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Vecchio 18-03-2009, 21:27   #1
Avanzato
L'avatar di KOBE
 

ciao ragazzi è davvero passato tanto tempo dal mio ultimo intervento su questo forum, avevo imparato a convivere con la mia situazione di fobia sociale senza dargli tanta importanza. ma oggi all'università a lezione di neuropsichiatria dell'ètà evolutiva, la proff ha spiegato la sindrome di ASPERGER, un dei disturbi che fa parte della famiglia dell'autismo, ma che a differenza di quest'ultimo non prevede il ritardo mendale e le difficoltà linguistiche detta in due parole.

se volete qualche info in più:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger

insomma man mano che venivano descritti sintomi e modalità di inorgenza mi rivedevo in questo tipo di patologia.
premesso che l'autodiagnosi non è mai una grancosa, però spiegherebbe gran parte dei disturdi delle persone afflitte dall'ansia sociale.
Vecchio 18-03-2009, 21:36   #2
Avanzato
L'avatar di LeonardoDaFobic
 

mah, son 2 cose ben diverse e non c'è comorbilità, questo te l'avranno spiegato, anche se qualche sintomo simile c'è, non mi pare che li si parli d'ansia
Vecchio 18-03-2009, 21:36   #3
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da KOBE
ciao ragazzi è davvero passato tanto tempo dal mio ultimo intervento su questo forum, avevo imparato a convivere con la mia situazione di fobia sociale senza dargli tanta importanza. ma oggi all'università a lezione di neuropsichiatria dell'ètà evolutiva, la proff ha spiegato la sindrome di ASPERGER, un dei disturbi che fa parte della famiglia dell'autismo, ma che a differenza di quest'ultimo non prevede il ritardo mendale e le difficoltà linguistiche detta in due parole.

se volete qualche info in più:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger

insomma man mano che venivano descritti sintomi e modalità di inorgenza mi rivedevo in questo tipo di patologia.
premesso che l'autodiagnosi non è mai una grancosa, però spiegherebbe gran parte dei disturdi delle persone afflitte dall'ansia sociale.
io dico solo una cosa:
1- siamo abituati un po' a troppe etichette....
2- un conto è un "ritardo" un conto è un'inibizione...

x me il solo fatto che uno sta qui a lamentarsene è simbolo non di incapacità mentale, ma di INSICUREZZA...

pure io tante volte davanti ad un sorrisino abbasso lo sguardo (e magari tra me e me penso...perchè m'ha sorriso? ma ma sorriso ?? ecc..ecc..)...non significa che sono un ritardato perchè non l'ho intuito con la certezza del 100%.

Semplicemente tanta insicurezza di fondo...

tanto lo fa l'ambiente...
x me una cosa importante è anche sul primo ricordo che abbiamo della nostra infanzia...lì eri un minimo sereno? ecco significa che tanto l'ha fatto l'ambiente e una tua spiccata sensibilità
Vecchio 18-03-2009, 21:45   #4
Avanzato
L'avatar di KOBE
 

Quote:
Originariamente inviata da giova88bannato2
Quote:
Originariamente inviata da KOBE
ciao ragazzi è davvero passato tanto tempo dal mio ultimo intervento su questo forum, avevo imparato a convivere con la mia situazione di fobia sociale senza dargli tanta importanza. ma oggi all'università a lezione di neuropsichiatria dell'ètà evolutiva, la proff ha spiegato la sindrome di ASPERGER, un dei disturbi che fa parte della famiglia dell'autismo, ma che a differenza di quest'ultimo non prevede il ritardo mendale e le difficoltà linguistiche detta in due parole.

se volete qualche info in più:
http://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Asperger

insomma man mano che venivano descritti sintomi e modalità di inorgenza mi rivedevo in questo tipo di patologia.
premesso che l'autodiagnosi non è mai una grancosa, però spiegherebbe gran parte dei disturdi delle persone afflitte dall'ansia sociale.
io dico solo una cosa:
1- siamo abituati un po' a troppe etichette....
2- un conto è un "ritardo" un conto è un'inibizione...

x me il solo fatto che uno sta qui a lamentarsene è simbolo non di incapacità mentale, ma di INSICUREZZA...

pure io tante volte davanti ad un sorrisino abbasso lo sguardo (e magari tra me e me penso...perchè m'ha sorriso? ma ma sorriso ?? ecc..ecc..)...non significa che sono un ritardato perchè non l'ho intuito con la certezza del 100%.

Semplicemente tanta insicurezza di fondo...

tanto lo fa l'ambiente...
x me una cosa importante è anche sul primo ricordo che abbiamo della nostra infanzia...lì eri un minimo sereno? ecco significa che tanto l'ha fatto l'ambiente e una tua spiccata sensibilità
in questo tipo di "autismo" il ritardo mendale non esiste, infatti si sospatta che anche mozart, michelangelo e Einstein ne fossero afffetti.
I bimbi sono asintomatici fino ai 2 anni di età.insomma questa sindrome riguarda solo l'aspetto sociale,i bambini tendono ad isolarsi e anche se vorrebbero integrarsi ed interaggire con gli altri non ci riescono perchè gli mancano le abilità sociale.
Vecchio 18-03-2009, 21:51   #5
Banned
 

se è così.....beh dal mio punto di vista allora è una delle tante etichette...

nè più nè meno...
Vecchio 19-03-2009, 01:11   #6
Esperto
L'avatar di valmor
 

Leggendo mi sembra che Asperger potrebbe essere una possibilità per chi nelle situazioni sociali si è sentito da sempre estraneo, senza sapere bene come comportarsi, cosa fare, dire appena la situazione devia un pochino dalla totale prevedibilità e semplicità.

Poi può anche essere che si ha sempre avuto una forma di introversione fortissima sin da piccini ed è stata questa, unita a circostanze ambientali, a non far imparare le abilità sociali portando poi alla fs.

Certo, le sfumature sono tante, quindi se si vuole iniziare una terapia tocca farsi diagnosticare da uno...o più (per conferma) professionisti.
Vecchio 19-03-2009, 01:15   #7
Esperto
L'avatar di Wonderlust76
 

Quote:
Originariamente inviata da KOBE
insomma man mano che venivano descritti sintomi e modalità di inorgenza mi rivedevo in questo tipo di patologia.
Si chiama ipocondria :lol: :lol:
Vecchio 19-03-2009, 01:21   #8
Intermedio
L'avatar di DottorFobic
 

essere introverso è un po' diverso dall'essere fobico ed avere ansie
l'aspenger è un po' come gli autistici, ha una teoria della mente poco sviluppata, ovvero non riesce bene ad immaginarsi cosa pensano gli altri (detta alla grezza), non riesce a capire gli stati mentali degli altri
inoltre ha fissazioni su particolari per molti irrilevanti, trascurando tutto il resto
credo che già questo per voi sia facile da verificare se siete così... cmq se proprio volete aspergereare, beccatevi i criteri del sacro dsm



Criteri diagnostici per F84.5 Disturbo di Asperger [299.80]

A.
Compromissione qualitativa nell’interazione sociale, come manifestato da almeno 2 dei seguenti:

1)
marcata compromissione nell’uso di diversi comportamenti non verbali come lo sguardo diretto, l’espressione mimica, le posture corporee e i gesti che regolano l’interazione sociale

2)
incapacità di sviluppare relazioni con i coetanei adeguate al livello di sviluppo

3)
mancanza di ricerca spontanea della condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone (per es., non mostrare, portare o richiamare l’attenzione di altre persone su oggetti di proprio interesse)

4)
mancanza di reciprocità sociale o emotiva.


B.
Modalità di comportamento, interessi, e attività ristretti ripetitivi e stereotipati, come manifestato da almeno uno dei seguenti:

1)
dedizione assorbente ad uno o più tipi di interessi stereotipati e ristretti, che risultano anomali o per intensità o per focalizzazione

2)
sottomissione del tutto rigida ad inutili abitudini o rituali specifici

3)
manierismi motori stereotipati e ripetitivi (per es., sbattere o torcere le mani o le dita o movimenti complessi di tutto il corpo)

4)
persistente eccessivo interesse per parti di oggetti.


C.
L’anomalia causa compromissione clinicamente significativa dell’area sociale, lavorativa o di altre aree importanti del funzionamento.

D.
Non vi è un ritardo del linguaggio clinicamente significativo (per es., all’età di 2 anni sono usate parole singole, all’età di 3 anni sono usate frasi comunicative).

E.
Non vi è un ritardo clinicamente significativo dello sviluppo cognitivo o dello sviluppo di capacità di autoaccudimento adeguate all’età, del comportamento adattivo (tranne che dell’interazione sociale) e della curiosità per l’ambiente nella fanciullezza.

F.
Non risultano soddisfatti i criteri per un altro specifico Disturbo Pervasivo dello Sviluppo o per la Schizofrenia.





se notate, qui e su wikipedia non c'è nessun accenno all'ansia
Vecchio 19-03-2009, 01:55   #9
Esperto
L'avatar di valmor
 

Quote:
Originariamente inviata da DottorFobic
essere introverso è un po' diverso dall'essere fobico ed avere ansie
L'introverso non è necessariamente fobico e ansioso e viceversa, certo, io mi riferivo a chi nasce molto introverso e poi diventa anche fobico.

Quote:
Originariamente inviata da DottorFobic
se notate, qui e su wikipedia non c'è nessun accenno all'ansia
Ok ma io la vedo difficile per un Asperger non provare ansia se si trova in una situazione sociale che richiede interazione, senza avere abilità sociali, un pò come trovarsi in acqua non sapendo nuotare boh....
Vecchio 19-03-2009, 01:57   #10
Esperto
L'avatar di animaSola
 

Ciao Kobe ben tornato :wink:
Vecchio 19-03-2009, 02:01   #11
Intermedio
L'avatar di cAlien
 

Quote:
Originariamente inviata da valmor
Ok ma io la vedo difficile per un Asperger non provare ansia se si trova in una situazione sociale che richiede interazione, senza avere abilità sociali, un pò come trovarsi in acqua non sapendo nuotare boh....
se leggi bene il dsm, è quasi il contrario, l'asperger può sembrare quasi un automa primo d'emozioni o magari provarle per cose irrilevanti e cmq non per le persone
è una cosa diversissima dalla fobia sociale, l'unica somiglianza è la chiusura a riccio, ma le cause di questa chiusura, come le cause del disturbo sono diverse
Vecchio 19-03-2009, 08:50   #12
Avanzato
L'avatar di KOBE
 

Quote:
Originariamente inviata da animaSola
Ciao Kobe ben tornato :wink:
grazie
Vecchio 14-02-2011, 04:17   #13
Non registrato
Guest
 

Ciao,
sono un'asperger diagnosticata da qualche mese alla tenera età di 36 anni dopo che anni di consulti con psicologi che non avevano idea neanche dell'esistenza di questa sindrome non erano serviti a guarirmi dalle mie "insicurezze".
Mi ero riproposta di non scrivere su forum. Non perché mi vergogni di quello che sono, ma semplicemente per il fatto che non voglio essere accusata di lamentarmi né tanto meno di usare la mia situazione per trarne vantaggi. Però non ci riesco a stare zitta, è più forte di me e devo dire la mia.
Si le "insicurezze" ti vengono... quando praticamente tutti i giorni dici qualcosa che offende qualcuno o fa ridere tutti e non capisci perché... eppure cavolo sei intelligente e anche parecchio... le altre persone devono avere un segreto per comunicare tra di loro... cosa sarà mai... poi inizi a notare che non sei l'unico... altre persone sembrano proprio avere gli stessi problemi... ma a questo punto se qualcuno ti venisse a dire che sei autistica gli diresti: "ma mi hai visto bene? ti sembro forse rain man?" (forse... perché sei “insicura” e non hai tanto la risposta pronta) Comunque si gli risponderesti così perché tu non hai la più pallida idea di che cosa sia l'autismo come del resto pare neanche un buon numero di psicologi. Poi arriva l'era di internet... scrivi mail.. chatti... e ti accorgi di quanto è più semplice farti capire in questo modo... improvvisamente tutti quelli che ti erano sembrati alieni per anni qui sembrano simili a te... ma non capisci ancora il perché... che cosa c'è di diverso... finché un giorno ti imbatti in qualche "aspies" e condividi esperienze e... ti senti sollevato da una parte perché stai iniziando a capire e questo ti fa sentire bene e angosciato dall'altra perché non riesci ad accettare quella parola che fa paura. Dopo qualche anno passato in questo limbo ti fai coraggio e decidi di contattare un centro specializzato (o ti fai aiutare da un amico a prendere appuntamento perché le "insicurezze" si cavoli sono proprio tante) A questo punto sembra facile... dopo anni di analisi cosa sarà mai un'altra chiacchierata... beh non è proprio così semplice affrontare la diagnosi ma mi sto dilungando troppo... cercherò di arrivare al punto. Ora ho si la mia “etichetta”, ma anche qualcos'altro. Qualcuno che mi spiega esattamente quello che ho, mi aiuta a interpretare il mio comportamento e mi aiuta a capire come fare nonostante ciò a comunicare con le persone. Che cos'ho è un disturbo dello spettro autistico, non capisco il linguaggio del corpo e le espressioni facciali (cavolo... ecco perché mi trovo così bene a chattare, a scrivere,... ma allora non sono solo pigra e non ho voglia di alzare il culo dalla sedia...), poi non capisco ad intuito le metafore, le figure del linguaggio (cavolo... ecco perché prendo sempre tutto alla lettera e faccio ridere tutti con le mie uscite... però poi se ci ragiono ci arrivo non è che sono rimbambita...), poi ci sono altre cosette fastidiose ma non le scrivo perché vorrei che sia ben chiaro che la cosa principale è questa. Ed è anche la cosa che accomuna aspergers e autismo ad alto funzionamento che si differenziano solo per l'età a cui si è iniziato a parlare, ma dopo ha ancora senso fare questa differenza?
Vecchio 03-04-2014, 17:14   #14
Intermedio
 

Quote:
Originariamente inviata da Non registrato Visualizza il messaggio
Ciao,
sono un'asperger diagnosticata da qualche mese alla tenera età di 36 anni dopo che anni di consulti con psicologi che non avevano idea neanche dell'esistenza di questa sindrome non erano serviti a guarirmi dalle mie "insicurezze".
Mi ero riproposta di non scrivere su forum. Non perché mi vergogni di quello che sono, ma semplicemente per il fatto che non voglio essere accusata di lamentarmi né tanto meno di usare la mia situazione per trarne vantaggi. Però non ci riesco a stare zitta, è più forte di me e devo dire la mia.
Si le "insicurezze" ti vengono... quando praticamente tutti i giorni dici qualcosa che offende qualcuno o fa ridere tutti e non capisci perché... eppure cavolo sei intelligente e anche parecchio... le altre persone devono avere un segreto per comunicare tra di loro... cosa sarà mai... poi inizi a notare che non sei l'unico... altre persone sembrano proprio avere gli stessi problemi... ma a questo punto se qualcuno ti venisse a dire che sei autistica gli diresti: "ma mi hai visto bene? ti sembro forse rain man?" (forse... perché sei “insicura” e non hai tanto la risposta pronta) Comunque si gli risponderesti così perché tu non hai la più pallida idea di che cosa sia l'autismo come del resto pare neanche un buon numero di psicologi. Poi arriva l'era di internet... scrivi mail.. chatti... e ti accorgi di quanto è più semplice farti capire in questo modo... improvvisamente tutti quelli che ti erano sembrati alieni per anni qui sembrano simili a te... ma non capisci ancora il perché... che cosa c'è di diverso... finché un giorno ti imbatti in qualche "aspies" e condividi esperienze e... ti senti sollevato da una parte perché stai iniziando a capire e questo ti fa sentire bene e angosciato dall'altra perché non riesci ad accettare quella parola che fa paura. Dopo qualche anno passato in questo limbo ti fai coraggio e decidi di contattare un centro specializzato (o ti fai aiutare da un amico a prendere appuntamento perché le "insicurezze" si cavoli sono proprio tante) A questo punto sembra facile... dopo anni di analisi cosa sarà mai un'altra chiacchierata... beh non è proprio così semplice affrontare la diagnosi ma mi sto dilungando troppo... cercherò di arrivare al punto. Ora ho si la mia “etichetta”, ma anche qualcos'altro. Qualcuno che mi spiega esattamente quello che ho, mi aiuta a interpretare il mio comportamento e mi aiuta a capire come fare nonostante ciò a comunicare con le persone. Che cos'ho è un disturbo dello spettro autistico, non capisco il linguaggio del corpo e le espressioni facciali (cavolo... ecco perché mi trovo così bene a chattare, a scrivere,... ma allora non sono solo pigra e non ho voglia di alzare il culo dalla sedia...), poi non capisco ad intuito le metafore, le figure del linguaggio (cavolo... ecco perché prendo sempre tutto alla lettera e faccio ridere tutti con le mie uscite... però poi se ci ragiono ci arrivo non è che sono rimbambita...), poi ci sono altre cosette fastidiose ma non le scrivo perché vorrei che sia ben chiaro che la cosa principale è questa. Ed è anche la cosa che accomuna aspergers e autismo ad alto funzionamento che si differenziano solo per l'età a cui si è iniziato a parlare, ma dopo ha ancora senso fare questa differenza?
non voglio fare disinformazione, ma la sindrome di asperger in età adulta non puo' essere diagnosticata fino ai 25 anni?
Vecchio 03-04-2014, 17:44   #15
Esperto
L'avatar di milton erickson
 

Quote:
Originariamente inviata da Non registrato Visualizza il messaggio
Ciao,
sono un'asperger diagnosticata da qualche mese alla tenera età di 36 anni dopo che anni di consulti con psicologi che non avevano idea neanche dell'esistenza di questa sindrome non erano serviti a guarirmi dalle mie "insicurezze".
... Che cos'ho è un disturbo dello spettro autistico, non capisco il linguaggio del corpo e le espressioni facciali (cavolo... ecco perché mi trovo così bene a chattare, a scrivere,... ma allora non sono solo pigra e non ho voglia di alzare il culo dalla sedia...), poi non capisco ad intuito le metafore, le figure del linguaggio (cavolo... ecco perché prendo sempre tutto alla lettera e faccio ridere tutti con le mie uscite... però poi se ci ragiono ci arrivo non è che sono rimbambita...), poi ci sono altre cosette fastidiose ma non le scrivo perché vorrei che sia ben chiaro che la cosa principale è questa.
Scusa se intervengo. Mi sta bene che tu parli della tua sindrome per chi avesse il dubbio di avere questo disturbo..però occhio. Perchè il rischio è che qui molti pensino: ah ok, io sono così, non ci posso fare molto, è una cosa genetica, ecc.

Sinceramente quanti qui hanno difficoltà con le persone perchè non capiscono le battute? Io ho un senso dell'umorismo eccezionale, ma con la gente ho avuto difficoltà a relazionarmi per altri motivi, legati ad un educazione carente sul piano della socializzazione, che alla lunga ha un effetto che può essere scambiato per una predisposizione innata (se non guardi negli occhi è perchè non sai che hanno una funzione sociale o perchè hai paura di guardare gli altri? Ma la gente che ti vede non sa le tue motivazioni, e spesso non le sai neanche tu)
Vecchio 03-04-2014, 17:54   #16
Banned
 

Sono "quasi" certo di avere questa sindrome... quasi perchè mi riconosco in quasi tutti i sintomi.

Poi io sono un ritardato parliamoci chiaro, al volo capisco solo le cose elementari. Non vado di "pari passo" con quelli della mia età. Anzi anche i più "piccoli" d'età sono superiori a me intellettivamente parlando e non solo
Vecchio 03-04-2014, 17:59   #17
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

L'ideale sarebbe di sondare con i tuoi genitori di quando eri piccolo (ci sono dei segni piuttosto evidenti): se preferivi giocare per conto tuo, non cercavi molto le persone, se avevi ecolalie o altri atteggiamenti particolari...

Comunque diagnosticare l'asperger non è così facile a causa di: stereotipi sull'argomento (anche da parte dei professionisti), difficoltà nella diagnosi perché si tende a compensare le proprie difficoltà sociali e linguistiche e comorbilità con adhd, fobia sociale, disturbo ossessivo compulsivo e altro ancora.

Inoltre gli asperger NON sono tutti uguali (ovviamente): la pagina di wikipedia presenta certi sintomi (come anomalie di locomozione ecc) eppure tanto per dire alcuni asperger sono capaci di coordinarsi perfettamente o anche di comprendere gli stati d'animo altrui.

Ultima modifica di Weltschmerz; 03-04-2014 a 18:05.
Vecchio 03-04-2014, 18:06   #18
Banned
 

Penso che nessuno meglio di noi ci "conosce"... fare autodiagnosi, se ci si dedica un pò allo studio delle patologie (non è cosa fattibile in un giorno ovviamente) confrontandole con il nostro vissuto, credo possa essere molto semplice.


Quando ero piccolo piccolo, da quel poco che ricordo (asilo, elementari, calcetto) non cercavo di isolarmi dalle persone... ai miei genitori cosa dovrei chiedere esattamente? :/

Ultima modifica di rocketmail_89; 03-04-2014 a 18:12.
Vecchio 03-04-2014, 18:29   #19
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Quote:
Originariamente inviata da rocketmail_89 Visualizza il messaggio
Penso che nessuno meglio di noi ci "conosce"... fare autodiagnosi, se ci si dedica un pò allo studio delle patologie (non è cosa fattibile in un giorno ovviamente) confrontandole con il nostro vissuto, credo possa essere molto semplice.


Quando ero piccolo piccolo, da quel poco che ricordo (asilo, elementari, calcetto) non cercavo di isolarmi dalle persone... ai miei genitori cosa dovrei chiedere esattamente? :/
se ti sei rivolto a me risponderei...
cosa chiedere? info su
-contatto oculare (fissare lo sguardo, evitare lo sguardo)
-routine particolari
-camminare in modo particolare, strane espressioni o posture
-reazione a luci, suoni, ecc
-ecolalie
-come giocavi (costruzioni, giochi sociali)
-fissazioni su certi argomenti/giochi

Farsi domande del genere serve solo a far venire il dubbio per poi chiedere l'aiuto di un professionista, autodiagnosticarsi non serve a niente.
Vecchio 03-04-2014, 18:40   #20
Avanzato
L'avatar di Tom Dickens
 

Mi rivedo moltissimo anch'io ..tra pochi giorni ho la visita con lo psicologo e ne parlerò di sicuro.. oltre anche di altri problemi...
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