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Vecchio 09-05-2012, 21:33   #1
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Sento spesso dire frasi del tipo "Quando tocchi il fondo poi puoi solo risalire", sento di gente che ha attraversato momenti difficili e a un certo punto le si è acceso una sorta di fuoco dentro, ecc. ecc.

Io il fondo l'ho toccato, però questa spinta non ce l'ho...
Non ho nulla di bello a cui aggrapparmi...

Una volta speravo in un futuro migliore,
il futuro aveva poi cominciato a prender corpo, e pure quello poi si trasformava di delusioni e fallimenti.
Ora, conoscendo le mie varie tare, son ben consapevole che non ci sarà alcun "Eldorado", che per tutta una serie di cose son assolutamente inetto, e che continuo a sentirmi "fuori" anziché "dentro" il flusso delle cose.

L'unica ragione per cui esisto ancora è l'istinto di sopravvivenza, ma ogni tanto ho quei momenti di lucidità in cui percepisco piuttosto nitidamente che è finito tutto per me. E se anche continuasse...Fare una famiglia, bla bla bla.
No, non ci son portato, non sono in grado...

E per le uniche cose decenti che ho, passo per rompiballe, montato... ed è scandaloso, dato che, in certi contesti, mirare all'eccellenza delle cose dovrebbe essere un must, e invece ci si imbatte in una schifosa mediocrità.
Ma dove m....a la trovo la spinta in quel mare di delusioni...

Anche da parte di altri, percepisco un certo pessimismo verso il futuro.. Ma voi questa "spinta" la sentite?
Vecchio 09-05-2012, 21:56   #2
Esperto
L'avatar di amarlena
 

Le persone che dopo momenti particolari hanno toccato il fondo e poi hanno acceso il fuoco....( non per darsi fuoco ovviamente ) sono persone che semplicemente hanno attraversato un momento buio, magari sono sprofondate ma poi hanno saputo raccogliere le energie per dare un colpo di spugna a tutto.
Diversamente le persone che soffrono di depressione.
Soffrire di depressione non è come soffrire per qualcosa, provare un dolore forte per qualcosa di preciso.
Me ne sto accorgendo ultimamente: è come se ad un certo momento, un certo giorno senza che sia successo apparentemente nulla di grave ti senti smarrito non hai piu nulla a cui aggrapparti, senti che la tua anima sta scivolando via.
Un lutto si supera con gli anni ma si supera, la delusione sentimentale si supera, ma il mal di vivere purtroppo ti rimane appiccicato.
Allora bisogna assolutamente godersi le giornate in cui non hai questo peso sul cuore. Bisogna accettarsi perchè il malessere ritorna ma cosi come torna se ne va.
Se non se ne va subito curarsi in qualche modo.

Tutto il resto lo quoto in qualche modo.
Ma nei miei giorni migliori cerco di aprirmi alle persone di guardare il mondo da altre prospettive, di conoscere chi mi è vicino, con umiltà magari a volte sono pure io una rompiballe, però mirare all' eccellenza non deve farci perdere di vista gli altri. Non siamo superiori o inferiori agli altri siamo uguali.
Per alleviare il mio senso di tristezza e la mia disillusione l unica strada che sto percorrendo è quella di non far crescere il muro tra me e gli altri anzi di abbatterlo per quanto mi è consentito.

Ultima modifica di amarlena; 09-05-2012 a 22:01.
Vecchio 09-05-2012, 22:05   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Ma voi questa "spinta" la sentite?
No,o perlomeno si tratta di momenti,in realta' anche io so perfettamente che non c'e' scampo
Vecchio 09-05-2012, 22:08   #4
Esperto
L'avatar di recluso
 

Tante volte ho pensato la stessa cosa. Non si può dire che non abbia toccato il fondo, eppure poi mi tiro su quel minimo per non stare lì, seduto sul fondo, ma manca quella voglia matta di rivalsa. Come mai? Non so.
Vecchio 09-05-2012, 22:12   #5
Banned
 

Quoto amarlena la depressione è diversa dal momento buio generico;

In effetti in molti riescono a risalire dal fondo, io ad esempio adesso mi trovo non in piedi, non in ginocchio, ma sdraiato sul fondo, immobile, non torno a galla, non mi muovo in nessuna direzione, anche se vorrei scatenarmi come una furia, non ci riesco, sono come paralizzato, soffro molto, moltissimo, e non riesco ancora a capire come posso fare per risollevarmi.

Come te non vedo nulla di buono nel futuro, mi sento finito in tutto e per tutto e tutti, non riesco a focalizzarmi in nessuna pseudo situazione normale del mondo normale per gente normale, vivo recluso, inoltre essendo uno molto orgoglioso, ed essendo uno che viene da una vita normale, anzi da normale, forse posso definirmi anche un ex vincente...........spesso penso al peggio, a volte riescirei anche a far tacere volentieri quell' istinto di sopravvivenza di cui parli, ma poi sul dunque mi fermo, altrimenti non sarei quì a scrivere..........mi fermo solo per evitare un' altro enorme dispiacere ai miei cari che dal giorno della mia nascita ricevono da me e dalle mie vicende solo dispiaceri, sono come una condanna per loro.
Vecchio 09-05-2012, 22:12   #6
Banned
 

Infatti il vero "disperato" è colui che in fondo ha almeno ancora una speranza: remota, piccola, ridicola quanto vuoi, ma ancora ce l' ha e ci si aggrappa (anche se lo nega a tutti e anche a se stesso).
Mi sa che sono proprio le speranze a dare la "spinta".

Quando non ci sono davvero più, o quando le hai definitivamente abbandonate, allora bisogna ricostruire tutto di capo ...


Mica è sempre vero che la speranza è l'ultima a morire. E se muore si rimane bloccati come un' auto senza benzina.
Vecchio 09-05-2012, 22:26   #7
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Sento spesso dire frasi del tipo "Quando tocchi il fondo poi puoi solo risalire", sento di gente che ha attraversato momenti difficili e a un certo punto le si è acceso una sorta di fuoco dentro, ecc. ecc.

Io il fondo l'ho toccato, però questa spinta non ce l'ho...
Non ho nulla di bello a cui aggrapparmi...

Una volta speravo in un futuro migliore,
il futuro aveva poi cominciato a prender corpo, e pure quello poi si trasformava di delusioni e fallimenti.
Ora, conoscendo le mie varie tare, son ben consapevole che non ci sarà alcun "Eldorado", che per tutta una serie di cose son assolutamente inetto, e che continuo a sentirmi "fuori" anziché "dentro" il flusso delle cose.

L'unica ragione per cui esisto ancora è l'istinto di sopravvivenza, ma ogni tanto ho quei momenti di lucidità in cui percepisco piuttosto nitidamente che è finito tutto per me. E se anche continuasse...Fare una famiglia, bla bla bla.
No, non ci son portato, non sono in grado...

E per le uniche cose decenti che ho, passo per rompiballe, montato... ed è scandaloso, dato che, in certi contesti, mirare all'eccellenza delle cose dovrebbe essere un must, e invece ci si imbatte in una schifosa mediocrità.
Ma dove m....a la trovo la spinta in quel mare di delusioni...

Anche da parte di altri, percepisco un certo pessimismo verso il futuro.. Ma voi questa "spinta" la sentite?
filo, personalmente credo che "toccare il fondo" sia uno stato mentale, c'è chi tocca il fondo perché perde miliardi di euro e gli rimangono solo 4 milioni, c'è chi tocca il fondo dopo aver consumato i suoi risparmi nella disperata ricerca di un lavoro, c'è chi tocca il fondo dopo essere stato lasciato dalla ragazza.
Ma c'è chi fa tutto questo, eppure il fondo non lo tocca. E non necessariamente è una cosa positiva. E' come se la nostra mente, a mio avviso, ci volesse difendere dal provare una sensazione di depressione talmente devastante che può condurre solo a due opzioni: suicidio o rinascita.

Personalmente nella mia vita più volte mi sono "tuffato" verso il fondo, perché mi conosco e so che non mi suiciderei mai: ho immaginato la scena, ho lasciato che la tristezza pervadesse ogni mia fibra, ho tagliato i ponti con la realtà. Più e più volte.
E ne sono sempre emerso.
Ma è un gioco pericoloso, si tratta di camminare sulla lama di un rasoio.
Alla fine l'esito che se ne dovrebbe ricavare è un'energia prorompente, esplosiva e propositiva, che porta a tentare azioni pur convinti che siano assurde (e paradossalmente alcune di queste azioni, che assurde non sono affatto, sono quelle che ingenerano i circoli virtuosi di rinascita).

A mio avviso tu ancora il fondo non l'hai toccato, sei lì a un cm da esso ma non l'hai ancora afferrato. Ed è molto peggio, credimi.
Vecchio 09-05-2012, 22:30   #8
Esperto
L'avatar di Myway
 

La spinta la sento ...è che avendo un muro davanti mi ritrovo schiacciato

Crollasse il muro arriverei sulla luna x quanta spinta ho....
Vecchio 09-05-2012, 22:33   #9
Avanzato
L'avatar di Semir1978
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
"Quando tocchi il fondo poi puoi solo risalire",
Non è vero: puoi sempre scavare.
Vecchio 09-05-2012, 22:39   #10
Banned
 

Io mi sentii come se avessi prestato il mio corpo alla scienza quando ho scelto di campare
Vecchio 09-05-2012, 23:31   #11
Banned
 

OT
La prima cosa che mi è venuta in mente quando ho letto il titolo del topic



FINE OT
Vecchio 10-05-2012, 08:54   #12
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Si tratta spesso anche di un giudizio che uno dà su di sé, alcuni si considerano falliti se fanno determinate cose, altri no... alcuni considerano che stanno peggiorando se le cose gli vanno in una certa maniera, altri no...

A volte ci sembra di stare toccando il fondo, poi passa un po' di tempo e riguardandosi indietro si scopre che in realtà qualcosa ci stava spingendo in una direzione che a noi pareva sbagliata, ma in realtà si è rivelata essere la più giusta. Si scopre dunque che quando ci pareva di stare andando giù stavamo invece andando sù.

Ci diamo degli obiettivi e poi ci riteniamo dei falliti se non li raggiungiamo, ma siamo sicuri che quelli fossero gli obiettivi giusti per noi? E se non fossero invece l'espressione di condizionamenti esterni o di insicurezze che ci portano a sentire il bisogno di qualcosa?
E se qualcosa dentro di noi ci impedisse di perderci inseguendo tutto questo, magari facendoci anche cadere nell'apatia e nell'immobilità come può accadere a un depresso?

Poi, quando si risolve la questione e si riesce a trovare quello che ci piace davvero la motivazione si trova e la depressione, dopo aver svolto il suo compito, se ne va.

Suppongo che questo mio pensiero collida completamente con la tua visione delle cose e il modo che hai di rapportarti a te stesso, teso come sei a cercare di importi i comportamenti e gli obiettivi che ritieni di doverti dare...
solo in parte. Il tuo discorso è condivisibile e veritiero in certe circostanze, ma in altre gli obiettivi sono corretti, il problema semmai sono le modalità per raggiungerli.
A volte ci si incarta in uno schema di azioni che crediamo produttivo, e invece ci allontana sempre più dalla meta.
In una circostanza di questo tipo, "toccare il fondo" rappresenta il punto in cui la disperazione, raggiungendo il suo apice, ci permette di fare cose che riteniamo assolutamente irragionevoli, irrazionali, senza senso. E che in realtà assumono il loro significato nell'utilità che risulta dal rompere un circolo vizioso di schemi stantii e improduttivi.

L'esempio più drastico (per certi versi burlesco) di questo fenomeno è nel film Yes Man, film che credevo una cretinata e invece mi ritrovo a consigliarlo frequentemente.
Vecchio 10-05-2012, 09:02   #13
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

ti rendi conto di aver raggiunto il fondo quando cominci a risalire....

io la spinta verso una maggiore apertura alla vita la ho, ed in parte la seguo, faccio le mie cose, non mi considero troppo "frustrato" nel mio stile di vita e nei comportamenti che tengo. Certo mi manca completamente lo stimolo ad avere rapporti con gli altri umani, questo sì...però alla fine non ne soffro un granchè, quindi non mi viene la spinta, è un cane che si morde la coda
Vecchio 10-05-2012, 10:32   #14
Banned
 

la spinta piu' forte è l'amore per la vita, e una persona che ti stia accanto a gioire e sorreggerti..
Vecchio 10-05-2012, 10:35   #15
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

Quote:
Originariamente inviata da filosofo Visualizza il messaggio
Sento spesso dire frasi del tipo "Quando tocchi il fondo poi puoi solo risalire", sento di gente che ha attraversato momenti difficili e a un certo punto le si è acceso una sorta di fuoco dentro, ecc. ecc.
Anch'io. Se ne sente parlare esattamente perché, nell'insieme molto più vasto di quelli che hanno toccato il fondo, sono i pochi sono risaliti.

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