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01-10-2015, 10:43
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#1
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Ho appena iniziato a frequentare, non per hobby, un corso di lingua straniera. Come quando andavo a scuola sto riprovando un disagio conseguente al dover ascoltare per ore, con attenzione e formalità, una persona messa sul piedistallo (anche se a merito per me non cambia) senza poter interagire in modo personale, magari anche divagando un po' ma non con battutine che, un clima così antidemocratico, non mi ispira. La passività indotta sia del mio Io che fisica presto mi inibisce e mi toglie la grinta anche ventiquattrore su ventiquattro. Finisco per andare avanti per inerzia. Così, ad esempio, i miei rapporti informali con chicchessia da spontanei diventano forzati, quindi a quel punto, se posso, preferisco troncarli (come appunto feci in passato).
Le mie esperienze professionali invece non mi hanno mai dato un tale disagio.
Nessuno di voi attribuisce, in parte o completamente, l'origine della propria timidezza al fatto di essere o essere stato recentemente uno studente? Lo chiedo a voi anche se d'istinto mi piacerebbe chiederlo alle budella di qualcuno messe a nudo da innumerevoli fendenti. Per rabbia e frustrazione trasformerei l'aula in un mattatoio di esseri umani o in un girone infernale.
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01-10-2015, 10:54
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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no a me no , nel senso quando frequentavo le scuole , l'ambiente scolastico era una cosa e tutto il resto un altra , e forse sta cosa di nn interaggire che dici tu con uno messo sul piedistallo faceva in modo che appena uscivi da quella farsa assurda interaggivi pure coi marciapiedi perchè sapevi che il giorno dopo il teatrino si ripeteva ..... ma forse è meglio chiedere agli altri io la scuola la vedevo come una condanna da scontare .
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01-10-2015, 11:55
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 540
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secondo me esistono contesti peggiori...
con un pò di fortuna, noia e apatia si riesce a mantenere una condizione di anonimato e mediocrità, fregandosene di tutti
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01-10-2015, 14:20
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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beh ma se è un corso può essere anche interessante stare zitti per un pò ad ascoltare. Ma nemmeno parlare ogni tanto si può? e che sei in un lager
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01-10-2015, 16:42
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#5
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
beh ma se è un corso può essere anche interessante stare zitti per un pò ad ascoltare.
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Non ho detto che la materia non mi possa interessare. Il problema è il metodo con cui la dovrò imparare. Però non critico neanche questo perché, con forza di volontà, l'ho preferito io all'autodidattica. Qui volevo solo constatare se questo mio disagio fosse condivisibile.
Quote:
Originariamente inviata da Hazel Grace
Nemmeno parlare ogni tanto si può?
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Fare battute insulse e scambiare qualche parola di circostanza durante la lezione non mi interessa. A termine lezione si può approfondire un po' la conoscenza con gli altri ma a quel punto sono demoralizzato, quindi grazie e arrivederci. Ieri almeno sono stato il primo a uscire mentre gli altri se ne stavano ancora seduti imbambolati; li ho battuti tutti sul tempo di almeno due minuti. Partenza da Formula Uno.
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Ultima modifica di Nothing87; 01-10-2015 a 16:48.
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01-10-2015, 17:00
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#6
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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boh non so dirti se ho lo stesso disagio ma a una certa età di seguire corsi ne ho piene le balle a meno che non siano per hobby. Non riesco tanto a stare ferma a sentire per 6 ore e neanche a interagire tutto sto tempo con i compagni. Una volta invece a scuola era più facile
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01-10-2015, 17:29
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#7
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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È uno dei motivi per cui ho abbandonato l'università
Centinaia di persone in un'aula, depersonalizzazione totale, senso di estraneità, perdita dei confini del proprio io. Preferirei laboratori con piccoli gruppi che collaborano, ma poi lì verrebbero fuori le dinamiche dei piccoli gruppi e allora addio.
Niente, non si sa come si deve fare con gli esseri umani.
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01-10-2015, 17:33
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#8
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,714
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mi è venuto in mente che quando andavo all'università mi immaginavo durante la lezione di alzarmi in piedi in mezzo all'aula e mettermi a gridare come una pazza. Mah forse stare in mezzo a così tanta gente ti agita qualcosa dentro, ti senti soffocare ma anche scomparire dentro questo fiume di gente.. Magari aveva ragione Bukowski
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01-10-2015, 17:51
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,355
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Anc io Hazel, o cose più estreme per suscitare una reazione, tipo salire in piedi sul banchetto e pisciarci sopra.
Perché l'approccio è troppo demoralizzante, sarebbe bella una collaborazione ma come la crei con centinaia di persone, poi boh.
Adesso mi sembra una cosa lontana, perché da un lato uno la può pure pigliare che va là, ascolta, va a casa, fa il suo. Ma è che era proprio fame di altro.
E cioè ero nello stato d'animo del “Arrivasse uno stimolo dall'esterno. Uno.”
Insomma da un lato mi pare un segno di immaturità, dall'altro trovo che l'Università sia deludente e che sarebbe meglio fosse un ambiente più stimolante.
Contando però che sono le persone a fare un ambiente... Non saprei...
Bah vabbe'.
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01-10-2015, 18:31
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: ♪♫♪In un mondo di favole incantato che esiste solo nella mia testa♪♫
Messaggi: 3,688
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... non fa parte di me questa sindrome.. perchè io mi trovo da Dio nei contesti in cui devo ascoltare un insegnante e stare passiva ad apprendere e basta, e dove ci sono migliaia di persone e l'attenzione non è concentrata su di me, come può accadere invece in una piccola aula. Prendo i miei appunti, seguo per benino e mi rilasso... e poi vado via tutta contenta quando è finita la lezione frontale.
L'ansia (di prestazione e non solo) mi salirebbe se dovessi intervenire per rispondere a domande dirette poste dall'insegnante, ed ovviamente in fase di esame.. ma il periodo delle lezioni con l'insegnante in un piedistallo per me è sempre stato il preferito
E' quello che segue che mi terrorizza... ovvero la verifica delle nozioni apprese, esami, studio di gruppo eventuale, etc.
Nessuno è come me?
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01-10-2015, 20:08
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#11
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
... non fa parte di me questa sindrome.. perchè io mi trovo da Dio nei contesti in cui devo ascoltare un insegnante e stare passiva ad apprendere e basta, e dove ci sono migliaia di persone e l'attenzione non è concentrata su di me, come può accadere invece in una piccola aula. Prendo i miei appunti, seguo per benino e mi rilasso... e poi vado via tutta contenta quando è finita la lezione frontale.
L'ansia (di prestazione e non solo) mi salirebbe se dovessi intervenire per rispondere a domande dirette poste dall'insegnante, ed ovviamente in fase di esame.. ma il periodo delle lezioni con l'insegnante in un piedistallo per me è sempre stato il preferito
E' quello che segue che mi terrorizza... ovvero la verifica delle nozioni apprese, esami, studio di gruppo eventuale, etc.
Nessuno è come me?
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Io
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01-10-2015, 20:21
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#12
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Avanzato
Qui dal: Feb 2013
Ubicazione: Qui
Messaggi: 337
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Mah, io sarò strana ma è il mio ideale... non sono costretta a socializzare. In Università mi sedevo nel mio banco e ascoltavo, se la lezione era noiosa prendevo svogliatamente appunti ma tanto poi finiva.
Molto meglio delle scuole dell'obbligo in cui ti prendevano per i fondelli perchè non parlavi e te ne stavi sola all'intervallo. Personalmente non ho mai creduto che l'ambiente ideale per socializzare fosse la scuola, in quanto lì ti trovi con tanta gente che devi per forza di cose frequentare che ti piaccia o no. Ad un corso o all'Università segui la tua lezione e poi fine, se qualcuno ti ispira puoi tentare un approccio, altrimenti amen. Certo l'approccio può essere faticoso, magari alza la mano e fai qualche domanda intelligente e stimolante. Oppure arriva un po' prima e tenta quattro chiacchere con chi è già lì. Oppure tenta in pausa, non la fate la pausa?
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01-10-2015, 22:02
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#13
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da Rage
certe fantasie a me bastano per rilassarmi e guardare i potenziali protagonisti in modo distaccato e con un sorriso cinico.
per le riunioni lavorative non c'è nulla di meglio.
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Ti allego altro materiale
Quote:
Originariamente inviata da Rage
se ti senti a disagio con la prof, prova a parlarci assieme dopo la lezione, offrile un caffé
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Una damigiana di olio di ricino le offrirei.
Quote:
Originariamente inviata da Rage
tutti sono tesi in quell'aula, da qualche parte uno deve iniziare a "distendere" i rapporti irrigiditi.
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La prof. potrebbe spogliarsi. Anche se poi, in cambio, avremmo un altro tipo di irrigidimento.
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02-10-2015, 13:42
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#14
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Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Vicenza
Messaggi: 210
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"... non fa parte di me questa sindrome.. perchè io mi trovo da Dio nei contesti in cui devo ascoltare un insegnante e stare passiva ad apprendere e basta, e dove ci sono migliaia di persone e l'attenzione non è concentrata su di me, come può accadere invece in una piccola aula. Prendo i miei appunti, seguo per benino e mi rilasso... e poi vado via tutta contenta quando è finita la lezione frontale.
L'ansia (di prestazione e non solo) mi salirebbe se dovessi intervenire per rispondere a domande dirette poste dall'insegnante, ed ovviamente in fase di esame.. ma il periodo delle lezioni con l'insegnante in un piedistallo per me è sempre stato il preferito
E' quello che segue che mi terrorizza... ovvero la verifica delle nozioni apprese, esami, studio di gruppo eventuale, etc.
Nessuno è come me?"
Eccomi!
Io amavo (almeno nei primi periodi) seguire le lezioni all'Universita' ed uno dei motivi era proprio questo.
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02-10-2015, 15:11
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 7,855
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Quote:
Originariamente inviata da *Stellina*
... non fa parte di me questa sindrome.. perchè io mi trovo da Dio nei contesti in cui devo ascoltare un insegnante e stare passiva ad apprendere e basta, e dove ci sono migliaia di persone e l'attenzione non è concentrata su di me, come può accadere invece in una piccola aula. Prendo i miei appunti, seguo per benino e mi rilasso... e poi vado via tutta contenta quando è finita la lezione frontale.
L'ansia (di prestazione e non solo) mi salirebbe se dovessi intervenire per rispondere a domande dirette poste dall'insegnante, ed ovviamente in fase di esame.. ma il periodo delle lezioni con l'insegnante in un piedistallo per me è sempre stato il preferito
E' quello che segue che mi terrorizza... ovvero la verifica delle nozioni apprese, esami, studio di gruppo eventuale, etc.
Nessuno è come me?
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Sì, anch'io sono di queste persone. Però è vero che facilmente questa situazione non aiuta a sbloccarsi e anzi ci si tende ad adagiare sia in quel contesto ma se non si vive molto al di fuori c'è il rischio di diventare più inibiti pure nella vita quotidiana (fatti salvi rapporti con familiari e eventuali forti amicizie passate).
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02-10-2015, 20:42
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#16
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Intermedio
Qui dal: Sep 2015
Messaggi: 102
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Le tue mancanze come studente diventano mancanze in quanto essere umano.
E' un contesto in cui sei in mezzo a molte persone (non so per voi, ma anche se non stanno guardando me comunque è pesante...).
Dunque sì.
Quote:
Originariamente inviata da Boriss
con [...] noia e apatia si riesce a mantenere una condizione di anonimato e mediocrità, fregandosene di tutti
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Questa è stata la mia tecnica di sopravvivenza al Liceo. Ha lasciato come strascichi il senso d'impotenza, l'idea di non essere degna di essere in un classico, frustrazione, depressione... Non so quando sia funzionale alla lunga questa tecnica.
P.S.
Sì, vale anche per me.
Originariamente inviata da *Stellina*
Nessuno è come me?
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Ultima modifica di Lilhium; 02-10-2015 a 20:44.
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