enemyofthesun

Calma. La scelta delle scuole si fa in un secondo momento.
Ora devi pensare a compilare la domanda cartacea, per te sarà il modello D1 di inserimento.
E' quello che poi manderai con raccomandata (mi date conferma che la posta elettronica certificata purtroppo non vale?) a una scuola della provincia che avrai scelto.

Supermanes

Ho provato a leggere i link di Warlordmaniac ma devo confessare di averci capito poco. Tra l'altro io per mezzo di un parente la domanda la feci già nel 2008 quindi non so neanche se ora devo rinnovarla oppure rifarla da capo. Con la burocrazia sto messo proprio male qualcuno potrebbe spiegare bene cosa bisogna fare?

lizbon

----------moderazione----------

Myway

http://www.youtube.com/watch?v=caljaoFfOm4

Warlordmaniac

No, quale raccomandata? Non serve. Basta portarla a mano.

Warlordmaniac

Schematicamente le cose da fare subito sarebbero quattro:

1) iscrizione al sito Istanzeonline

2) Stampare documento D1

3) Compilarlo

4) Consegnarlo ad una scuola.

Prima del passo numero 3, consiglio di contattare un sindacalista per un appuntamento, altrimenti ci si prova da soli utilizzando le guide di Orizzonte Scuola.

Walla

scusami parlavi con me? no, non sono insegnante

Warlordmaniac

Dice a me.
WLM=WarLordManiac

zoe666

non ho capito a che serve il sindacalista

Warlordmaniac

E' informato e conosce meglio come si compila il modello.

Supermanes

Grazie, così è molto più chiaro, ci proverò anche io nonostante il punto 4 mi provochi non poca ansia, come al solito

Warlordmaniac

Le segretarie del personale sono abituate, non sei certo l'unico a venire lì per quel motivo (purtroppo).

Supermanes

Sì, lo so, sono io che purtroppo ho problemi con questo genere di interazioni. Tuttavia se riesco a compilare correttamente la domanda la consegnerò a mano, devo allenarmi a fare queste cose.

Labocania

No, le tue considerazioni sono ragionevoli e aderenti alla realtà dei fatti, non sono affatto da snob. Lasciando da parte la frustrazione personale, non riesco ad immaginare una situazione più angosciante per un fobico di quella che lo vedrebbe impegnato a rispondere alla fatidica domanda "Che cosa fai di bello?" durante una cena di classe. Il lavoro ideale del fobico non è quello che può piacere a lui, ma quello che può riscuotere una certa considerazione nell'opinione altrui.

muttley

E' il sempiterno problema dei fobici ma direi anche degli insicuri in generale, coloro che hanno bisogno dell'approvazione esterna per colmare un vuoto che non riescono a colmare da soli.
Tornando al discorso dell'insegnamento: la professione dell'insegnante è in un certo senso simile a quella del politico perché, anche se in dimensioni piuttosto ridotte, appari come un personaggio "pubblico", devi parlare di fronte a più persone tutti i giorni, esponi il tuo personaggio e la tua immagine alla vista di "platee" dove spesso serpeggiano contestazione, protesta, mancanza di stima, fiducia e motivazione...esattamente quello che fa un politico in tempi come questi, dominati da malcontento, sfiducia e sentimento antipolitico. Nulla di più lontano dalle peculiarità di un ansioso, eppure che altro dovrebbe fare chi possiede una laurea che vale quanto il due di picche nella briscola, stando all'attuale mercato del lavoro? Conviene quindi munirsi di pazienza e ridefinire da capo a fondo le fondamenta della propria fragilità, "modificarsi", volerlo fino in fondo, pena l'impossibilità di sopravvivere. Il lavoro ideale per un ansioso sociale potrebbe essere il programmatore, ma chi è sprovvisto di titoli di studio conformi alla suddetta professione ed è in là con gli anni, cos'altro potrebbe fare? Proprio per questo sostengo il primato del cambiamento individuale: sarà vero che non abbiamo nessuna colpa nell'essere nati e cresciuti in ambienti famigliari che hanno favorito lo sviluppo di "patologie" disadattive, ma che colpa ha il resto del mondo, della società, delle persone, nella genesi e nel decorso sfortunato della nostra personalità in conflitto con se stessa? Da qualunque parte si guardi la realtà del problema, non si può sfuggire all'imperativo dell'iniziativa personale.

Warlordmaniac

Quella di cui parli è una mentalità che sarà a breve superata. Fra qualche mese raggiungeremo il 50% della disoccupazione giovanile, quindi la scelta sarà tra il dire "non lavoro" e il dire "faccio questa cosa".
L'Italia è cambiata. Molti sono emigrati, la situazione è grave.

clizia

Guarda, un tempo pensavo anche io che i prof. più rispettati fossero quelli più severi e temuti, ma da quando sono nel sostegno e lavoro gomito a gomito con molti insegnanti, ti assicuro che ho visto con i miei occhi docenti anche tranquilli e gentili venire letteralmente adorati dalla platea. Vuoi perchè sanno comunicare bene, vuoi perchè riescono a unire calma a fermezza, vuoi perchè sanno utilizzare un canale di comunicazione emotivo che a una certa età è comunque molto importante per instaurare dialogo e ascolto. Insomma, non vige e viene rispettato solo il modello del professore autoritario, perchè riscuote successo anche quello del prof. autorevole. E io ammiro quest'ultimo e invidio chi riesce ad esserlo.

Fallito91

Grazie si adesso mi sono informato meglio su internet leggendo qui:

http://www.flcgil.it/scuola/precari/...-8-ottobre.flc


In pratica devo compilare il modello d1(ho dato un'occhiata e non mi sembra facile farlo) e spedirlo in una scuola di una provincia con raccomandata a/r.
Però non capisco alcune cose:

1)Lo devo spedire ad una sola scuola oppure posso mandarle in tante? Se posso mandarle in tante devono essere tutte della stessa provincia?

2)Ho letto che bisogna fare il modello d3 per decidere le 30 scuole in cui voglio mandare la candidadura ma in un secondo momento tramite istanze online,quindi per ora non devo fare niente,ma eventualmente dove si compila non riesco a trovare il link?

3)Nella raccomandata devo mettere altra documentazione?

Warlordmaniac

Ho risposto nel quote

muttley

Per curiosità: come mai hai rinunciato ad andare a lavorare all'estero? Qui ci sono più opportunità: ovviamente se hai, come molti di noi, un profilo di medio livello (né troppo alto per fare mestieri "high-profile", né troppo basso per essere preso in considerazione per i "minial jobs") la situazione si fa difficile, ma c'é sempre la scelta dei corsi professionali, che qui sono tenuti in considerazione, diversamente da quanto accade in Italia.