Visualizza i risultati del sondaggio: Lavoro fisso per tutta la vita: ansia o gioia?
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Ansia
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15 |
27.78% |
Gioia
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39 |
72.22% |
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20-07-2020, 23:54
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#41
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Questo tipo di discorsi (lavorare per tot anni, magari soffrire, risparmiare e poi sistemarsi) é ok però non tiene conto del fatto che uno potrebbe crepare prematuramente per un qualche motivo avverso e vanificare ogni progetto.
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Se è per questo, potrei crepare pure domani o fra un minuto colto da infarto o ictus fulminante, quindi che si fa? Si rimane immobili come vegetali a vita senza fare o osare nulla perchè tanto può succedere questo o quello in ogni momento? Non è un buon motivo per rinunciare ai propri sogni o obiettivi... ovvio che una dose di rischio c'è e ci sarà sempre in ogni piano o progetto, piccolo o grande che sia...
E' una scommessa, e come tale può andar bene o male,... se va bene ok, se va male pazienza, almeno ci ho provato e lottato per qualcosa che ritenevo importante... ma sono già pronto a tutti gli scenari possibili, quindi anche al fallimento. Aspetterò serenamente e vedremo come andrà a finire (PS: è passato il minuto e non sono ancora morto )
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20-07-2020, 23:56
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#42
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
Che poi al giorno d'oggi é anche una visione desueta, chi cavolo é che mette su famiglia? Costituiscono una minoranza.
Cmq secondo me nel post dell'utente c'è anche un po' di invidia perché si intuisce che non sono con l'acqua alla gola e c'è chi mi mantiene. Mi dispiace per chi deve farsi il culo o sennò non mangia, cosa devo fare per solidarietà, bruciarmi la casa e dire ai miei di non darmi più un soldo? 'Sta logica "io sto male quindi devi star male anche te o mi incazzo" é demenziale e lo é due volte su un forum dove si dovrebbe cercare di star tutti meglio. Scialla. (•‿•)
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No no assolutamente...
Semplicemente lui (come me d'altronde) è su un altro livello...
Io sono al livello che se perdo il lavoro sono praticamente spacciato...
Quindi certe questioni non me le posso porre ma dibatto tranquillamente con chi le pone come ho fatto in questo topic...
Personalmente il discorso grassettato è lontano anni luce da me...
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21-07-2020, 00:05
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#43
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Secondo me è meglio fare un lavoro poco pesante che quando esci dall'ufficio non sei distrutto e ti godi la vita,io per anni ho fatto un lavoro dinamico in giro tutto il giorno arrivato a casa ero cotto e non facevo più nulla,credo che anche fare un lavoro di questo tipo abbia influito negativamente sulla mia vita sociale.
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21-07-2020, 00:05
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#44
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo98
No non mi mette pressioni. Ho fatto richiesta per il RdC, non ho avuto offerte di lavoro e in giro non si trova nulla. Quindi hanno poco da opprimere.
Ma loro sono una famiglia sopra la media in quanto a vivi e lascia vivere, eccetto che per alcune cose.
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Ma non cercano di spingerti a fare l'università o un corso professionale o un concorso?
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21-07-2020, 00:08
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Secondo me è meglio fare un lavoro poco pesante che quando esci dall'ufficio non sei distrutto e ti godi la vita,io per anni ho fatto un lavoro dinamico in giro tutto il giorno arrivato a casa ero cotto e non facevo più nulla,credo che anche fare un lavoro di questo tipo abbia influito negativamente sulla mia vita sociale.
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se calcoli che un lavoro normale so 8 ore e ci sono circa 12 ore di sole , uno ha 4 ore di " svago" prima di ricominciare .... se uno la vede cosi è allucinante , eh però che devi fa?
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21-07-2020, 00:11
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#46
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
se calcoli che un lavoro normale so 8 ore e ci sono circa 12 ore di sole , uno ha 4 ore di " svago" prima di ricominciare .... se uno la vede cosi è allucinante , eh però che devi fa?
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si ma se fai un lavoro di ufficio magari statale le ore diventano 36 e considerando che sei stato chiuso in ufficio poi hai voglia di fare,se invece fai un lavoro sempre in giro e a contatto con le persone magari per 10/12 ore al giorno ti vien solo voglia di chiuderti in casa
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21-07-2020, 00:12
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#47
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Ma la disperazione e necessità di lavorare è proprio quello che serve per creare una missione, e non è per niente una condizione scontata visto che perdere i genitori in giovane età è un eccezione alla regola e non tutti hanno avuto la fortuna di essere educati per diventare il dipendente modello.
Io penso solo a quanto siate fortunati voi che siete cresciuti con questa mentalità, che vedete la gioia nel posto fisso e non piuttosto un campo minato dove si è prossimi ad esplodere appena si entra.
Ma lo sapete che bastano tre giorni di assenza ingiustificata per far scattare il giusto licenziamento? E se io fortemente depresso decido d'isolarmi per un paio di settimane? Devo aspettarmi la guardia medica? Le lettere di rimprovero? le giustificazioni, i certificati medici? E dopo che altro?
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Si...
Ma non ho alternative....
Non posso stare male e non posso lamentarmi perchè, oltre a prendere del piagnina, rischio ripercussioni visto che la mia collega ha preso il Covid e non si è ripresa (sta ancora molto male)...
Non ci sono sostituti quindi niente ferie sperando di tener duro senza crollare e senza ammalarmi...
Ma ormai ho sopportato di tutto...
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21-07-2020, 00:13
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#48
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
si ma se fai un lavoro di ufficio magari statale le ore diventano 36 e considerando che sei stato chiuso in ufficio poi hai voglia di fare,se invece fai un lavoro sempre in giro e a contatto con le persone magari per 10/12 ore al giorno ti vien solo voglia di chiuderti in casa
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ah si si , quello è fuori dubbio , e vale pure per il fine settimana .... se stai sempre in giro per lavoro per forza diventi pantofolaro
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21-07-2020, 00:20
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#49
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,022
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Ma non cercano di spingerti a fare l'università o un corso professionale o un concorso?
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L'uni costa.
Per il resto sanno che tanto non li ascolto e non possono fare nulla per smuovermi...
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21-07-2020, 00:24
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#50
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,949
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Quote:
Originariamente inviata da Markos
Oddio fare una famiglia è una scelta in effetti (io la volevo pure fare ma mi han detto tutte che gli sfigati come me non meritano una possibilità che sia una...E cosi è stato) ma secondo me il punto è un altro...
Mik è stato troppo aggressivo nel suo post ma trovarsi con l'acqua alla gola non sempre è una scelta ma ti capita tra capo e collo in meno di cinque mesi come è successo a me...
E allora certe questioni e/o domande pure rispettabili non te le poni proprio...
E' proprio come essere in un altro livello di vita non so se mi spiego...
Non superiore o inferiore (direi inferiore dal mio punto di vista visto l'inferno banalizzato da tanti che vivo) ma semplicemente diverso...
Nonostante tutto però sono consapevole che ognuno vive i propri disagi ed è in base ai propri disagi che vive e gestisce la propria vita...
Infatti nel mio intervento precedente ho risposto tranquillamente come altrettanto tranquillamente ho votato al sondaggio...
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Con "è una scelta" intendevo che non è obbligatorio farsela, non altro, e credo di capisca dal contesto.
La tua situazione è diversa da quella del padre di famiglia citata da Mik, non si può paragonare.Fare famiglia non è un imprevisto che ti casca addosso ma una scelta.
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21-07-2020, 00:24
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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secondo me dovrebbero far lavorare la gente 4 ore al giorno e a metà settimana cambiare mansione (non casuale sempre in base alla preparazione ricevuta e obbligatoria dopo i 18 anni) .... tanto siamo cosi tanti che potremmo lavorare tutti e molto meno ..... solo che le caste devono esistere e lassu devono vederti soffrire per apprezzare quello che hanno , nn c è una volontà comune di voler far star bene tutti , piu che altro c è una corsa individuale a chi arriva piu in la con gli anni in vita a spese di altri , chissà che cazzo ce fanno da morti poi coi soldi , li mortacci loro .... fine sfogo lol
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21-07-2020, 00:33
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#52
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
secondo me dovrebbero far lavorare la gente 4 ore al giorno e a metà settimana cambiare mansione (non casuale sempre in base alla preparazione ricevuta e obbligatoria dopo i 18 anni) .... tanto siamo cosi tanti che potremmo lavorare tutti e molto meno ..... solo che le caste devono esistere e lassu devono vederti soffrire per apprezzare quello che hanno , nn c è una volontà comune di voler far star bene tutti , piu che altro c è una corsa individuale a chi arriva piu in la con gli anni in vita a spese di altri , chissà che cazzo ce fanno da morti poi coi soldi , li mortacci loro .... fine sfogo lol
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Ci vuole competizione, loro studiano come farci scannare tra noi per imperare meglio
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21-07-2020, 00:35
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#53
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Con "è una scelta" intendevo che non è obbligatorio farsela, non altro, e credo di capisca dal contesto.
La tua situazione è diversa da quella del padre di famiglia citata da Mik, non si può paragonare.Fare famiglia non è un imprevisto che ti casca addosso ma una scelta.
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Si ma infatti io ho capito benissimo...
Ma io intendevo dire che le situazioni che ti obbligano (a meno che tu non sia ricco di famiglia ma veramente...Parlo di cinquecento mila euro minimo da parte e non è il mio caso) ad apprezzare e tenere stretto un lavoro fisso non solo soltanto quelle afferenti la presenza di una famiglia che in effetti è una scelta consapevole (o almeno cosi dovrebbe essere) ma ce ne possono essere pure altre...
Come la mia o come tante altre...
E leggendo certi post che chi è in certe situazioni non aprirebbe mai si capisce che sono frangenti che ti portano ad un livello di vita (non superiore o inferiore ripeto semplicemente diverso) che non è comprensibile per chi non lo vive...
Spero di essermi spiegato...
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21-07-2020, 00:38
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#54
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Però Markos sinceramente avrai ricevuto un educazione che ti ha portato al mondo del lavoro fin da subito oppure mi sbaglio?
Insomma devi averlo un remo su cui appoggiarti sopratutto nel peggior stare male, perché se io perdessi tutto non riuscirei a farcela come stai dicendo tu, mi metterei a strisciare letteralmente per le mie mancanze, la mia inesperienza nella vita, la mia mentalità si è formata e fissata in questo modo e non ho nessun metro per misurare quanto possa essere difficile la realtà.
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Ho incominciato a lavoricchiare da subito ma sono rimasto in una campana di vetro comunque (guadagnavo il minimo e mi accontentavo) fino a che non si è ammalata mia mamma...
Li è crollato tutto ed ho dovuto tirare fuori gli attributi...
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21-07-2020, 00:38
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#55
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Ci vuole competizione, loro studiano come farci scannare tra noi per imperare meglio
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ma anche perchè la gente ha aspirazioni etc... invece lo stato butta giu una lista di quello che serve in quel momento storico allo stato stesso per risollevarsi e invoglia la gente e fare quei lavori ..... tipo " ah regà servono medici , vedete un po che dovete fa"
praticamente comunismo che nn è mai esistito, perchè la gente si sente oppressa se gli chiedi di fare un lavoro contro voglia e nn gli dai la libertà di esprimersi ..... cosi invece abbiamo la libertà di farci schifo da disoccupati e liberi bella roba
è sempre il solito discorso tipo redpill etc... l assurdo sta che chi subisce un certo tipo di meccanismo poi lo elogia e lo abbraccia anche a costo di spalarsi merda addosso , è assurdo .... vabbè basta spegnetemi pls
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Ultima modifica di varykino; 21-07-2020 a 00:57.
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21-07-2020, 01:13
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#56
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Skyrim
Messaggi: 170
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Ti dico solo che io ho rinunciato a lavorare nel azienda di famiglia perché e' un tipo di occupazione che non fa per me.
Quanti nel mio caso avrebbero fatto lo stesso?Penso nessuno.
Rinunciare a un posto fisso, con uno stipendio assicurato anche sopra la media.
Ebbene ho rifiutato.
Saro' ancora un sognatore, ma voglio portare avanti le mie passioni e cercare di trasformarle in un lavoro.
Se andrà male me ne andrò a lavorare con i miei, ma fino ad allora voglio provarci con tutte le forze.
Non mi arrendo.
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21-07-2020, 01:54
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#57
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 705
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Quella che consideri una campana di vetro può essere anche peggio per molti giovani, come me sulla trentina, che non hanno mai avuto nemmeno il minimo e non perché nati in famiglie ricche (anzi poco sopra alla soglia di povertà) ma per la mancata formazione, durante/dopo il liceo una sorta di post-trauma con conseguente nessuna motivazione o interesse.
Si è semplicemente come bambini grandi senza direzione, un trama come il tuo è chiaramente tremendo ma il fatto che ti messo in gioco è il punto, aggiungici la precedente "formazione", e sei andato avanti arrivando a oggi dove stai ancora tirando avanti.
Adesso non voglio dire che perdere i parenti sarebbe positivo, è un pensiero abominevole, ma lo è anche vivere in questa condizione di ansia dove per la mente è inconcepibile strutturare il lavorare per vivere, lo vedo davvero come un patibolo.
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Sei uno dei pochi che condivide con me questo tipo di visione,o forse è solo troppo tabù per essere esplicitata,dal momento che l'accusa di accidia e mantenimento è sempre dietro l'angolo.
Visione che non giudico giusta o sbagliata, seppur evidentemente disfunzionale allo stato delle cose. Ebbene sì, sicuramente il "non avere l'acqua alla gola" può spingere all'aver il tempo di ragionare così,ma non è determinante in assoluto.
Mi ritrovo molto in ciò che hai scritto, età, situazione famigliare,e confermo che è dura avere a che fare con una mente struttura così. Una refrattarietà all'obbligo, più riscontrabile in adolescenza mediamente. Eppure anche i più ostici allo studio,al momento di lavorare dimostrano grande dedizione. Dov'è stato lo switch?
Penso comunque che, in fondo,se andiamo ben a vedere,sono molto spesso i problemi di socialità che fanno da freno all'avanzamento, che poi noi "addobbiamo" con mille scuse,per sentirci meno in colpa.
Il problema è che, quando arriverà il momento in cui fuggire non sarà più un'opzione, sarà già troppo tardi per rientrare in carreggiata.
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21-07-2020, 08:04
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#58
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,949
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Quote:
Originariamente inviata da Markos
Si ma infatti io ho capito benissimo...
Ma io intendevo dire che le situazioni che ti obbligano (a meno che tu non sia ricco di famiglia ma veramente...Parlo di cinquecento mila euro minimo da parte e non è il mio caso) ad apprezzare e tenere stretto un lavoro fisso non solo soltanto quelle afferenti la presenza di una famiglia che in effetti è una scelta consapevole (o almeno cosi dovrebbe essere) ma ce ne possono essere pure altre...
Come la mia o come tante altre...
E leggendo certi post che chi è in certe situazioni non aprirebbe mai si capisce che sono frangenti che ti portano ad un livello di vita (non superiore o inferiore ripeto semplicemente diverso) che non è comprensibile per chi non lo vive...
Spero di essermi spiegato...
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Sì capisco.
Ti dirò, io lavoro saltuariamente e poco da anni ormai, ma ancora riesco a farcela e da sola, senza entrate extra né voglio aiuti famigliari, ho affitto e tutte le spese, spese mediche molto alte e non mangio pane e cipolla, anzi non ho avuto accesso a nessuna misura di emergenza del covid perché ancora troppo ricca ...non si è spacciati subito, sul lungo periodo chiaro che chi non lavora non mangia, ma finiti i risparmi ancora ci sono le misure a sostegno del reddito, il rdc, le case popolari,il reinserimento, insomma prima di morire di fame e freddo ce ne passa.
La mia situazione è ancora diversa perché la prospettiva di avere ancora incarichi di qua e di là esiste(brevi), ma magari qualcuno si sentirebbe spacciato lo stesso al mio posto,la verità è che con un po' di risparmi da parte e lavori occasionali si può vivere anche se non hai le spalle coperte.
Ci sta che la prospettiva della disoccupazione eterna metta ansia, ma ragionevolmente il giorno in cui si perde il lavoro non si muore.
A Gummo vorrei dire che il lavoro fisso non è una prigione in quanto una volta ottenuto si può sempre lasciare, insomma una volta che ce l'hai puoi comunque scegliere(se sei pronto a beccarti i peggio insulti da chi lo viene a sapere ) quindi razionalmente meglio averlo che il contrario.
(Me lo disse una psicologa quindi te lo dico, ma con me non ha funzionato )
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Ultima modifica di claire; 21-07-2020 a 08:27.
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21-07-2020, 08:21
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#59
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,047
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Quote:
Originariamente inviata da [SAD]
Ti dico solo che io ho rinunciato a lavorare nel azienda di famiglia perché e' un tipo di occupazione che non fa per me.
Quanti nel mio caso avrebbero fatto lo stesso?Penso nessuno.
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io l ho fatto
Per poi finire in un'altra città dopo un pò di tempo con un altro posto fisso ( meno fisso, ovviamente, quello di prima era pre modifica articolo 18, quindi ben più stabile dei contratti a tempo determinato di oggi ).
Anche a me piacerebbe tanto fare un lavoro inerente alle mie passioni o che mi piaccia davvero tanto. Senza vincoli, senza orari, che possa gestirmi e decidere io quanto impiegarci. Però non so se avendo una passione che diventi un lavoro, quanto questa possa rimanere passione e quanto invece possa trasformarsi in ansia del "oddio e se sto mese faccio poco, e se c'è crisi, e se non ingrano più?" etc.
Alla fine il posto fisso mi da tanta tranquillità. E' innegabile.
Si, ci son vincoli, orari, e il lavoro è pesantino a volte a livello mentale.
Però penso di aver la fortuna di lavorare molte meno ore della norma per uno stipendio comunque nella norma ( che posso se voglio ampliare leggermente con un pò di straordinario ) e mi rimane praticamente mezza giornata per gestirmi le mie passioni e le cose che mi piacciono.
Ammetto che l'idea che se mi ammalo o mi succede qualcosa e devo star un mese ferma e son pagata comunque mi toglie un bel peso, non so se lo cambierei con un lavoro autonomo, dove se non stai bene non produci e te la pigli in quel posto.
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21-07-2020, 08:22
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#60
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,949
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Quote:
Originariamente inviata da pure_truth2
Sei uno dei pochi che condivide con me questo tipo di visione,o forse è solo troppo tabù per essere esplicitata,dal momento che l'accusa di accidia e mantenimento è sempre dietro l'angolo.
Visione che non giudico giusta o sbagliata, seppur evidentemente disfunzionale allo stato delle cose. Ebbene sì, sicuramente il "non avere l'acqua alla gola" può spingere all'aver il tempo di ragionare così,ma non è determinante in assoluto.
Mi ritrovo molto in ciò che hai scritto, età, situazione famigliare,e confermo che è dura avere a che fare con una mente struttura così. Una refrattarietà all'obbligo, più riscontrabile in adolescenza mediamente. Eppure anche i più ostici allo studio,al momento di lavorare dimostrano grande dedizione. Dov'è stato lo switch?
Penso comunque che, in fondo,se andiamo ben a vedere,sono molto spesso i problemi di socialità che fanno da freno all'avanzamento, che poi noi "addobbiamo" con mille scuse,per sentirci meno in colpa.
Il problema è che, quando arriverà il momento in cui fuggire non sarà più un'opzione, sarà già troppo tardi per rientrare in carreggiata.
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Se posso: se si pensa che il proprio modo di funzionare possa essere dannoso nel lungo periodo e lo si considera un problema, non c'è solo l'opzione di stare a guardare e accettare lo stato delle cose, si possono prendere dei provvedimenti, per esempio tentare con una psicoterapia.Ovviamente non è detto che funzioni, ma a mio avviso dopo la consapevolezza di avere un problema vengono i tentativi di risoluzione.Almeno io ragiono così, di intentato non lascerei nulla.
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