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Vecchio 14-02-2012, 00:09   #1
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Con quali film avete iniziato ad appassionarvi al cinema? E come è proseguito poi il processo di evoluzione che dai Goonies vi ha portati a Sokurov?
Io ho cominciato con la saga di Ritorno al futuro (il cui primo episodio avrò visto una cinquantina di volte e che non mi stanco mai di rivedere) e Indiana Jones, senza disdegnare le commediacce scollacciate dei Nando Cicero. Durante il periodo liceale venne fuori Pulp Fiction e il tarantinismo finì per contagiare critici di tutti i tipi, dai più seriosi ai gigioni come Tommaso Labranca...ovviamente io non potevo mancare all'appello, quindi mi buttai a capofitto nel cinema di genere, la cosiddetta exploitation, investito in pieno dall'ondata di interesse morboso per il mondo dimenticato dei b movies. All'inizio ero solito andare presso una videoteca di Busto Arsizio, piena di titoli appetitosi per i trashisti più incalliti, alternando sporadiche letture dei vari Amarcord, Fangoria ecc. Poi venne internet e l'esplorazione della septième art divenne totale...conseguentemente l'università mi portò ad interessarmi alla nouvelle vague, al cinema novo brasiliano, al realismo russo e a tante cose che forse non avrei mai scoperto se i miei gusti non si fossero mai discostati dai titoli di cassetta.
Adesso è finito il periodo del fondamentalismo cinefilo per cui solo Angelopoulos e Jancso meritano una visione integrale, tuttavia su questioni di seria importanza come l'abolizione del doppiaggio in favore dei sottotitoli non ho mai smesso di essere intollerante
Vecchio 14-02-2012, 03:30   #2
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

E' stato mio padre a iniziarmi al cinema. Così durante l'infanzia i miei miti erano cowboy, gangster e poliziotti, rigorosamente ammerigani, ché lo spaghetti per mio padre era un vero e proprio insulto al genere western. Sopratutto Shane, cavaliere solitario interpretato da Alan Ladd, che arriva in una vallata, protegge una famiglia dai soprusi e poi riparte, nuovamente solitario, aveva un notevole fascino sul mestesso bambino. Lo stesso dicasi per Spartacus, primo film di K. che ho visto, in virtù della datazione dei film che mio padre prediligeva e tuttora predilige. Poco più tardi, in biblioteca, presi a prestito la Storia del cinema di fantascienza di Giovanni Mongini, Fanucci Editore (clicca qui: quanti ricordi e quanta nostalgia quelle copertine bianco-nero-verdi ). Li lessi e li rilessi, di molti film quei volumi contenevano una trama dettagliatissima in forma di sceneggiatura che riportava anche molti dialoghi. E così divenni appassionato dei mostri che vengono dallo spazio, di tarantole giganti, mantidi omicide, invasioni degli ultracorpi, esperimenti di mad doctors dagli esiti terrificanti... Jurassic Park è stato uno dei primi film che ho visto in sala. Non c'entra con la fantascienza anni '50 però... c'entra. Poi tra un Forrest Gump e un Apollo 13 è stato naturale iniziare a sentire stretto il cinema "commerciale" e contemporaneo e sentire l'esigenza di guardare oltre i confini geografici del cinema americano ed europeo ma anche e soprattutto nel cinema del passato. Non ho usato internet, anche perché non ce l'avevo , bensì videonoleggio e Fuori Orario, e più tardi i DVD. Kubrick, Tarkovskij, Hitchcock, Bresson, Truffaut, Rohmer, Cronenberg, Scorsese, Lynch, Kieslowski e tanti altri divennero di volta in volta i miei favoriti, fino ad arrivare appunto a Sokurov.

Ultima modifica di Moonwatcher; 14-02-2012 a 10:58.
Vecchio 14-02-2012, 08:40   #3
Banned
 

Temo che mi dilungherò...
Mi sono appassionato al cinema da solo, per sopportare un'infanzia tristissima, da recluso e senza amici.
La tv era l'unico strumento che potevo usare, ma da piccolissimo mi toccava vedere quello che sceglieva mio padre: qualche western (alcuni bellissimi, me ne sarei reso conto dopo) o spaghetti western, commedie italiane di cassetta, musicarelli, i polizieschi ultra reazionari con Charles Bronson, ecc; ma di mio sceglievo qualche film fantasy o di avventure (quelli di Spielberg e di Zemeckis, per intenderci).
Grazie a mia madre mi venne la passione precoce per il melò americano (quelli coloratissimi di Douglas Sirk furono subito tra i preferiti), ma anche certe commedie americane classiche ancora oggi intramontabili (Vacanze Romane, Colazione da Tiffany, i film di Capra ecc, ecc), poi anche i melò italiani di Matarazzo (che mi sembravano piuttosto iettatori, a dire il vero), e poi ancora la commedia all'italiana degli anni d'oro (i vari Risi, Monicelli, Germi, Comencini), i film di Totò e quelli con Jerry Lewis, ecc.
Alle elementari cominciò la passione per gli horror e i thriller.
Tutti quelli che riuscivo a beccare in Tv li guardavo.
Ricordo che a casa di un parente leggevo delle guide ai programmi televisivi e lì c'erano le trame dei film.
Cominciai a familiarizzare con i nomi dei registi e volevo saperne di più.
Tramite enciclopedie ebbi le prime infarinature sulla storia del cinema e cominciai a seguire (tramite tv/televideo/giornali) i festival del cinema.
Mi segnavo tutti i film che passavano per i festival di Cannes, Venezia e Berlino e poi li cercavo nel corso degli anni nelle programmazioni televisive.
Al cinema non mi ci portava nessuno (), ma da adolescente comincia ad andarci da solo e raramente con qualcuno.

[Il primo festival che ho seguito a distanza è stato Venezia '90 (avevo 12 anni): ho ancora un diario scolastico in cui sono segnati tutti i titoli: c'erano Quei bravi ragazzi di Scorsese, Un angelo alla mia tavola della Campion, ma vinse Rosencrantz e Guilderstern sono morti di Tom Stoppard!]

Poco dopo scopro la programmazione notturna di Fuori Orario.
Quella è stata la fonte primaria di cultura cinematografica: ho visto con occhi sbarrati filmoni come Hiroshima mon amour, Le lacrime amare di Petra von Kant, L'infanzia di Ivan, i classici di Wilder, Hawks, Ford, Lubitsch, i film di Fellini, Antonioni, Bunuel, Bergman, Herzog, i classici del muto, poi Kieslowski e robe sempre più impegnative (sono arrivato anche io a Godard, Angelopoulos, Jancsò e Rocha ).
Però innamorandomi del cinema d'autore non mi sono messo affatto a disprezzare i film popolari e commerciali.
Anzi, ho sviluppato una passione divoratrice in tutte le direzioni, un'ansia di vedere tutto, di catalogare e recuperare tutto (non sarà mai possibile, ma poco importa).
E così comincio con le liste e le filmografie, scritte pure sui quaderni scolastici
Comincio a leggere le riviste di critica cinematografica e libri di storia del cinema (cominciando da quelli tascabili firmati da Di Giammatteo), poi ho preso il primo dizionario: Il Mereghetti (ancora oggi amore/odio per lui, ma mi è utile, non lo posso negare).
Mi iscrivo al cineclub della mia città e lo frequento timidamente per qualche anno.
Quindi tantissime registrazioni da Fuori Orario (qualcuno o qualcosa benedica Ghezzi!), compro Filmtv, Cineforum, Segnocinema, Duel (poi Duellanti), ma non sempre, viste le poche risorse economiche.
Guardo di tutto e vado sempre a caccia di film, affidandomi soprattutto ai nomi dei registi (Es: in tv c'è un Lang che mi manca? Lo guardo subito!)

Mi iscrivo al Dams con passione, una preparazione di base molto buona (da autodidatta, appunto), ma le mie fobie e i guai economici mi frenano e mandano tutto all'aria: solo 11 esami in 5 anni e devo lasciare, causa mezzo esaurimento, primi ricoveri, ecc.
Altra storia, questa.

Ma durante l'università vivo letteralmente dentro la Cineteca di Bologna e mi abbuffo ancora di film con le sue meravigliose rassegne e con la sua programmazione di classe.

Dal 2008 ho finalmente internet, e non posso negare che mi abbia aiutato a colmare qualche lacuna.

Nella mia schifosissima vita il cinema mi ha aiutato a sopportare la solitudine e il senso di estraneità a tutto e tutti.

Anche io conduco la mia battaglia contro l'ignobile doppiaggio

Al giorno d'oggi non so dirvi quale sia il mio film preferito e chi sia il mio regista del cuore.
Sono tanti e amo cineasti che fanno film di generi diversi.
Si va: da Hitchcock a Germi, da Clouzot a Tsai Ming Liang, da Romero a Peckinpah, da Ioseliani a Lubitsch, da Melville a Haneke, da Resnais a Powell, da Imamura a Ferreri, da Wilder a Chabrol, da Minnelli a Jarmusch, da Fassbinder a Lynch, da Cukor a Bunuel, da Bergman a Blake Edwards, da Wong kar wai a Bela Tarr, da Carpenter a Woody Allen... e cosi via. Tanta roba diversa.
Ma da un po' di tempo guardo anche molti film che non hanno un nome importante o conosciuto sui titoli di testa.

Scusate il papiro. E' una malattia.
Vecchio 14-02-2012, 09:26   #4
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Con quali film avete iniziato ad appassionarvi al cinema? E come è proseguito poi il processo di evoluzione che dai Goonies vi ha portati a Sokurov?
cosa c'è di sbagliato nei Goonies?
io sono ancora fermo lì, non ho notato una grossa evoluzione nei miei gusti cinematografici

tralaltro i Goonies è stato il secondo film che ho visto al cinema (il primo fu E.T. ma ho ricordi confusi in merito)
Vecchio 14-02-2012, 11:05   #5
Banned
 

Mio padre è un patito della fantascienza, l'unica volta che mi ha portata al cinema solo io e lui è stato per vedere "Il ritorno dello jedi", adora Stanlio e Ollio, la commedia americana anni 50-60, adora Peter Sellers, Hitchcock , ama Totò e tutti gli attori italiani geniali dell'epoca....Diciamo che le basi c'erano, ma poi io ci ho messo del mio e ho rovinato tutto

Ultima modifica di Ishtar; 14-02-2012 a 21:13.
Vecchio 14-02-2012, 11:19   #6
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
cosa c'è di sbagliato nei Goonies?
Ma infatti non c'è nulla di sbagliato nei Goonies e a me sta abbastanza sul cazzo il fondamentalismo cinefilo, come ogni forma di fondamentalismo.

Leo abbiamo internet dallo stesso anno!
Però io non l'ho mai usato per colmare le lacune, salvo pochissimi titoli, tra cui Eraserhead, che tra l'altro ora è disponibile in DVD, e mi sa che prima o poi me lo compro.
Un po' mi sta venendo voglia, per vedere alcuni titoli altrimenti irrecuperabili, ma odio vedere i film al pc e poi... boh, è una questione complicata.

Altri film che ho visto e rivisto durante l'adolescenza sono stati: Il mondo dei robot, Ritorno al futuro (io preferivo il secondo perché se ben ricordo conteneva paradossi temporali ancora più arditi ), Terminator, Alien (il primo, diffidare dalle imitazioni), Guerre stellari, Duel...
Vecchio 14-02-2012, 11:26   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Ma infatti non c'è nulla di sbagliato nei Goonies e a me sta abbastanza sul cazzo il fondamentalismo cinefilo, come ogni forma di fondamentalismo.

Sei il mio idolo, ragioniamo allo stesso modo
Vecchio 14-02-2012, 12:11   #8
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

A Sokurov ci devo ancora arrivare, però è tra i miei obiettivi, almeno voglio provarci.
Sono un appassionato ma tecnicamente non me ne intendo di cinema, per me è più intrattenimento ed emozioni.
I miei preferiti in assoluto sono Leone e Scorsese in primis, subito dopo Kubrick, Hitchcock (di cui ancora ne devo vedere molti), Tarantino.
Ho visto anche diversi film di Lang, sempre molto belli quelli che ho visto soprattutto M e Furia; devo assolutamente approfondire la filmografia di Pasolini e Tarkovskij dei quali ho visto solo Accattone e Solaris ma che ho adorato.
Poi altri che potrei citare e dei quali vedo un film a prescindere da tutto ma solo perché l'hanno fatto loro sono Lumet, De Palma, Coppola, Dino Risi, Monicelli, Wilder, Forman, Spike Lee, e altri.

Quelli che voi avete citato ed io no, non li conosco bene o non li ho digeriti molto.

Per quanto riguarda gli attori: Gassman, De Niro, Sordi e Volontè, li vedrei anche se rimanessero due ore fermi immobili a non fare nulla, poi quando si accoppiano con i registi sopracitati godo.
Tra i film che avrò visto miliardi di volte cito anch'io Ritorno al Futuro, Rocky, Il Pianeta delle Scimmie (del '68), i primi due Fantozzi, la maggior parte dei film di Verdone, di Benigni e di Jim Carrey anche alcuni trash della commedia italiana di fine anni '80 e inizio anni '90 come Fratelli d'Italia e Sognando la California.

Insomma ho ancora mooooolto da scoprire, spero di aver colmato molte lacune quando sarò anziano come voi.
Vecchio 14-02-2012, 12:35   #9
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da eVito Corleone Visualizza il messaggio
spero di aver colmato molte lacune quando sarò anziano come voi.
Azz, mi stavi quasi simpatico e con questa ti sei rovinato.

Scherzo.
Vecchio 14-02-2012, 14:15   #10
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Uhm... quasi mi vergogno a postare dopo di voi ma babbè...
Già che partecipo al gioco dei film, cercherò di spiegare come funziono..!


Mi piace tutto, siano film, libri, musica, macchie sull'asfalto a forma di coniglietto..
Però non ho nessuna passione viscerale (come l'avete voi) che mi spinga a ricercare, a studiare, catalogare,
buttarmi in un argomento specifico per saperne e goderne il più possibile.
Perciò..
Il mio rapporto con l'arte (e quindi anche il cinema) è casuale, pigro, incostante, contradditorio, ironico..
2 esempi per periodo:
Bambino - la storia infinita, senza esclusione di colpi
Adolescente - braveheart, al di la dei sogni (che Leonard odia se non ricordo male!! ma fu il mio film preferito per un bel po'!)
Post-adolescente - internet (e qui mi sono sbizzarrito, ma con il criterio della casualità di cui sopra.
Prediligo film comici/assurdi, filosofico/provocatori, social/emotivi, ma non ce ne sono molti che non riguarderei.
Una attrattiva - anche di natura tecnica - particolare verso i cartoni animati, di qualsiasi tipo..)


Vecchio 14-02-2012, 16:33   #11
Avanzato
L'avatar di Maweeney
 

Mi son sempre piaciuti i film – come a tutti credo. Non vedo grandi evoluzioni nei miei gusti essendo sempre stato più o meno aperto a tutto. Preferisco roba più character driven cmq. Devo anche aggiungere che non inseguo le mie traccie e tendo a dimenticare quasi immediatamente le cose viste; guardo film spesso senza sapere chi è il regista etc. e personalmente ho una leggera avversione verso il culto del cinema. Cut.

Mi rivedo un pò nella descrizione di Allocco, sono capace ti esaltarmi puntualmente (per esempio costringo i mei conoscenti - anche quelli online - a guardare i film con me e gli terrorizzo nella discussione dopo; mi piace vedere o rivedere le cose attraverso gli occhi degli altri) ma non vedo minimamente il bisogno della cura, dello studio o della collezione etc. Per me è la cosa più naturale del mondo passare da Karate kid a qualche film più "impegnativo".
Vecchio 16-02-2012, 16:46   #12
Esperto
L'avatar di Moonwatcher
 

Quote:
Originariamente inviata da LeonardKraditor Visualizza il messaggio
poi ho preso il primo dizionario: Il Mereghetti (ancora oggi amore/odio per lui, ma mi è utile, non lo posso negare)
Poi mi son dimenticato... volevo dire che il mio primo invece fu il Farinotti, dizionario rilegato in quattro volumi che possedeva guarda caso... sempre mio papà.

Magari non si è sempre d'accordo col Mereghetti e col Morandini ma c'è un mondo tra i primi due e il Farinotti che giudica i film dalla loro vedibilità ("Capitan Blood che duella sulla tolda di una nave è ancora oggi vedibile": giuro che lo dice nella scheda di un film di Bresson, sacrilegio! ). E che pensa che il cinema è morto nel '79 con Apocalypse Now.
Vecchio 16-02-2012, 16:51   #13
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
E che pensa che il cinema è morto nel '79 con Apocalypse Now.
Il 1979 è proprio l'anno dei capolavori

Comunque il cinema non può morire prima che sia stato realizzato l'ultimo capolavoro
Vecchio 16-02-2012, 16:52   #14
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Poi mi son dimenticato... volevo dire che il mio primo invece fu il Farinotti, dizionario rilegato in quattro volumi che possedeva guarda caso... sempre mio papà.

Magari non si è sempre d'accordo col Mereghetti e col Morandini ma c'è un mondo tra i primi due e il Farinotti che giudica i film dalla loro vedibilità ("Capitan Blood che duella sulla tolda di una nave è ancora oggi vedibile": giuro che lo dice nella scheda di un film di Bresson, sacrilegio! ). E che pensa che il cinema è morto nel '79 con Apocalypse Now.
Anche mio padre lo dice sempre che dal 1980 in poi non ci sono più stati grandi film, infatti lui parla sempre per luoghi comuni e ripete frasi sentite in giro soprattutto in tv, magari ha sentito proprio Farinotti o qualche suo discepolo, inutile dire che a mio padre nemmeno rispondo, non amo fare discussioni con chi non conosce le cose o parla per partito preso.
Vecchio 16-02-2012, 17:22   #15
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Poi mi son dimenticato... volevo dire che il mio primo invece fu il Farinotti, dizionario rilegato in quattro volumi che possedeva guarda caso... sempre mio papà.

Magari non si è sempre d'accordo col Mereghetti e col Morandini ma c'è un mondo tra i primi due e il Farinotti che giudica i film dalla loro vedibilità ("Capitan Blood che duella sulla tolda di una nave è ancora oggi vedibile": giuro che lo dice nella scheda di un film di Bresson, sacrilegio! ). E che pensa che il cinema è morto nel '79 con Apocalypse Now.
I dizionari sono il male, inutile girarci intorno, ma il male dei mali è proprio il Farinotti

Vai a leggere cosa scrive di Un bacio e una pistola di Aldrich!
Ma come caxxò si fa, dico io!
Io lo vedo tramite Mymovies, dove sono riportate le schede.
E poi in due righe DUE (!) racconta un film (compreso il finale!!!) e appioppa una stella a un film importantissimo come quello di Aldrich??
Tra l'altro un personaggio odioso, il Farinotti.
Il suo dizionario è demenziale.

Maledetto l'inventore delle stellette!
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