|
|
19-06-2021, 12:55
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
|
Ci credete ?
Possiamo essere felici e viver bene semplicemente cambiando il modo in cui pensiamo?
Ci sono persone materialmente 'sfortunate' che sono felici, e poi persone che hanno tutto ma che sono infelici. Come si spiega ?
|
|
19-06-2021, 13:05
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,748
|
Secondo me il pensiero influenza tanto. Non so se riesce proprio a cambiarti la vita ma ti aiuta sicuramente ad affrontarla in modo diverso.
Se la mattina ti svegli già depresso, scazzato e senza voglia di fare niente stai sicuro che la giornata ti andrà da schifo, se invece ti alzi propositivo e ottimista parti già con uno spirito diverso che ti può aiutare a concludere qualcosa. Poi ovviamente le circostanze di solito non dipendono da noi ma se si parte già sconfitti sicuramente non si arriva da nessuna parte.
|
|
19-06-2021, 13:06
|
#3
|
Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
|
Qualcuno potrebbe anche dire il contrario, che i nostri pensieri cambiano a seconda di come viviamo.
Comunque mi pare una di quelle massime che in teoria funzionano ( come pure la copia al negativo di cui sopra), in pratica non è così semplice: ma se non si ha l' aspettativa che un' idea funga da bacchetta magica e risolva tutto ( e se invece non lo fa è una cazzata e via, cestinare ) e se davvero si è in grado di modificare in maniera sostanziale il proprio modo di pensare ( ostacolo non da poco ), allora qualcosa se ne può cavare fuori.
|
|
19-06-2021, 13:07
|
#4
|
Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
|
No,non viviamo solo nella nostra mente..
|
|
19-06-2021, 13:09
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
|
E' un po' troppo semplificato così, però sì lo credo.
Il cervello è un po' come un foglio di carta, se noi ci tracciamo sempre la stessa linea con una penna, nello stesso punto, alla fine quella linea sarà molto spessa e marcata, così tanto da crepare il foglio, e le altre parti saranno bianche.
Le scienze che studiano il cervello dimostrano che gli stati d'animo influiscono e sono influenzati dalla chimica cerebrale, e a lungo andare il cervello, come un muscolo, lavora di più con le parti che vengono più sollecitate. Come un braccio in cui posso avere il bicipite sviluppato e il tricipite no.
Ci sono svariate scuole di pensiero che sostengono l'influenza nella vita delle emozioni che la persona prova, di tutti i gusti dal buddhismo alla PNL, ai vari ragionamenti etici (io in firma mi sono scritto che si riceve sempre ciò che si dà, non è vero... ma è vero).
E' chiaro che esiste la realtà concreta, nelle sue fortune e sfortune, ma l'intreccio con la mente è molto più complesso.
|
|
19-06-2021, 14:25
|
#6
|
Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,995
|
Lo vedo più come un circolo, vizioso o virtuoso a seconda del mood.
Se riesci ad essere positivo affronti le cose in maniera diversa, ti dai maggiori possibilità sia di riuscire sia di esperienze diverse. Questo ovviamente ti aiuta a vivere meglio.
Se parti invece prevenuto farai meno, con meno entusiasmo e otterrai necessariamente meno.
È un circolo, tocca solo imboccare la direzione giusta, perché poi cambiare senso di marcia è difficilissimo.
|
|
19-06-2021, 14:30
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
|
Non lo so, ma è l'unica cosa in nostro potere fare per cambiare le cose.
Scorciatoie non ce ne sono
|
|
19-06-2021, 14:44
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 536
|
Ci credo.
Cambiare il modello e la struttura del pensiero sarebbe un must assoluto per me, ma non so come fare.
Noi siamo quello che siamo perché, oltre a ovvie influenze situazionali, abbiamo un modello di pensiero e una struttura mentale che ci ha portato a essere chi siamo, ad affrontare le sfide in un determinato modo.
Ogni evento o scelta potenzialmente ci cambia, i quali spesso non abbiamo potere di controllarli ma abbiamo la capacità di influenzarli o reagire ad essi grazie al nostro pensiero e alla nostra mentalità, che viene applicata in base a tutta una serie di fattori, in gran parte legati ai modelli con cui abbiamo imparato ad affrontare i problemi.
Io penso che cambiare quei modelli in alcuni più sani, funzionali e organizzati - almeno per quanto mi riguarda- sarebbe una gigantesca opportunità di cambiamento per me e forse di avere una vita diversa.
Il modello di pensiero che io ho adottato è quello dell'evitamento ai problemi, della rinuncia, dello sentirmi scoraggiato e impotente di fronte a ogni ostacolo, cosa che va a rafforzare il pensiero che evitare il problema o arrendersi a esso è l'unica soluzione possibile.
Dovessi, non so per quale miracolo, adottare un modello di pensiero diverso, per me sarebbe meglio che vincere un jackpot milionario alla lotteria.
|
|
19-06-2021, 14:44
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Jan 2014
Messaggi: 1,850
|
Quote:
Originariamente inviata da Gummo
Ci sono persone materialmente 'sfortunate' che sono felici, e poi persone che hanno tutto ma che sono infelici. Come si spiega ?
|
beh insomma si tratta più che altro di eccezioni....di solito chi vive condizioni di depressione e malessere è perchè ha di fatto una vita di merda e chi sta bene il contrario...
|
|
19-06-2021, 14:47
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
|
Quote:
Originariamente inviata da Gummo
Ci credete ?
Possiamo essere felici e viver bene semplicemente cambiando il modo in cui pensiamo?
Ci sono persone materialmente 'sfortunate' che sono felici, e poi persone che hanno tutto ma che sono infelici. Come si spiega ?
|
sì. Ma cambiare il modo in cui si pensa può essere difficilissimo e può andare, almeno in un primo momento, contro ai propri desideri e bisogni.
Ad esempio, metti che una persona sta da schifo perché è povera e odia la catapecchia in cui vive: può diventare felice semplicemente pensando di avere tanti soldi quanti ne desidera e una casa tutto sommato buona. La situazione resta identica, cambiano i pensieri attorno a essa.
Ma come può avvenire un cambiamento di pensieri così radicale?
|
|
19-06-2021, 15:02
|
#11
|
Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
|
Ma la "felicità" prima o poi qualcosa te la guasta: perdi il lavoro, fai un incidente, muore qualcuno, ti ammali, ecc. Lo scopo della vita lo indirizzerei verso lo "sgusciare" via da tutto ciò che opprime, quindi la causa del movimento la cercherei nella spinta data da un bisogno di liberazione, senza una vera meta (a parte la morte?). I pensieri razionali aiutano ma dietro l'angolo c'è sempre il fatto che non si va in un nessun posto sicuro
|
|
19-06-2021, 15:07
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 536
|
Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
sì. Ma cambiare il modo in cui si pensa può essere difficilissimo e può andare, almeno in un primo momento, contro ai propri desideri e bisogni.
Ad esempio, metti che una persona sta da schifo perché è povera e odia la catapecchia in cui vive: può diventare felice semplicemente pensando di avere tanti soldi quanti ne desidera e una casa tutto sommato buona. La situazione resta identica, cambiano i pensieri attorno a essa.
Ma come può avvenire un cambiamento di pensieri così radicale?
|
La situazione resta identica, è vero, ma ha già fatto un passo avanti : ora è consapevole di vivere in una catapecchia ed essere povero e di voler cambiare la propria condizione. È un passo avanti rispetto a prima e forse quei pensieri gli daranno delle idee che poi lo porteranno all'azione.
Il problema secondo me sarà cambiare il modello di quei pensieri che verranno, che se lo hanno portato a vivere in una catapecchia, se non vengono cambiati, difficilmente lo porteranno a vivere in un castello.
|
|
19-06-2021, 17:27
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,298
|
Quote:
Originariamente inviata da Gummo
Ci credete ?
|
Assolutamente no.
|
|
19-06-2021, 17:38
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Messaggi: 14,062
|
Visto che sono cresciuto in un ambiente di m e non ho chances oggettive di migliorare, sarebbe una cavolata raccontare a me stesso che è tutto bello e va tutto bene.
|
|
19-06-2021, 17:49
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
|
Si è vero, ma ovviamente deve essere in funzione di un cambiamento totale, di una programmazione diversa della mente, un paio di anni fa lo stavo attuando con i libri di pentimalli, e persino il mondo mi sembrava diverso. Poi è andato tutto in vacca, ma vabbè altro discorso.
Ma ci vuole sempre tanto impegno e Costanza.
|
|
19-06-2021, 17:51
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,298
|
Può essere vero che ci sono persone in condizioni "oggettivamente" pessime che stanno bene, e altre in condizioni "oggettivamente" ottime che stanno comunque male, ma credo si debbano guardare i grandi numeri.
Prendiamo il grosso di chi, chessò, sta in qualche prigione del Terzo Mondo o ha una disabilità seria o è malato terminale per una malattia molto dolorosa, e credo che i casi di chi riesce a vivere con positività anche queste situazioni siano comunque pochi, e la stragrande maggioranza vivrà ogni secondo con un unico pensiero: uscire dalla situazione di oggettiva negatività in cui si trova.
Aggiungo che l'idea che basta il pensiero per cambiarti la vita è tipicamente diffusa negli USA, paese da cui vengono i motivatori, i libri di auto-aiuto, l'applicazione della meditazione a scopi di benessere, e così via, dove si cerca di piegare l'individuo a lavorare su se stesso per accettare determinate condizioni di vita e sociali piuttosto che a riflettere su come trasformare queste ultime.
Mi stupisce che un utente come Gummo, professo comunista , apra un thread che sembra andare in questa direzione. O forse è la dimostrazione di come la mentalità di cui sopra si sia fatta particolarmente pervasiva.
|
|
19-06-2021, 17:51
|
#17
|
Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 604
|
La risposta, come al solito, è DIPENDE.
Naturalmente se la tua sofferenza nasce da un modo di pensare disadattivo, allora il fatto di cambiare il modo di pensare è la chiave di superamento del problema. In altri casi se alla base vi sono fattori oggettivi, cambiare modo di pensare non è risolutivo, ad esempio, se la sofferenza di uno nasce per la solitudine, il pensiero non creerà compagnie dal nulla.
Di fronte a fatti oggettivi, più che cambiare pensiero, aiuta il fatto di pensarci con una mentalità che ci faccia soffrire il meno possibile, ad esempio lavorando sull'accettazione (ma non in modo passivo...)
|
|
19-06-2021, 18:00
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,748
|
Quote:
Originariamente inviata da Hor
si cerca di piegare l'individuo a lavorare su se stesso per accettare determinate condizioni di vita e sociali piuttosto che a riflettere su come trasformare queste ultime.
|
Io la vedo in modo diverso. Un pensiero positivo deve essere un modo per aiutarti a migliorare più che ad accettare quello che hai. Se io penso che non cambierà mai niente non ci proverò neanche, se invece mi concentro su quello che voglio e penso di potercela fare sarò maggiormente propensa ad impegnarmi e quindi è più probabile che io riesca nel mio intento.
|
|
19-06-2021, 18:08
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 539
|
Per me, o per lo meno nel mio caso, si, però come detto da altri dipende molto dalle situazioni.
Quote:
Originariamente inviata da Trinacria
Io la vedo in modo diverso. Un pensiero positivo deve essere un modo per aiutarti a migliorare più che ad accettare quello che hai.
|
Concordo, anch'io la vedo così.
Con un esempio pratico e personale, io ho fatica ad espormi per paura di risultare ridicolo, e questo mi chiude molte occasioni. Il pensiero che potrebbe aiutarmi sarebbe "magari sarà anche vero, ma ti interessa davvero l'opinione di sconosciuti che magari non vedrai mai più?".
In questo caso il pensiero forse può portarmi si ad accettare la condizione al contorno, ma al contempo mi sprona a cambiare approccio al problema.
|
|
19-06-2021, 18:15
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
|
dubbbito.
|
|
|
|
|