza per la mia vita.

Winston_Smith · 19-10-2018, 10:14

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Originariamente inviata da Beige

Mi abbattono praticamente sempre. Pure quando me le dice una persona di cui non dovrebbe importarmi. Mi sento inadeguata, sbagliata, come non andassi bene. Quindi mi deprimo

Succede anche a me, a meno che le trovi non veritiere. Se invece colgono nel segno e descrivono una mia caratteristica/atteggiamento reale, non fanno altro che confermare la mia bassa autostima.

Moonwatcher · 19-10-2018, 11:34

Non voglio critiche voglio proprio un giudizio in pallini alla Mereghetti.

Franz86 · 19-10-2018, 13:40

Tendenzialmente mi infastidiscono perché difficilmente trovo che qualcuno abbia la necessaria confidenza per rivolgermele, ma al di là di un fastidio momentaneo non mi abbattono: dopotutto se sono rivolte ai miei cronici difetti non è nulla di nuovo, e posso anche trovarle perfettamente sensate.

Se invece sono rivolte a ciò che faccio dipende un po' dal merito e da chi le fa, però anche qui probabilmente la mia tipica spontanea reazione è più di rifiuto che di stimolo o abbattimento.

Inosservato · 19-10-2018, 16:20

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Originariamente inviata da claire

Soprattutto non sopporto chi mi dice cosa dovrei fare sottintendendo che non faccio abbastanza per la mia vita.

così non va

devi lavorare di più su questo atteggiamento, forse con un pò più di impegno potrai risolvere il problema e ricavarne dei benefici

redone · 19-10-2018, 16:31

Non mi piace sentirmi criticata,soprattutto a livello personale,non so mal come controbattere,mi fa venire voglia di chiudermi in casa per sempre!

alien boy · 19-10-2018, 19:10

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Originariamente inviata da XL

Più che critiche forse servono dei suggerimenti mirati. La critica non so bene che senso abbia al di fuori dell'espressione di giudizio estetico (presente in ambito artistico, ad esempio, che è sempre un qualcosa di soggettivo ed opinabile).

Si interpreta l'intenzione di qualcuno supponendo che abbia sbagliato a far qualcosa, ma l'errore lo proietta la persona che critica, bisogna vedere se è condiviso dal criticato.

Poi le critiche spesso consistono nel dire solo "questo non va" ed in pratica servono a ben poco perché magari la persona oggetto della critica questa cosa la conosce e magari la condivide anche, ma questa consapevolezza serve a ben poco per eliminare il difetto.

Potremmo anche essere consapevoli di un difetto e dire "sì è vero questo è un difetto", il vero problema poi è come eliminarlo con qualche sistema agevole che possa applicare la persona criticata.
Anche chi provasse a tirare una palla potrebbe accorgersi che non riesce ad indirizzarla esattamente nella direzione che vorrebbe, osservato questo ancora però non si è compreso praticamente nulla su come correggere questo difetto.
Questo sistema poi magari comunque non lo si conosce, perciò non sono utili le critiche del tipo "questo non va". Si presuppone spesso che l'altro sappia fare le stesse cose che sappiamo fare noi, come nell'esempio del tirare la palla, e potremmo suggerirgli di tirarla nella direzione giusta (perché noi lo sappiamo fare) ma il presupposto a monte che sappia farlo proprio come noi magari è un presupposto scorretto perché non si capirebbe nemmeno perché mai non l'abbia già fatto.

Se dovete programmare un automa dovreste pensare a che istruzioni dargli in relazione a quel che comprende e sa eseguire (tenendo conto del tempo che impiega) per fargli fare un lavoro a regola d'arte, mettersi a dire all'automa che sbaglia o di sbrigarsi a fare i conti... Può servire a qualcosa? Secondo me no.

Con gli esseri umani vale la stessa regola, bisogna tener conto di quel che sanno fare adesso, delle loro motivazioni e così via.
Dare suggerimenti rappresenta qualcosa di faticoso come il mettersi a pensare a come costruire un algoritmo che una macchina possa eseguire, mettersi a criticare qualcuno invece qualcosa che è molto semplice come prendere a mazzate un computer che non esegue correttamente quel che si è chiesto al computer di eseguire, oltre a rompere la macchina non penso che si possa ottenere altro.

Non generalizzerei su tutte le critiche perché ci sono quelle che potrebbero attivare, a volte non immediatamente ma dopo un'elaborazione più o meno implicita di chi ne è stato oggetto, delle visioni su una certa problematica che erano state fino a quel momento ignorate o trascurate perché spesso nei confronti di noi stessi se non sollecitati dall'esterno siamo più propensi a seguire le strade che ci portano a non mettere in discussione ciò che ci siamo abituati a credere di quanto lo siano gli altri. Cioè può capitare che uno ti rinfacci qualcosa e nel farlo ti evidenzi dei fatti che tu non avevi pensato come errori o mancanze da parte tua che rendevano più probabile il realizzarsi di situazioni vissute come spiacevoli.
In questi casi il contenuto della critica è quello di un suggerimento fatto in modo aspro contenente un elemento di disapprovazione, un esordio tipo 'sbagli a fare così'. E anche qui non è detto che chi critica lo faccia primariamente pensando al tuo interesse ma magari pensa che per non sentirti più lamentare è giusto metterti davanti a delle spiegazioni del perché le cose non funzionano.
Voglio dire che magari qualcuno ne sa di più di come funzionano certe cose rispetto a chi vive un certo tipo di situazione e potrebbe passare all'altro, attraverso una critica o un parere più 'affettuoso', queste idee che potrebbero essere in fondo veritiere e che potrebbero essere accettate dall'altro.
Sono casi particolari ma possono rientrare comunque nella categoria 'critiche'.

varykino · 19-10-2018, 19:33

a me le critiche danno fastidio perchè do sempre il massimo in tutto , nn mi risparmio mai , il primo pensiero che faccio e che a volte dico è " fallo te no? , fallo te che sei piu bravo/a " ma nn in senso rosicatorio , proprio vorrei che in quel momento il criticante insoddisfatto prenda il mio posto e sbrighi la sua faccenda come vuole lui , almeno è contento lui e so contento io che nn faccio un cazz

.

cmq si in generale le critiche mi fanno venire voglia di abbandonare tutto all instante , tanto già qualsiasi cosa è senza senso , poi mettici pure le critiche allora il tutto acquista ancora piu no sense e viene voglia di andarsene.

Maximilian74 · 19-10-2018, 20:08

Ma poi non credo che la gente critica per il nostro bene. Nella maggior parte dei casi chi critica è perché o per un motivo o per un altro non gli vai a genio. Secondo me ovviamente.

varykino · 19-10-2018, 20:21

Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74

Ma poi non credo che la gente critica per il nostro bene. Nella maggior parte dei casi chi critica è perché o per un motivo o per un altro non gli vai a genio. Secondo me ovviamente.

si a meno che la critica nn viene da qualcuno che ti vuole veramente bene , ma so cosi pochi quelli che nn fanno testo

alien boy · 19-10-2018, 21:05

Comunque per essere coerenti non si dovrebbe criticare chi critica (per il fatto di criticare in sé)

Miky · 19-10-2018, 21:51

Le critiche? Me la faccio scivolare adosso come una pioggia di acido solforico
uahahahahaha

leternoindeciso · 19-10-2018, 21:51

Mi abbattono sempre e comunque. Solo i complimenti e le lodi mi spingono ad andare avanti. Non ho mai pestato i piedi a nessuno, ma solo gli elogi mi aiutano. Sono molto (troppo) permaloso e vivo male qualsiasi critica nei miei confronti.

Psico[a]patico · 20-10-2018, 11:10

Al 90% dei casi le odio.
Ho passato tutta la vita a sentirmi criticato, offeso, sminuito.
Sono a un punto in cui non ne posso più'.
Sono io a chiederti un parere? me lo puoi dire con calma ed educazione.
Me lo dici senza richiesta? Se è una situazione molto grave e lo fai con educazione, ci potrebbe stare, ma delle volte no.
A primo impatto comunque mi arrabbio.

illumi · 20-10-2018, 13:12

Dipende da chi me le rivolge e se hanno un senso logico.
Se la persona da cui provengono ha la mia stima/il mio affetto/la mia amicizia/il mio interesse faccio autocritica e inizio a rifletterci sopra.
In tutti gli altri casi è meglio se mi si lascia in pace, non stuzzicarmi.

Edera · 21-10-2018, 11:40

Dipende dal tipo di critiche e da come vengono dette

bukowskiii · 21-10-2018, 11:47

Le critiche mi lasciano totalmente indifferente ormai da parecchio tempo… sarà la misantropia che ormai ha preso totalmente il sopravvento oppure il fatto che "si sa che la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio si sa che la gente dà buoni consigli se non può più dare il cattivo esempio".