La peggiore figura di... che avete fatto - Pagina 2

Abuela · 03-11-2018, 01:34

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Originariamente inviata da Hallucigenia

Fossi stato io avrei subito pensato che steste ridendo in quanto cesso o imbranato e sarei andato nel pallone o comunque in forte ansia, poi avrei fatto log in per aprire un Thread dal titolo: "le ragazze ridono di me in pubblico in quanto cesso, cosa devo fare?"

Eh si... Ma noi ci sentivamo parimenti umiliate per la nostra stupidaggine. Non è che ci godessimo a ridere, anzi la risata isterica a me ha preso nelle situazioni peggiori e più inopportune. Alla fine i comportamenti dettati dalla timidezza (o dall'isterismo) mica si controllano. Chissà quante volte la gente può essere rimasta ferita da un nostro atteggiamento dovuto a timidezza.

alien boy · 03-11-2018, 01:44

non me ne vengono in mente di particolari, anche se ne avrò fatte molte, probabilmente non ci faccio più molto caso perchè per me sembra una cosa normale fare cavolate nelle relazioni sociali.

Comunque tornando molto indietro nel tempo, mi ricordo che una volta da ragazzino andai in piscina, mi tolsi l'accappatoio e rimasi in mutande, invece che in costume, e c'erano due o tre coetanei che si misero a sfottere.

Abuela · 03-11-2018, 01:53

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Originariamente inviata da Hallucigenia

Ma eravate ragazzine, non mi sembra così condannabile da sentirvi umiliate, le ragazzine in compagnia delle amiche spesso ridono quando qualcuno piace loro, sono gli insicuri cronici che lo interpretano negativamente con film vari.

Però io ricordo che la vivevamo male la cosa. Chiaro che poi si rideva di noi stesse, ma sul momento ci vergognavamo come bestie.

lonely heart · 03-11-2018, 11:09

Complimenti a chi racconta le proprie figure con nonchalance

Io comincio ad agitarmi solo a pensarci. Ne ho fatte troppe mi sa

bellick · 03-11-2018, 11:55

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Originariamente inviata da Varano

un'altra figura di merda fatta sempre con una ragazza, questa volta non a causa della FS.

conosco questa ragazza in discoteca, mi metto a parlarci e poi mi chiede se potevo offrirle da bere.

io rispondo subito di sì, andiamo alla cassa del locale e ordino 2 drink, al momento di pagare apro il portafogli e vedo che non c'è nulla dentro!

niente, figura di merda, io non posso pagare lei si imbarazza per me e si disperde.

della serie prostitute che si vendono... E' la legge del mercato c'è poco da fare...

SamueleMitomane · 03-11-2018, 18:47

Eccomi di nuovo.
Piccola premessa: volevo dire che molte volte le figuracce che faccio non sono al 100% colpa mia, ma sono scaturite anche da cose che si danno per scontato, ma che guarda caso nessuno mi ha invitato alla riunione dove si son elencate tutte le cose scontate di questo mondo, quindi suppongo la colpa sia sempre mia.

Niente di che, è mattina e bussano al citofono. Nel posto in cui vivo, c'è la mia porta di casa e il portone che si apre dall'interno, quindi devo uscire e aprirlo. Penso possa essere mio fratello che forse, boh, non trova le chiavi? oppure più probabilmente il postino, perché le caselle postali sono dentro. Io sono in pigiama, appena alzato. Esco, apro sto portone e trovo una ragazza con un tizio, che non conosco. Io faccio per dire "chi (minchia) sei? e perché hai bussato da me?" ma lei no, lei mi guarda strano, come se avessi fatto una cosa sbagliata, come per dire, di specchio riflesso "che voi?". Quindi ci guardiamo e a me non esce una parola, mi gratto il capo e torno dentro come fossi un fantasma. Che cazzo è successo? La gente bussa a caso persone per entrare? ed io dovrei saperlo?
Dove sta scritta sta roba?
Mannaggia a me che ho skippato il tutorial, mi serve un manuale di gioco dove stanno messe per iscritte tutte ste cose "ovvie".

Psico[a]patico · 07-11-2018, 05:54

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Originariamente inviata da fobotto

Quali sono le situazioni più imbarazzanti che avete vissuto per colpa della vostra fobia? Comincio io, raccontandovi della mia vergogna più grande.

Era un giorno di luglio di qualche anno fa, uno dei più caldi che io ricordi... non esagero se dico che c'erano almeno 42-43 gradi. Avevo incontrato un vecchio compagno di università e stavamo andando a farci un caffè. Ero molto teso, per diversi motivi...

1) non mi sono mai sentito a mio agio con questa persona... troppo "grande" per me, troppo seria e noiosa. ci ho sempre parlato con molta fatica.

2) il bar è un luogo pubblico, con mille occhi e orecchie, e la cosa che più odio è che ci siano estranei attorno quando parlo.

3) il caffè non mi piace, così come tutto il resto... bevo solo acqua e poco altro.

Per tutti questi motivi sono sempre entrato raramente in un bar... disperatamente mentre lui parlava cercavo un'idea, qualcosa da ordinare al posto del caffè. Arrivati lì, il mio amico si ricordò che faceva caldo, e invece del caffè ordinò una spremuta fresca. Ma a me non piacciono neanche le spremute. Mi ricordai allora di una volta precedente in cui ero andato al bar con lui, d'inverno, e ordinammo entrambi una cioccolata calda. E senza pensarci, incalzato dalle bariste (entrambe donne, OVVIAMENTE) e in visibile crisi cardiorespiratoria, dissi che volevo quella. Con 50 gradi all'ombra. Non dimenticherò mai le facce che fecero il mio amico, le bariste e tutti gli altri presenti.

Morale della storia, alla fine mi toccò del caffè freddo... una schifezza rara.

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Non so da dove iniziare.. Fra sparlare di una persona per poi avercela dietro, balbuzie, iperidrosi, comportamenti strani, cadute, dire cose assurde/stupide.....Il problema è che non bastano quell che ho già fatto, ma che a 23 continuo imperterrito.