tersite

state attenti a come si muove , gesticola ,se vi guarda negli occhi la persona
o state attenti solo a quello che dice ? come vi ponete nei riguardi della comunicazione non verbale ?
Io sto attento moltissimo a queste cose

muttley

Tutti diamo retta alla comunicazione non verbale, solo una minima del totale dei messaggi scambiati tra individui è veicolato dal linguaggio verbale, sembra strano ma è così. Personalmente ho iniziato a fare molta attenzione alle espressioni facciali e a domandarmi il perché di determinate impressioni di distacco, rigetto o accoglienza ricevute nel relazionarmi a certi individui.

Pulcina

Quale persona?

tersite

intendevo l'interlocutore che avete davanti chiunque insomma

Stefania90

Io gesticolo molto, gli altri dipende...non sempre capita l'interlocutore che gesticola. Io per esempio gesticolo in modo molto marcato, se devo descrivere una scena "disegno per aria" le cose che sto descrivendo o faccio dei gesti per rendere meglio l'idea, tipo mimo il gesto del pettinarmi, del togliermi il cappotto. Questo quando sono in un contesto informale, quando sono in un contesto formale gesticolo di meno, quando devo spiegare qualcosa in un contesto formale per esempio gesticolo con lievi gesti delle mani per dare cadenza al ritmo della voce. E una cosa che molti mi hanno fatto notare, ma io spesso non me ne accorgo affatto lo faccio involontariamente.

tersite

sì più che gesticolare volevo porre la attenzione ai segnali non-verbali
io guardo sempre la postura di una persona, diffido sempre quando una persona non guarda negli occhi per es.

pokorny

Ci stiamo attenti tutti, possiamo essere più o meno consapevoli ma siccome è un canale di comunicazione altrettanto ricco di quello verbale mi pare scontato che abbiamo sviluppato la capacità di interpretarlo.

Io personalmente noto come prima cosa la distanza che la persona tiene rispetto a me. C'è il noto detto che la distanza di comfort va dalla lunghezza del braccio per i nordeuropei a pochi palmi per i mediterranei. Se è vero, si conferma che sono uno scozzese o irlandese nato nella civiltà sbagliata.

Dipiù

Ah, quale insinuante, masochistico pericolo... il vedere oltre le parole verbalmente espresse da chi hai davanti.
Quanto facile fraintendere, per alcuni di noi, specialmente se scesi dal letto con l'ennesimo piede sbagliato.
Peggio, quanto facile potrebbe essere leggervi correttamente, se l'altra persona, dotata di un minimo di cervello, vede con quale piede sbagliato siete scesi.
Mh?
Allora che fate? Vi irrigidite in una maschera facciale da robot non del tutto automatizzato, trasmettendo il nulla o peggio, o fate attenzione al tono di voce, alla movenza delle dita, a dove guardano gli occhi, a come stringono le mascelle... gli altri?

Ebbene sono sociofobico, quindi sono impostato e attento a come esterno me stesso, in un ambiente o con persone che "non conosco"... se nervoso tuttavia c'è qualcosa che si crepa e gesticolo, cercando di far capire forse qualcosa che le parole non riescono, forse non vogliono dire, forse solo un sibilo di stizza.
No no, non sono odioso a prescindere ma si, ci sono circostanze che mi vedono insofferente.
Gli altri? In queste circostanze? Per carità... no no, non guardo gli altri. Ho imparato a far scivolare via dalla loro bocca anche un eventuale tono. Li ascolto limitatamente a ciò che verbalizzano, poi, se vogliono dirmi chiaro e tondo qualcosa, e sia... ascolto e rispondo.

muttley

Esistono anche varie teorie sul sorriso, la cui reale sincerità sarebbe dettata dai muscoli coinvolti, ovvero quelli orbicolari e quelli ai lati della bocca se non ricordo male. Altri generi di sorriso potrebbero rivelare sentimenti contrastanti.