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01-05-2015, 11:27
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2013
Messaggi: 1,001
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Io ci son sempre riuscita ma non è una bella cosa. E' solo sintomo di chiusura estrema. Perché poi tra l'altro quando arrivi a casa le emozioni ti travolgono come uno tsunami e stai malissimo. Oppure se ne stanno in apparenza silenti e ti mangiano dentro. Magari riuscissi a sentire le emozioni sul lavoro, o in generale fuori casa, vorrebbe dire che mi sto liberando.
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01-05-2015, 11:38
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#22
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,388
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Sono l'unico a credere che il solo pretendere cose del genere dai propri dipendenti sia l'ennesima prova di quanto gl'imprenditori non vogliano al loro servizio persone ma robottini pseudo-schiavizzati?
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no
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01-05-2015, 12:11
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#23
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Banned
Qui dal: May 2013
Messaggi: 7,388
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
Farei volentieri a cambio con il tuo carattere...
Io comunque ho imparato a lasciare fuori dal lavoro i miei problemi, non ci sono però riuscito interamente, acc...
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io no, facevo scaricabarile delle frustrazioni altrui e vedevo ingigantita ogni difficolta' dalle pressione che avevo
alla fine ho "mollato" dopo ennesima presa per il chapet del capo
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01-05-2015, 12:17
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#24
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Nel tempo
Messaggi: 1,191
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Quote:
Originariamente inviata da utopia?
Sono l'unico a credere che il solo pretendere cose del genere dai propri dipendenti sia l'ennesima prova di quanto gl'imprenditori non vogliano al loro servizio persone ma robottini pseudo-schiavizzati?
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Ma infatti è quello che si pretende. E' chiaro che facendo un discorso umano il lavoratore, come uomo, ha delle esigenze e dei problemi di ordine personale (malattie, impegni extralavorativi, infortuni, umore oscillante...ecc.) che irrimediabilmente, a differenza delle macchine, vanno ad interferire con i ritmi di produzione. Ritmi che tra l'altro raggiungono livelli che definire disumani è un pallido eufemismo.
Oltre al fatto che devi pure ringraziare per essere sfruttato perché diventato un privilegio di pochi fortunati, lavorare significa sputare sangue (quando va di lusso 8 ore al giorno) perché chi ti fa il contratto pretende, visto il privilegio che ti offre, prestazioni abnormi e che ti assorbono letteralmente ogni energia vitale al prezzo della propria (sempre al limite) sopravvivenza. Alcuni sono realmente grati di tutto ciò perché non fanno altro che compiere il proprio dovere.
Poi di corsa a casa giusto per mangiare, guardare la tv, dormire e riprendere le energie appena sufficienti per farsi rubare l'anima anche il giorno dopo.
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02-05-2015, 11:17
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#25
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Ho come l'impressione di non essere adatta a far lavorare la testa.
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Chiunque in uno stato d'ansia non riesce a lavorare con la testa, è un po' come chiedere a qualcuno di risolvere un problema di matematica mentre gli va a fuoco la casa.
Devi trovare un tuo metodo e raffinarlo, ce ne sono un bel po' per emozioni di varia intensità: per esempio la psicoterapeuta mi ha suggerito (quando arrivano molte emozioni negative) di immaginarmi un contenitore dove mettere tutti i pensieri sgradevoli, altri si trovano bene a meditare lasciando scorrere i pensieri o anche instaurando un dialogo interno consolatorio.
C'è da tenere presente che sono metodi da usare per l'emergenza del momento, il resto del tempo dovrebbe essere dedicato a capire da dove vengono queste emozioni disturbanti, anche perché reprimerle le fa tornare dopo più potenti di prima.
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02-05-2015, 15:08
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#26
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Quote:
Originariamente inviata da Emil
Temo che non sia possibile. Le emozioni te le porti dietro anche quando si pretende di ragionare soltanto con la testa. Il fatto è che tutta l'esistenza scorre sopra un fiume magmatico (inconscio direi) che ci fa ribollire dentro senza sapere bene da dove e in che modo.
Personalmente non ho risolto il problema perché durante la giornata a prescindere dal tipo di lavoro (fisico o mentale) mi sono abituato ad avere appresso questo sottofondo parallelo più o mene oscuro, a volte fastidioso a volte piacevole, che mi accompagna.
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Quoto al massimo!
E' quello che penso e quello che succede ... una melodia di sottofondo che più o meno lavora insieme a me.
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02-05-2015, 15:18
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#27
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Quote:
Originariamente inviata da sadsilversoul
Io ci son sempre riuscita ma non è una bella cosa. E' solo sintomo di chiusura estrema.
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Lo penso anch'io, io tendo a compartimentare i diversi aspetti della mia vita e non è un bene in realtà. Naturalmente, come al solito, faccio fatica a gestire solo la rabbia e la mia linguaccia biforcuta in ambito lavorativo, infatti mi impasticco!!
Non so se si possa imparare a lasciare a casa le insicurezze, il bisogno di approvazione, l'ansia, etc. forse si può imparare a riconoscere queste problematiche e gli effetti nefasti che hanno sulla percezione della dimensione lavorativa e cercare di conviverci.
Il problema è una mentalità quasi universalmente accettata, secondo la quale il lavoro non è solo un mezzo, uno dei tanti aspetti, piacevole o meno, della vita, un servizio che offriamo, la risoluzione di problemi altrui ma uno status vero e proprio in cui ci si identifica, a volte totalmente purtroppo.
C'è quasi un crogiolarsi nel parlare dei propri problemi sul lavoro, avere problemi lavorativi implica avere un lavoro, mentre risulta imbarazzante ammettere di essere disoccupati.
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Ultima modifica di rosadiserra; 03-05-2015 a 06:46.
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07-02-2017, 22:36
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#28
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Messaggi: 1,001
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Ansiolitici e auricolari con musica a palla.
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07-02-2017, 22:44
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#29
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
.....ma eliminare del tutto le paure, l'ansia è impossibile, ogni giorno me ne creo una nuova....
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30/04/2015
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07-02-2017, 22:52
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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non è molto facile, certo bisogna provarci, ma non so se più di tanto si riesce.
posso riuscire a controllare l'ansia, a contenere un po' la rabbia, ma spesso capita che dico cose che non dovrei dire, cose fuori dal coro e tutti i normaloni/uniformati ti guardano come se fossi un marziano
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07-02-2017, 22:54
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#31
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Secondo me è impossibile è come cercare di lasciare una gamba a casa.
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08-02-2017, 00:24
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#32
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Esperto
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: A 2 passi dalla provincia di Milano
Messaggi: 473
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Diciamo che non sempre ci riesco, ma cerco sempre di mostrare la parte più "bella" (simpatica, ridente, gioiosa) per non far capire che sono particolarmente giù di corda (e nello scorso mese è capitato spesso, non per colpa del lavoro). Non è facile, ma mi sforzo.
Fino al 2008, le mie preoccupazioni riguardavano tutte il lavoro ed era impossibile non pensarci: lavoravo male, i miei datori di lavoro se ne accorgevano e quante volte sono finito con le lacrime...
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09-02-2017, 21:44
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#33
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Principiante
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 10
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Ho paura che sia una cosa molto difficile tagliare fuori completamente le emozioni… almeno per quel che mi riguarda… non ho avuto molte esperienze lavorative, ma ricordo come durante il mio primo stage il disagio che mi provocava il luogo di lavoro richiamasse con forza tutte le problematiche private, enfatizzandole… mi martellavano in testa, e mi distraevano, causandomi altri problemi… un circolo vizioso… poi ho finito per concentrami sul da farsi, e a gestirle in qualche modo… come una presenza costante, che si riaffacciava nei momenti di calma… finivo per dirmi: va bene, i problemi ci sono, ma adesso devi pensare a “sopravvivere” a questa giornata… difficile dire se un approccio del genere possa funzionare… io stesso sono incasinato al riguardo… un po’ come tenere i problemi al guinzaglio, averli sempre a portata di mano invece che lasciarli liberi e ritrovarseli addosso la sera… ovviamente come è già stato detto la cosa migliore sarebbe risolvere tutto alla radice… però a pensarci continuamente mi sembrava proprio di complicarmi ancora di più la vita…
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09-02-2017, 21:47
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#34
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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lo fai perchè lo devi fa .
la routine aiuta molto cmq , i primi giorni anche se sono un incubo ora so che se lasci passare il momento critico iniziale diventa tutto insignificante e quindi privo di ansie.
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09-02-2017, 21:59
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#35
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Principiante
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 10
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Probabilmente la routine è davvero la soluzione migliore, a patto di riuscire a raggiungerla… sicuramente vale lo sforzo inziale… forse sono banalità ma poi dipende anche dal lavoro, e da quanto uno riesca a “farselo piacere”… quando i problemi personali si sovrappongono a quelli lavorativi può essere facile far confusione, almeno a me era capitato…
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09-02-2017, 22:49
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#36
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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non credo sia facile, e comunque non c'è nulla di male se magari traspare al lavoro un momento un pò così, siamo umani
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10-02-2017, 00:56
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Per passare, passa... so' cazzi quando ricapita, andrebbe risolto (o tentare almeno).
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eh ricapita , e ricapiterà sempre .... tocca ingoiare tanta merda , io ormai ho capito solo quello , tocca essere consapevoli nonostante faccia tutto schifo, se uno è consapevole nn va in crisi totale. il giorno che vai in crisi totale molli tutto e lasci la società , e io un po metto in preventivo anche quello diciamo che è come pensare al suicidio come tranquillizzante e non pensarci veramente.
alla fine siamo pur sempre liberi di fare quello che vogliamo , te becchi le conseguenze ovvio però sei pur sempre libero di mollare tutto e nn è male come cosa , è già tanto il fatto che potenzialmente sei libero , t'aiuta a fare lo schiavo meglio
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10-02-2017, 01:05
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#38
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
Sì, già fatto, so' recidiva con la fedina mentale sporca.
A volte la paura di tornare a rivivere quei periodi, a me dà una spinta sofferta quanto positiva, necessaria per resistere.
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una cosa poi è certa , parlo di me , di sicuro nn posso essere me stesso sul lavoro , e mi tocca fingere e dire le cose che gli altri s aspettano che gli dici , il che va anche bene per un po , ma penso che dopo un po uno sbrocca , metto in conto pure quello
poi vedi che nn funziona solo col lavoro sta cosa allora è la fine , isolamento rulez
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