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Vecchio 13-02-2013, 00:18   #1
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La Morte Secondo Heidegger

01/02/2013

L’uomo è l’unico essere cosciente della sua morte. Ma cosa c’è dopo la morte? C’è vita? Sono questi gli interrogativi fondamentali che ogni persona prima o poi si pone nella sua esistenza. Fa parte di un bisogno innato rispondere a queste domande, tuttavia, l’uomo ha cercato da sempre di risolvere questi misteri.

Nel senso filosofico, la morte sempre fu discussa come la cessazione dell’esistenza umana. Per l’uomo, questo mistero della sua esistenza accompagna il suo quotidiano e domina i suoi aspetti più comuni. Ma qual è l’opinione di Martin Heidegger sulla morte nell’opera “Essere e Tempo”? Cos’è la morte per il filosofo tedesco? La morte è una possibilità antologica che il proprio Desein deve assumere.

Nella filosofia heideggeriana l’uomo è un essere nel mondo, inautentico e porta con sè la capacità di angosciarsi, di contemplare tutta la sua struttura esistenziale, aldilà del temporale e essereci per la morte. Pertanto, la morte è la possibilità della pura e semplice impossibilità di esistere.

L’essere umano tende a lanciarsi continuamente nelle possibilità, tra le quali la situazione limite della morte. Queste fatto inevitabile del essere per la morte provoca angoscia per rigettarci davanti del nulla, cioè del non sentito dell’esistenza.

La definizione dell’angoscia davanti alla morte non è lo stesso che la paura di morire. Trattasi del sentimento di un essere che sa esistere per il suo fine. Per il filosofo tedesco, l’esistenza autentica suppone l’accettazione dell’angoscia e il riconoscimento del suo fine. È questo gesto che ci orienta a uno sguardo critico sul quotidiano e ci porta ad assumere la costruzione della vita.

Al contrario, l’essere umano inautentico, fugge dall’angoscia della morte, si rifugia nell’impersonalità, nega la transcendenza e ripete i gesti di “tutto il mondo” negli atti quotidiani. Per questo tipo di individuo, la morte sta sempre nella terza persona, è la morte degli altri. L’impersonalità tranquillizza l’individuo.

http://www.neteditor.it/content/2073...ondo-heidegger
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