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La pressione è un privilegio?
“Pressure is a privilege”
C’è scritto alla fine del corridoio di ingresso dei tennisti nel campo principale degli US Open. Mi sto chiedendo, visto che sono in un momento in cui mi sento sotto pressione per diverse cose, forse ce l’ho perché il fatto di dover gestire cose relativamente complesse deriva comunque da qualche capacità mia particolare che magari altri non hanno e quindi devo sentirmi privilegiato (quindi guardare il lato positivo in sostanza, sempre supponendo che effettivamente ci sia) oppure è solo un metodo per gestire l’ansia? Oppure per convincere la gente che tutto sto stress sia na cosa bella tutto sommato? Oppure i poteri superiori te lo dicono per convincerti ad ammazzarti per il lavoro o altri costrutti sociali di successo ecc ma che in realtà servono a loro? Un po’ come la frase da grandi poteri derivano grandi responsabilità (ovvio nel mio caso è relativo non sto parlando di lanciare razzi nello spazio o salvare vite umane) |
Re: La pressione è un privilegio?
penso che dipenda soprattutto dalla capacità di saper gestire questa pressione. Se non si sa gestire, non si può dire un privilegio...
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Re: La pressione è un privilegio?
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Re: La pressione è un privilegio?
Se è bassa no, specie col caldo (tipo me) :mrgreen:
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Re: La pressione è un privilegio?
Nel mentre che scaricavo ebooks mi è venuto in mente che la frase è leggibile anche come presa per i fondelli. Intendo dire, chi si lancia con un paracadute o deve fare una missione pericolosa, o un neurochirurgo che deve operare col microscopio su scala del decimo di mm, o ancora un grandissimo artista che esce sul palco per un concerto importante davanti a 6000 persone... insomma, ecco, secondo me quelle sono persone così nate "bene" che lo stress se mai ce l'hanno, è a livelli bassi.
Io penso che ci sia qualcosa di vero in "l'acqua va sempre al mare" o "piove sempre sul bagnato", o simili. Tutte le qualità, le botte di culo, il talento, i soldi, etc. di solito sono associati e vanno insieme (e viceversa). Certo arriverà il controesempio che so, di Chris Cornell e tanti altri. O di Tina Turner che penso che di stress ne abbia avuto a tonnellate. Ma sostanzialmente è gente con bilancio di vita così positivo che ammesso che subisca lo stress è poco e quel poco lo sa gestire. OK, pensiero melanconico del sabato primo pomeriggio. So che non c'è prova di quel che ho scritto, che probabilmente lo stress lo sentono tutti e la differenza è la capacità di gestirlo. Ma vedere vite incredibilmente fortunate, e ce ne sono tante, me ne fa dubitare. Alla fine non sarei sorpreso se assieme alle tante fortune ci sia quella di non percepire lo stress. |
Re: La pressione è un privilegio?
notiamo che la pressione ci può anche essere in situazioni negative, non solo nei casi di persone molto competenti che devono fare esibizioni o cose del genere.
Del tipo, un tizio perde improvvisamente il lavoro e si trova in grosse difficoltà economiche. È sotto pressione perché deve assolutamente fare soldi. Se sa gestire bene questa pressione, può attivare delle nuove risorse dentro di sé e uscire dal guaio; altrimenti, la pressione può abbatterlo. |
Re: La pressione è un privilegio?
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Si esatto c’è chi oltre ad essere bravo è anche geneticamente predisposto a non essere stressato o comunque meno di una persona normale, che poi conta oltre la genetica l’ambiente in cui cresci, chi è bravo oltre certi livelli è perché ha tutto questo E da lì arriva il resto, un mio professore universitario diceva sempre alla fine uno rotola dove deve rotolare |
Re: La pressione è un privilegio?
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ci pensavo l'altro giorno a questo significato, riportato sul muro dello us open ( è una citazione di billie jean king ). In quel contesto è chiaro cosa si intenda, ovvero che si hai la pressione per qualcosa, è perchè stai affrontando qualcosa di importante. Che ti mantiene vivo, che può darti una spinta a migliorare la tua vita, superare i tuoi limiti. In altri contesti immagino possa non avere la stessa valenza. |
Re: La pressione è un privilegio?
Pressure is a privilege – it only comes to those who earn it.
Concordo con Zoe, dipende tutto dal contesto della frase. La pressione può derivare anche dalle avversità della vita. Purtroppo le sfortune sono dietro l'angolo. Sai che privilegio.. :sisi: |
Re: La pressione è un privilegio?
Siccome la pressione (sociale, familiare, del partner e così via) è una cosa che praticamente c'è per forza, sto mondo di merda nel quale siamo incastrati solo così può andare avanti, è l'unica cosa che si sa raccontare per farsela andar giù.
La stessa cosa vale per la sofferenza e i disagi, si ridescrive la cosa come un' "opportunità per crescere" e si pensa poi che a un tizio debba stargli bene la situazione, a me 'ste frasi è meglio che non le ripetono se no li menerei, li torturerei e poi gli ripeterei che anche questa è un'opportunità per crescere, dovrebbero essermi grati. Purtroppo quando le parole non bastano più bisogna dimostrare con i fatti che certe cose sono stronzate che non si reggono in piedi, e le dimostrazioni non possono che essere violente. Se certe cose fossero davvero un privilegio non ci sarebbe bisogno di ricordarlo a nessuno con queste frasi retoriche. Gli stimoli direi che sono un privilegio, non le pressioni, che hanno sempre un senso abbastanza coercitivo e ci si adatta a queste alla meno peggio perché non si hanno molte alternative. |
Re: La pressione è un privilegio?
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Re: La pressione è un privilegio?
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Io esattamente come te, se percepisco pressione, mollo il colpo e tanti saluti perchè mica mi sto giocando una finale o un colloquio lavorativo che potrebbe svoltarmi la vita |
Re: La pressione è un privilegio?
Va di pari passo con "sempre resilienza, mai resistenza".
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