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17-02-2018, 22:46
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#1
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Intermedio
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 152
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Oggi, non so neanche perché, mi è tornato in mente un episodio della mia vita risalente a un po' di anni fa e ha stimolato una di quelle riflessioni che alla fine ti fa dire: "non ho speranze".
Immaginate di essere in un gruppo, di essere socialmente strani e quindi di subire continuamente allusioni, risatine e così via. Una forma lieve di bullismo insomma. È insopportabile ma fate finta di niente perché in fondo non avete alternativa.
Poi un giorno vi girano i c******i per altre cose e... BOOM! La vittima reagisce, si fa sentire in modo piuttosto aggressivo. Tira fuori tutto quel che ha accumulato.
Silenzio tombale.
Il giorno dopo tutti gentilissimi, sembra un sogno. Poi viene l'estate, pausa. Passa l'estate e nessuno ti chiama. Complimenti, vittima. Hai reagito e sei rimasta nuovamente sola.
Insomma, mi rendo conto di non avere scelta. Mi ritrovo in questa condizione di solitudine perché non accetto il mio ruolo sociale, che è quello della vittima.
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Ultima modifica di Hopeless01; 17-02-2018 a 22:49.
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17-02-2018, 22:51
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Ubicazione: Italia
Messaggi: 4,240
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Hai fatto bene a reagire anche se hai perso il ruolo di perdente che avevi e gli "amici".
Solo così ti rispettano e capiscono che hai le palle.
Mai farsi mettere i piedi in testa, per loro il gioco è finito e tu non hai perso nulla di buono.
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17-02-2018, 22:51
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 1,197
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Perchè se invece non avesse reagito gli altri l'avrebbero chiamata dici? Da come dici la ritenevano un'idiota già prima
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17-02-2018, 23:02
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,885
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In un certo qual modo la solitudine permeava anche le tue attività sociali, soltanto che aveva, nel mentre, il brutto vizio di schernirti per suo diletto... il ché, a mio modo di veder la cosa, è anche peggio: tra lo scegliere tra l'aver """amicizie""" ed il non averle credo che la miglior scelta ricadrebbe in quest'ultima opzione, giacché l'altra ha la tacita presunzione di farti vivere in un illusorio e tirannico senso di compagnia.
Nessuno dovrebbe mai accettare ciò che non si è, in questo caso un giullare di una corte corrotta nell'animo.
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Ultima modifica di Jai; 17-02-2018 a 23:07.
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17-02-2018, 23:16
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#5
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Avanzato
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 409
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Ma sta peggio cosa? Preferivi non ribellarti e...venir trattata di merda ma cercata? Davvero?
Il mondo è pieno di contesti diversi, vari quante sono le persone. Chiunque può piacere e venir rispettato, basta che il contesto sia adatto.
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18-02-2018, 00:49
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#6
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Intermedio
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 152
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Nessuno dovrebbe mai accettare ciò che non si è, in questo caso un giullare di una corte corrotta nell'animo.
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Se guardo al passato le varie esperienze si assomigliano tutte... e a me sembra proprio quello il mio ruolo, il giullare. Non potendone più mi sono ribellata, rimanendo sola. È capitato diverse volte con lo stesso esito. Come osservavi giustamente, però, ero sola anche prima, nel gruppo. Resta il fatto che l’unico modo di avere contatti, per me, è quello di accettare di essere una vittima. Altrimenti devo accontentarmi dell’elemosina sociale proveniente dal nucleo familiare, che di tanto in tanto ti concede qualche attenzione.
Faccio questo discorso anche alla luce di quanto leggo spesso sul forum, dell’esperienza altrui. Che sia sul lavoro, tra amici o in altre situazioni sociali, pare che un certo tipo di persona sia destinata ad essere l’idiota di turno e non può uscirne in nessun modo.
Forse dipende anche dal fatto che la vittima, al contrario dei carnefici che operano in modo costante e subdolo, “esplode” di colpo e finisce per sembrare perfino violenta. Quindi in un modo o nell’altro si è percepiti come persone strane.
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18-02-2018, 01:30
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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eh beh hai fatto bene! e vedi un po' che uno per farsi accettare deve subire le prese in giro, non esiste proprio.
cmq si, in un modo o nell'altro o facciamo le vittime o esplodiamo, siamo cmq visti come strani e veniamo emarginati
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18-02-2018, 13:12
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,249
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Ma e' logico che e' andata cosi , non capisco sto bisogno di piacere a gente che ti percula , volevi sbroccare e restare amico di quella gente? Bah
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18-02-2018, 14:25
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#9
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,361
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È inevitabile che prima o poi sbrocchi, non è una cosa che puoi evitare se continuano a punzecchiarti gli zebedei...
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18-02-2018, 14:52
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,883
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Quote:
Immaginate di essere in un gruppo, di essere socialmente strani e quindi di subire continuamente allusioni, risatine e così via. Una forma lieve di bullismo insomma
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io ringrazierei che gente cosi' non mi chiama e mi sta al largo, di avergli fatto capire che se han bisogno di un capro espiatorio per divertirsi meglio ne cerchino un altro perche' io non sto come agnello sacrificale ma mi ribello
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Ultima modifica di cancellato2824; 18-02-2018 a 14:58.
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18-02-2018, 15:33
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#11
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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perchè stare con gente che ti prende in giro e ti rende lo zimbello del gruppo? sinceramente è meglio stare da soli che trascorrere del tempo con gente che ti umilia e hai fatto benissimo a reagire, anzi dovevi importi già dall'inizio e mandarli a quel paese. Approfittano della persona debole e sensibile per aumentare il proprio ego, per sentirsi fighi
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18-02-2018, 16:05
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#12
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Avanzato
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 424
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Sta gente meglio perderla che trovarla,. Il giorno che incontrerai persone d'animo sincero non ti sentirai più una vittima ma parte integrante del gruppo.
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