claire

Vabbè la solita generalizzazione da boomer, io ci sono abituata facendo un lavoro socialmente considerato da fancazzari e non ci faccio una piega, se la sofferenza lavorativa si misurasse a numero di farmaci assunti per lavorare e numero di attacchi di panico e sedute di terapia , e numero di pianti e notti insonni e digiuni non so chi vincerebbe fra me e un carpentiere.Quando lavoravo in ufficio desideravo ardentemente di fare un incidente coi mezzi pur di non entrare lì dentro.Mi dicevano che ero fortunata ma loro finito il lavoro ridevano scherzavano e dormivano e magnavano, io volevo solo morire. Del carpentiere rispetto le sofferenze solo se rispetta le mie, la sua narrazione di fatica magari fa più colpo, ma nel momento in cui butta merda sul dolore altrui la mia empatia si ferma, può sudare quanto vuole, il mio rispetto lo riservo a chi ne conosce il significato.

Angus

Io faccio un lavoro autonomo. Un'esperienza di ufficio non l'ho mai fatta, e mi dispiace, ma farlo per tutta la vita... brrrrr.

Gummo

[SAD]

Manco nel Bronx succedono tutte le cose che hai scritto

muttley

Ma perché non fai l'università Gummo?

Gummo

Voglio aspettare di sentirmi pronto. Ora non lo sono per niente. A livello emotivo, affettivo, non ho stabilità in nulla. E poi aspettando posso mettere dei soldi da parte in modo da gestirmi con più scioltezza la vita universitaria. Se mai inizierà. Magari troverò un'altra strada.

debb_

Prova lo stesso ad iniziare. Lo so perché anche io pensavo così a 20 anni, ma a forza di ritardare l'inizio dell'università alla fine non l'ho proprio mai iniziata e ora a 30 la rimpiango molto.
E' comunque un modo per rimanere nella società, non isolarsi del tutto. E nella vita non si sa mai, ogni cosa può venir utile.
Se ovviamente le condizioni ci sono, cioè se i tuoi possono mantenerti economicamente, poi la voglia e la motivazione di andare a lezione e studiare ce la devi mettere te per forza.
Avere una laurea è un modo per dire che comunque qualcosa lo si è fatto negli anni, oltre a poter in futuro servire a qualcosa. Ormai la laurea è il minimo.

muttley

Il problema è che potresti non sentirti mai pronto. Inizia le cose senza sentirti del tutto pronto.

Atlas

--------------------------

claire

Se riesce a risolvere alcune cose prima di fare esperienze traumatiche, è meglio.
Tornando indietro e potendo, avrei sicuramente meno fretta, per carità ho fatto quello che ho fatto nei vari ambiti perché non potevo fare diversamente percui rimpianti zero, ma se uno può risparmiarsi potenziali sofferenze fa bene, i traumi poi non te li toglie più nessuno, se si ha la possibilità di stare tranquilli a lavorare su se stessi prima, andrà meglio anche il dopo.

muttley

La vita è sacrificio. Forse noi siamo tutti così smidollati perché non ci siamo sacrificati abbastanza...

claire

Ahah ma parla per te tutti chi?
Pari un boomer.

Winston_Smith

https://it.wikipedia.org/wiki/Penitenziagite

muttley

Winston, sbaglio o in un post dicesti che ti piaceva la vita comoda?

Winston_Smith

Di certo non mi metto il cilicio per espiare i miei peccati.
La morte est supra nos!

claire

Potresti sacrificarti all'altare della monogamia.

muttley

Forse se lei non è sotto il 9, se ne può parlare.

Winston_Smith

Ma tu come sei messo a LMS? Manco le basi (cit.)...

muttley

Potrei diventare ricco con le scommesse sportive, in tal caso potrei permettermela, sennò un 5 massimo.

Onizuka

Come hanno detto pochi utenti come Folle Anonimo ed altri (a proposito, da quanto tempo Folle Anonimo, non so se ti ricordi di me )per come sono fatto vivrei sicuramente come una gabbia il lavoro fisso. Pensare di dovermi alzare sempre alla stessa ora puntuale ogni mattina, andare in un posto pieno di gente e dovermi forzare ad essere sociale e di buon umore anche quando non ho voglia, svolgere compiti mentre altri magari mi osservano, soddisfare aspettative, di sicuro vivrei con l'ansia costante e non mi godrei neanche il poco tempo restante a casa. Questo l'ho sperimentato con la scuola e quando aiutavo mio zio, era sempre la stessa storia : ansia al solo pensiero del giorno dopo, serenità persa anche in casa, tentativi di sfuggire come assenze, scuse e quant'altro, e tanti altri sintomi psicosomatici di varia natura. Poi rabbrividisco al pensiero di fare solo quel lavoro tutta la vita, mi distrugge psicologicamente, è uno dei pensieri più brutti che potrei mai formulare considerando poi che non si ha più tempo nemmeno per se stessi, sarebbe un vero e proprio incubo ad occhi aperti. Per il momento ho un lavoro da casa che posso gestirmi in autonomia, e credo proprio che continuerò finché durerà, anche a costo di vivere di stenti, se capiterà. Però non escludo che se un giorno vincessi la fobia sociale, magari proverei un qualche part time o roba del genere dove potrei fuggire via facilmente, chi lo sa