Mi sono sempre stupito di come persone che prese individualmente risultavano affabili e comprensive tramutassero i loro tratti caratteriali all'interno di un gruppo. Più il gruppo era consistente, più il loro comportamento variava significativamente, rendendole irriconoscibili. A quel punto la domanda che mi ponevo era con che gente avessi avuto a che fare, chi erano veramente...
Com'è possibile non rendersi conto di essersi comportati in modo diverso dal solito?
Per quanto mi riguarda, faccio fatica a frequentare comitive di più persone proprio perché percepisco lo svolgimento di queste dinamiche e al pensiero di esserne succube, ossia snaturarsi completamente per compiacere il prossimo, provo un enorme disgusto verso me stesso.