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07-09-2024, 13:46
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#1
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,073
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“Pressure is a privilege”
C’è scritto alla fine del corridoio di ingresso dei tennisti nel campo principale degli US Open.
Mi sto chiedendo, visto che sono in un momento in cui mi sento sotto pressione per diverse cose, forse ce l’ho perché il fatto di dover gestire cose relativamente complesse deriva comunque da qualche capacità mia particolare che magari altri non hanno e quindi devo sentirmi privilegiato (quindi guardare il lato positivo in sostanza, sempre supponendo che effettivamente ci sia) oppure è solo un metodo per gestire l’ansia?
Oppure per convincere la gente che tutto sto stress sia na cosa bella tutto sommato?
Oppure i poteri superiori te lo dicono per convincerti ad ammazzarti per il lavoro o altri costrutti sociali di successo ecc ma che in realtà servono a loro?
Un po’ come la frase da grandi poteri derivano grandi responsabilità (ovvio nel mio caso è relativo non sto parlando di lanciare razzi nello spazio o salvare vite umane)
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07-09-2024, 13:50
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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penso che dipenda soprattutto dalla capacità di saper gestire questa pressione. Se non si sa gestire, non si può dire un privilegio...
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07-09-2024, 13:58
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da gaucho
“Pressure is a privilege”
perché il fatto di dover gestire cose relativamente complesse deriva comunque da qualche capacità mia particolare che magari altri non hanno
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This. Oppure la sua versione debole "chi non fa non sbaglia".
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07-09-2024, 13:59
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
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Se è bassa no, specie col caldo (tipo me)
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07-09-2024, 14:19
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Nel mentre che scaricavo ebooks mi è venuto in mente che la frase è leggibile anche come presa per i fondelli. Intendo dire, chi si lancia con un paracadute o deve fare una missione pericolosa, o un neurochirurgo che deve operare col microscopio su scala del decimo di mm, o ancora un grandissimo artista che esce sul palco per un concerto importante davanti a 6000 persone... insomma, ecco, secondo me quelle sono persone così nate "bene" che lo stress se mai ce l'hanno, è a livelli bassi.
Io penso che ci sia qualcosa di vero in "l'acqua va sempre al mare" o "piove sempre sul bagnato", o simili. Tutte le qualità, le botte di culo, il talento, i soldi, etc. di solito sono associati e vanno insieme (e viceversa). Certo arriverà il controesempio che so, di Chris Cornell e tanti altri. O di Tina Turner che penso che di stress ne abbia avuto a tonnellate. Ma sostanzialmente è gente con bilancio di vita così positivo che ammesso che subisca lo stress è poco e quel poco lo sa gestire.
OK, pensiero melanconico del sabato primo pomeriggio. So che non c'è prova di quel che ho scritto, che probabilmente lo stress lo sentono tutti e la differenza è la capacità di gestirlo. Ma vedere vite incredibilmente fortunate, e ce ne sono tante, me ne fa dubitare. Alla fine non sarei sorpreso se assieme alle tante fortune ci sia quella di non percepire lo stress.
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Ultima modifica di pokorny; 07-09-2024 a 14:25.
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07-09-2024, 14:24
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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notiamo che la pressione ci può anche essere in situazioni negative, non solo nei casi di persone molto competenti che devono fare esibizioni o cose del genere.
Del tipo, un tizio perde improvvisamente il lavoro e si trova in grosse difficoltà economiche. È sotto pressione perché deve assolutamente fare soldi. Se sa gestire bene questa pressione, può attivare delle nuove risorse dentro di sé e uscire dal guaio; altrimenti, la pressione può abbatterlo.
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07-09-2024, 14:29
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,073
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Nel mentre che scaricavo ebooks mi è venuto in mente che la frase è leggibile anche come presa per i fondelli. Intendo dire, chi si lancia con un paracadute o deve fare una missione pericolosa, o un neurochirurgo che deve operare col microscopio su scala del decimo di mm, o ancora un grandissimo artista che esce sul palco per un concerto importante davanti a 6000 persone... insomma, ecco, secondo me quelle sono persone così nate "bene" che lo stress se mai ce l'hanno, è a livelli bassi.
Io penso che ci sia qualcosa di vero in "l'acqua va sempre al mare" o "piove sempre sul bagnato", o simili. Tutte le qualità, le botte di culo, il talento, i soldi, etc. di solito sono associati e vanno insieme (e viceversa). Certo arriverà il controesempio che so, di Chris Cornell e tanti altri. O di Tina Turner che penso che di stress ne abbia avuto a tonnellate. Ma sostanzialmente è gente con bilancio di vita così positivo che ammesso che subisca lo stress è poco e quel poco lo sa gestire.
OK, pensiero melanconico del sabato primo pomeriggio. So che non c'è prova di quel che ho scritto, che probabilmente lo stress lo sentono tutti e la differenza è la capacità di gestirlo. Ma vedere vite incredibilmente fortunate, e ce ne sono tante, me ne fa dubitare. Alla fine non sarei sorpreso se assieme alle tante fortune ci sia quella di non percepire lo stress.
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Si esatto c’è chi oltre ad essere bravo è anche geneticamente predisposto a non essere stressato o comunque meno di una persona normale, che poi conta oltre la genetica l’ambiente in cui cresci, chi è bravo oltre certi livelli è perché ha tutto questo
E da lì arriva il resto, un mio professore universitario diceva sempre alla fine uno rotola dove deve rotolare
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07-09-2024, 15:02
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#8
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Banned
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,061
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Ovvio che il contesto dove si inserisce la parola ne determina il significato.
Su una parete del CSM provocherebbe moti di protesta, accanto all'entrata della sede Equitalia un'insurrezione di massa.
XD Contestualizzato al dove l'hai letta sì, non fa brutto.
Personalmente ogni tipo di pressione mi toglie il sonno all'istante, quindi declino questo privilegio alle persone... mh... normali.
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07-09-2024, 16:39
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,046
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Quote:
Originariamente inviata da SugarPhobic
Ovvio che il contesto dove si inserisce la parola ne determina il significato.
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questo
ci pensavo l'altro giorno a questo significato, riportato sul muro dello us open ( è una citazione di billie jean king ). In quel contesto è chiaro cosa si intenda, ovvero che si hai la pressione per qualcosa, è perchè stai affrontando qualcosa di importante.
Che ti mantiene vivo, che può darti una spinta a migliorare la tua vita, superare i tuoi limiti.
In altri contesti immagino possa non avere la stessa valenza.
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07-09-2024, 23:30
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,640
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Pressure is a privilege – it only comes to those who earn it.
Concordo con Zoe, dipende tutto dal contesto della frase.
La pressione può derivare anche dalle avversità della vita. Purtroppo le sfortune sono dietro l'angolo.
Sai che privilegio..
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08-09-2024, 06:54
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Siccome la pressione (sociale, familiare, del partner e così via) è una cosa che praticamente c'è per forza, sto mondo di merda nel quale siamo incastrati solo così può andare avanti, è l'unica cosa che si sa raccontare per farsela andar giù.
La stessa cosa vale per la sofferenza e i disagi, si ridescrive la cosa come un' "opportunità per crescere" e si pensa poi che a un tizio debba stargli bene la situazione, a me 'ste frasi è meglio che non le ripetono se no li menerei, li torturerei e poi gli ripeterei che anche questa è un'opportunità per crescere, dovrebbero essermi grati.
Purtroppo quando le parole non bastano più bisogna dimostrare con i fatti che certe cose sono stronzate che non si reggono in piedi, e le dimostrazioni non possono che essere violente.
Se certe cose fossero davvero un privilegio non ci sarebbe bisogno di ricordarlo a nessuno con queste frasi retoriche.
Gli stimoli direi che sono un privilegio, non le pressioni, che hanno sempre un senso abbastanza coercitivo e ci si adatta a queste alla meno peggio perché non si hanno molte alternative.
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Ultima modifica di XL; 08-09-2024 a 07:06.
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08-09-2024, 07:04
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2023
Messaggi: 785
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Quote:
“a boddah,
vi parlo dal punto di vista di un sempliciotto un po’ vissuto che preferirebbe essere un bimbo lamentoso. Questa lettera dovrebbe essere abbastanza semplice da capire. Tutti gli avvertimenti della scuola base del punk-rock che mi sono stati dati nel corso degli anni, dai miei esordi, come l’etica dell’indipendenza e della comunità si sono rivelati esatti. Non provo più emozioni nell’ascoltare musica e nemmeno nel crearla e nel leggere e nello scrivere da troppi anni ormai. Questo mi fa sentire terribilmente colpevole. […]
il fatto è che non posso imbrogliarvi, nessuno di voi. Semplicemente non sarebbe giusto nei vostri confronti né nei miei. Il peggior crimine che mi possa venire in mente è quello di fingere e far credere che io mi stia divertendo al 100%. A volte mi sento come se dovessi timbrare il cartellino ogni volta che salgo sul palco. Ho provato tutto quello che è in mio potere per apprezzare questo (e l’apprezzo, dio mi sia testimone che l’apprezzo, ma non è abbastanza).
Ho apprezzato il fatto che io e gli altri abbiamo coinvolto e intrattenuto tutta questa gente. Ma devo essere uno di quei narcisisti che apprezzano le cose solo quando non ci sono più. Sono troppo sensibile. Ho bisogno di stordirmi per ritrovare quell’entusiasmo che avevo da bambino. Durante gli ultimi tre nostri tour sono riuscito ad apprezzare molto di più le persone che conoscevo personalmente e i fan della nostra musica, ma ancora non riesco a superare la frustrazione, il senso di colpa e l’empatia che ho per tutti. C’è del buono in ognuno di noi e credo di amare troppo la gente, così tanto che mi sento troppo fottutamente triste. Il piccolo triste, sensibile, ingrato, pezzo dell’uomo gesù! Perché non ti diverti e basta? Non lo so. Ho una moglie divina che trasuda ambizione ed empatia e una figlia che mi ricorda di quando ero come lei, pieno di amore e gioia.
Bacia tutte le persone che incontra perché tutti sono buoni e nessuno può farle del male. E questo mi terrorizza a tal punto che perdo le mie funzioni vitali. Non posso sopportare l’idea che frances diventi una miserabile, autodistruttiva rocker come me. Mi è andata bene, molto bene durante questi anni, e ne sono grato, ma è dall’età di sette anni che sono avverso al genere umano. Solo perché a tutti sembra così facile tirare avanti ed essere empatici. Penso sia solo perché io amo e mi rammarico troppo per la gente. Grazie a tutti voi dal fondo del mio bruciante, nauseato stomaco per le vostre lettere e il supporto che mi avete dato negli anni passati. Io sono un bambino incostante, lunatico! E non ho più nessuna emozione, e ricordate, è meglio bruciare in fretta che spegnersi lentamente".
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xxxxx
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08-09-2024, 09:04
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2016
Messaggi: 2,466
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Quote:
Originariamente inviata da SugarPhobic
Ovvio che il contesto dove si inserisce la parola ne determina il significato.
Su una parete del CSM provocherebbe moti di protesta, accanto all'entrata della sede Equitalia un'insurrezione di massa.
XD Contestualizzato al dove l'hai letta sì, non fa brutto.
Personalmente ogni tipo di pressione mi toglie il sonno all'istante, quindi declino questo privilegio alle persone... mh... normali.
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è così, al giorno d'oggi si tende a giustificare la pressione in ogni contesto possibile, pure nei contesti dove ci si dovrebbe divertire o nei lavori più semplici. Troppi sono convinti che lo stress sia carburante.
Io esattamente come te, se percepisco pressione, mollo il colpo e tanti saluti perchè mica mi sto giocando una finale o un colloquio lavorativo che potrebbe svoltarmi la vita
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08-09-2024, 13:37
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#14
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Intermedio
Qui dal: Aug 2024
Ubicazione: Dove vivo
Messaggi: 228
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Va di pari passo con "sempre resilienza, mai resistenza".
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