Crepuscolo

A me oltre ad abbattermi mi danno fastidio e invece di cercare di migliorare tendo a far vedere che non mi importa niente, praticamente a me le critiche invece di spronare provocano l'effetto contrario.

SpaceBoy

Dipende il tipo. Se sono personali o sul mio modo di essere mi fanno deprimere, se sono su un lavoro che ho fatto e sono costruttive allora le accetto e le prendo in maniera positiva. Devono essere limitate a quella determinata situazione, e costruttive. Se faccio un lavoro male, e uno mi sgrida e mi dice hai sbagliato in questo ok, se uno mi dice sei un incapace, non ne fai una giusta, sei un idiota ecc, allora non va bene. Alcune volte mi sprona invece avere persone esigenti (non stronze o cattive eh) che pretendono da tutti, cioè se uno mi dice dai hai fatto poco penso che tu possa dare di più, mi motiva

Mike Patton

Solitamente non accetto le critiche. Devono essere veramente mirate e di buon senso.

claire

Alla mia età,con il mio vissuto, non le accetto piú.
Io so il mio.
Poi per carità se sbaglio sbaglio e che me lo dicano.
Ma accuse sul mio modo di vivere non le accetto.

Maximilian74

Anche a me danno enormemente fastidio, e sinceramente non sopporto nemmeno la gente che mi fa osservazioni, mi da ai nervi

Masterplan92

mi affondano..

Saturnino

Questa sera su un gruppo telegram...ho fatto una proposta per un raduno a tema culinario. Un utente mi ha risposto per trollare con un immagine piuttosto disgustosa.....Non so cosa,mi sia successo ma mi sono piuttosto inkazzato e ho risposto dicendo che, se era quello lo spirito quando qualcuno prova a organizzare seriamente qualcosa...allora non ci si deve lamentare se non si trovano amici, perché in quel modo ci si merita veramente di restare da soli. Poi ho lasciato il gruppo visto che il clima iniziava a degenerare....prima di dire qualche parola di troppo....

Che dire...succede a tutti di alterarsi un po'...sopratutto quando si hanno buone intenzioni...ma non si viene presi sul serio.....vabbeh dai tempo stasera e la rabbia sarà sbollita.

Warner84

Dipende in che ambito mi vengono mosse le critiche e il modo un cui mi vengono poste.Se mi vengono fatte in ambito lavorativo le accetto e mi spingono a migliorare se non sono fatte in modo arrogante.Se invece riguardano il mio modo di essere o comportarmi è più facile che ci rimango male o peggio ancora mi fanno arrabbiare...

Crepuscolo

Anche se uno mi dice "vediamo se lo sai fare" (che non è proprio una critica) l'altra gente si impegnerebbe per dimostrare di saper fare quella cosa, io invece mi irriterei e la farei male di proposito o non la farei per niente, mi rendo conto che è stupido questo comportamento ma mi viene da fare così. A parte le critiche mi da anche fastidio la gente che mi sta intorno mentre faccio qualcosa, forse anche per questo che a scuola quando c'erano lavori di gruppo da fare io non facevo niente.

Noriko

Quando è il mio turno nel criticare gli altri, le persone a cui confido il giudizio le difendono a spada tratta, questo non mi va proprio giù e mi chiedo perché quando faccio qualcosa di storto, secondo il loro parere, vengo sempre ripresa e prontamente biasimata.

alien boy

a me non piacciono, anche quando le fanno sul forum, anche se a dir la verità anche io sono un tipo critico e autocritico
Comunque mettendo sui piatti della bilancia, seppur non ci sarà un forte dislivello, credo che nella mia vita mi abbiano aiutato più le critiche che i complimenti, se fatte in modo costruttivo e non con lo scopo di offendere.
E il fatto di non ricevere mai critiche da certe persone potrebbe anche iniziarmi a farmi preoccupare perchè potrebbero farmi sentire come assecondato, un caso perso da compatire, o che vado bene così perchè quello che conta è che sono sfruttabile, oppure oggetto di derisione o confronto vantaggioso per l'altro.

Blue Sky

Personalmente le critiche mi abbattono, perché sono già estremamente autocritico.
Possono essere utili solo se individuano un aspetto che io nella mia autoanalisi(autocritica) non avevo notato. Però mi abbattono ugualmente.

A me serve essere incoraggiato.

An.dream

Mi abbattono e mi spronano a darle di santa ragione.

Boyyy82

Accetto sempre meno critiche o giudizi (gli unici che accetto in parte sono in ambito lavorativo, se riconosco di aver sbagliato qualcosa..).
i giudizi sulla mia vita in generale e come vivo non li accetto praticamente da nessuno e mi danno parecchio fastidio, della serie "ognuno si faccia i c. propri..."

dystopia

In generale non mi piace sentirmi criticata, mi destabilizza, la reazione istintiva è quella di chiudersi, di lasciar perdere.
Ho sempre paura di non riuscire a mettere in pratica quello che mi è stato detto, di continuare a sbagliare e di passare per incapace...
Quando mi trovo insieme ad altre persone temo sempre che qualcuno possa dirmi qualcosa e di non saper reagire in maniera equilibrata.
Dipende molto dal contesto, dal modo in cui la critica mi viene rivolta, dal tono assunto dall'altra persona, dal ruolo che vuole assumere nei miei confronti.
Quando la critica è costruttiva, non cela ostilità o scherno ed è fatta "in confidenza" la accetto molto più facilmente, le critiche fine a se stesse, sarcastiche, fatte da persone a cui non importa niente di te, che credono di saperne più di tutti invece mi danno molto fastidio.


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Beige

Mi abbattono praticamente sempre. Pure quando me le dice una persona di cui non dovrebbe importarmi. Mi sento inadeguata, sbagliata, come non andassi bene. Quindi mi deprimo

Varano

in genere le critiche mi vengono mosse sul mio modo d'essere, e non sugli atteggiamenti specifici. Per cui male, perché oltre a condannare una persona si dà per scontato che questa non possa cambiare.
Io voglio cambiare, voglio essere migliore, mettimi alla prova cazzo!

XL

Più che critiche forse servono dei suggerimenti mirati. La critica non so bene che senso abbia al di fuori dell'espressione di giudizio estetico (presente in ambito artistico, ad esempio, che è sempre un qualcosa di soggettivo ed opinabile).

Si interpreta l'intenzione di qualcuno supponendo che abbia sbagliato a far qualcosa, ma l'errore lo proietta la persona che critica, bisogna vedere se è condiviso dal criticato.

Poi le critiche spesso consistono nel dire solo "questo non va" ed in pratica servono a ben poco perché magari la persona oggetto della critica questa cosa la conosce e magari la condivide anche, ma questa consapevolezza serve a ben poco per eliminare il difetto.

Potremmo anche essere consapevoli di un difetto e dire "sì è vero questo è un difetto", il vero problema poi è come eliminarlo con qualche sistema agevole che possa applicare la persona criticata.
Anche chi provasse a tirare una palla potrebbe accorgersi che non riesce ad indirizzarla esattamente nella direzione che vorrebbe, osservato questo ancora però non si è compreso praticamente nulla su come correggere questo difetto.
Questo sistema poi magari comunque non lo si conosce, perciò non sono utili le critiche del tipo "questo non va". Si presuppone spesso che l'altro sappia fare le stesse cose che sappiamo fare noi, come nell'esempio del tirare la palla, e potremmo suggerirgli di tirarla nella direzione giusta (perché noi lo sappiamo fare) ma il presupposto a monte che sappia farlo proprio come noi magari è un presupposto scorretto perché non si capirebbe nemmeno perché mai non l'abbia già fatto.

Se dovete programmare un automa dovreste pensare a che istruzioni dargli in relazione a quel che comprende e sa eseguire (tenendo conto del tempo che impiega) per fargli fare un lavoro a regola d'arte, mettersi a dire all'automa che sbaglia o di sbrigarsi a fare i conti... Può servire a qualcosa? Secondo me no.

Con gli esseri umani vale la stessa regola, bisogna tener conto di quel che sanno fare adesso, delle loro motivazioni e così via.
Dare suggerimenti rappresenta qualcosa di faticoso come il mettersi a pensare a come costruire un algoritmo che una macchina possa eseguire, mettersi a criticare qualcuno invece qualcosa che è molto semplice come prendere a mazzate un computer che non esegue correttamente quel che si è chiesto al computer di eseguire, oltre a rompere la macchina non penso che si possa ottenere altro.

Inosservato

sarei troppo orgoglioso per accettare eventuali critiche, fortuna che essendo perfetto ne sono immune, a parte quelle inventate in modo pretestuoso sulle quali nemmeno mi soffermo

Crepuscolo

Mia madre è una criticona, le cose vanno fatte solo come dice lei, non ci sono altri modi. Forse anche per questo motivo che reagisco male alle critiche.