"Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno" (Mt 5, 37).
"Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti" (Lc 6, 26).
"Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi" (Mt 5, 11-12).
"Sorse anche una discussione, chi di loro poteva esser considerato il più grande. Egli disse: "I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno il potere su di esse si fanno chiamare benefattori Per voi però non sia così; ma chi è il più grande tra voi diventi come il più piccolo e chi governa come colui che serve" (Lc 22, 24-26).
"E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima; temete piuttosto colui che ha il potere di far perire e l'anima e il corpo nella Geenna (Lc 12, 4-5).
"Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli" (Mt 5, 20).
"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere" (Mt 7, 15-20).
"Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti e hanno piacere di esser salutati nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; divorano le case delle vedove, e in apparenza fanno lunghe preghiere. Essi riceveranno una condanna più severa" (Lc 20, 46-47).
"In quello stesso istante Gesù esultò nello Spirito Santo e disse: "Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascosto queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, Padre, perché così a te è piaciuto" (Lc 10, 21).
"Ecco: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe" (Mt 10,16).
"Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma io vi ho scelti dal mondo, per questo il mondo vi odia. Ricordatevi della parola che vi ho detto: Un servo non è più grande del suo padrone" (Gv 15, 18 - 20).
"Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena" (Mt 6, 25-34)
"Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate" (Mt 6, 1-8)
"Non accumulatevi tesori sulla terra, dove tignola e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulatevi invece tesori nel cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove ladri non scassinano e non rubano" (Mt 6, 19-20)
"Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!" (Apoc 22, 15).
Diciamolo francamente: non esiste nessun collegamento tra introversione e salvezza dell'anima. Tuttavia dalla lettura dei Vangeli, possiamo affermare che essere introversi può aiutare; infatti Gesù ama molto i piccoli, gli umili, e notiamo chiaramente come egli prediliga l'azione alle parole. L'abito non fa il monaco; è vero oggi ed era vero anche ieri ed infatti Gesù non risparmia invettive ai sacerdoti della sua epoca, rei di non rispettare i precetti divini, di aver sostituito la tradizione alla legge di Dio e di non avere un comportamento sempre corretto e trasparente. L'accettazione passa attraverso l'amore degli altri, ma spesso per ottenerlo occorre andare non solo contro noi stessi, ma soprattutto contro il messaggio evangelico. Evidente come il parlare troppo sia inutile e dannoso e contamini l'uomo. Noto, tuttavia, con molto rammarico, che molti introversi non seguono il Cristianesimo; infatti, oltre a nutrire un misto di rancore, odio e rivalsa nei confronti degli estroversi, la sfiducia verso il mondo e un modo di ragionare che li porta spesso ad essere diffidenti, li tiene lontani dalla salvezza rappresentata da Gesù; ed è un vero peccato, perchè la fede li aiuterebbe di certo a vivere meglio; un cristiano che ha abbastanza fede dovrebbe eliminare due sentimenti: "ansia" e "vergogna"; ma dovrebbe essere anche in grado di aiutare il prossimo (soprattutto coloro che non possono dare nulla in cambio) e di perdonare, in particolare coloro che hanno la loro spiritualità ancora un po' addormentata... Dopotutto, "chi è senza peccato, scagli la prima pietra". La schiavitù dell'accettazione e dei beni materiali è estremamente dannosa per la nostra salute e per la nostra salvezza: la vera felicità sta altrove.