fabfab90

In questo periodo da studente fuori sede sto ripensando al concetto di solitudine che ero solito considerare.

Quando vivevo tutti i giorni in casa dei miei, bene o male passavo le giornate sapendo che durante il giorno gli affetti importanti c'erano comunque e tornavano a casa, e mi deprimevo solo per il fatto di non avere amici o persone fuori dalla famiglia con cui interagire considerando il "lungo periodo"

Ora che vivo per conto mio ho dei momenti precisi (quando sono a casa per intenderci) in cui mi sento veramente solo e devo ogni volta pensare a cosa fare e forse... mi mancano i miei . Il che è contradditorio dato che la mia scelta di studiare lontano l'ho presa proprio per andarmene da casa...
Anche se vivo con altri due coinquilini non si riesce ad instaurare un ambiente "familiare" io vedo che ognuno si fa i fatti sui e in comune abbiamo ben poco.

Sono arrivato alla conclusione che sento più che mai l'esigenza di trovarmi un partner per riempiere questi vuoti quotidiani, ho bisogno di nuovi affetti.
Ho bisogno di una ragazza, ca++o. Una che stia con me nei momenti di vuoto, che pranzi o ceni con me e che guardi la tv con me sul divano. Una con cui uscire e andare da qualche parte e che mi faccia uscire dal guscio di mamma e papà....

Mi spaventa da matti una mia eventuale vita da single che vive per conto suo. Che magari non ha nemmeno i genitori.
Come sopravvivere?

ANTIMATERIA

meglio di chi si è fatto quel viaggio tuo e ora ne paga gli alimenti... emh... le conseguenze

Javi7

Se pensavi di socializzare condividendo la casa con altri coinquilini ti sei sbagliato di grosso!!! io ho avuto l'effetto contrario.

Tararabbumbieee

Capisco il problema, fabfab.
A me è capitato di trovarmi solo in casa al massimo per un paio di settimane (traendone gran gusto, lo ammetto), quindi non posso dire di conoscere la solitudine che tu descrivi. Credo comunque che la cosa più importante, nella vita, sia di trovarsi in buona compagnia innanzitutto con sé stessi, coltivando degli interessi che crescano insieme a noi e sappiano riempire almeno in parte gli inevitabili vuoti cui sempre andremo soggetti nel corso della nostra esistenza.
Trovare amici, partner, con cui trascorrere porzioni più o meno ampie del proprio tempo è molto importante, ma ciò non basta a colmare la solitudine. Anzi, la solitudine peggiore è paradossalmente quella che può assalirci quando capiamo che nemmeno la compagnia altrui basta a smorzare l'eco delle nostre steppe interiori. Solo noi stessi abbiamo la possibilità di non farci sentire mai soli. La possibilità ho detto, non il potere...

Claudio93

Ti capisco, non sono nella tua situazione ma è uno dei miei timori quando penso a voler fare un'esperienza fuori; non ho neanche grandi problemi a casa attualmente, ma come hai detto vorrei anch'io non far dipendere la mia serenità da famiglia e parenti soltanto.
Bisogna avere fortuna sia coi coinquilini che con l'ambiente in cui ti insiedi e tutto il resto…
Magari fatti sentire dai tuoi quando ne hai bisogno e quando ti va, poi ogni tanto cerca se c'è una qualche attività che potrebbe farti passare un po' di tempo (non dev'essere una forzatura chiaramente, o porterà solo stress). La solitudine purtroppo è una delle cose più difficili da affrontare per ogni uomo che ci vive.

Heisenberg91

Ti capisco, a me capita però quando solo completamente solo, nelle occasioni in cui mancano i miei coinquilini. Poi sotto esame mi capita ancora più spesso.

Oinotna

Farsi una ragazza per evitare la solitudine non va bene, per quello ti devi fare gli amici.

alessietto

Casa mia è una bolla di solitudine.

E' la ex casa del portiere di una palazzina di non so neanche quanti piani. 7,8, boh, io non conosco UNA persona che abiti in questo palazzo.

Vivo da solo, si entra nel mio piccolo appartamento da una porticina, più piccola del normale (non ci passava una lavatrice non slim) in un angoletto del piano terra, dove non va mai nessuno e qualcuno ci si avvicina solo perchè vicino ci sono le buche delle lettere.

Non ho vicini, non sono previsti, né nello stesso piano (al piano terra c'è solo il mio mini appartamento, non ci sono proprio altre porte eccetto l'ascensore, lo spazio è occupato suppongo dai retrobottega di alcuni locali commerciali adiacenti al portone, che però sono vuoti.

Sotto ho le cantine, e non c'è nessuno. Sopra non so chi ci sia, ma fanno veramente poco rumore la sera, sono sicuro che ci sia qualcuno solo la domenica...

fabfab90

Già... difatti mi capita anche quando vado a feste o luoghi in cui ci sono molte persone di sentirmi comunque solo prima, dopo e durante... nonostante abbia un minimo straccio di conoscenti/amici (sto cominciando a valorizzare ciò che ho anche se non sono persone con cui sono legato storicamente da molto tempo), mi sento sempre insoddisfatto di me stesso.
Proprio io che mi ritengo un tipo dalle basse o nulle capacità sociali sento il bisogno di stare con le persone il più possibile
Sarà che sono di nuovo sotto esami, che non so a che cosa mi servirà sta laurea e che il tempo passa e vorrei sistemare tutto il più in fretta possibile...

Mi butterò alla ricerca di un lavoretto, così almeno prendo due piccioni con una fava togliendomi un pò gli scrupoli del mantenimento economico e di occupare il tempo.

LoneWolf89

Succedeva anche a me. Comunque secondo me non è tanto la mancanza di una ragazza, secondo me il problema è che non è cambiato nulla nella tua vita tra prima e dopo il trasferimento, solo che ora non ci sono nemmeno i tuoi e quindi sei VERAMENTE solo. Una ragazza ti aiuterebbe, ma andrebbe bene anche un amico o un'attività che ti tema impegnato e che ti metà a contatto con semplici conoscenti. È la noia che ti fa proprio male.

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chopin6630k

Ti capisco. A me basta che mia madre esca e mi sento ancora più vuoto. Comunque... Non so se ho letto male o non lo hai scritto, ma hai un amico o un gruppetto di amici con cui esci di rado? ò.O? Io no, ma data la tua disperazione, credo anche tu.

Blur

La vera solitudine è quella di trovarsi al mondo senza genitori, senza famiglia e senza amici. Magari perdi pure il lavoro e sono ca@@i

Tu i genitori ce li hai comunque anche se vivi da solo

Ti capisco comunque forza e coraggio

chopin6630k

E' vero. Senza di loro non so cosa farei.

*Stellina*

quello che faccio io.... che li ho ma mi odiano... non so, non è proprio come non averli, ma.. vabbè comunque sia, la vita va vissuta lo stesso

fabfab90

Prima ero in aula studio con due mie compagne di corso e ci vedremo anche domani per la stessa attività... il problema è appunto uscire il weekend o la sera con un gruppo che al momento ancora non esiste.

Nelle prossime settimane proverò a infilarmi in un gruppo che conosco che si è formato per un laboratorio in cui bisognava formare dei gruppi, appunto. Siccome nel mio c'è gente che viene da fuori e altri del secondo anno è difficile dire "sabato ci vediamo tutti quanti", mentre quegli altri sono tutti più "omogenei" e so che si vedono anche la sera...
Poi dato che per un altro progetto sarò in gruppo con certe persone del primo gruppo che ho citato, sperò che alla fine mi includano nel loro

Alchemist

Bè almeno voi di quelle facoltà formate obbligatoriamente dei gruppi per le attività (se non sbaglio fai lettere), da noi a parte qualche laboratorio in coppia, di occasioni di socialità forzata ce ne sono ben poche.