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Vecchio 02-08-2012, 00:06   #1
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Dunque, nel corso delle mie recenti avventure letterarie mi sono imbattuto in una frase che mi ha alquanto affascinato. Ve la riporto:

Quote:
Pensi ad una A intimamente legata a una B, da cui nessun mezzo e nessuna violenza possa separarla; pensi a una C analogamente legata a una D; porti le due coppie in contatto: A si rivolgerà a D e B a C, senza che si possa dire chi abbia lasciato l'altro per primo, chi per primo si sia legato di nuovo all'altro
Questa frase è presente ne Le affinità elettive di Goethe e, sostanzialmente, il libro ruota attorno a questa curiosa constatazione. Goethe, per bocca di Eduard (uno dei protagonisti), ci spiega che legandoci ad una ipotetica A (che può essere una persona, un oggetto o qualcos'altro) ci sembrerà di essere nati per starle accanto, ma inevitabilmente irromperà nella nostra vita una B (stesso discorso per la A: può trattarsi di una persona, di un oggetto ecc...) che ci affascinerà molto più di A e saremo portati, quasi per inerzia oserei dire, a legarci a B, preferendola ad A.
Quando poi, però, A verrà affiancata da C ecco che allora i nostri sentimenti per lei riaffioreranno velocemente e ci sentiremo in dovere di lasciare B per tornare da A, anche se troppo tardi.
Perdonate il gioco di parole e lettere, spero di non avervi mandato in confusione.
Mi riconosco molto in questo ragionamento.
Sovente è capitato di legarmi ad un qualcosa e dedicarmi anima e corpo ad essa. Ma un po' come per il bambino che sogna un gioco nuovo e appena ricevutolo in dono non ne sente più il bisogno e lo allontana con disprezzo, mi sentivo troppo coinvolto all'inizio e trasportato da un sentimento travolgente che è andato per esaurirsi col passare del tempo. E' un po' come lanciare una pallina in salita, vederla avanzare grazie alla forza impressale dal nostro lancio e perdere sempre più velocità, tornando indietro lentamente.
In pratica mi affeziono ad un qualcosa e dopo un po' di tempo provo un ineluttabile senso di vergogna e nausea, che mi induce a distaccarmi da essa.
Perché credo che quando desideriamo ardentemente una persona o un oggetto, il massimo del piacere cui possiamo e dovremmo aspirare non è avere questa persona o questo oggetto tra le nostre mani, in nostro possesso, ma il fatto stesso di poterlo desiderare. In poche parole: il vero piacere sta nel desiderare e non in ciò che desideriamo.
E dunque, dopo aver desiderato e avuto il legame che cercavo con A, mi sento in obbligo di allontanarmi da essa, per rispondere ad una forza e ad una volontà che eludono la mia comprensione.
Qui entra in gioco B: come accadde per A, mi ritrovo ad essere ossessionato da questa nuova figura. La desidero e la voglio, la ottengo. Ma, nel frattempo, mi riviene in mente A e scopro che ora appartiene a C .Qualcun'altro l'ha desiderata, sognata e ottenuta. Ora A è di C.
Difficile da spiegare il perché avvenga tutto questo, ma dentro di me due sentimenti si contrastano e si fondano in una prepotente voglia di riavere A.
Il pensare che C possa avere A, ciò che un tempo fu mio e mio soltanto, mi lascia senza parole. Avverto un mare di emozioni e sentimenti stravolgersi dentro di me, come il mare in tempesta, tra il susseguirsi di onde e il roboante frastuono di tuoni e fulmini. Rimpiango di non aver legato A ad una corda, in modo da poter farla tornare da me quando ne avevo bisogno.
Purtroppo A sta bene con C, mentre io resto facile preda dei ripensamenti. Il tempo viene scandito dai pianti, dentro il mio cuore si spoglia come un albero in pieno inverno. Rimangono solo tristi rami, freddi e abbandonati, a farmi compagnia. Già, perché, nel mentre che mi struggevo, anche B si è accorta dei miei tentennamenti e trovando inspiegabile il mio comportamento ha preferito traslocare.

- - - PER CHI NON VUOL LEGGERSI TUTTO QUESTO BEN DI DIO - - -

Dubito fortemente qualcuno riesca a leggere ed interpretare tutto ciò, perciò racchiudo in poche righe il succo del mio discorso.
Perché ho aperto questo thread?
Perché ho finalmente capito che la mia professoressa di italiano al ginnasio aveva terribilmente ragione: "Ogni lasciata è persa".
Troppo vero. Ogni volta che ci mettiamo alle spalle qualcosa, non dubitate di abbandonarla definitivamente. Essa porrà le sue spietate radici, prima ancora che ve ne accorgiate, nel vostro cuore, nei vostri ricordi. E sarà impossibile strapparle una volta dentro di voi e cresciute, alimentate dalla nostalgia dei tempi passati.
Perciò, prima di chiudere definitivamente una porta riflettete, riflettete attentamente. Chiedetevi se avete fatto tutto ciò che potevate fare, perché non si sa mai che la corrente faccia tornare presso la vostra sventurata spiaggia ciò che avevate respinto con determinazione in precedenza.
A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra?
Vecchio 02-08-2012, 00:23   #2
Esperto
L'avatar di Diclonius
 

Troppi A B C D, sono stanco e non mi va di sforzarmi troppo, quindi...


Quote:
Troppo vero. Ogni volta che ci mettiamo alle spalle qualcosa, non dubitate di abbandonarla definitivamente. Essa porrà le sue spietate radici, prima ancora che ve ne accorgiate, nel vostro cuore, nei vostri ricordi. E sarà impossibile strapparle una volta dentro di voi e cresciute, alimentate dalla nostalgia dei tempi passati.
Perciò, prima di chiudere definitivamente una porta riflettete, riflettete attentamente. Chiedetevi se avete fatto tutto ciò che potevate fare, perché non si sa mai che la corrente faccia tornare presso la vostra sventurata spiaggia ciò che avevate respinto con determinazione in precedenza.
A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra?
Uhm dipende.
Le relazioni passate sono felice di averle abbandonate definitivamente.
Poi altri rapporti penso di aver sbagliato nel non curarli adeguatamente finendo per allontanarmi, anche se si è trattato di un vicendevole allonamento.
E mi capita di avere nostalgia.
Però poi mi convinco che sia stato meglio così, quindi in sostanza più che "tornare a desiderarla" mi capita di avere nostalgia.
Vecchio 02-08-2012, 00:32   #3
Esperto
L'avatar di Efits
 

Quote:
A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra?
Quasi ogni giorno, ma non ho più rimpianti. Onestamente potessi tornare indietro rifarei tutto in maniera analoga.

Capisco il tuo ragionamento ma non lo condivido, non mi sono mai trovato in condizione di rincorrere(o desiderare) altre persone quando ero sentimentalmente legato a una ragazza perchè questa, non so dire se esclusivamente o anche grazie al mio problema, diventava il mio universo chiuso, al di fuori del quale non esisteva nulla di altro. Non ho nemmeno mai provato l'impulso del "doveroso distacco" una volta raggiunto l'obiettivo
Vecchio 02-08-2012, 00:32   #4
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non essere così verboso...bisogna spremere il senso di un discorso in poche metafore efficaci, altrimenti diventa un fiume di parole inanellate una dietro l'altra che ingolfano.
non leggere goethe, è un macigno, le affinità elettive è un libro vecchio, vecchissimo, fuori tempo, superato. E' un grande classico, ma digerirlo significa fare colazione con bitume e calcinacci.
Vecchio 02-08-2012, 00:36   #5
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Quote:
Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
non essere così verboso...bisogna spremere il senso di un discorso in poche metafore efficaci, altrimenti diventa un fiume di parole inanellate una dietro l'altra che ingolfano
Infatti ho racchiuso il discorso in poche righe alla fine....
Vecchio 02-08-2012, 03:19   #6
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Uhm, mi sa che mi costruisco troppi castelli mentali
Vecchio 02-08-2012, 04:02   #7
Esperto
L'avatar di rainbow
 

non capisco come le conclusioni finali riescano a collegarsi al resto del discorso...

E' quindi solo rimpianto quello che pensi ti leghi ad A? Se l'avessi legata a te con una corda forse sarebbe andata diversamente? O incontrando B avresti avuto comunque il rimorso per averla legata a te?
Secondo me è una cosa da tenere presente... non è che ogni lasciata è persa... è che possiamo fare solo quello che ci rende felici nell'hic et nunc e sperare per il meglio. Che poi non ce lo dice nessuno a lungo termine quali sono le scelte migliori per la nostra vita... E d'altronde se allontanarsi fa avvicinare l'altro non è nemmeno detto che B faccia la valigia, anzi, sarà la stessa B a porgerti la corda chiedendoti "Quando mi leghi?" proprio perchè ti avrà visto distratto, lontano.

Per quanto riguarda il riscoprirsi a pensare ad A non appena si è visto che sta con C qualcuno mi ha fatto notare il teorema del "giocattolo" (cit.) Non ti ricordi all'asilo quando avevi lasciato un giocattolo nell'angolo perchè non te ne poteva più fregare di meno, scoprire con rabbia che ora a giocarci era un altro bambino? Siamo capricciosi. Siamo umani!
Vecchio 02-08-2012, 06:59   #8
Avanzato
L'avatar di edithpiaf
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Perché credo che quando desideriamo ardentemente una persona o un oggetto, il massimo del piacere cui possiamo e dovremmo aspirare non è avere questa persona o questo oggetto tra le nostre mani, in nostro possesso, ma il fatto stesso di poterlo desiderare. In poche parole: il vero piacere sta nel desiderare e non in ciò che desideriamo.
No io non funziono così. Ho passato tutta la vita a desiderare cose o persone che non ho potuto avere e non ho tratto nessun giovamento da questo desiderio, solo tanta frustrazione. Ora quando desidero qualcosa e riesco ad averla sono perfettamente appagata e felice. Semmai cerco di avere sempre di più (questo ovviamente con le cose e non con le persone).


Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra?
Direi di no.
Se si parla di relazioni, non ho nessun rimpianto, non ho mai desiderato tornare indietro... in generale del passato io tendo a ricordare solo le cose negative; del passato mi restano solo i brutti ricordi e quindi quando chiudo un capitolo della mia vita ne vedo solo i limiti e non lo rimpiango, tutt'altro.
Vecchio 02-08-2012, 08:25   #9
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Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra?
Mi succede sempre.. Condivido in pieno questo tuo pensiero:

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Perché credo che quando desideriamo ardentemente una persona o un oggetto, il massimo del piacere cui possiamo e dovremmo aspirare non è avere questa persona o questo oggetto tra le nostre mani, in nostro possesso, ma il fatto stesso di poterlo desiderare. In poche parole: il vero piacere sta nel desiderare e non in ciò che desideriamo.
Però mi fa pensare che forse tutto questo desiderare, tutto questo voler conquistare, non sia per niente Amore, anche se poi ci manca l'oggetto/la persona A, forse la rivogliamo semplicemente perché la sentiamo come di nostra proprietà, è brutto da dire ma è come succedeva da piccoli che levavano il giocattolo che non consideriamo minimamente fino a quel momento e poi una volta tolto e dato ad un altro bambino ci sentiamo feriti perché è nostro diventa d'un tratto il giocattolo preferito e che senza non possiamo vivere.
Dall'altra parte A ha fatto bene a continuare a cercare, è la vita ed è giusto che abbia trovato C, quando mi succede questo penso sempre che ho fatto bene a lasciare A perché se riesce in poco tempo a trovare un'altra C allora forse non ci teneva abbastanza a me. Soprattutto quando sta bene con C e non vuole lasciarla per me. Spesso quando il mio A aveva una C vicino tornavo a farmi sentire, come se rimettessi in gioco me e i sentimenti di A verso C come una sfida con me stessa per riprendere e riconquistare ciò che era mio, per vedere se quella C era davvero tanto più importante di me.
Spesso il mio A ha lasciato le nuove C per tornare da me, spesso ho abbandonato di nuovo dopo che aveva lasciato C ed era tornato con me.
Non è un comportamento giusto né nei confronti di A né nei confronti di C né verso sé stessi.
In questo periodo penso spesso al "mio" A, di tanto in tanto vado a guardare il suo profilo di facebook per vedere con chi mi dimentica, a chi dona l'amore che un tempo era mio. Una parte di me è felice che A abbia trovato una C migliore di me, l'altra parte di me vorrebbe correre da A e riprovare ancora e ancora, dire che ho sbagliato tutto che mi dispiace se mi sono comportata male... ma conoscendomi sospetto che farei sempre lo stesso errore, di andare, riprendere e scappare di nuovo. Per questo non torno più da A anche se mi distrugge il suo pensiero, anche se dentro sento che lo amo da morire, ma forse non è amore, forse mi manca l'adrenalina della conquista. Sto cercando di cambiare, perché essere così è bruttissimo, ferisco e basta. Non ci possono andare di mezzo ancora altre persone per questo mio comportamento... per questa mia smania di Vincere e sentirmi Speciale e indispensabile per qualcuno.
L'unica cosa da fare è non tornare mai da A.. non deve soffrire ancora per noi. Se amiamo davvero A bisogna avere la forza di lasciarla andare e di augurarle ogni bene con un'altra C. Anche se questo ci lacera dentro, anche se questo brucia... L'amore è saper lasciare andare, soprattutto quando ci comportiamo così. Prima di ributtarsi su altre B bisogna migliorare e trasformare questo nostro atteggiamento... Altrimenti aumentano le persone che soffrono a causa nostra, altrimenti il senso di colpa in noi sarà troppo grande un giorno per tutta la sofferenza che abbiamo provocato sia in A che nelle altre B...
Vecchio 02-08-2012, 12:30   #10
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
ci spiega che legandoci ad una ipotetica A (che può essere una persona, un oggetto o qualcos'altro) ci sembrerà di essere nati per starle accanto, ma inevitabilmente irromperà nella nostra vita una B (stesso discorso per la A: può trattarsi di una persona, di un oggetto ecc...) che ci affascinerà molto più di A e saremo portati, quasi per inerzia oserei dire, a legarci a B, preferendola ad A.
Quando poi, però, A verrà affiancata da C ecco che allora i nostri sentimenti per lei riaffioreranno velocemente e ci sentiremo in dovere di lasciare B per tornare da A, anche se troppo tardi.
che casino per spiegare la gelosia.
L'essere umano come tutte le specie viventi è competitivo, è un opportunista e spende la sua vita desiderando continuamente il meglio rincorrendo traguardi perfezionistici di espansione.
Questa regola è valida sopratutto per la scelta dei partner.. periodi di "poligamia" sono anche una strategia genetica per la sopravvivenza della specie.
La gelosia è deleteria nelle coppie ma alle volte per i suoi effetti psicologici è "sfruttata" per aiutare le relazioni in crisi.
Sostanzialmente la gelosia è un sentimento istintivo che innesca nuovamente la competizione sessuale in esclusività possessiva del partner per avere la propria discendenza genetica e funziona sopratutto con gli ex partners come persone che erano state "adocchiate" se è quando si viene a sapere che queste si stanno impegnando nuovamente.
Sempre con gli ex vale anche la teoria del prospetto, per l'uomo è più difficile saper perdere qualcosa piuttosto che ottenerne di nuovo.
Più una persona è emotivamente istintiva e istintivamente basa le sue relazioni più sarà soggetta a queste sensazioni.
Vecchio 02-08-2012, 12:49   #11
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Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra?
No, mai capitato. Non credo alla teoria di A B C D... o meglio: ne tengo conto.. non dico che non possa ipoteticamente capitare. Ma non avendola mai vissuta quella situazione.... non saprei. Sicuramente non ne farei una regola generale.
Per il resto non rimpiango il passato.. la frase "ogni lasciata è persa" non mi dice niente perchè dentro di me penso che tutto quello che è successo nel mio passato fosse inevitabile che succedesse. E tutto quello che non è successo fosse inevitabile che non succedesse.
Quindi per me tutto quello che non è successo non è esistito proprio. Non considero la probabilità o l'eventualità di cose che non sono esistite. Non ho perso occasioni.. o se l'ho fatto non ne sono cosciente, di conseguenza il problema "rimpianti" non si pone.
Vecchio 02-08-2012, 16:09   #12
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Ma un po' come per il bambino che sogna un gioco nuovo e appena ricevutolo in dono non ne sente più il bisogno e lo allontana con disprezzo, mi sentivo troppo coinvolto all'inizio e trasportato da un sentimento travolgente che è andato per esaurirsi col passare del tempo. E' un po' come lanciare una pallina in salita, vederla avanzare grazie alla forza impressale dal nostro lancio e perdere sempre più velocità, tornando indietro lentamente.
In pratica mi affeziono ad un qualcosa e dopo un po' di tempo provo un ineluttabile senso di vergogna e nausea, che mi induce a distaccarmi da essa.
Perché credo che quando desideriamo ardentemente una persona o un oggetto, il massimo del piacere cui possiamo e dovremmo aspirare non è avere questa persona o questo oggetto tra le nostre mani, in nostro possesso, ma il fatto stesso di poterlo desiderare. In poche parole: il vero piacere sta nel desiderare e non in ciò che desideriamo.
Anche io la penso così, ma non solo riguardo ad oggetti e persone, ma anche riguardo alle mie passioni, agli interessi.
Quando scopro qualcosa di nuovo che mi entusiasma mi ci butto con talmente tanto entusiasmo col desiderio di conoscerne ogni particolare, per poi ritrovarmi con tutte le informazioni, ma senza più entusiasmo.
Quasi infastidita da quella stessa passione che prima mi coinvolgeva.

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Perché ho aperto questo thread?
Perché ho finalmente capito che la mia professoressa di italiano al ginnasio aveva terribilmente ragione: "Ogni lasciata è persa".
Troppo vero. Ogni volta che ci mettiamo alle spalle qualcosa, non dubitate di abbandonarla definitivamente. Essa porrà le sue spietate radici, prima ancora che ve ne accorgiate, nel vostro cuore, nei vostri ricordi. E sarà impossibile strapparle una volta dentro di voi e cresciute, alimentate dalla nostalgia dei tempi passati.
Perciò, prima di chiudere definitivamente una porta riflettete, riflettete attentamente. Chiedetevi se avete fatto tutto ciò che potevate fare, perché non si sa mai che la corrente faccia tornare presso la vostra sventurata spiaggia ciò che avevate respinto con determinazione in precedenza.
la parte che ho sottolineato è quello che condivido.
Se c'è qualcosa a cui abbiamo legato la nostra felicità in passato, secondo me questa cosa sarà sempre attraente per noi e non solo: tenteremo anche di cercare la sua ombra nelle nuove esperienze, quando diventa impossibile rivivere l' esperienza originaria.
Vecchio 02-08-2012, 16:50   #13
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Quote:
Originariamente inviata da rainbow Visualizza il messaggio
E' quindi solo rimpianto quello che pensi ti leghi ad A? Se l'avessi legata a te con una corda forse sarebbe andata diversamente? O incontrando B avresti avuto comunque il rimorso per averla legata a te?
Bella domanda: istintivamente ti rispondo di no, perché quando ho lasciato andare A non credevo che ne avrei sentito la mancanza. Successivamente ho avvertito un vuoto immenso, dentro di me. Pensavo che B potesse colmare la lacuna, ma mi sbagliavo.
Ho paura che, più che gelosia, la mia sia solo una diversa forma di capriccio

Quote:
Originariamente inviata da rainbow Visualizza il messaggio
Secondo me è una cosa da tenere presente... non è che ogni lasciata è persa... è che possiamo fare solo quello che ci rende felici nell'hic et nunc e sperare per il meglio. Che poi non ce lo dice nessuno a lungo termine quali sono le scelte migliori per la nostra vita
Dunque, col senno di poi, posso affermare di aver optato sempre per scelte che si sono poi rivelate essere sbagliate

Quote:
Originariamente inviata da rainbow Visualizza il messaggio
E d'altronde se allontanarsi fa avvicinare l'altro non è nemmeno detto che B faccia la valigia, anzi, sarà la stessa B a porgerti la corda chiedendoti "Quando mi leghi?" proprio perchè ti avrà visto distratto, lontano.
Non sempre è così. Per me non lo è mai stato


Quote:
Originariamente inviata da juhi Visualizza il messaggio
Però mi fa pensare che forse tutto questo desiderare, tutto questo voler conquistare, non sia per niente Amore, anche se poi ci manca l'oggetto/la persona A, forse la rivogliamo semplicemente perché la sentiamo come di nostra proprietà, è brutto da dire ma è come succedeva da piccoli che levavano il giocattolo che non consideriamo minimamente fino a quel momento e poi una volta tolto e dato ad un altro bambino ci sentiamo feriti perché è nostro diventa d'un tratto il giocattolo preferito e che senza non possiamo vivere.
Hai centrato il bersaglio

Quote:
Originariamente inviata da juhi Visualizza il messaggio
In questo periodo penso spesso al "mio" A, di tanto in tanto vado a guardare il suo profilo di facebook per vedere con chi mi dimentica, a chi dona l'amore che un tempo era mio. Una parte di me è felice che A abbia trovato una C migliore di me, l'altra parte di me vorrebbe correre da A e riprovare ancora e ancora, dire che ho sbagliato tutto che mi dispiace se mi sono comportata male... ma conoscendomi sospetto che farei sempre lo stesso errore, di andare, riprendere e scappare di nuovo.
Anche io mi vado ad impicciare, col solo risultato di sentirmi ancora peggio di prima.
Ho come l'impressione che le persone dopo avermi mollato siano più felici, molto più felici. A questo punto, credo proprio di non essere una brava persona

Quote:
Originariamente inviata da juhi Visualizza il messaggio
L'unica cosa da fare è non tornare mai da A.. non deve soffrire ancora per noi. Se amiamo davvero A bisogna avere la forza di lasciarla andare e di augurarle ogni bene con un'altra C. Anche se questo ci lacera dentro, anche se questo brucia... L'amore è saper lasciare andare, soprattutto quando ci comportiamo così. Prima di ributtarsi su altre B bisogna migliorare e trasformare questo nostro atteggiamento... Altrimenti aumentano le persone che soffrono a causa nostra, altrimenti il senso di colpa in noi sarà troppo grande un giorno per tutta la sofferenza che abbiamo provocato sia in A che nelle altre B...
Vero, concordo
Vecchio 02-08-2012, 17:28   #14
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra?
Di solito, sono io quello che viene abbandonato e non viceversa
Vecchio 02-08-2012, 18:27   #15
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Il topic ha poche risposte perchè per molti di noi (me compreso) non ci son proprio nemmeno mai state occasioni Quindi quali "lasciate" dovremmo avere?
Vecchio 02-08-2012, 18:38   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da rainy Visualizza il messaggio
Anche io mi vado ad impicciare, col solo risultato di sentirmi ancora peggio di prima.
Ho come l'impressione che le persone dopo avermi mollato siano più felici, molto più felici. A questo punto, credo proprio di non essere una brava persona
Ti capisco benissimo Rainy, anche io sto sempre peggio di prima se riprovo con A o se provo con un altro B. Non sei una cattiva persona se ti comportarti così, perchè le persone cattive non ci stanno male!!!! Devi (e devo ) solo trovare il modo di cambiare questo atteggiamento bisogna dare la giusta importanza alla persona che ci sta vicino, l'amore non è l'adrenalina iniziale, l'amore è quando quella sensazione smette di esserci e riusciamo a rimanere vicino a quella A, sapersi "accontentare" di quell'abbassamento di adrenalina e riuscire ad essere felici lo stesso con quella persona vicino. Poi se non riesci a continuare a starci insieme, semplicemente non è la persona giusta per te anche se dopo senti quella "mancanza" quel "bisogno" di tornare da A, ricordarti che è il desiderio di quell'adrenalina e basta a farti stare male, non l'assenza vera e propria di quella persona.
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