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18-09-2024, 17:07
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#41
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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dipende pure dal carattere a uno gli levi la borsa luis witton e lo uccidi , a un altro che mangia ogni 3 giorni lo vedi sorridere nonostatnte tutto , dipende molto dal carattere mi sa.
cmq centra poco con la vergogna
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Ultima modifica di varykino; 18-09-2024 a 17:09.
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18-09-2024, 17:20
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da varykino
dipende pure dal carattere a uno gli levi la borsa luis witton e lo uccidi , a un altro che mangia ogni 3 giorni lo vedi sorridere nonostatnte tutto , dipende molto dal carattere mi sa.
cmq centra poco con la vergogna
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Io comunque vorrei sorridere per un'esistenza che a me piace davvero, non per un'esistenza imposta dalle condizioni reali.
Sono pazzo? E ci resto pazzo, ecco non me ne vergogno per nulla in sè della cosa, fossi anche il tizio che si lamenta per aver perso una borsa. Per questo dico che in una psicoterapia ci sarebbe ben poco su cui fare leva, queste cose non mi smuovono di una virgola.
A me dà fastidio il fatto che mi giudica un altro e poi questo sostiene che sono io ad autogiudicarmi, ma se è lui che mi rompe i coglioni, perché poi devo dire di essere io a rompermeli da solo quando è falso? Ma secondo voi io davvero ho interesse ad autovalutarmi come negativo così per sfizio? Ma se potessi controllare le pagelle e le menti altrui mi farei percepire come appetibilie e attraente così come sono, mi fregherebbe di metter su muscoli, di dimostrare di sapere le tabelline, di far questo e quell'altro?
La cura, questo tipo di cura non la riconosco per questo tipo di male, è una falsa soluzione, perché il problema per me non è sorridere o essere felice, ma esserlo per buoni motivi, e i buoni motivi li fisso io non varykino non il tizio che sorride che non mangia, non lo srizzacervelli di stocazzo, e così via. La filosofia del venire a patti per me non ha alcun senso, è scorretta, intrinsecamente scorretta.
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Ultima modifica di XL; 18-09-2024 a 17:37.
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18-09-2024, 17:33
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#43
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Io comunque vorrei sorridere per un'esistenza che a me piace davvero, non per un'esistenza imposta dalle condizioni reali.
Sono pazzo? E ci resto pazzo, ecco non me ne vergogno per nulla in sè della cosa, fossi anche il tizio che si lamenta per aver perso una borsa. Per questo dico che in una psicoterapia ci sarebbe ben poco su cui fare leva, queste cose non mi smuovono di una virgola.
La cura, questo tipo di cura non la riconosco per questo tipo di male, è una falsa soluzione, perché il problema per me non è sorridere o essere felice, ma esserlo per buoni motivi, e i buoni motivi li fisso io non varykino non il tizio che sorride che non mangia, non lo srizzacervelli di stocazzo, e così via. La filosofia del venire a patti per me non ha alcun senso, è scorretta, intrinsecamente scorretta.
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si ma ti rendi conto che se per caso nn raggiungi i tuoi standard di "felicita'" ferrei che hai e nn hai intenzione di piegarti alla realta'rischi di restare infelice per sempre? quella poi rischia di diventare veramente un esistenza che nn vale la pena di vivere
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18-09-2024, 17:52
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#44
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,385
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aggiungo una precisazione sul discorso che state facendo XL e vary.
Bisogna sempre distinguere di che tipo di obiettivi stiamo parlando.
Se parliamo di obiettivi personali, cioè che riguardano solo ed esclusivamente noi stessi, è giusto in un certo senso pretendere di stare bene.
Perché questo vuol dire in un certo senso amare sé stessi.
Mentre se parliamo di obiettivi che si devono raggiungere insieme ad altre persone (leggasi relazioni ma si può estendere a qualsiasi obiettivo che deve essere raggiunto tramite lavoro di squadra) il discorso cambia completamente.
Non si può "pretendere" niente in questi casi, perché non si possono obbligare le persone a stare con noi.
Qualsiasi relazione in cui una delle due parti si sta imponendo una forzatura, o impone la relazione stessa tramite ricatti e robe varie, è destinata, prima o poi, a saltare.
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Ultima modifica di Nightlights; 18-09-2024 a 17:55.
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18-09-2024, 17:59
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#45
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Banned
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: WindGap
Messaggi: 6,016
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Quote:
Originariamente inviata da anahí
Se mi accorgo di stare agendo in un modo limitante quando ne prendo davvero coscienza mi viene una forte vergogna.
Se la supero mi sento molto bene, e più leggera rispetto a prima di attraversarla. Ma per superarla davvero devo proprio passarci attraverso ed è una cosa molto difficile, bypassarla totalmente non ce la faccio.
Sommariamente uno direbbe è vergogna, ma la cosa più vera è che è uno stato di oppressione e pesantezza, in cui il campo delle possibilità si riduce drasticamente e senti claustrofobia.
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Cosa intendi con ''passarci attraverso''? Cioè nel senso, qualsiasi sentimento passa, ci sta differenza tra aspettare che passi e ''passarci attraverso''?
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18-09-2024, 18:48
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#46
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,068
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Quote:
Originariamente inviata da CamillePreakers
Cosa intendi con ''passarci attraverso''? Cioè nel senso, qualsiasi sentimento passa, ci sta differenza tra aspettare che passi e ''passarci attraverso''?
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Aspettare che passi può anche essere distrarti con qualcos'altro, oppure irrigidirti e non sentirla del tutto. Per "passarci attraverso" intendo rinunciare a difese del genere
È la differenza che passa tra trattenere il pianto e piangere in un modo che poi ti alleggerisce
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18-09-2024, 19:05
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#47
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,068
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All'atto pratico sì, si traduce quasi sempre nel piangere invece che trattenersi
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19-09-2024, 00:49
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#48
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Esperto
Qui dal: Jun 2021
Messaggi: 7,408
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Essere verogognosi come un po' tutte le cose e normalissimo e ti evita un sacco di figure di m.. .. diventa un problema solo se a livelli gravi quindi parliamo di vergognarsi x cose quotidiane banali e che porta ad auto emarginamenti e asocialità.. ma a volte essere vergognosi e buona cosa xké ti ferma dal dire castronerie e cringiate clamorose
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