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La psicologia delle folle
Mi sono sempre stupito di come persone che prese individualmente risultavano affabili e comprensive tramutassero i loro tratti caratteriali all'interno di un gruppo. Più il gruppo era consistente, più il loro comportamento variava significativamente, rendendole irriconoscibili. A quel punto la domanda che mi ponevo era con che gente avessi avuto a che fare, chi erano veramente...
Com'è possibile non rendersi conto di essersi comportati in modo diverso dal solito? Per quanto mi riguarda, faccio fatica a frequentare comitive di più persone proprio perché percepisco lo svolgimento di queste dinamiche e al pensiero di esserne succube, ossia snaturarsi completamente per compiacere il prossimo, provo un enorme disgusto verso me stesso. |
Re: La psicologia delle folle
Vero..spesso la gente cambia quando sta in comitiva..per questo non mi piacciono i gruppi numerosi. Questo peró penalizza..soprattutto con le donne
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Re: La psicologia delle folle
Che poi sono proprio i più affabili (superficialmente) ad entrare più facilmente in modalità gregge.
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Re: La psicologia delle folle
Queste scene le ho viste e il "voltafaccia" infastisce anche me.
Però bisogna fare una distinzione tra adattamento a stare in dinamiche di gruppo civile, e la modalità "gregge". Alle volte è necessario smussare un po' i propri lati spigolosi per riuscire a comunicare :pensando: Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk |
Re: La psicologia delle folle
Quote:
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Re: La psicologia delle folle
Quesito interessante...
Si è una cosa che ho notato anch'io nelle mie frequentazioni gruppali e anche questa è stata una delle cause dei miei disastri di vita... Io sono un beta (o "sfigato" per usare un termine più in voga) ma non mi sono mai voluto uniformare a certe dinamiche quando sono stato accettato nei gruppi.. Quando c'era qualcosa che non andava (a differenza di altri) a livello umano io ho sempre detto la mia (scatenandomi contro tutti) e non ho mai ragionato per quieto vivere... Questa cosa è stata la causa dei miei guai e con il tempo mi ha portato ad essere isolato... Perchè poi alcune persone coprotagoniste di questi episodi di bullismo nei miei confronti prese singolarmente non erano cosi male ma per non avere problemi col gruppo si sono adeguate all'andazzo... E forse hanno fatto bene loro... |
Re: La psicologia delle folle
La cosa bella è che finché ci si adegua tutto va bene, non appena una volta ogni morte di papa si prova ad esprimere una propria preferenza, si viene additati come il guastafeste della situazione.
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Re: La psicologia delle folle
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Re: La psicologia delle folle
Purtroppo la cultura del branco è molto in voga. Se non fai parte del branco sei sfigato, anche se sinceramente il termine sfigato ho notato che racchiude molti significati, non solo il fatto di essere senza figa. Dalle mie parti infatti per sfigato non intendono solo uno che non ha donne, ma anche uno che non fa determinate cose, tipo che per loro, il gregge, se non fumi canne, se non vesti in un certo modo, se non vai in discoteca fino alle 6 del mattino a ubriacarti sei uno sfigato...
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Re: La psicologia delle folle
secondo me son tutte cose che però dopo una certa età passano, è vero che il gruppo cambia gli atteggiamenti , ma ciò succede a chi non ha una personalità ancora ben definita, nella gran parte dei casi è un meccanismo adolescenziale/giovanile
uno che a 30 anni ancora si fa trascinare dal gruppo ha grossi problemi di identità e personalità non so quanti anni abbia tu, ma vedrai che con il tempo il problema "branco" andrà sempre più riducendosi |
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