|
28-11-2005, 18:50
|
#1
|
Intermedio
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 186
|
Ma fatemi il piacere!! Leggo di persone che scrivono in questo forum dicendo che soffrono di fobia sociale. Poi dopo, nei loro post, salta fuori che vanno tranquillamente nei ristoranti, escono con molte persone, vanno a cassa di amici per festeggiare questo e quello; insomma fanno una vita di normale relazione con gli altri ma credono di soffrire di FS perchè sono in fondo dei Timidi. Ma andate a cagare tutti. La FS è un'altra cosa! Io ho perso la ragazza perchè provo disagio ad andare nei luoghi pubblici, ristoranti o avere a che fare con la gente. Ma che cazzo volete da questo forum. Andate a perdere tempo in qualche altro sito dove potete raccontarvi le più grandi stronzate. Qui c'è gente che tenta di condividere un problema SERIO.
Siete solo degli imbecilli, falsi e ipocriti. La FS è un problema che costringe la tua vita ad essere un teatro dove tu sei l'unico attore e l'unico spettatore.
Imbecilli.
|
|
28-11-2005, 20:27
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
|
Nulla da aggiungere...
se non che il linguaggio offensivo sarebbe più appropriato usarlo laddove uno lo ha imparato
|
|
29-11-2005, 11:18
|
#3
|
Banned
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 95
|
....su questo hai cmq ragione a dire che le mamme italiane sono iperprotettive....in effetti comportamenti evitanti di determinate situazioni scaturiscono proprio da questo,l'eccessiva protezione non fa nient altro che confermare il tuo senso di paura,di non sapersi muovere da soli,di avere sempre qualcuno alle spalle che ti "butta"ed io ne ho pagato le conseguenze fino in terza media quando non sapendo rispondere ai compagni che mi deridevano ho dovuto chiamare in causa mia madre e secondo me ci ho fatto una figura di gran lunga peggiore....anche a casa ancora spesso mi rivolge domande di quando avevo 10 anni,a chi ho telefonato,a che ora esco,a che ora sono tornata a casa prima di pranzo,fino a meno di un anno fa voleva addirittura che il sabato tornassi a casa alle nove di sera(a 20 anni e mezzo e' grave)ecc...e anche a tavola spesso insiste perche'mangi quello che non mi piace peggio se avessi 5 anni....il fatto e' che ne ho 21 e lei ancora non lo capisce
|
|
29-11-2005, 14:20
|
#4
|
Banned
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 95
|
....effettivamente e' quello che ho pensato subito anch'io che la mamma non c'entrasse nulla,ma come dice Francesco dobbiamo trovare il coraggio di tirar fuori la nostra personalita',io non l'ho fatto ma ho riportato semplicemente una cosa che pensavo,ma che secondo me puo'e non puo' influenzare,a me ha influenzato negativamente....cmq se siamo qui a scriverci e' perche' tutti chi piu' chi meno qualche problemino anche se non e' niente di particolare ce lo abbiamo,la costante e'il fatto che per quanto sia piccolo o grande ci fa soffrire e si sente quindi l'esigenza di parlarne,sapere se c'e' gente che lo condivide e magari ci si scambia dei consigli....
|
|
29-11-2005, 14:40
|
#5
|
Intermedio
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 186
|
Ecco bravo! Tu ti senti l'unico attore e unico spettatore.... e ti rosica ke il teatro della vita,viva la sua quotidianità indifferente dal fatto che tu ti senta incazzato o felice.Più che fobiasociale tu mi sembra soffri di egocentrismo inappagato che si tramuta in aggressività,se la tipa ti ha mollato come cazzo dargli torto??
Se trattavi anke lei a pesci in faccia come hai fatto con il tuo post, nei confronti di noi iscritti che non ci divertiamo a parlare di psicofarmaci embèh.....continua a restare nel tuo palcoscenico privo di pubblico!!
hola e lunga vita[/quote]
Signora Cristina,
Porto sempre rispetto per quelli più anziani di me, per cortesia non faccia la dottoressa "de no artri". Anche qui tra l'altro salta fuori come le persone che NON soffrono di FS non capiscano o fraintendano quello che che chi veramente SOFFRE di questo problema tenta di mettere in luce. Riguardo il mio "egocentrismo inappagato" credo proprio che si sbagli. Dalla vita sono molto appagato. Ho un ottimo lavoro, sono manager, viaggio parecchio, sono circondato da persone che mi vogliono bene.
La mia FS non scaturisce certo da un senso di disagio esistenziale.
Qui leggo di persone che sono semplicemente timide e che si autodiagnosticano la FS.
Lasciate perdere. Io non soffro mica di esibizionismo. La mia era una metafora che intendeva interpretare quello che la FS porta. Un completo isolamento.
|
|
29-11-2005, 18:51
|
#6
|
Intermedio
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 186
|
Ok Cristina!!
Ma guardi che... ops! Ma guarda che io non volevo offendere nessuno.
Si sta male quando si viene lasciati da qualcuno. Si sta ancora più male quando si
capisce che la relazione è andata a puttane ANCHE per questo mio problema di approcio
con le persone.
Comunque non mi rivolgevo a te con un tono secco.
Solamente che la gente non può dire che soffre di FS solo perchè in alcuni casi si sente
timida!
La timidezza è normale. E' anche un bene se uno ci pensa bene.
La FS no! E' un'altra cosa.
Comunque ti stringo la mano. Non porto alcun rancore.
Ciao.
|
|
29-11-2005, 22:49
|
#7
|
Principiante
Qui dal: Aug 2005
Messaggi: 70
|
credo che la fobia sociale sia una evoluzione sintomatica della paura. La fobia è scaturita dalla paura per qualcosa o qualcuno, la timidezza ha più o meno le stesse radici (paura dei giudizi, paura ingenere alla fine sempre paura è) ma non si manifesta con la stessa potenza sintomatica di una fobia.
|
|
30-11-2005, 11:25
|
#8
|
Banned
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 95
|
...sono d'accordo con aivillino effettivamente e' quello che mi sono chiesta subito anch'io ma non ho avuto il coraggio di espormi per prima....ma come puo' dire un manager che si presume,anzi lui stesso dice di avere molti contatti sociali,di viaggiare molto e quindi secondo me avere grinta almeno quanto basta,di soffrire di fobia sociale?....al massimo si tratta di semplici disagi che tutti possono sperimentare o mi viene da pensare che non sappia fare il proprio lavoro....
Per Aivillino:io non me ne sono proprio accorta di contare i miei anni,l'ho fatto giusto per scrivere qualcosa,non mi si puo' accusare di infantilismo,credo di essere tutt altro che infantile nonostante appunto mia madre,da un anno all'altro sto facendo dei passi avanti non indifferenti sia per la timidezza che per la mia stessa autonomia,mia madre piuttosto ora mi dice che non le piace come vesto,che vorrebbe che indossassi questo o quest altro,che mi facessi i capelli come dice lei ma la lascio parlare a costo che si metta a strillare,ed infatti sto avendo la meglio io in questa faccenda,le dico che al mio ragazzo vado bene cosi',ed infatti e' da un po' che non si intromette piu' di tanto nelle mie cose strettamente personali....qualche volta poi mi dice che per una mamma i figli sono sempre piccoli con mia conseguente arrabbiatura,io per conto mio ce la sto mettendo tutta per conquistare autonomia e ce la sto facendo....ho avuto addirittura il coraggio di rifiutarmi di andare all'universita'quest anno per studiare con il mio ragazzo che si diploma l'anno prossimo....
|
|
30-11-2005, 12:25
|
#9
|
Intermedio
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 186
|
Aivillino, io no ho tirato per la giacchetta proprio nessuno. Ti posso dire che ci sono due sfacettature in me. Come Dr. Jeckill e Mr. Hide.
Sul piano lavorativo non ho grassi problemi perchè sono molto sicuro di me. Certo le cene costituiscono un grande problema per me. Alcune volte vanno bene altre volte benino. Quando devo fare dei meeting o presentazioni è l'ansia anticipatoria a crearmi dei problemi. Poi quando prendo la parola mi tranquillizzo molto.
Purtroppo sul piano della vita privata è peggio. Difficilmente riesco a contenere lo stato di ansia. Se esco con una ragazza evito i ristoranti e anche locali molto illuminati etc.
Comunque ricordati che sul lavoro conta chi porta a casa i risultati. Certo se fossi stato
un brand manager e ogni giorno avrei dovuto fare meeting e conferenze avrei mollato tutto.
Per adesso va bene così.
|
|
30-11-2005, 12:27
|
#10
|
Banned
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 95
|
...Cristina hai ragione quando dici che spesso i genitori proiettano su noi figli le loro aspettative deluse,infatti quello che insiste maggiormente da due anni perche' io faccia l'universita' e' proprio mio padre che non e' laureato,e' come se volesse vedere conquistare a me un successo che lui non ha mai avuto e se ne pente....io gli ho detto che tanto studiero'perche'l'anno prossimo si iscrive il mio ragazzo,lui dice che sto sprecando solo tempo e che me ne pentiro' di aver perso tre anni(a parte che non sapevo proprio che fare...) a volte temo appunto come dici tu lo faccia anche per vantarsi di avere una figlia all'universita'con amici e colleghi,due anni fa ne ho avuto infatti la conferma quando presa la maturita'andava raccontando in giro che avevo preso 95/100,quando io poi ho preso 76/100...ovviamente io non lo sapevo e quando alcune persone mi chiesero quanto avevo preso io dissi la verita' e....un imbarazzo piu' grande non lo potevo provare....questo dimostra come mio padre chissa'quali grandi successi vuole che io raggiunga,non si accontenta di quello che faccio(76/100 poi non era cosi' male!)e questo non fa che rendermi insicura....
|
|
30-11-2005, 19:11
|
#11
|
Principiante
Qui dal: Oct 2005
Messaggi: 32
|
io invece quando esco,sento conversare piu persone sento tantissime cose,di piu dalle ragazze sento dire molte volte "io sono timida" "dai non voglio andare sola a conoscerlo" ecc.. ec.. ec..magari anche io fossi timido come sono timide queste/i, il loro è solo il p rimo impatto,come penso tutti abbiano,ma c'è molta differenza tra fs e timidezza. ai timidi gli dai 5 minuti,il tempo di sbloccarli e diventano persone normali,mentre con noi neanche a farmaci possiamo diventarlo. che darei solo per essere il timidone di turno della classe,che pero la sera esce cmq con gli amici,va alle cene,non ha tremori,sudorazioni e via dicendo!
salaudos a todos
|
|
30-11-2005, 19:52
|
#12
|
Principiante
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 13
|
Quote:
Originariamente inviata da chrichri
io invece quando esco,sento conversare piu persone sento tantissime cose,di piu dalle ragazze sento dire molte volte "io sono timida" "dai non voglio andare sola a conoscerlo" ecc.. ec.. ec..magari anche io fossi timido come sono timide queste/i, il loro è solo il p rimo impatto,come penso tutti abbiano,ma c'è molta differenza tra fs e timidezza. ai timidi gli dai 5 minuti,il tempo di sbloccarli e diventano persone normali,mentre con noi neanche a farmaci possiamo diventarlo. che darei solo per essere il timidone di turno della classe,che pero la sera esce cmq con gli amici,va alle cene,non ha tremori,sudorazioni e via dicendo!
salaudos a todos
|
quoto..
|
|
30-11-2005, 21:07
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
|
Non credo che occorra essere Dr Jekill e Mr. Hyde per riuscire ad avere un lavoro e magari qualche area di vita "funzionante" malgrado la FS
intanto perché vediamo bene che ciascuno di noi può avere nella pratica difficoltà diverse da quelle di un altro (posso non riuscire a fare una telefonata nemmeno sotto tortura, ma magari riesco ad andare al ristorante)
Inoltre c'è un fattore età da non sottovalutare: se ho passato i 30 anni, è probabile che io abbia trovato qualche stratagemma per affrontare almeno in parte ciò che a 20 anni avrei trovato insormontabile (meglio tardi che mai); e se mi sono trovata a non voler restare senza mezzi di sussistenza, il modo di trovarmi un lavoro e mantenerlo l'ho dovuto trovare. Anche se probabilmente mi è costato uno sforzo dieci volte maggiore rispetto a tanti altri e se magari mi sono giocata diverse possibilità per le mie paure e la mia goffaggine.
Lo zoppo della metafora, se si tratta di sopravvivenza o di evitare mali peggiori la corsa ad ostacoli la fa... arriverà ultimo, arriverà sfinito, forse si farà anche male, ma qualcosa avrà fatto.
|
|
30-11-2005, 21:34
|
#14
|
Banned
Qui dal: Nov 2005
Messaggi: 95
|
....Lilith ha pienamente ragione quando dice che ognuno puo' presentare difficolta' diverse da quelle di un altro....e' quello che capita anche a me....va tutto bene se devo conoscere e passare la serata con una persona che non conosco bene,riesco persino ad andarci al ristorante come se niente fosse,riesco a far spese da sola,a telefonare,a scrivere e mangiare davanti agli altri,ma non chiedetemi di fare un discorso solo io davanti gia' a tre persone che mi paralizzo totalmente....anche in Chiesa non riesco a dire il Padre Nostro con le mani alzate o con qualcuno perche' mi tremano terribilmente(....e questo ultimamente mi impedisce di andar a seguire la messa in gruppo)
|
|
30-11-2005, 22:42
|
#15
|
Principiante
Qui dal: Aug 2005
Messaggi: 70
|
Quote:
Originariamente inviata da Lilith
Non credo che occorra essere Dr Jekill e Mr. Hyde per riuscire ad avere un lavoro e magari qualche area di vita "funzionante" malgrado la FS
intanto perché vediamo bene che ciascuno di noi può avere nella pratica difficoltà diverse da quelle di un altro (posso non riuscire a fare una telefonata nemmeno sotto tortura, ma magari riesco ad andare al ristorante)
Inoltre c'è un fattore età da non sottovalutare: se ho passato i 30 anni, è probabile che io abbia trovato qualche stratagemma per affrontare almeno in parte ciò che a 20 anni avrei trovato insormontabile (meglio tardi che mai); e se mi sono trovata a non voler restare senza mezzi di sussistenza, il modo di trovarmi un lavoro e mantenerlo l'ho dovuto trovare. Anche se probabilmente mi è costato uno sforzo dieci volte maggiore rispetto a tanti altri e se magari mi sono giocata diverse possibilità per le mie paure e la mia goffaggine.
Lo zoppo della metafora, se si tratta di sopravvivenza o di evitare mali peggiori la corsa ad ostacoli la fa... arriverà ultimo, arriverà sfinito, forse si farà anche male, ma qualcosa avrà fatto.
|
grande Lilith
|
|
01-12-2005, 22:02
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
|
Quote:
Originariamente inviata da aivillino
Per un lavoro subordinato ordinario è come dici tu, ma manager "medio", cioè un imprenditore che si rispetti e vuol fare affari, deve avere proprio "sete" di gente, perchè più conoscenze=più clienti=più affari.
Ora, un VERO fobico sociale dimmi tu come fa, se ha l' impulso di scappare di fronte alla gente, ad avere "sete" di gente.
Secondo me, va a finire al manicomio! Perciò, per me, un imprenditore fobico-sociale è 1 contraddizione in termini.
|
Su questo forse solo la persona interessata è titolata per esprimersi
Quote:
Originariamente inviata da aivillino
Per lo zoppo della metafora, coincide perfettamente con quello che dicevo io dei genitori italiani iperprotettivi fino all' età adulta dei figli e anche oltre.
Se a 20 anni, come nel mondo anglosassone, gli mettono le valigie in mano e li mandano via da casa, vedrai che questi figli dovranno correre PER FORZA, come lo zoppo, e, in tal caso, essere fobici o timidi è ASSOLUTAMENTE incompatibile con una vita autonoma,e quindi tali disturbi dovranno essere superati PER FORZA, senza ombrelli protettivi A VITA. Ricordo sempre che timido deriva da timor, cioè paura e la paura, quando devi correre per forza, si DEVE superare per forza!
Un salutone!
|
Mah... a me questo sembra un fenomeno di costume ormai talmente diffuso che ho qualche perplessità nel metterlo in realzione con la FS... a meno che non si dimostri che fra questi "mammoni attempati" vi sia una significativa maggioranza di sociofobici rispetto a coloro che si autonomizzano prima... e io questa correlazione non la vedo.
Mi sembra che molti miei colleghi e conoscenti che continuano a vivere come adolescenti in casa dei genitori non abbiano il minimo problema di FS, ma siano piuttosto piazzati in una ben studiata situazione di comodo (anche se secondo me molto discutibile).
|
|
02-12-2005, 01:58
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
|
Il fatto è che a me quella non sembra "sociofobia mascherata", mi sembra un fenomeno diverso.
Una sorta di immaturità, se vogliamo.
Un voler procrastinare a tempo indeterminato un "beato" stato adolescenziale in cui non ci si debbono smazzare affitto, mutuo, bollette, spesa, pulizie e bucato, e tantomeno le difficoltà spoetizzanti di una convivenza (o matrimonio). In cambio si può avere un servizio alberghiero gratuito, spendere il proprio stipendio in libertà (o metter da parte il gruzzolo), vedere la partner quando è agghindata per uscire la sera, anziché appena sveglia, spettinata e col mal di pancia (vale anche la controparte maschile, con barba lunga e calzino stagionato :wink: ).
Se anche di "fobia" dovesse trattarsi, avrebbe ben poco a che fare con quella difficoltà paralizzante nell'affrontare gli altri, che è quella che intendiamo nella sociofobia... io ci vedo un cambiamento soprattutto culturale, di costumi e di valori (la single infighettata in palestra è molto più trendy di una madre di famiglia che fa la spesa al discount, anche se magari prendono lo stesso stipendio).
|
|
03-12-2005, 00:43
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
|
Quote:
Originariamente inviata da cristina
Cmq un bel sondaggio sarebbe di chiedere ai diretti interessati e cioè i ragazzi che vivono in famiglia se è veramente quello che vogliono o se invece è una situazione obbligata!
|
Suppongo che in molti direbbero di essere "obbligati", per le motivazioni che hai ben spiegato tu... da soli si campa maluccio, si fanno sacrifici.
Ma qui diventa anche una questione di motivazioni... ognuno valuta in base ai propri parametri se il prezzo, anche economico, dell'autonomia sia troppo alto da pagare.
Le generazioni precedenti alla nostra hanno fatto sacrifici ben maggiori dei nostri... ma le aspettative su quale fosse un tenore di vita accettabile erano molto più basse.
|
|
03-12-2005, 16:03
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Jan 2005
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 782
|
Dipende appunto dalle aspettative che si hanno circa il tenore di vita "minimo": se ci si apetta di avere a 20 anni casa autonoma in centro città, con tutti i confort, automobile e quant'altro, allora davvero possono andare a vivere da soli solo i figli dei milionari.
Io a 20 anni stavo in una stanza in affitto in un appartamento in condivisione, dove si seccava dal freddo, la prima auto l'ho avuta a 26 anni (prima di allora autobus, treno e... scarpe da ginnastica!).
C'è anche chi ha papy e mamy che gli regalano la casa, e buon per lui se è nato nell'oro, ma non è così per tutti.
Del resto non tutti considerano un valore mantenersi da soli.
|
|
03-12-2005, 22:44
|
#20
|
Principiante
Qui dal: Aug 2005
Messaggi: 70
|
puffff!! stà discussione stà diventando troppo lunga da seguire....mi fate un riassunto dei post precedenti? :wink:
|
|
|
|