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01-08-2024, 17:08
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#21
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,120
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Lo hai citato più di una volta in associazione a questo genere di problema. A sua volta il "ciascuno è fabbro della propria fortuna" è un tema che ti è molto caro, esprimi molto di frequente e, credo, anche il motivo del perché sei costretto a girare con barba e baffi posticci nel timore che qualcuno tra la maggioranza di utenti ti riconosca per strada e voglia la tua testa
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La barba e i baffi posticci sono una questione di stile, tra qualche anno ce li avranno tutti e potrò fregiarmi del titolo di trend-setter
Ma non sono un sostenitore dell'autodeterminazione alla felicità, semmai ritengo che l'infelicità sia una sorta di strategia di coping di cui sovente siamo attori inconsapevoli o restii ad ammetterne il funzionamento. L'infelicità è il sintomo, la misura del nostro far fronte a situazioni di trauma e di disagio, qualcosa che scegliamo (consapevoli o meno) per compensare precedenti situazioni incomode.
Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Muttley è un privilegiato si vede
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01-08-2024, 20:28
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 3,864
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l'infelicità è borghese ; dovremmo tutti imparare dagli africani che muiono di fame&sete ma sorridono a 32 denti, col colonialista bianco europeo che chiòsa: a loro basta poco, vedi come sono felici
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01-08-2024, 20:34
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#23
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,120
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Sono felici perché ce l'hanno più grosso.
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01-08-2024, 23:53
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#24
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Intermedio
Qui dal: May 2024
Messaggi: 185
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Originariamente inviata da cuginosmorfio
l'infelicità è borghese ; dovremmo tutti imparare dagli africani che muiono di fame&sete ma sorridono a 32 denti, col colonialista bianco europeo che chiòsa: a loro basta poco, vedi come sono felici
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Aahahaha. Vero, ho sempre invidiato i loro sorrisi bianchissimi a 32 denti
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Ultima modifica di Melmoth; 02-08-2024 a 00:12.
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02-08-2024, 09:03
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,109
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Sono felici perché ce l'hanno più grosso.
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Tutte queste generalizzazioni, pensa se uno di colore che ce l’ha piccolo leggesse questo post come si sentirebbe, vergonniahhh
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02-08-2024, 09:21
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#26
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,371
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
Tutte queste generalizzazioni, pensa se uno di colore che ce l’ha piccolo leggesse questo post come si sentirebbe, vergonniahhh
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La sua è tutta invidia del mancato aspirante ricevente.
Il prof brama il black mamba
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Ultima modifica di Nightlights; 02-08-2024 a 09:23.
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02-08-2024, 14:21
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#27
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Difficile dire qualcosa, è già impossibile avere contezza dei propri processi mentali intermedi, inteso che quelli superficiali si spera siano più o meno accessibili, mentre intendo per "intermedi" qualcosa che è appena al di sopra dell'inconscio. Figuriamoci immaginare cosa ci sia nella mente del prossimo.
Detto questo, io ritengo che chi ce la fa, sempre e comunque è qualcuno che ce l'aveva già fatta e doveva comunque arrivare a farcela, ma lo sviluppo degli eventi era stato inibito da qualche blocco che è venuto meno per chi sa quale motivo. Se considero lo sforzo immane che mi comporta andare in palestra ma ci vado, o tentare di avere hobby (adesso: perché prima mi davano gioia) ma comunque mi sforzo di fare, dovrei dirmi che ce l'ho fatta. Eppure sento che il mio destino è circoscritto entro una sorta di recinto da cui non so/posso uscire.
Forse il recinto di quel ragazzo è fisicamente e mentalmente più vasto di quelle temporaneo, fisico e mentale, in cui è restato confinato. Ma all'attivazione di chi sa quali eventi mentali, ha semplicemente occupato almeno parte dello spazio che ha a disposizione. Non penso insomma a cambiamenti ma alla realizzazione di potenzialità che c'erano già e aspettavano l'occasione giusta.
Ovviamente non ho alcuna prova ma credo che nessuno abbia prova del contrario
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Ci sono persone che hanno tutto per riuscire, ma poi entrano in certi loop e possono uscirne o fare una brutta fine.
Non lo so cosa succede, sembra che alcuni di noi debbano toccare il fondo per ripartire...anziché fare un percorso lineare. Io penso di avere preso l'ultimo treno o il penultimo, perché si era messa male la vita.
Senza soldi, senza macchina, senza amici, senza look, senza autostima, senza lavoro...qualsiasi uomo ne uscirebbe distrutto.
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02-08-2024, 17:51
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#28
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Principiante
Qui dal: Jul 2023
Ubicazione: Modena-Milano
Messaggi: 10
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Originariamente inviata da milton erickson
Dopo vari mesi che non apro un thread mi rifaccio vivo per linkarvi un video interessante in cui Marco Crepaldi intervista un ex hikikomori
https://www.youtube.com/watch?v=9E2Hk3nXgdM
Tra gli aspetti che mi hanno colpito:
il fatto che per uscire dalla sua condizione sono stati importanti i piccoli passi fatti inizialmente per migliorarsi (uscire per andare in palestra ad esempio);
l'importanza di avere un hobby/interesse in cui si può essere valorizzati (la musica);
hobby importante anche come motivazione ad andare oltre i propri limiti;
l'importanza del coraggio e della tenacia nonostante i primi insuccessi, per fare esperienza e alla fine avere anche risultati positivi (quando parla ad esempio dei suoi primi appuntamenti disastrosi con l'altro sesso).
Voi che ne pensate della sua esperienza?
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da persona che era iscritta proprio qui sopra 15-16 anni fa e si sentiva impotente, ma anche da terapeuta sicuramente confermo sull'importanza dei piccoli passi del nostro percorso, di apprezzarli, di notare le storie che la nostra mente ci dice tenendoci nel problema.
Non so oggi, ma ai tempi avevamo molto l'idea che chi ce la faceva avesse evidentemente meno problemi, non poteva capirci.
Son quei pensieri che alla lunga ci mantengono nel problema se ci identifichiamo solo con essi, ci impediscono di fare anche minimi passi e apprezzarli, usarli come punto di partenza
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02-08-2024, 17:53
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,120
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Quote:
Originariamente inviata da Exutente
Non so oggi, ma ai tempi avevamo molto l'idea che chi ce la faceva avesse evidentemente meno problemi, non poteva capirci.
Son quei pensieri che alla lunga ci mantengono nel problema se ci identifichiamo solo con essi, ci impediscono di fare anche minimi passi e apprezzarli, usarli come punto di partenza
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Non è cambiato niente, tutte le notti aspetto ancora una stella cadente (cit.)
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02-08-2024, 18:06
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#30
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,556
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Originariamente inviata da Exutente
da persona che era iscritta proprio qui sopra 15-16 anni fa e si sentiva impotente, ma anche da terapeuta sicuramente confermo sull'importanza dei piccoli passi del nostro percorso, di apprezzarli, di notare le storie che la nostra mente ci dice tenendoci nel problema.
Non so oggi, ma ai tempi avevamo molto l'idea che chi ce la faceva avesse evidentemente meno problemi, non poteva capirci.
Son quei pensieri che alla lunga ci mantengono nel problema se ci identifichiamo solo con essi, ci impediscono di fare anche minimi passi e apprezzarli, usarli come punto di partenza
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Che nick avevi?
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02-08-2024, 18:22
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#31
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Banned
Qui dal: Mar 2014
Messaggi: 4,072
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Quote:
Originariamente inviata da Exutente
da persona che era iscritta proprio qui sopra 15-16 anni fa e si sentiva impotente, ma anche da terapeuta sicuramente confermo sull'importanza dei piccoli passi del nostro percorso, di apprezzarli, di notare le storie che la nostra mente ci dice tenendoci nel problema.
Non so oggi, ma ai tempi avevamo molto l'idea che chi ce la faceva avesse evidentemente meno problemi, non poteva capirci.
Son quei pensieri che alla lunga ci mantengono nel problema se ci identifichiamo solo con essi, ci impediscono di fare anche minimi passi e apprezzarli, usarli come punto di partenza
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"Ce la faceva" a fare cosa?
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02-08-2024, 21:33
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#32
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 1,101
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Quote:
Originariamente inviata da Exutente
da persona che era iscritta proprio qui sopra 15-16 anni fa e si sentiva impotente, ma anche da terapeuta sicuramente confermo sull'importanza dei piccoli passi del nostro percorso, di apprezzarli, di notare le storie che la nostra mente ci dice tenendoci nel problema.
Non so oggi, ma ai tempi avevamo molto l'idea che chi ce la faceva avesse evidentemente meno problemi, non poteva capirci.
Son quei pensieri che alla lunga ci mantengono nel problema se ci identifichiamo solo con essi, ci impediscono di fare anche minimi passi e apprezzarli, usarli come punto di partenza
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Sarebbe interessante se te la sentissi di parlare un po' più approfonditamente della tua storia, dei miglioramenti fatti e di cosa ti ha aiutato a migliorare.
Anche per contrastare il pessimismo qui imperante ( io ci provo a volte con i miei interventi, ma non è facile...)
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Ultima modifica di milton erickson; 02-08-2024 a 22:01.
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03-08-2024, 03:56
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#33
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,725
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non ho visto il il video (non ce l'ho fatta...)
Le cose sono meno sotto il proprio controllo di quanto alcuni potrebbero pensare. Oppure sono sotto il proprio controllo ma è un controllo bastardo che ti impone di fare le stesse azioni nel tempo perchè hai paura che non facendole può succedere qualcosa di brutto. Mia esperienza. La paura è costante, ci vuole un coraggio e una voglia che la fronteggi e superi nel tempo per uscire dal proprio schema acquisito. E anche in quel caso non è detto che ce la si faccia, per qualche motivo. Ci sono anche gli altri, mica tutti fanno il tifo per il nostro 'successo' e lo favoriscono. C'è chi è con più esperienza e con più punti riconosciuti a disposizione. Invece magari più che passi avanti servono passi indietro, accontentarsi di quello che si può essere, da un'analisi più lucida possibile. Se sei lucido c'hai meno illusione dentro, quindi meno forza propulsiva.
Ci vuole l'illusione dentro per molti per fare un passo più avanti degli altri, ma pure per questa, come per altre qualità più misurabili, non si sa come acquisirsela e conservarsela dentro. Ma magari 'illusione' non è il termine adatto, io ce l'ho pure avuta forse, bisogna avere la 'credenza', qualcosa più di sostanza. Quella che poi ti fa dire che quello altrui è pessimismo, ma vieni però a stare dall'altro lato dove c'è questo pessimismo cosiddetto, e vedi che il pessimismo non è solo questione di pensiero, quello è conseguente. Quel pessimismo è più un sentimento, se si può dire così
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Ultima modifica di sagoma; 03-08-2024 a 04:04.
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03-08-2024, 04:02
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,725
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dopo aver scritto il post ho notato un sacco di errori, che ho corretto, magari rileggerlo adesso, risulta almeno un po' meno confuso il pensiero espresso ahahah
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Ultima modifica di sagoma; 03-08-2024 a 04:05.
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03-08-2024, 11:50
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#35
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 915
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Più vedo queste cose e più noto che, come persona, non c'entro nulla neppure con gli altri disadattati.
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03-08-2024, 17:50
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#36
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Esperto
Qui dal: Oct 2022
Ubicazione: nel castello errante di Howl
Messaggi: 501
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penso che abbiamo tutti le capacità di migliorare la nostra condizione, tenterò un ragionamento per spiegarmi:
penso che la sofferenza, fisica e mentale, sia una realtà inconfutabile e non aggirabile per tutti gli esseri senzienti, umani in questo caso...è proprio ciò che ci accomuna tutti ma proprio tutti
penso anche che non esista in maniera autonoma un sé o un io, inteso come nucleo della nostra persona con tutta una serie di caratteristiche a corredo, ma che sia soltanto il frutto di un insieme di cause e condizioni e quindi come il resto dell'universo sia in costante mutamento
se ciò che considero il mio io non esiste autonomamente allora non posso nemmeno attribuirgli degli aggettivi, tipo bello o brutto buono o cattivo etc etc, come se fossero caratteristiche che gli appartengono e lo caratterizzano in maniere fissa e immutabile, ma esso muterà in base alle cause e condizioni nel quale nasce e si sviluppa
di conseguenza penso che ognuno di noi abbia le potenzialità per liberarsi da tutta una serie di false convinzioni che si creano man mano che facciamo esperienze per la prima volta e poi le ripetiamo, finendo col ripetere schemi di parole, di pensieri e azioni che vanno a creare e/o rinforzare le convinzioni riguardo noi, gli altri, il mondo...insomma un circolo che si autoalimenta perfettamente fin da quando veniamo al mondo e quindi è difficile da vedere e poi scardinare
a forza di ripeterle arriviamo a pensare e pronunciare frasi del tipo io sono fatto così...e lui è fatto cosà come se fossero condanne immutabili ed eterne...
a causa di tutto quello che ho scritto penso che la mente possa acuire tale sofferenza o possa fare il contrario...anche quando si tratta di sofferenza fisica che non può essere curata dalla scienza (come nel mio caso), perché una mente tranquilla e allenata affronterà meglio di una mente non tranquilla né allenata anche quel tipo di sofferenza, come affronterà meglio qualsiasi altro problema
(mi dispiace per il pippone ma se non articolavo un non potevo spiegare la mia posizione)
p.s. penso che "l'addestramento" della mente sia importante, e la base di questa mia nuova visione, che sopra ho tentato maldestramente di spiegare, la devo sicuramente al mio crescente interesse e avvicinamento verso il buddhismo, parola gigantesca, e ci tengo a precisare che non posso definirmi un praticamente né un conoscitore, sono un curioso dilettante
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03-08-2024, 18:49
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#37
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Principiante
Qui dal: Jul 2023
Ubicazione: Modena-Milano
Messaggi: 10
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Non è cambiato niente, tutte le notti aspetto ancora una stella cadente (cit.)
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muttley, mannaggia
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03-08-2024, 18:50
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#38
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Principiante
Qui dal: Jul 2023
Ubicazione: Modena-Milano
Messaggi: 10
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Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
Che nick avevi?
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giova88. Storico pazzo del forum al termine della mia adolescenza
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