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Visualizza i risultati del sondaggio: Lavoro fisso per tutta la vita: ansia o gioia?
Ansia 15 27.78%
Gioia 39 72.22%
Chi ha votato: 54. Non puoi votare questo sondaggio

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Vecchio 20-07-2020, 19:57   #1
Esperto
L'avatar di Gummo
 

Oggi mentre passeggiavo mi è passata per la testa quest'idea.

Non avendo attualmente un impiego fisso ho riflettuto su quanto sia bello non avere obblighi: il non dover dire "domani devo essere sul posto di lavoro e non posso fare ciò che vorrei" oppure "la prossima settimana devo lavorare e non posso andare in quel posto."

Eppure ci sono tante persone che sarebbero felici di trovare un lavoro stabile che li impegni per il resto della vita, da Lunedì a Venerdì (o Sabato) con delle ferie ogni tanto.

La domanda, quindi, è rivolta a tutti, disoccupati, precari e lavoratori stabili. Voi accettereste l'idea di svolgere un lavoro nella vostra città, per il resto della vita, fino all'ipotetica pensione, rinunciando però alla flessibilità di un impiego che conceda più autonomia?

Inevitabilmente inizieranno discorsi del tipo "eh, ma se ognuno potesse campare lavorando quando gli pare allora tutti farebbero così", ma cercherei di sviluppare il discorso in altre direzioni, allontanandoci un po' dagli obblighi che la realtà ci impone... Insomma cercherei di fare un thread di tipo idealistico, più che materiale. Il lavoro fisso vi sembra una condanna, un obbligo, oppure vi vedete degli elementi che vi danno gioia?

Personalmente sono più per il lavoro autonomo e il più possibile digitale - permettendo continui spostamenti - se avessi dei soldi da parte sarei sempre in giro per l'Italia, l'Europa, e avendo ancor più soldi anche per il mondo. A livello realistico credo che nella vita, a essere fortunato, potrò al massimo concedermi diversi periodi (periodo di lavoro fisso in cui accumulare soldi, periodo di lavoretti precari, periodi di disoccupazione etc) ma chissà che non riesca a trovare una strada per essere più soddisfatto, evitando di vivere sempre in bilico e dentro a una condizione schizofrenica, vedendo il lavoro come una gabbia.

Ultima modifica di Gummo; 20-07-2020 a 20:02.
Ringraziamenti da
Mercante (20-07-2020)
Vecchio 20-07-2020, 19:59   #2
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
La domanda, quindi, è rivolta a tutti, disoccupati, precari e lavoratori stabili. Voi accettereste l'idea di svolgere un lavoro nella vostra città, per il resto della vita, fino all'ipotetica pensione, rinunciando però alla flessibilità di un impiego che conceda più autonomia?
Dipende dal tipo di lavoro...
Ad esempio se potessi continuare a lavorare nel settore in cui lavoro ora, ma fossi un dipendente con un lavoro fisso lo accetterei di corsa.
Se invece dovessi scegliere tra il mio lavoro attuale, precario e sottopagato, e un lavoro fisso ma per me orribile, ad es. in catena di montaggio in fabbrica, sceglierei senza dubbio il primo.
Vecchio 20-07-2020, 20:03   #3
Esperto
L'avatar di Milo
 

Tieni presente che se entro una certa età non hai il posto fisso poi ti chiama solo amazon a fare 100/150 consegne al giorno.
Vecchio 20-07-2020, 20:06   #4
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Milo Visualizza il messaggio
Tieni presente che se entro una certa età non hai il posto fisso poi ti chiama solo amazon a fare 100/150 consegne al giorno.
se ti chiama
Vecchio 20-07-2020, 20:07   #5
Esperto
L'avatar di Pablo's way
 

Premesso che ovviamente è una questione soggettiva e dipende anche dal tipo di lavoro, in generale comunque il principale motivo per cui il lavoro "fisso" può farsi preferire è la stabilità maggiore che dà di solito a livello economico e il fatto che per alcuni la routine, le cose definite e prive di imprevisti possono essere rassicuranti.

Per quanto mi riguarda l'ideale sarebbe coniugare autonomia, sicurezza economica e ovviamente passione per quello che si fa, questo sarebbe l'Eden lavorativo.

Io ovviamente ho da 13 anni un lavoro fisso e abbastanza routinario ed a volte è psicologicamente molto pesante, avessi una vita sociale soddisfacente in grado di compensare probabilmente sarebbe meno pesante come situazione.
Ringraziamenti da
Masterplan92 (20-07-2020)
Vecchio 20-07-2020, 20:15   #6
Esperto
L'avatar di Silent Bob
 

Gioia!
C'è da chiederlo?
Ringraziamenti da
Odiotutti (20-07-2020)
Vecchio 20-07-2020, 20:17   #7
Banned
 

Gioia..impiegato in comune!
Vecchio 20-07-2020, 20:22   #8
Esperto
 

Faccio fatica a staccarmi dall'aspetto pratico dell'interrogativo che hai posto considerato che senza il mio lavoro fisso (alienante e con molte sfaccettature pesantine) sarei praticamente morto una volta terminati i risparmi...
Nella situazione in cui sono prescindendo dal vittimismo del quale sono stato accusato il lavoro è alla base di tutto e non posso assolutamente prescindere da esso non avendo alcun tipo di aiuto esterno (dallo Stato o da altri)...
Poi tornando sull'aspetto idealistico della questione è da quando ero piccolino che sono pieno di speranze per il futuro e fantasticavo sul lavoro dei miei sogni..
E' ovvio che in un mondo virtuale e utopistico manderei a quel paese la routine in cinque minuti secchi ma la vita (almeno la mia) è un'altra cosa...
E ho "superato" prove troppo dure per scordarmelo....
Vecchio 20-07-2020, 20:25   #9
Esperto
L'avatar di muttley
 

Quote:
Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Oggi mentre passeggiavo mi è passata per la testa quest'idea.

Non avendo attualmente un impiego fisso ho riflettuto su quanto sia bello non avere obblighi: il non dover dire "domani devo essere sul posto di lavoro e non posso fare ciò che vorrei" oppure "la prossima settimana devo lavorare e non posso andare in quel posto."

Eppure ci sono tante persone che sarebbero felici di trovare un lavoro stabile che li impegni per il resto della vita, da Lunedì a Venerdì (o Sabato) con delle ferie ogni tanto.

La domanda, quindi, è rivolta a tutti, disoccupati, precari e lavoratori stabili. Voi accettereste l'idea di svolgere un lavoro nella vostra città, per il resto della vita, fino all'ipotetica pensione, rinunciando però alla flessibilità di un impiego che conceda più autonomia?

Inevitabilmente inizieranno discorsi del tipo "eh, ma se ognuno potesse campare lavorando quando gli pare allora tutti farebbero così", ma cercherei di sviluppare il discorso in altre direzioni, allontanandoci un po' dagli obblighi che la realtà ci impone... Insomma cercherei di fare un thread di tipo idealistico, più che materiale. Il lavoro fisso vi sembra una condanna, un obbligo, oppure vi vedete degli elementi che vi danno gioia?

Personalmente sono più per il lavoro autonomo e il più possibile digitale - permettendo continui spostamenti - se avessi dei soldi da parte sarei sempre in giro per l'Italia, l'Europa, e avendo ancor più soldi anche per il mondo. A livello realistico credo che nella vita, a essere fortunato, potrò al massimo concedermi diversi periodi (periodo di lavoro fisso in cui accumulare soldi, periodo di lavoretti precari, periodi di disoccupazione etc) ma chissà che non riesca a trovare una strada per essere più soddisfatto, evitando di vivere sempre in bilico e dentro a una condizione schizofrenica, vedendo il lavoro come una gabbia.
Secondo me dovresti fare l'università, ingegneria o informatica per aumentare le possibilità di trovare lavoro.
Ma ti potrebbero aiutare anche se volessi diventare un digital nomad.
Vecchio 20-07-2020, 20:27   #10
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Secondo me dovresti fare l'università, ingegneria o informatica per aumentare le possibilità di trovare lavoro.
Ma ti potrebbero aiutare anche se volessi diventare un digital nomad.
Un mio amico ha studiato bioingegneria..dice che se non ci sei portato è un calvario studiare quelle cose
Vecchio 20-07-2020, 20:28   #11
Esperto
L'avatar di Gummo
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
digital nomad.
Hai detto la PAROLINA MAGICA.

Forse sono troppo poco scavato dalla realtà lavorativa e ho una visione troppo idealistica, ma ad es. quando leggo "Gioia, impiegato in comune" (senza offesa Masterplan) mi viene il reflusso gastrico soltanto all'idea... Cioè se immagino una vita soddisfacente è proprio all'esatto contrario di una passata in un ufficio. Ma purtroppo la mia vita non sarà soddisfacente, temo.

Btw ingegneria e informatica non ne capisco nulla e abbandonerei il corso dopo poche settimane... Io sono portato esclusivamente all'umanistica.

Che poi, per Dio, l'insegnante di umanistica ha il bel vantaggio di 1-2 mesi di vacanze l'anno... Fra i lavori fissi è quello che meno mi fa piangere all'idea.
Ringraziamenti da
SamueleMitomane (21-07-2020)
Vecchio 20-07-2020, 20:28   #12
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Masterplan92 Visualizza il messaggio
Un mio amico ha studiato bioingegneria..dice che se non ci sei portato è un calvario studiare quelle cose
La vita è sacrificio, lo è sempre stata. Siamo noi altri depressi/distimici/evitanti che siamo degli smidollati e non vogliamo accettarlo
Vecchio 20-07-2020, 20:29   #13
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Hai detto la PAROLINA MAGICA.

Forse sono troppo poco scavato dalla realtà lavorativa e ho una visione troppo idealistica, ma ad es. quando leggo "Gioia, impiegato in comune" (senza offesa Masterplan) mi viene il reflusso gastrico soltanto all'idea... Cioè se immagino una vita soddisfacente è proprio all'esatto contrario di una passata in un ufficio. Ma purtroppo la mia vita non sarà soddisfacente, temo.
Forse perché sono più vecchietto ho abbandonato troppo i sogni e l idealismo
Vecchio 20-07-2020, 20:30   #14
Banned
 

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
La vita è sacrificio, lo è sempre stata. Siamo noi altri depressi/distimici/evitanti che siamo degli smidollati e non vogliamo accettarlo
Lo so intendevo dire che devi esserci portato..ai numeri alla fisica ecc.ecc.
Vecchio 20-07-2020, 20:33   #15
Banned
 

Dipende che lavoro è.

In linea del tutto teorica lavoro autonomo > lavoro fisso, però poi all'atto pratico comporta un rischio decisamente superiore, molta più incertezza e (spesso) molte più ore settimanali.
Vecchio 20-07-2020, 20:33   #16
Esperto
L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Hai detto la PAROLINA MAGICA.

Forse sono troppo poco scavato dalla realtà lavorativa e ho una visione troppo idealistica, ma ad es. quando leggo "Gioia, impiegato in comune" (senza offesa Masterplan) mi viene il reflusso gastrico soltanto all'idea... Cioè se immagino una vita soddisfacente è proprio all'esatto contrario di una passata in un ufficio. Ma purtroppo la mia vita non sarà soddisfacente, temo.
Chiediti perché. Chiediti perché non ti senti soddisfatto, non hai progetti specifici e fatichi ad individuare la strada della tua affermazione. Potresti risponderti che sei depresso e avresti risolto tutto, ma saresti solo ad una spiegazione di superficie, senza indagare più a fondo.
Una cosa che ho compreso da tempo è che sembra esserci un rapporto di proporzionalità diretta tra socialità e desiderio di affermazione lavorativa...sarà la scoperta dell'acqua calda ma non ci soffermiamo abbastanza spesso su questo. Una persona che vuole affermarsi troverà, prima o poi, una strada da percorrere e il suo bisogno di affermazione sarà alimentato dal desiderio di essere parte di una tribe people, una comunità di spiriti affini. Una persona solitaria come può essere l'utente medio di questo forum, che se ne fa di un lavoro che poi lo costringe a stare in mezzo alla gente che spesso non sopporta e lo strappa da quella solitudine e contemplazione di cui ha fatto la sua ragione di vita?
La chiave di volta allora consiste forse nel diventare più sociali...
Vecchio 20-07-2020, 20:39   #17
Esperto
L'avatar di SoloUnaDonna
 

Ma magari..
Vecchio 20-07-2020, 20:41   #18
Principiante
 

Ansia. Amo il mio lavoro, ma sento il bisogno di mettermi in proprio, la 13esima a 14esima puntali sono uniche. Ma l'obiettivo sul lungo termine è svincolarsi e stare per conto mio, è più forte di me, non riesco proprio.
Vecchio 20-07-2020, 20:51   #19
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
La domanda, quindi, è rivolta a tutti, disoccupati, precari e lavoratori stabili. Voi accettereste l'idea di svolgere un lavoro nella vostra città, per il resto della vita, fino all'ipotetica pensione, rinunciando però alla flessibilità di un impiego che conceda più autonomia?
Il lavoro fisso vi sembra una condanna, un obbligo, oppure vi vedete degli elementi che vi danno gioia?
Io ho 25 anni e sono disoccupato, con 0 esperienze lavorative e 0 prospettive per il futuro.

L'unico motivo che mi spinge verso il lavoro è lo stipendio; il fatto di poter guadagnare qualcosa, potersi togliere qualche sfizio, non continuare a dipendere dai propri genitori.

Questo dovrebbe darmi la motivazione e la spinta per uscire di casa e andare a cercare un impiego ma poi tutto si scontra con le mie ansie, le mie paure, le mie insicurezze e i miei disturbi, quindi volente o nolente rimango dove sono e ormai credo di essermi rassegnato.

Oltre a questo c'è il fatto che secondo me il lavoro al giorno d'oggi, nella società odierna, è proprio come dici tu una condanna, un obbligo, una fonte di stress e frustrazione.
Lo vedo con i miei genitori, costretti a lavorare 45 ore a settimana, in posti del cazzo, a svolgere attività di merda, tutto per guadagnare quei due soldi con i quali si fatica ad arrivare a fine mese e si riesce a malapena ad avere una vita dignitosa e soddisfare i bisogni primari.
Senza riuscire a fare più nient'latro oltre a quello perché il tempo libero è ridotto al minimo e viene comunque occupato da doveri ed imprevisti.
Questo per tutta la vita fino alla pensione, sperando sempre che te la diano e di arrivarci in buona salute; pensione per la quale ti daranno ugualmente due spicci.


A parte tutto, a volte mi chiedo "è proprio questa la fine che voglio fare?" "Che senso ha?"
Ringraziamenti da
gordon77 (20-07-2020)
Vecchio 20-07-2020, 20:56   #20
Esperto
L'avatar di varykino
 

gioia , forse pure troppa , mi darei a festeggiamenti esagerati sicuramente

e perderei il lavoro XD
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