Baloordo

Sono una persona estremamente ignorante e limitata, ma, d'altronde, arricchire la mia testa di nozioni vuote e amorfe non mi è mai interessato più di tanto. Mi vedo come uno zombie che cammina e sorvola nel vuoto. Riempirmi la testa di robe non cambierebbe lo stato della mia esistenza, e non annullerebbe i bisogni primari di cui ho necessità. Mettiamola così: sono un pezzo di carne con un involucro di nome cervello in cui riposare indumenti più o meno utili. Ma ciò non cambia alcunchè. L'essenza della vita, per me, risiede nel surreale, nella spiritualità, nell'irrealizzabile, nell'ignoto; ciò che faccio o non faccio in questa vita non ha importanza. Sono un cane che si morde la coda...giro, giro, senza mai trovare risposte adeguate. E non saranno certo i libri a darmele.

Christopher

Condivido. Io, che un tempo ero un ingenuo e illuso apollineo, ora sono puro spirito dionisiaco, dopo l'enorme delusione che la Ragione ha saputo offrirmi.

Baloordo

E' la strada giusta da seguire.

VyCanisMajoris

La felicità secondo Jugoslav Vlahovic

Quel poco di razionalità che avevo prima, in questo periodo è andata completamente persa. Penso troppo, penso male, penso alle cose sbagliate e alle persone sbagliate.
Riempirmi la testa di informazioni, di nozioni, di emozioni, di progetti, di ragionamenti, di ipotesi e di tesi... non mi è servito a nulla, solo a crearmi complessi inutili. Libri, film, musica, Arte, e tutte le cose di cui interesso servono solo ed esclusivamente ad aprirmi un Mondo che non è quello reale (e, chissà, anche un mondo che non vorrei esistesse).

Per cui evviva l'ignoranza, non so che dire.

Christopher

No, non in questo senso. Non ho buttato nel camino libri, film, musica e arte, ma li ho sfruttati nella loro dimensione ideale e onirica, nullificando le direzioni di razionalitá di queste forme di spirito creativo umano. Insomma, in poche parole, sfrutto l'arte per sognare, per cedere alle mie emozioni. La stessa cosa con i libri e i film, anche se questi ultimi non sono una mia grande passione. Inoltre, ho abbandonato pretese di conoscenza, rendendomi conto della vanitá di tale impresa.

Winston_Smith

Scusate, ma le fobie che rendono problematica la vita di molti utenti qui dentro sono di natura razionale?

Sverso

Che poi la definizione di razionalità è molto sputtanata, qui si parla più che altro di nozioni.

Mr Bean

Si,ma no bisogna neanche vivere in un mondo stile poeti romantici,fatto di visioni o fantasticherie,altriementi poi non ci dobbiamo lamentare se i potenti ce la mettono ne didietro,sfruttando la nostra ignoranza

Christopher

Stai parlando di una razionalitá descrittiva, non di una razionalitá gnoseologica e filosofica. La Fisica si pone il problema di spiegare i fenomeni, non di descriverli. E qui si cade nella banale approssimazione. Per non parlare delle questioni filosofiche, altrettanto indistricabilil, come il rapporto mente corpo, le veritá trascendenti, destino dell'uomo, genesi, collegamenti realtá mente, oggettivitá della mente, realizzazione degli stati d'animo e via continuando. Possiamo descrivere ogni cosa, spiegare qualcuna.

pesco

Logos vs Eros

3 a 0 (a tavolino)
Eros non si è presentato puntuale.

Pillola Magica

Di gente razionale ce n'è ben poca...

Angus

Trovo scorretta la dicotomia razionalismo/irrazionalismo. Per il semplice fatto che non esiste una razionalità "pura", quanto piuttosto tante razionalità "situate", dipendenti cioè dalla collocazione degli individui nel tempo e nello spazio.

Ogni modello logico non può prescindere da un sistema di assiomi che lo fondi e legittimi, sul cui statuto di verità la ragione non può esprimersi, poiché essi la precedono. Non è altresì possibile sceglierne razionalmente alcuni piuttosto che altri, poiché tale ambito riguarda la sfera del sentire, non quella della ragione. Hume, scettico radicale, negava razionalmente la sensatezza di qualunque assioma eppure nel suo vivere quotidiano non poteva fare a meno di farne suo qualcuno, intratteneva relazioni sociali (credeva cioè nell'esistenza delle altre persone), si spostava al passaggio delle carrozze, al termine delle riunioni con i suoi sodali usciva dalla porta, non dalla finestra.

In quest'ottica l'irrazionalismo esprime non altro che una particolare tipologia di razionalità, specifica ad una determinata forma del sentire emotivo. Lo stesso vale, peraltro, per il "razionalismo naive" che si va vieppiù diffondendo, che nega (illusoriamente) la necessità di argomenti a priori e toglie qualunque valore alle emozioni, considerandole piuttosto un peso.
Sarebbe interessante, magari, riflettere su quali configurazioni emozionali portino all'una, e quali all'altra.

Christopher

Esatto. Possiamo continuare con queste domande ad infinitum.

Forever alone

forse non te ne rendi conto ma hai appena capito (in parte) il senso della vita

Pillola Magica

Io odio queste cose filosofiche quando la faccenda è molto semplice, la vita non ha un senso di per se, la vita ha il senso che vuoi darle te.

Rodney

Su questo sono perfettamente d'accordo.

Forever alone

parla così chi ancora il senso non l'ha trovato

Pillola Magica

Si come no, è arrivato Platone

Rodney

Non è mica detto...

Angus

Sì. Dipende dai nostri bisogni, iscritti nel nostro inconscio e che si esprimono attraverso le emozioni (intese nel senso più estensivo possibile).