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13-01-2010, 02:53
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#61
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da paule
Sto progettando una rapina in banca....
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Una cosa stile Natural born killers?
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Quote:
Originariamente inviata da paule
preciso, mi sarà servito a qualcosa studiare cinema e passare i pomeriggi nelle sale d'essays, o no? potenziamento skill
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Ecco un caso in cui l'arte è il male (cit.)
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13-01-2010, 03:22
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#62
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da MohamedCali
la famosa metacomunicazione
anche ammesso che io non possa capire (anche se essendoci passato mi sento predisposto a capire se uno apre bocca), come si fa a far parlare questa persona?
magari non lo dice chiaro e tondo quale è il problema perchè ha paura
o magari rifiuta ogni tentativo di parlarne proprio per quel motivo
ma come si fa a render consapevole una persona del fatto che non agendo danneggia solo se stessa e rischia di arrivare ad un punto di non ritorno?
lo so, la risposta potrebbe essere: gli si dice di andare da uno psicologo
ma se questa persona non ci vuole andare?
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Tu hai posto una gerarchia che io vorrei ampliare. Segno la tua gerarchia in ordine dal peggio al meglio:
1) avere un obiettivo (un desiderio) e non impegnarsi per raggiungerlo
2) avere un obiettivo e impegnarsi per raggiungerlo
tu dici che 2 è meglio di 1, e, in particolare, che il rapporto tra 2 e 1 è lo stesso rapporto tra il bene e il male. Ma io ho trovato un punto 3 che è superiore, in valore positivo, a 1 e 2, e rispetto al quale l'1 e il 2 sono il male:
3) avere un obiettivo, valutare se l'impegno necessario per raggiungere quell'obiettivo è maggiore per me che per gli altri; in caso positivo, valutare le ragioni per cui per me è necessario un impegno più faticoso che per gli altri; valutare se queste ragioni sono giuste (cioè, se è giusto che per me debba essere più faticoso che per gli altri). Nel caso in cui l'analisi riveli che il criterio secondo cui per me deve essere più faticoso che per gli altri è ingiusto ho la licenza di rinunciare a impegnarmi.
Ecco un caso in cui rinunciare a impegnarsi può essere giustificabile: quando si scopre che dovrei ingiustamente impegnarmi più degli altri allora è giustificare boicottare quell'impegno in nome di un ideale di giustizia secondo cui a parità di condizioni tutti devono avere lo stesso grado di difficoltà di impegnarsi
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13-01-2010, 11:45
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#63
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: milano
Messaggi: 1,413
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Quote:
Originariamente inviata da MohamedCali
Apatia, questa conosciuta
ma da cosa deriva?
qui in molti la hanno e anche a me coglie quando ho troppo tempo libero
capita che piano piano mi adagio, mi passa la voglia di fare le cose ed è un circolo che si autoalimenta
il concetto è:
meno fai e meno hai voglia di fare (e viceversa)
quindi il mio consiglio a chi c'è dentro fino al collo è quello di darsi una smossa, magari a piccoli passi, perchè il detto "chi si ferma è perduto" è vero!
ma dall'apatia si può uscire, bisogna avere la forza di volontà, bisogna dire "caxxo adesso basta!"
molti qui ce l'hanno perchè non hanno un lavoro o son bloccati con gli studi
e la soluzione è proprio impegnarsi e tenere sempre la mente in azione
la mente è una macchina che è in completo mutamento, si può migliorare, non fatevi abbattere dalla cattiva autostima del tipo "non so fare nulla, non voglio fare nulla"
non rimanete stravaccati a letto o sul divano, lo sapete bene come ci si sente dopo un po' (cassso lo so pure io!)
questo è un post x spronare a reagire, al di la della fobia e della timidezza, non implica solo i rapporti sociali l'agire, ma può centrare per migliorarsi
l'esser pronti mentalmente favorisce i rapporti sociali, se invece siete pure apatici partite già sconfitti con la fobia (anche se è tutto un circolo vizioso che si autoalimenta)
FORZA E' ORA DI AGIRE
usate questo topic per proporre problemi e soluzioni, l'apatia è il male e va sconfitta!
ps topic non per depressoni cronici (non è mia materia), ma per chi è solo un po' triste
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cali sai quanto combatto io con l'apatia .. meno fai e meno hai voglia di fare, devi sempre occupare la testa e trovare qualcosa che ti stimola sempre .. a volte poi c'e' qualcosa che ti mette un po giu o niente di stimolante o semplicemente ti manca la forza interiore e ti perdi .
IO ODIOOOOO L'APATIA !!!!!!!!!!!!
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13-01-2010, 12:13
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#64
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: milano
Messaggi: 1,413
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
L'apatia è una forza di attrito che ostacola la forza di volontà. Più la forza di volontà è debole più rapidamente sarà annullata da quell'attrito che ricondurrà a uno stato psichico di inerzia. Non basta quindi applicare una forza di volontà per uscire dall'attrito, ma bisogna applicare una forza di volontà che sia superiore in modulo alla forza di attrito, e inoltre bisogna applicarla costantemente, perchè l'attrito oppone costantemente una resistenza alla forza di volontà fino ad annullarla. Perciò è necessario un ambiente favorevole, che alimenti la passione, la motivazione, in modo da poter applicare continuamente quella forza necessaria ad opporsi all'apatia. Se manca quell'ambiente sarà più faticoso applicare la volontà di uscire dall'apatia.
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a me manca l'ambiente - alavoro sono sola - nessuno e' cosciente veramente che per me e' difficile trarre la forza di volonta e andare controsenso da uno stile di vita che mi crea malessere - esempio importante: quando vengo su fobiasociale e' perche mi adagio , sono in uno stato di non reazione e a volte apatica , perdo il filo delle cose piu stimolanti e piu belle che potrei fare allora finche non ritrovo la forza dentro me passo il tempo a coltivare delle situazioni che non mi aiutano a crescere e a migliorarmi , cose che magari fai senza senso solo perche la tua mente si e' abituata a farle , li devi combattere e violentare il pensiero negativo e andare contro le tue abitudini - ma io credo che questo sia un problema che accomuna tutti anche le persone meno timide /estroverse solo che confrontandomi con la mia amica ad esempio mi e' parso di capire che loro hanno molta piu forza di volonta e sopportano meno il malessere quindi hanno una risposta piu veloce che li aiuta a reagire ed a uscire da quella condizione -
ma ce la devooooo fare anche io - hihiiii
tante volte parlando e confrontandomi con i normaloni come li chiamate voi .. mi dico convintaaaa - ma a me non mi manca niente per essere come loro solo piu' forza di combattere , di non arrendermi al primo ostacolo e di non perdermi nelle cavolate . Adesso che parlando ho superato lo stato di bella addormentata vadoooo avantiiii - hihihihihih
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Ultima modifica di meryoc; 13-01-2010 a 12:19.
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13-01-2010, 13:24
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#65
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da MohamedCali
ps topic non per depressoni cronici (non è mia materia), ma per chi è solo un po' triste
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Ah, ecco, infatti.
Sei solo un pò apatico...
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Ultima modifica di paule; 13-01-2010 a 14:55.
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13-01-2010, 13:34
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#66
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
3) avere un obiettivo, valutare se l'impegno necessario per raggiungere quell'obiettivo è maggiore per me che per gli altri; in caso positivo, valutare le ragioni per cui per me è necessario un impegno più faticoso che per gli altri; valutare se queste ragioni sono giuste (cioè, se è giusto che per me debba essere più faticoso che per gli altri). Nel caso in cui l'analisi riveli che il criterio secondo cui per me deve essere più faticoso che per gli altri è ingiusto ho la licenza di rinunciare a impegnarmi.
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Come fai a valutare sempre oggettivamente la fatica necessaria prima di impegnarti? Potrebbe sembrare che richieda una sforzo maggiore rispetto agli altri, ma in realtà richiederne meno di quanto ci si aspetti.
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13-01-2010, 14:46
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#67
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Cmq a me questa storia dell'impegno non mi convince troppo e secondo me c'è un'incomprensione di fondo alla base: su questo forum ci sono persone con problemi diversi.
Un sociofobico è una persona che sente troppo il mondo esterno, ha un superego smisurato e un'autostima inesistente.
Pretendere che s'impegni di più, che cerchi di adeguarsi di più, è come chiedere ad un autolesionista di farsi più tagli, perchè finchè non si vorrà bene a prescindere dai successi non ci sarà mai successo sufficente a farlo sentire a suo agio.
Certo fottersene della situazione non aiuta a migliorarla, ma aiuta a migliorare le nostre reazioni, solo dopo, quando saremo veramente padroni di noi stessi possiamo essere liberi di cercare di raggiungere quello che realmente desideriamo.
E poi l'impegno nel miglioramento, il selfmade man mi sembra un po' come la Forza per Skywalker o il Mana per gli aborigeni della Malanesia, un mito fondamentalmente, utile per qualcuno deleterio per altri.
L'uomo è fatto più dalle circostanze di quanto l'uomo possa fare le circostanze, siamo liberi nelle scelte ma non siamo liberi di determinare la realtà. Questa a mio modesto avviso è un'illusione potente e pericolosa, generatrice di inutili frustrazioni. La vita è una giostra.
"Dio mi conceda di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare quelle che posso, e la saggezza di comprendere sempre la differenza."
L'unica cosa che cambierei in questa preghiera è Dio con io, per il resto è l'unica verità in cui al momento mi sento di credere...siamo su una cazzo di fune acrobatica (cit)
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13-01-2010, 14:57
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#68
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Ma il sociofobico, per l'appunto, non ha la capacità di comprendere la differenza, quindi magari cerca di cambiare ciò che dovrebbe accettare e non quello che invece potrebbe.
ps: comunque io la rapina la farei stile Le iene, così ci ammazziamo a vicenda e non se ne parla più
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Ultima modifica di MoonwatcherIII; 13-01-2010 a 15:02.
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13-01-2010, 15:01
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#69
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da Nick
Un sociofobico è una persona che sente troppo il mondo esterno, ha un superego smisurato e un'autostima inesistente.
Pretendere che s'impegni di più, che cerchi di adeguarsi di più, è come chiedere ad un autolesionista di farsi più tagli, perchè finchè non si vorrà bene a prescindere dai successi non ci sarà mai successo sufficente a farlo sentire a suo agio.
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DolceAmara verità...
E potrebbe valere per molti degli svariati disturbi che questo forum racchiude in sè.
Anche se non me la sento di parlare per gli altri...
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13-01-2010, 15:04
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#70
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Ma il sociofobico, per l'appunto, non ha la capacità di comprendere la differenza, quindi magari cerca di cambiare ciò che dovrebbe accettare e non quello che invece potrebbe.
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La parte finale della preghiera della serenità non è difficile per un "sociofobico", ma per un qualunque essere umano. Questo, ancora una volta, dimostra la velleità delle etichette psichiatriche.
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13-01-2010, 15:14
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#71
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Le etichette son utili, ad esempio permettono di distinguere cosa c'è nei barattoli. Non ho capito tutto quest'astio contro le etichette.
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13-01-2010, 15:21
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#72
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Bè, se chi le mette sbaglia e scambia il sale con lo zucchero...
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13-01-2010, 15:32
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#73
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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...verrebbe la pasta dolce e la torta salata...
Però poi, anche se verrebbe fuori una cena da buttare, il giorno dopo le etichette si potrebbero rimettere al loro posto e allora sì che rivelerebbero tutta la loro utilità.
Insomma, morale della favola, secondo me se viste col giusto spirito critico possono essere utili e nient'affatto deleterie.
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13-01-2010, 16:24
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#74
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Esperto
Qui dal: Apr 2007
Ubicazione: Milano
Messaggi: 1,441
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
ps: comunque io la rapina la farei stile Le iene, così ci ammazziamo a vicenda e non se ne parla più
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ok, chi fa Mister Brown?
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13-01-2010, 16:29
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#75
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Nell'Abisso
Messaggi: 1,095
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Guarda cali, sono talmente apatico che non ho neanche la forza di risponderti. L'apatia è il male? E CHI SE NE FREGA! A me non me ne frega più nulla di nulla ormai. Ti dico solo questo. Vabbè, sono le 2 (del pomeriggio) IO VADO A DORMIRE (vado a farmi 12-14 ore filate di sonno dopo averne fatte già quasi 10). Ci si vede! (se ne ho voglia....). E poi sti discorsi tipo: questo è male quest'altro è bene...mah?!...che vi sforzate a fare tanto state sempre uguale. Il giudizio sulle cose cambia solo l'apparenza delle cose non lo stato delle cose. Tutti sappiamo che la depressione, l'apatia, la fobia, l'ansia ecc...sono il male. Ma questo non serve a farci cambiare la situazione. Inutile sforzarsi troppo secondo me, il gioco non vale la candela, tanto la morte, rende inutile ogni sforzo. Vivere da depressi non è il massimo ma non è poi tanto male. Vivere da normali E' TREMENDO!!! BISOGNA FARE DEGLI SFORZI INIMMAGINABBILI!!! E PER CHE COSA POI??? Mangiare per avere le energie per lavorare e lavorare per avere i soldi per mangiare. Si mangia per lavorare e si lavora per mangiare. Produci, consuma e crepa. Voi siete pazzi, amici miei! Siete solo vittime inconsapevoli di un sistema schiavista che cerca di attirare proseliti propagandando impunemente un idea materialista e cinica della vita. Come se la vita si fondasse sul FARE e non sull'ESSERE. Se non FAI non SEI. Che bella filosofia del cazzo. Mamma mia cali! Il tuo cinismo mi spaventa. E tanto. Bè...contento tu...Se uno è felice vivendo senza fermarsi a pensare perchè sta vivendo...meglio così in fondo. Meglio vivere nell'ignoranza e seguire la corrente piuttosto che fermarsi a pensare:"MA CHE CAZZO STO FACENDO?" Tu hai detto una volta che la vita è competizione. Bè...nello sport alla fine di una competizione si premiano i migliori. In quel caso vale la pena competere. Ma nella vita? Ne vale la pena? Alla fine della vita qual'è premio riceverai eh? La morte? Quella caro mio, è uguale per tutti. Tu veramente pensi che alla fine della vita, qualcuno sarai premiato se hai vissuto facendo più cose di me o di un'altra persona? Lo capisci che fare le cose non ha senso? Se uno fà una cosa perchè gli piace è un conto, ma se uno fà una cosa perchè la deve fare o per seguire la corrente è una stronzata secondo me. Io non provo piacere nel fare nulla ormai. Certo, anche non fare nulla non è piacevole ma neanche stancante. Preferisco di gran lunga l'apatia al cinismo. Almeno non si combatte, quindi è impossibile perdere. Ed è anche l'unico modo per vincere.
E noi tutti qui dentro e anche fuori, buoni o cattivi che siamo, belli o brutti, ricchi o poveri, fobici o normali, felici o infelici, prima o poi dobbiamo tutti morire. E solo allora, almeno, saremo tutti uguali. Quindi, niente aldilà, niente premio e niente di niente. Soltanto il niente.
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13-01-2010, 16:52
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#76
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,554
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Dietro l'apatia c'è la procrastinazione
Dietro la procrastinazione c'è la paura di qualcosa
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Prima non conoscevo questo termine... Ora credo di esserne l'icona.
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13-01-2010, 16:58
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#77
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Ciao caos anch'io la penso piu' o meno come te,io cerco di fare le cose che mi fanno stare bene senza seguire schemi prestabiliti come fa' la maggior parte delle persone.
Ho letto la tua biografia e quello che hai scritto mi ha fatto capire che sei una bella persona sensibile e profonda ma nel mondo di oggi piu' sei cosi' e piu' sei destinato a soffrire e a prenderti " pesci in faccia"dalle persone perche'la sensibilita' d'animo viene vista come una debolezza e non come un valore in piu', in parecchi punti e come se avessi rivisto il film della mia vita.
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Ultima modifica di Mr.Ripley; 13-01-2010 a 17:05.
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13-01-2010, 17:01
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#78
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Come fai a valutare sempre oggettivamente la fatica necessaria prima di impegnarti? Potrebbe sembrare che richieda una sforzo maggiore rispetto agli altri, ma in realtà richiederne meno di quanto ci si aspetti.
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Se considero la volontà psichica come una forza fisica e l'apatia come una forza di attrito è chiaro che devo oggettivizzare le sensazioni psichiche come se fossero reali. Quindi anche la sensazione illusoria di fatica la devo considerare una fatica reale: quando quella cosa non mi sembrerà più faticosa riuscirò a farla, ma il fatto che non mi sembra più faticosa in un certo senso fa sì che è come se fosse una cosa diversa da prima, più facile.
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13-01-2010, 20:06
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#79
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Esperto
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Italia
Messaggi: 1,389
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Quote:
Originariamente inviata da caostotale23
Guarda cali, sono talmente apatico che non ho neanche la forza di risponderti. L'apatia è il male? E CHI SE NE FREGA! A me non me ne frega più nulla di nulla ormai. Ti dico solo questo. Vabbè, sono le 2 (del pomeriggio) IO VADO A DORMIRE (vado a farmi 12-14 ore filate di sonno dopo averne fatte già quasi 10). Ci si vede! (se ne ho voglia....). E poi sti discorsi tipo: questo è male quest'altro è bene...mah?!...che vi sforzate a fare tanto state sempre uguale. Il giudizio sulle cose cambia solo l'apparenza delle cose non lo stato delle cose. Tutti sappiamo che la depressione, l'apatia, la fobia, l'ansia ecc...sono il male. Ma questo non serve a farci cambiare la situazione. Inutile sforzarsi troppo secondo me, il gioco non vale la candela, tanto la morte, rende inutile ogni sforzo. Vivere da depressi non è il massimo ma non è poi tanto male. Vivere da normali E' TREMENDO!!! BISOGNA FARE DEGLI SFORZI INIMMAGINABBILI!!! E PER CHE COSA POI??? Mangiare per avere le energie per lavorare e lavorare per avere i soldi per mangiare. Si mangia per lavorare e si lavora per mangiare. Produci, consuma e crepa. Voi siete pazzi, amici miei! Siete solo vittime inconsapevoli di un sistema schiavista che cerca di attirare proseliti propagandando impunemente un idea materialista e cinica della vita. Come se la vita si fondasse sul FARE e non sull'ESSERE. Se non FAI non SEI. Che bella filosofia del cazzo. Mamma mia cali! Il tuo cinismo mi spaventa. E tanto. Bè...contento tu...Se uno è felice vivendo senza fermarsi a pensare perchè sta vivendo...meglio così in fondo. Meglio vivere nell'ignoranza e seguire la corrente piuttosto che fermarsi a pensare:"MA CHE CAZZO STO FACENDO?" Tu hai detto una volta che la vita è competizione. Bè...nello sport alla fine di una competizione si premiano i migliori. In quel caso vale la pena competere. Ma nella vita? Ne vale la pena? Alla fine della vita qual'è premio riceverai eh? La morte? Quella caro mio, è uguale per tutti. Tu veramente pensi che alla fine della vita, qualcuno sarai premiato se hai vissuto facendo più cose di me o di un'altra persona? Lo capisci che fare le cose non ha senso? Se uno fà una cosa perchè gli piace è un conto, ma se uno fà una cosa perchè la deve fare o per seguire la corrente è una stronzata secondo me. Io non provo piacere nel fare nulla ormai. Certo, anche non fare nulla non è piacevole ma neanche stancante. Preferisco di gran lunga l'apatia al cinismo. Almeno non si combatte, quindi è impossibile perdere. Ed è anche l'unico modo per vincere.
E noi tutti qui dentro e anche fuori, buoni o cattivi che siamo, belli o brutti, ricchi o poveri, fobici o normali, felici o infelici, prima o poi dobbiamo tutti morire. E solo allora, almeno, saremo tutti uguali. Quindi, niente aldilà, niente premio e niente di niente. Soltanto il niente.
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Poi la fine un giorno
arrivò per noi
dammi un pò di vino
con l'idrolitina
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13-01-2010, 22:23
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#80
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Intermedio
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 277
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
3) avere un obiettivo, valutare se l'impegno necessario per raggiungere quell'obiettivo è maggiore per me che per gli altri; in caso positivo, valutare le ragioni per cui per me è necessario un impegno più faticoso che per gli altri; valutare se queste ragioni sono giuste (cioè, se è giusto che per me debba essere più faticoso che per gli altri). Nel caso in cui l'analisi riveli che il criterio secondo cui per me deve essere più faticoso che per gli altri è ingiusto ho la licenza di rinunciare a impegnarmi.
Ecco un caso in cui rinunciare a impegnarsi può essere giustificabile: quando si scopre che dovrei ingiustamente impegnarmi più degli altri allora è giustificare boicottare quell'impegno in nome di un ideale di giustizia secondo cui a parità di condizioni tutti devono avere lo stesso grado di difficoltà di impegnarsi
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e sei sicuro che i tuoi sensi non ti ingannano sulle tue reali capacità?
magari la fobia ti fa fare un errore di valutazione
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