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Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
A fermarmi è stato solo il maledetto istinto primordiale della vita, solo una meccanica reazione chimica nel cervello.
Se esistesse un'eutanasia indolore, come addormentarsi e non svegliarsi più non esiterei. Prima o poi, speso presto, il dolore di vivere diventerà più forte della paura, e allora riuscirò a compiere la cosa più sensata.
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Per me è esattamente la stessa cosa.
Ultimamente ho solo avuto piccoli raptus con episodi di autolesionismo ma erano solo tagli superficiali lungo le vene e qualche disegno intagliato sul braccio come sfogo per la rabbia e i sensi di colpa; e un paio di volte ingerito i farmaci con una cospicua quantità di alcolici.
Penso in continuazione, fantastico, su situazioni più importanti ad esempio la tua del ponte, ma come dici tu c'è sempre quell'istintiva reazione chimica di paura del dolore.
Se potessi andrei in Svizzera per il suicidio assistito senza pensarci due volte.
Oppure, dato che ho scoperto da poco di soffrire di crisi epilettiche, sarebbe fantastico avere una crisi improvvisa, perdere i sensi, cadere sbattendo la testa e rimanere lì, senza che io mi sia reso conto di niente.
Spero anch'io che un giorno il dolore, la sofferenza, la stanchezza di vivere trionfino su tutto il resto.
Mi sono dato come tempo di scadenza i 30 anni.
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Originariamente inviata da Gendo
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Ti capisco perfettamente.
Anche per me la vita ha perso totalmente senso.
Dopo anni di terapie psicologiche, farmacologiche e tentativi vari con i quali nulla è cambiato.
Ora come ultima spiaggia sono ricoverato in una struttura psichiatrica e credo che il mio percorso si concluderà qui.
Non ho più alcuna prospettiva, speranza o sogno per il futuro.
Vado avanti ora per ora, e mi strascino fino a sera grazie a quel minimo effetto che fanno i farmaci (perché sì, sono pure resistente a quelli e ho cambiato spesso terapia; tuttora me la stanno cambiando) e cercando di sopportare, per quanto possa, l'ansia, lo stress, la depressione, i pensieri suicidi, l'anedonia, i pensieri intrusivi del DOC...
Perché dobbiamo vivere così? Questo non è vivere, è sopravvivere senza alcuno scopo, andare avanti per inerzia...