Ennesimo topic, ma ormai molti topic mi sembrano dei rispettivi proprietari e non me la sento di interferire.
Comunque in questa piacevole giornata di inizio giugno per una volta ero solo in casa e di solito mi vengono sempre i pensieri. Così saltano fuori i soliti discorsi, argomenti, mezze paranoie...in sintesi a 32 anni mi porto ancora dietro da anni il quesito di scegliere una vita melanconica da single fuori dalla società (l'attuale) o una vita un po' più piena con le rotture di balle del cercarsi qualcuna, un giro sociale ed altro. Ancora non sono riuscito a capirlo e non so come fare.
Fino ad adesso sono un'anima sciolta ed eccetto ai miei coinquilini non devo render conto a nessuno di quello che faccio (e le poche volte che capita mi girano le balle).
A 32 anni dopo anni di sofferenze ho forse raggiunto quasi senza volerlo quello che molti cercano: un lavoro fisso, una macchina, forse fra 2 anni avrò una casa di proprietà nuova di zecca, a mio nome, tutta per me (no, niente piscina)...non fumo, non mi drogo, non faccio coglionate, mi considero una persona a posto, non un grezzone...TEORICAMENTE ho tutto quello che serve per risultare attraente e affidabile, praticamente guardando i gusti della gente media ho poco o niente. Perché sono gli uomini che "devono accontentarsi" (come mi è stato sempre detto), mica le donne. Essendo pauroso e incapace di gustarsi la vita, poco piacente e poco interessante non avendo chissà che da dire, da realista quale sono non ho mai considerato l'idea che qualcuna possa essere attratta da me nonostante le caratteristiche prima esposte.
L'idea è di essere comunque vecchio, passato. Nel tempo del cazzeggio a volte mi capita di finire su youtube nei canali delle "nuove generazioni" e vedere che fra me e loro c'è un abisso di tempo e cultura un po' mi umilia.
Una vita dove hai ciò che chiunque vuole ma passata nella solitudine e vissuta nel disagio mentale sembra quasi un dare e un togliere...
Per adesso non mi viene da aggiungere altro.