Allora... Volevo fare un paio di osservazioni sulla discussione tra labo e moon
sull'aborto.
Premetto -nel caso non si fosse ancora capito!
- che io stesso non ho le idee chiare dal punto di vista etico su questo tema, e non intendo prendere una posizione definitiva con questo post.
Riprendo labo, che ha esposto per primo le sue idee, e facendolo rispondo implicitamente anche a moon.
Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Per prima cosa ho pensato alla questione della sacralità della vita. Sarò breve: associare l'idea del sacro alla vita si scontrava con la mia visione materialistica delle cose dalla quale non intendevo recedere. [...]
Però il mio bisogno di un punto fermo, di concezione meritevole dell'attributo della sacralità sentivo di doverlo trovare, in mancanza di questo non avrei potuto strutturare alcuna valida condizione, avevo bisogno delle fondamenta per il mio sicuro rifugio.
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Tu dici che la "sacralità della vita" si scontrava con la tua "visione materialistica".
Invece, la mia opinione è che
la tua visione della sacralità della vita (così come la visione che di fatto ne hanno i cattolici)
non si scontra per nulla con la tua visione materialistica.
Anzi
il primato della "Vita", così come viene concepito dai cattolici e dagli antiabortisti laici o no in genere,
costituisce una posizione eminentemente materialistica poiché identifica la vita con la mera funzionalità biologica. Non sto dando un giudizio di valore su questo punto di vista, ma mi sembra che raramente si faccia notare che le cose stanno di fatto così.
E' il primato di un'
altra entità (tanto enigmatica e tanto elusiva quanto lo è il concetto di Vita) che costituisce il vero punto di vista spirituale (nel senso laico di "non materialistico"): quello della Coscienza.
Mi piace questo concetto: profuma di Illuminismo
(Contrariamente al primato della Vita, che sa un po' di disinfettante e acqua ossigenata...).
Nessuno sa che cosa sia questa "Coscienza" (e nemmeno se non si tratti di una mera convenzione): possiamo solo fare delle ipotesi vaghe. Però non è detto che queste ipotesi vaghe siano
più vaghe del concetto di Vita stesso (
quando comincia veramente la vita?? Per la coscienza -al massimo- abbiamo l'attività del sistema nervoso):
Il corpo di una persona cerebralmente morta (come Eluana), l'embrione umano entro le sue primissime fasi di sviluppo, e il corpo di un neonato completamente idrocefalo [non so se sia possibile, ma tant'è] sono accomunati dal possesso di vita, e per di più di Vita Umana (maiuscole enfatizzanti ^^). Tuttavia, sono anche accomunati -quasi senza dubbio- dall'assenza di Coscienza.
D'altra parte, sembra di poter essere concordi nel poter dire che il neonato, ma anche il feto nelle fasi non iniziali di sviluppo e una persona in coma con attività corticale presente, siano dotati di questa preziosa "Coscienza".
[Circa l'esempio inverso, "coscienza senza vita", siamo ancora lontani dagli interrogativi etici che saranno posti in un futuro più o meno fantascientifico dalla creazione di "coscienze" artificiali/elettroniche ecc!]
Forse, dico forse, il vero discrimine etico sta nel primato della Coscienza più che nel primato della Vita:
"non si sopprima ciò che è dotato di Coscienza!".
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Quote:
Libertà di scelta!! Ma certo! Il suggerimento dato dall'improvvisa ispirazione e dall'immediato corso di pensieri e suggestioni conseguenti sembrava meraviglioso! Liberamente mi posso ammazzare perché sono nel pieno possesso delle mie facoltà cognitive, così come posso chiederlo ad altri se mi dovessi trovare nella condizione di non potermi sopprimere autonomamente... Chi rimane escluso da questo essenziale potere? Naturalmente lui l'embrione! Non è in grado di esprimersi, non può dire la sua sulla questione fondamentale dell'opportunità o meno della sua esistenza!
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Ed ecco che si torna a parlare di Illuminismo. Liberté, Egalité, Fraternité: mi piace. :-) Sono tentato quasi di riconsiderare quello che ho proposto sopra, e dare ragione a labo... Senonché il suo tirare in ballo la Libertà (di scelta circa la propria autodeterminazione) nel caso di un embrione mi sa un po' di sofismo.
Per esempio: come si può invocare la libertà di qualc... qual
cosa che non è dotato di coscienza??
Non ho una risposta, però questo è certamente un dubbio!
Quote:
"Quell'ammasso di cellule se non viene toccato [...] E' destinato a diventare un essere umano [...] Quel coso racchiude la vita è destinata a diventare vita umana" .
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Ecco, e qui si viene al dibattito sul primato della "cosa in atto" o della "cosa in potenza". Che la "cosa" sia la Vita, la Coscienza o l'Anima (LoL
).
Giusto. Un bravo cattolico si chiederà quando l'Anima venga insufflata nell'embrione: prima o dopo la blastocistogenesi?
E noi bravi non-cattolici ci chiediamo quando cominci la Vita: boh.
La Coscienza (a parte che non si sa bene cosa sia): boh. Forse, per convenzione, si potrebbe dire "con l'apparire del sistema nervoso centrale" (cioè ben dopo il periodo in cui è legalmente permesso l'aborto, se non mi sbaglio, ma non sono sicuro)?