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La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
Dunque, nel corso delle mie recenti avventure letterarie mi sono imbattuto in una frase che mi ha alquanto affascinato. Ve la riporto:
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Quando poi, però, A verrà affiancata da C ecco che allora i nostri sentimenti per lei riaffioreranno velocemente e ci sentiremo in dovere di lasciare B per tornare da A, anche se troppo tardi. Perdonate il gioco di parole e lettere, spero di non avervi mandato in confusione. Mi riconosco molto in questo ragionamento. Sovente è capitato di legarmi ad un qualcosa e dedicarmi anima e corpo ad essa. Ma un po' come per il bambino che sogna un gioco nuovo e appena ricevutolo in dono non ne sente più il bisogno e lo allontana con disprezzo, mi sentivo troppo coinvolto all'inizio e trasportato da un sentimento travolgente che è andato per esaurirsi col passare del tempo. E' un po' come lanciare una pallina in salita, vederla avanzare grazie alla forza impressale dal nostro lancio e perdere sempre più velocità, tornando indietro lentamente. In pratica mi affeziono ad un qualcosa e dopo un po' di tempo provo un ineluttabile senso di vergogna e nausea, che mi induce a distaccarmi da essa. Perché credo che quando desideriamo ardentemente una persona o un oggetto, il massimo del piacere cui possiamo e dovremmo aspirare non è avere questa persona o questo oggetto tra le nostre mani, in nostro possesso, ma il fatto stesso di poterlo desiderare. In poche parole: il vero piacere sta nel desiderare e non in ciò che desideriamo. E dunque, dopo aver desiderato e avuto il legame che cercavo con A, mi sento in obbligo di allontanarmi da essa, per rispondere ad una forza e ad una volontà che eludono la mia comprensione. Qui entra in gioco B: come accadde per A, mi ritrovo ad essere ossessionato da questa nuova figura. La desidero e la voglio, la ottengo. Ma, nel frattempo, mi riviene in mente A e scopro che ora appartiene a C .Qualcun'altro l'ha desiderata, sognata e ottenuta. Ora A è di C. Difficile da spiegare il perché avvenga tutto questo, ma dentro di me due sentimenti si contrastano e si fondano in una prepotente voglia di riavere A. Il pensare che C possa avere A, ciò che un tempo fu mio e mio soltanto, mi lascia senza parole. Avverto un mare di emozioni e sentimenti stravolgersi dentro di me, come il mare in tempesta, tra il susseguirsi di onde e il roboante frastuono di tuoni e fulmini. Rimpiango di non aver legato A ad una corda, in modo da poter farla tornare da me quando ne avevo bisogno. Purtroppo A sta bene con C, mentre io resto facile preda dei ripensamenti. Il tempo viene scandito dai pianti, dentro il mio cuore si spoglia come un albero in pieno inverno. Rimangono solo tristi rami, freddi e abbandonati, a farmi compagnia. Già, perché, nel mentre che mi struggevo, anche B si è accorta dei miei tentennamenti e trovando inspiegabile il mio comportamento ha preferito traslocare. - - - PER CHI NON VUOL LEGGERSI TUTTO QUESTO BEN DI DIO - - - Dubito fortemente qualcuno riesca a leggere ed interpretare tutto ciò, perciò racchiudo in poche righe il succo del mio discorso. Perché ho aperto questo thread? Perché ho finalmente capito che la mia professoressa di italiano al ginnasio aveva terribilmente ragione: "Ogni lasciata è persa". Troppo vero. Ogni volta che ci mettiamo alle spalle qualcosa, non dubitate di abbandonarla definitivamente. Essa porrà le sue spietate radici, prima ancora che ve ne accorgiate, nel vostro cuore, nei vostri ricordi. E sarà impossibile strapparle una volta dentro di voi e cresciute, alimentate dalla nostalgia dei tempi passati. Perciò, prima di chiudere definitivamente una porta riflettete, riflettete attentamente. Chiedetevi se avete fatto tutto ciò che potevate fare, perché non si sa mai che la corrente faccia tornare presso la vostra sventurata spiaggia ciò che avevate respinto con determinazione in precedenza. A voi è mai capitato di abbandonare qualcosa e tornare a desiderarla, pur non potendo più farla vostra? |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
Troppi A B C D, sono stanco e non mi va di sforzarmi troppo, quindi...
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Le relazioni passate sono felice di averle abbandonate definitivamente. Poi altri rapporti penso di aver sbagliato nel non curarli adeguatamente finendo per allontanarmi, anche se si è trattato di un vicendevole allonamento. E mi capita di avere nostalgia. Però poi mi convinco che sia stato meglio così, quindi in sostanza più che "tornare a desiderarla" mi capita di avere nostalgia. |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Capisco il tuo ragionamento ma non lo condivido, non mi sono mai trovato in condizione di rincorrere(o desiderare) altre persone quando ero sentimentalmente legato a una ragazza perchè questa, non so dire se esclusivamente o anche grazie al mio problema, diventava il mio universo chiuso, al di fuori del quale non esisteva nulla di altro. Non ho nemmeno mai provato l'impulso del "doveroso distacco" una volta raggiunto l'obiettivo |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
non essere così verboso...bisogna spremere il senso di un discorso in poche metafore efficaci, altrimenti diventa un fiume di parole inanellate una dietro l'altra che ingolfano.
non leggere goethe, è un macigno, le affinità elettive è un libro vecchio, vecchissimo, fuori tempo, superato. E' un grande classico, ma digerirlo significa fare colazione con bitume e calcinacci. |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
Uhm, mi sa che mi costruisco troppi castelli mentali :pensando:
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Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
non capisco come le conclusioni finali riescano a collegarsi al resto del discorso...
E' quindi solo rimpianto quello che pensi ti leghi ad A? Se l'avessi legata a te con una corda forse sarebbe andata diversamente? O incontrando B avresti avuto comunque il rimorso per averla legata a te? Secondo me è una cosa da tenere presente... non è che ogni lasciata è persa... è che possiamo fare solo quello che ci rende felici nell'hic et nunc e sperare per il meglio. Che poi non ce lo dice nessuno a lungo termine quali sono le scelte migliori per la nostra vita... E d'altronde se allontanarsi fa avvicinare l'altro non è nemmeno detto che B faccia la valigia, anzi, sarà la stessa B a porgerti la corda chiedendoti "Quando mi leghi?" proprio perchè ti avrà visto distratto, lontano. Per quanto riguarda il riscoprirsi a pensare ad A non appena si è visto che sta con C qualcuno mi ha fatto notare il teorema del "giocattolo" (cit.) Non ti ricordi all'asilo quando avevi lasciato un giocattolo nell'angolo perchè non te ne poteva più fregare di meno, scoprire con rabbia che ora a giocarci era un altro bambino? Siamo capricciosi. Siamo umani! |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Se si parla di relazioni, non ho nessun rimpianto, non ho mai desiderato tornare indietro... in generale del passato io tendo a ricordare solo le cose negative; del passato mi restano solo i brutti ricordi e quindi quando chiudo un capitolo della mia vita ne vedo solo i limiti e non lo rimpiango, tutt'altro. |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Dall'altra parte A ha fatto bene a continuare a cercare, è la vita ed è giusto che abbia trovato C, quando mi succede questo penso sempre che ho fatto bene a lasciare A perché se riesce in poco tempo a trovare un'altra C allora forse non ci teneva abbastanza a me. Soprattutto quando sta bene con C e non vuole lasciarla per me. Spesso quando il mio A aveva una C vicino tornavo a farmi sentire, come se rimettessi in gioco me e i sentimenti di A verso C come una sfida con me stessa per riprendere e riconquistare ciò che era mio, per vedere se quella C era davvero tanto più importante di me. Spesso il mio A ha lasciato le nuove C per tornare da me, spesso ho abbandonato di nuovo dopo che aveva lasciato C ed era tornato con me. Non è un comportamento giusto né nei confronti di A né nei confronti di C né verso sé stessi. In questo periodo penso spesso al "mio" A, di tanto in tanto vado a guardare il suo profilo di facebook per vedere con chi mi dimentica, a chi dona l'amore che un tempo era mio. Una parte di me è felice che A abbia trovato una C migliore di me, l'altra parte di me vorrebbe correre da A e riprovare ancora e ancora, dire che ho sbagliato tutto che mi dispiace se mi sono comportata male... ma conoscendomi sospetto che farei sempre lo stesso errore, di andare, riprendere e scappare di nuovo. Per questo non torno più da A anche se mi distrugge il suo pensiero, anche se dentro sento che lo amo da morire, ma forse non è amore, forse mi manca l'adrenalina della conquista. Sto cercando di cambiare, perché essere così è bruttissimo, ferisco e basta. Non ci possono andare di mezzo ancora altre persone per questo mio comportamento... per questa mia smania di Vincere e sentirmi Speciale e indispensabile per qualcuno. L'unica cosa da fare è non tornare mai da A.. non deve soffrire ancora per noi. Se amiamo davvero A bisogna avere la forza di lasciarla andare e di augurarle ogni bene con un'altra C. Anche se questo ci lacera dentro, anche se questo brucia... :piangere: L'amore è saper lasciare andare, soprattutto quando ci comportiamo così. Prima di ributtarsi su altre B bisogna migliorare e trasformare questo nostro atteggiamento... Altrimenti aumentano le persone che soffrono a causa nostra, altrimenti il senso di colpa in noi sarà troppo grande un giorno per tutta la sofferenza che abbiamo provocato sia in A che nelle altre B... :miodio: |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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L'essere umano come tutte le specie viventi è competitivo, è un opportunista e spende la sua vita desiderando continuamente il meglio rincorrendo traguardi perfezionistici di espansione. Questa regola è valida sopratutto per la scelta dei partner.. periodi di "poligamia" sono anche una strategia genetica per la sopravvivenza della specie. La gelosia è deleteria nelle coppie ma alle volte per i suoi effetti psicologici è "sfruttata" per aiutare le relazioni in crisi. Sostanzialmente la gelosia è un sentimento istintivo che innesca nuovamente la competizione sessuale in esclusività possessiva del partner per avere la propria discendenza genetica e funziona sopratutto con gli ex partners come persone che erano state "adocchiate" se è quando si viene a sapere che queste si stanno impegnando nuovamente. Sempre con gli ex vale anche la teoria del prospetto, per l'uomo è più difficile saper perdere qualcosa piuttosto che ottenerne di nuovo. Più una persona è emotivamente istintiva e istintivamente basa le sue relazioni più sarà soggetta a queste sensazioni. |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Per il resto non rimpiango il passato.. la frase "ogni lasciata è persa" non mi dice niente perchè dentro di me penso che tutto quello che è successo nel mio passato fosse inevitabile che succedesse. E tutto quello che non è successo fosse inevitabile che non succedesse. Quindi per me tutto quello che non è successo non è esistito proprio. Non considero la probabilità o l'eventualità di cose che non sono esistite. Non ho perso occasioni.. o se l'ho fatto non ne sono cosciente, di conseguenza il problema "rimpianti" non si pone. |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Quando scopro qualcosa di nuovo che mi entusiasma mi ci butto con talmente tanto entusiasmo col desiderio di conoscerne ogni particolare, per poi ritrovarmi con tutte le informazioni, ma senza più entusiasmo. Quasi infastidita da quella stessa passione che prima mi coinvolgeva. Quote:
Se c'è qualcosa a cui abbiamo legato la nostra felicità in passato, secondo me questa cosa sarà sempre attraente per noi e non solo: tenteremo anche di cercare la sua ombra nelle nuove esperienze, quando diventa impossibile rivivere l' esperienza originaria. |
Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Ho paura che, più che gelosia, la mia sia solo una diversa forma di capriccio Quote:
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Ho come l'impressione che le persone dopo avermi mollato siano più felici, molto più felici. A questo punto, credo proprio di non essere una brava persona Quote:
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Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
Il topic ha poche risposte perchè per molti di noi (me compreso) non ci son proprio nemmeno mai state occasioni :ridacchiare: Quindi quali "lasciate" dovremmo avere? :pensando: :mannaggia:
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Re: La teoria dei giochi affettivi: ogni lasciata è persa
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