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16-05-2013, 00:07
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#1
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Scrivo questa cosa avvilitissimo dopo una situazione sociale che ha messo per l'ennesima volta a nudo tutte le mie inadeguatezze.
31 anni, niente titolo di studio, niente patente, intelligenza emotiva paragonabile a quella di un bambino di 11 anni, esperienze prossime allo zero sia dal punto di vista lavorativo sia relazionale.
Razionalmente so che ho ancora la possibilità di uscire da una vita che - lo dico chiaro - non vale assolutamente la pena di essere vissuta, ma in ogni caso mi sento di invitare gli utenti più giovani a non sprecare tempo e a provare di tutto per non fare la mia stessa fine.
Non so come, non ho consigli da dare, in certi periodi mi sono anche sentito nella giusta direzione, come se dei miglioramenti fossi riuscito ad ottenerli, ma adesso che mi trovo di fronte a una sorta di morte sociale quando sembrava che uno spiraglio si fosse aperto, mi sono reso conto per l'ennesima volta che le occasioni vanno sapute prendere, afferrare, o sfuggiranno sempre.
Questa, secondo me, è la più importante motivazione che deve portare il fobico/evitante a qualsiasi sforzo per superare le sue difficoltà, a superare la propria fobia o timidezza invalidante.
E' dannosissimo perdere tempo ad aspettare l'occasione d'oro, l'evento casuale, la relazione facile che ci può far svoltare, perchè, anche quando detta occasione - per qualche anomalo allineamento degli astri - capita, essa va saputa sfruttatare, o quantomeno va saputo come riuscire a non sprecarla.
La ritrosia e la passività nelle occasioni sociali, lavorative, scolastiche, sono il male.
Sono tutto quello contro cui il fobico/evitante deve combattere, senza remore.
Sono ciò che va estirpato il prima possibile, appena si sviluppa la capacità cognitiva di riconoscere le proprie difficoltà psicologiche.
Esse portano a un ritiro emotivo sempre più marcato, a un adagiarsi in una zona di confort che però, sul lungo periodo, farà sempre più diminuire le occasioni che la vita ci propone, e di conseguenza anche la nostra capacità di saperle sfruttare a nostro vantaggio.
(Se si fa raramente una cosa è più difficile riuscire a saperla gestire adeguatamente, se invece si fa spesso e volentieri la nostra familiarità con la situazione aumenta e con essa la nostra capacità di sfruttarla nel migliore dei modi).
E' solo un banalissimo discorso statistico che più occasioni si hanno più aumentano le possibilità di cambiamento, ma non ci si pensa finchè non ci si guarda indietro e non si nota quante poche occasioni ci son capitate negli ultimi anni.
E magari quanto queste poche occasioni, da noi, sono state gestite male.
Per crearsi occasioni ci vuole capacità di esporsi, di chiedere (o addirittura di pretendere), spirito di iniziativa... faccia da culo, insomma.
Trovate il modo ma fatevela venire, e il prima possibile... perchè ne va veramente del vostro futuro.
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16-05-2013, 00:17
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,689
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Quote:
Originariamente inviata da Train Wreck
Scrivo questa cosa avvilitissimo dopo una situazione sociale che ha messo per l'ennesima volta a nudo tutte le mie inadeguatezze.
31 anni, niente titolo di studio, niente patente, intelligenza emotiva paragonabile a quella di un bambino di 11 anni, esperienze prossime allo zero sia dal punto di vista lavorativo sia relazionale.
Razionalmente so che ho ancora la possibilità di uscire da una vita che - lo dico chiaro - non vale assolutamente la pena di essere vissuta, ma in ogni caso mi sento di invitare gli utenti più giovani a non sprecare tempo e a provare di tutto per non fare la mia stessa fine.
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Ho capito perfettamente il tuo messaggio sul fatto di consigliare agli utenti giovani di vincere la propria fobia affrontando le varie occasioni, senza scappare.. in modo da non finire in questo modo (senza esperienze lavorative e relazionali) superata la trentina. Concordo.. ed io se potessi tornare giovane e tornare indietro.. credo che non fuggirei davanti a certe occasioni del passato.. proverei a crederci, sul fatto di poterle affrontare nonostante la mia fobia ed insicurezza/timidezza al massimo stadio.
Ma per chi è tua coetanea come me??? Questo topic che senso ha?? Nel senso che anche se cerco di affrontare le mie paure e di espormi.. (come sto cercando di fare negli ultimi mesi, fra l'altro) mi rendo conto che c'è un divario troppo grande tra me e gli altri adulti.. io nell'animo sono come una ragazzina, sono immatura ed ingenua.. mi mancano troppe esperienze. Non so relazionarmi, non so farmi valere.. non ho alcuna esperienza e non ho idea di come fare per trovare un lavoro, e soprattutto in che settore dato che oltre a non avere titoli di studio importanti, oltre a non avere esperienze e a non spiccicare parola... ho un'emotività esagerata che si vede immediatamente (divento rossa stile peperone e mi sudano le mani).
Anch'io a volte penso che una vita come la mia non valga la pena di essere vissuta... ma altre volte vorrei provare ad affrontare il mondo e vedere che succede, un pò come se fossi giovane ed avessi ancora tutte le porte aperte. Però poi il confronto con la realtà è terribile
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16-05-2013, 00:17
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#3
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Il titolo spiega già tutto quello che c'è da spiegare.
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16-05-2013, 00:20
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#4
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Cagliari
Messaggi: 282
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Train Wreck di anni ne ho 27 ma per il resto la situazione è la stessa... sottoscrivo tutto quello che hai detto, appello incluso.
Per quanto mi riguarda, alterno giorni nei quali mi pare di fare progressi ad altri in cui mi sembra tutto così inutile.
Credo di essere fondamentalmente sbagliato, e i pezzi fatti male si buttano via, non si aggiustano.
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16-05-2013, 00:24
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#5
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Esperto
Qui dal: May 2012
Messaggi: 865
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Dalle tue parole mi sembra di capire che per te non ci sia niente da fare, cosa secondo me sbagliata: non è mai troppo tardi per nessuno.
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16-05-2013, 07:14
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#6
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
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Ho 32 anni e mi sento come se fossi giunto al capolinea.Il periodo migliore credo sia passato e ora vivo in attesa della morte cercando di ammazzare il tempo con le solite stronzate.
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16-05-2013, 08:11
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#7
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Il tuo post mi piace tantissimo. Ma sono convinto che i miglioramenti siano sempre possibili. Le dinamiche sociali dei 30enni sono piú rilassate, sono pochi quelli che si attardano in discoteche, aperitivi, concerti, la maggior parte degli over-30 prediligono modalità di interazione sociale meno chiassose. E' vero che alcuni danno per scontato l'acquisizione di capacitá sociali che qui dentro latitano a molti, ma ci sono persone più tolleranti e in grado di apprezzare la compagnia di persone socialmente "in ritardo", apprezzare il valore della loro innocenza, il quale lo si apprezza appieno solo quando viene perduto; quindi il plusvalore diventa il rivivere attraverso il sociofobico l'emozione della scoperta, della novità, l'emozione dell'emozione, e questo fidatevi è apprezzatissimo.
Trovare queste persone che possano apprezzarvi è difficile per un sociofobico ma non lo è in senso assoluto, dappoiché non sono poche. Bisogna solo entrare nell'attitudine di essere fortunati (vedi link in firma), sforzarsi di fare cose che vorremmo evitare, e i risultati verranno, spesso all'improvviso, spesso attraverso apparenti "botte di culo", ma in realtá perché ci saremo posti in una modalitá ricettiva nei confronti della vita. Modalità che perkette di massimizzare le occasioni.
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16-05-2013, 09:14
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#8
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Avanzato
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 374
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Quote:
Originariamente inviata da Train Wreck
Scrivo questa cosa avvilitissimo dopo una situazione sociale che ha messo per l'ennesima volta a nudo tutte le mie inadeguatezze.
31 anni, niente titolo di studio, niente patente, intelligenza emotiva paragonabile a quella di un bambino di 11 anni, esperienze prossime allo zero sia dal punto di vista lavorativo sia relazionale.
Razionalmente so che ho ancora la possibilità di uscire da una vita che - lo dico chiaro - non vale assolutamente la pena di essere vissuta, ma in ogni caso mi sento di invitare gli utenti più giovani a non sprecare tempo e a provare di tutto per non fare la mia stessa fine.
Non so come, non ho consigli da dare, in certi periodi mi sono anche sentito nella giusta direzione, come se dei miglioramenti fossi riuscito ad ottenerli, ma adesso che mi trovo di fronte a una sorta di morte sociale quando sembrava che uno spiraglio si fosse aperto, mi sono reso conto per l'ennesima volta che le occasioni vanno sapute prendere, afferrare, o sfuggiranno sempre.
Questa, secondo me, è la più importante motivazione che deve portare il fobico/evitante a qualsiasi sforzo per superare le sue difficoltà, a superare la propria fobia o timidezza invalidante.
E' dannosissimo perdere tempo ad aspettare l'occasione d'oro, l'evento casuale, la relazione facile che ci può far svoltare, perchè, anche quando detta occasione - per qualche anomalo allineamento degli astri - capita, essa va saputa sfruttatare, o quantomeno va saputo come riuscire a non sprecarla.
La ritrosia e la passività nelle occasioni sociali, lavorative, scolastiche, sono il male.
Sono tutto quello contro cui il fobico/evitante deve combattere, senza remore.
Sono ciò che va estirpato il prima possibile, appena si sviluppa la capacità cognitiva di riconoscere le proprie difficoltà psicologiche.
Esse portano a un ritiro emotivo sempre più marcato, a un adagiarsi in una zona di confort che però, sul lungo periodo, farà sempre più diminuire le occasioni che la vita ci propone, e di conseguenza anche la nostra capacità di saperle sfruttare a nostro vantaggio.
(Se si fa raramente una cosa è più difficile riuscire a saperla gestire adeguatamente, se invece si fa spesso e volentieri la nostra familiarità con la situazione aumenta e con essa la nostra capacità di sfruttarla nel migliore dei modi).
E' solo un banalissimo discorso statistico che più occasioni si hanno più aumentano le possibilità di cambiamento, ma non ci si pensa finchè non ci si guarda indietro e non si nota quante poche occasioni ci son capitate negli ultimi anni.
E magari quanto queste poche occasioni, da noi, sono state gestite male.
Per crearsi occasioni ci vuole capacità di esporsi, di chiedere (o addirittura di pretendere), spirito di iniziativa... faccia da culo, insomma.
Trovate il modo ma fatevela venire, e il prima possibile... perchè ne va veramente del vostro futuro.
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Credo che tu abbia fatto completamente centro! Questo tuo post dovrebbe diventare il manifesto di questo forum!
anche io ho spesso pensato queste stesse cose, me lo ripeto che bisogna semplicemente BUTTARSI e smettere di farsi paranoie su come siamo o come appariamo. Ed è davvero l unica strada per la guarigione! Ciò nonostante, non è per niente semplice, ma si deve ogni giorno cercare di fare un passo in piu verso quella direzione. Deve diventare il nostro obiettivo quotidiano.
Cominque, anche tu, che hai il merito di essere arrivato a queste conclusioni, no. puoi assolutamente negarti questa possibilità. NO!
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16-05-2013, 16:24
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: Behind the Wall
Messaggi: 1,035
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Quanta verità e quanta tristezza in un solo post....
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16-05-2013, 16:24
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#10
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Intermedio
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 205
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Ti posso dire solo una cosa: grazie per avermi rasserenato la giornata. Ci proverò anche se le aspettative non sono delle migliori.
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16-05-2013, 16:57
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Messaggi: 2,643
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Quote:
Originariamente inviata da Reventon
Quanta verità e quanta tristezza in un solo post....
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Già...
Train le prime due righe potrei anche averle scritte io. Anche se so che i tuoi problemi non sono minimamente paragonabili ai miei. La tua è davvero una situazione estremamente difficile, io non posso che ammirare la tua forza... anche se so che a momenti viene meno. Sei sconfortato e secondo me anche depresso. Dalle tue parole è come se volessi dare un monito a tutti noi ma tu ti sentissi fuori dai giochi. Ma non deve essere così, e lo sai.
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16-05-2013, 17:10
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 1,556
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Mi dispiace tanto.ma non ti arrendere. Lotta ancora!
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17-05-2013, 02:05
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#13
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Intermedio
Qui dal: Dec 2012
Messaggi: 137
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
Ma per chi è tua coetanea come me??? Questo topic che senso ha?? Nel senso che anche se cerco di affrontare le mie paure e di espormi.. (come sto cercando di fare negli ultimi mesi, fra l'altro) mi rendo conto che c'è un divario troppo grande tra me e gli altri adulti.. io nell'animo sono come una ragazzina, sono immatura ed ingenua.. mi mancano troppe esperienze. Non so relazionarmi, non so farmi valere.. non ho alcuna esperienza e non ho idea di come fare per trovare un lavoro, e soprattutto in che settore dato che oltre a non avere titoli di studio importanti, oltre a non avere esperienze e a non spiccicare parola... ho un'emotività esagerata che si vede immediatamente (divento rossa stile peperone e mi sudano le mani)
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A Stellina e ha tutti quelli che sono rimasti colpiti dal tono apocalittico del mio post iniziale: probabilmente nei toni è stato molto influenzato dall'episodio che mi è successo (che non racconterò per privacy), ma nonostante questo ho specificato di riuscire a rendermi conto che non tutto è perduto.
I pensieri di rassegnazione ci sono spesso e volentieri, non lo nego, ma, parlando razionalmente, i 30 anni di oggi in Italia non sono più quelli di una volta.
Ormai l'aspettativa di vita è di 80 e passa anni, quindi noi trentenni "in ritardo" non siamo ancora fuori tempo massimo.
Quello che ho scritto voleva essere più un consiglio che uno sfogo depresso (ma è uscita così), perchè come detto credo che sforzarsi a cambiare il nostro paradigma mentale, di comportamento in qualunque situazione anche stupida (dal fare la spesa all'uscire con gli amici all'andare a scuola), sia in grado di portare più benefici contemporaneamente e in vari aspetti della nostra vita, poichè non siamo a compartimenti stagni e un modus operandi si può trasportare da un ambito ad un altro.
Per un trentenne sarà più difficile, essendo ormai divenuto un comportamento abituale, per questo credo che chi ha 20 anni dovrebbe fare il prima possibile questo lavoro di scacciarsi di dosso le paure, le vergogne e i giudizi propri e altrui per maturare la giusta assertività per crearsi e prendersi quello di cui si sente il bisogno.
Non per questo penso che per chi ha trent'anni sia finita qui.
Ma è fondamentale evitare i confronti con la realtà come dovrebbe essere (cioè come noi vorremmo che fosse) o con la vita degli altri, e darsi da fare il prima possibile.
Parlando di me, nonostante sia rimasto scottato pesantemente dall'episodio che ho menzionato, non mi sento depresso come altre volte (una leggera distimia c'è sempre, ma quella la metto in conto).
In questi giorni sto affrontando un ritiro emotivo (per mia scelta) perchè ora come ora mi sento troppo fragile per affrontare qualcosa di anche simile a quello che è successo, o alle conseguenze della situazione stessa già accaduta, ma sto portando avanti comunque delle attività (corsa, lettura, tentativi di introspezione e ipotesi di miglioramento) che in periodi in cui sono veramente depresso mi sogno.
Purtroppo in questo momento non sono in grado di ricevere il supporto psicologico che mi servirebbe per riuscire ad elaborare adeguatamente gli eventi (particolarmente quest'ultimo) causa mancanza di soldi e CSM di zona oberato (sono in lista di attesa da mesi), così sono costretto a cavarmela da solo.
Diciamo che mi sto studiando, ma ancora non so dire come andrà a finire.
In ogni caso, grazie a tutti del supporto
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Bisogna solo entrare nell'attitudine di essere fortunati (vedi link in firma), sforzarsi di fare cose che vorremmo evitare, e i risultati verranno, spesso all'improvviso, spesso attraverso apparenti "botte di culo", ma in realtá perché ci saremo posti in una modalitá ricettiva nei confronti della vita. Modalità che perkette di massimizzare le occasioni.
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Quello spot (capolavoro, non pensavo che l'avrei mai detto di una pubblicità ) e ciò che hai scritto hanno una sorprendente affinità con quello che ho cercato di esprimere scrivendo che, per un fobico/evitante, l'obiettivo primario (in termini di terapia o autoterapia) non dovrebbe essere di ottenere un singolo risultato (o singoli risultati in ambiti diversi) ma di mettersi nelle condizioni di sapersi creare e saper sfruttare le occasioni.
Ovviamente lo spot è estremizzato e romanzato, ma riesce a veicolare il messaggio in maniera molto efficace.
Purtroppo per un fobico/evitante non c'è niente di facile, e non basta mettersi davanti a uno specchio la mattina e sorridere, perchè il blocco che ti terrorizza e ti porta alla chiusura emotiva è sempre lì in agguato, al primo sguardo torvo.
C'è da forzarsi e parecchio, e più il tempo passa peggio è.
Personalmente quello che più mi terrorizza è il dopo-azione, il rimuginio (che mi sembra sia sempre presente ogniqualvolta io non sia costretto a concentrarmi su una attività particolare) su tutto ciò che di "anomalo" posso aver compiuto e la vergogna interiore di aver fatto una cosa non abituale con conseguente giudizio negativo.
Quello che mi serve è trovare un modo per sopravvivere senza eccessivi traumi a quei momenti di (apparente) inazione nei quali però il mio cervello (il bastardo) si mette a lavorare (male) e a rimuginare utilizzando i pattern disfunzionali che mi hanno portato a questo punto.
Per esempio la sera quando cerco di dormire, tanto che da almeno 15 anni ho serie difficoltà ad addormentarmi.
Da qualche settimana sto provando la meditazione (il famoso "qui e ora" buddhista) ma ovviamente ancora non mi riesce bene e, avendo molto tempo libero per rimuginare, a volte sento che per ottenere risultati dovrei passare ogni secondo della mia vita a meditare, cosa impossibile.
Si accettano suggerimenti
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Ultima modifica di Train Wreck; 17-05-2013 a 02:18.
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17-05-2013, 08:26
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#14
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Sei ancora un giovincello, non parlare da vecchio
la parte sui consigli va anche bene per chi magari è mlto giovane e pensa "ma sì, lo farò settimana prossima"
detto questo però anche tu ci sei dentro, se ci pensi non una delle possibilità di cambiamento si è esaurita, perciò se senti il bisogno di cambiare puoi ancora farlo, senza neppure l'assillo della velocità tipico dei giovanissimi
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17-05-2013, 08:32
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#15
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 561
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Età e situazione analoga alla tua...che dire...tutto giusto...solo che molto spesso non è solo una questione di ritrosia o emotività...si incontrano proprio le persone sbagliate e le persone che ci danneggiano nei modi più svariati...con la loro voglia di arrivare...con la loro ipocrisia...
Una buona parte delle delusioni sociali nasce proprio non tanto dal proprio comportamento quanto dal comportamento degli altri. Ci vuole non solo uno spirito giusto nell'affrontare le situazioni ma anche proprio fortuna nell'incontrare le persone giuste al momento giusto.
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17-05-2013, 09:26
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,907
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LA meditazione e un buon inizio per affrontare un cambiamento pero non e sufficente . Devi riuscire a sfruttare questa chiarezza mentale per aggiustare un po i tuoi pensieri e le tue priorita. Delle sane priorita sono stare veramente bene ( spesso si traduce per me in mettere fine al dolore inutile) , sfruttare positivamente il proprio tempo.
Del dopo azione solitamente penso alle buone intenzioni con le quali sono partita e se loro interpretano male e un loro problema oppure se giudico che veramente ho fatto qualche errore allora cerco di trovare il motivo e di trovare una minilezione in quell errore.
Ti diro due detti di mia madre .
Devo convincere me stessa di fare ____. Lei prima di operare un cambiamento si fa dei lunghi discorsi mentali sul perche è neccessario fare una certa cosa poi dopo che si convince lo fa senza grossi sforzi. (ecco perche serve la chiarezza mentale e la concentrazione)
La parte piu grande della mia vita se ne andata ma non è detto che se ne andato il meglio Questo si adatta a lei che c'ha un po di anni ma ce un fondo di verita che e appunto non si sa mai quello che puo riservare il futuro
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17-05-2013, 09:45
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#17
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Train Wreck
Da qualche settimana sto provando la meditazione (il famoso "qui e ora" buddhista) ma ovviamente ancora non mi riesce bene e, avendo molto tempo libero per rimuginare, a volte sento che per ottenere risultati dovrei passare ogni secondo della mia vita a meditare, cosa impossibile.
Si accettano suggerimenti
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ti stavo per suggerire la meditazione, ma vedo che stai già dando
gli effetti si vedono dopo qualche settimana, ma dovrai integrare. A me piace molto il concetto di meditazione attiva e la filosofia del " karma yoga", la via dell'azione.
Quando compi un'azione devi identificarti totalmente in essa, e diventare l'azione stessa. Quando ti passi la spazzola sulla schiena "diventi" la spazzola, quando guidi diventi l'automobile e la strada, e via dicendo.
Trovo che la via dell'azione sia la più compatibile con i ritmi e gli stili di vita odierni, la strada più facile da seguire per un occidentale; ma nel compenso molto efficace per raggiungere l'illuminazione.
Inoltre fa pendant in maniera perfetta con l'altra grande risorsa che mi ha aiutato a superare i momenti difficili. La corsa.
La corsa dev'essere meditativa, quindi per quanto possibile senza musica. La corsa è comunione di mente e corpo, quindi non solo produce quelle endorfine necessarie per rendere la vita dapprima sopportabile e poi financo piacevole, ma affila la mente, e nel frattempo allenando i muscoli anche le fatiche quotidiane ti risulteranno meno tediose. Insomma un guadagno energetico a 360°.
Aggiungo, se immediatamente dopo la corsa ci aggiungi una bella doccia, la tua pelle si purificherà al di là di ogni tua aspettativa: se hai dei brufoli spariranno, la pelle sarà molto più vellutata e meno unta, ecc.
Purtroppo predico bene e razzolo male, non sto correndo da un sacco, complice anche il tempo malandrino!
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17-05-2013, 10:03
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#18
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Un altro consiglio. Se non l'hai guardato, guardati Yes Man. E' un film, è romanzato, non va preso eccessivamente sul serio e tutto quello che vuoi. Ma dà una carica bestiale
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17-05-2013, 11:35
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#19
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Perfettamente d'accordo, nulla da eccepire, se non che a 31 anni non è affatto tardi e ogni giorno può essere il giorno giusto per cambiare la propria vita (cit.)
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17-05-2013, 12:35
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#20
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 243
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E chi come ha provato tanto, si è buttato in situazioni anche incresciose e piuttosto provanti, e che comunque non ha risolto quasi nulla? Cosa dovrei fare? Devo dedurre che il "darsi da fare" con operosa diligenza non sia tanto fruttifero come si crede.
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