|
|
07-10-2019, 22:14
|
#41
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
|
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Non sono d'accordo al 100%, la dicotomia in senso assoluto è sbagliata, ma può servire anche dopo aver avuto esperienze negative, a capire cosa fa o non fa per noi.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
Non credo, il pensiero dicotomico ti porta a categorizzate e schematizzare.
Associazioni mentali per trovare una soluzione semplice. Non ti porta ad andare in profondità nelle questioni e quindi a capire veramente come stanno le cose.
Diciamo ti porta s ragionare per preconcetti, e per me nn aiuta proprio.
|
|
07-10-2019, 22:23
|
#42
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,258
|
Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Non credo, il pensiero dicotomico ti porta a categorizzate e schematizzare.
Associazioni mentali per trovare una soluzione semplice. Non ti porta ad andare in profondità nelle questioni e quindi a capire veramente come stanno le cose.
Diciamo ti porta s ragionare per preconcetti, e per me nn aiuta proprio.
|
Io facevo riferimento a una dicotomia a posteriori: faccio una determinata esperienza e capisco che per me non è stata positiva, il non voler che si ripeta la stessa dinamica può essere considerata dicotomia?
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
07-10-2019, 23:08
|
#43
|
Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 1,485
|
Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
E cosa altro serve?
|
Serve il riuscire a fare le cose.
(Prendo me come esempio, io ho il problema di non riuscire e poi mi arrabbio, o non riesco neanche a iniziare a fare).
|
|
15-02-2020, 02:38
|
#44
|
Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
|
Quote:
Originariamente inviata da Pollina
La mia vita è un totale fallimento dalla quale non riesco a trovare nessuna via d'uscita. Ho 27 anni e dopo la maturità non sono riuscita a combinare nulla. Passo le giornate a casa senza far niente da almeno tre anni.
Non ho mai lavorato, dopo il diploma mi sono iscritta in medicina ma non ho combinato quasi niente e oggi ho la metà degli esami da dare ancora, l'ultimo esame dato risale a tre anni fa. Credo sia arrivato il momento di mollare l'università e iniziare a lavorare ma non saprei cosa fare non avendo nessuna esperienza. Sono molto timida e le persone mi mettono a disagio nonostante a me piaccia tantissimo comunicare con loro. Non ho più amiche ( non esco a mangiare una pizza da anni, non ricordo neppure quando è stata l'ultima volta), non ho mai avuto un ragazzo né nessuna esperienza in ambito sentimentale o sessuale. Mi sento terribilmente sola e la mia famiglia non mi aiuta ( dicono che non possono fare niente per me). Insomma io credo di non aver mai visto una situazione tanto fallimentare come la mia. Sono depressa e non ho la forza i reagire, ogni giorno spero id non svegliarmi la mattina ma purtroppo sono sempre qua. Una persona conosciuta in rete mi ha consigliato id mollare tutto e partire per il nord italia ma per fare cosa? E poi io non so se riuscirei a sopravvivere da sola e a tenermi il posto di lavoro data la mia fobia sociale. Dovrei pensare a fare carriera per potermi mantenere anche in futuro. Sono l'unica della mia famiglia a non essere laureata e della mia classe del liceo, mi sento inferiore a tutti. Non ho nulla da offrire a eventuali amicizie o in una relazione. Vorrei un aiuto ma credo che ormai sia tardi per qualsiasi cosa.
|
Beh che dire... Almeno non ti sei fatta fregare come tanta gente in questo forum facendosi etichettare come una malata mentale da uno psicologo/psichiatra. In caso tu sia andata in cura da uno psicologo o psichiatra spero per te che tu sia ricca di famiglia, siccome nessun datore di lavoro darebbe contratto ad una persona etichettata come malata mentale dalla società
|
|
15-02-2020, 02:52
|
#45
|
Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,734
|
Quote:
Originariamente inviata da PietroDigi
Beh che dire... Almeno non ti sei fatta fregare come tanta gente in questo forum facendosi etichettare come una malata mentale da uno psicologo/psichiatra. In caso tu sia andata in cura da uno psicologo o psichiatra spero per te che tu sia ricca di famiglia, siccome nessun datore di lavoro darebbe contratto ad una persona etichettata come malata mentale dalla società
|
Lo psichiatra/psicoterapeuta/psicologo mica ti marchia a fuoco sulla fronte che sei stato/a in cura,neh
|
|
15-02-2020, 16:33
|
#46
|
Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
|
Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Lo psichiatra/psicoterapeuta/psicologo mica ti marchia a fuoco sulla fronte che sei stato/a in cura,neh
|
In che senso? Certo che ti marchia, viene scritta una cartella clinica o comunque un fascicolo in cui sei o sei stato in cura con tutti i dettagli del caso. Potrà sempre essere usato contro di te in un prossimo futuro il fatto che tu sia stato da uno psicologo/psicoterapeuta/psichiatra. Non penso sia molto bello essere etichettato come una persona malata mentalmente dalla società
|
|
16-02-2020, 10:40
|
#47
|
Principiante
Qui dal: Aug 2019
Messaggi: 88
|
Quote:
Originariamente inviata da Daytona
Se fai sul serio hai le idee un po' confuse su cosa sia una cartella clinica e come funzioni la privacy. Ció che viene appuntato é usato per fini professionali,non si stilano documenti da inserire in un database per le diagnosi che rende reperibile le tue cure a un eventuale datore di lavoro. Figurati,dal 2018 nemmeno la fedina penale é reperibile se al lavoratore se non gli vengono assegnati ruoli di responsabilitá.
Mi stupisce questo terrorismo disincentivante nei confronti delle terapie psicologiche e/o psichiatriche
|
Ti stai sbagliando. Facciamo conto che tu vai in cura da uno psicologo, lo psicologo scrive la cartella clinica o fascicolo poi lo deposita a tuo nome. Ecco, il fascicolo rimane fermo li a tuo nome. Passano 5 anni qualcuno ti denuncia per un reato, il giudice si informa trova il fascicolo depositato e scriverà una relazione con quello che è scritto nel fascicolo quindi non solo avrai scritto che sei un malato mentale sul fascicolo della psicologa ma anche su un procedimento civile/penale... Ovviamente se la persona che ti denuncia sa che sei stato in cura può benissimo scriverlo sul atto contro di te. Questo è solo un esempio ma ce ne possono essere centinaia
|
|
16-02-2020, 22:14
|
#48
|
Super Moderator
Qui dal: Mar 2019
Ubicazione: Sotto il letto del mostro
Messaggi: 4,734
|
Quote:
Originariamente inviata da PietroDigi
Ti stai sbagliando. Facciamo conto che tu vai in cura da uno psicologo, lo psicologo scrive la cartella clinica o fascicolo poi lo deposita a tuo nome. Ecco, il fascicolo rimane fermo li a tuo nome. Passano 5 anni qualcuno ti denuncia per un reato, il giudice si informa trova il fascicolo depositato e scriverà una relazione con quello che è scritto nel fascicolo quindi non solo avrai scritto che sei un malato mentale sul fascicolo della psicologa ma anche su un procedimento civile/penale...
|
Come si chiama sto fascicolo? E dov'é che viene depositato?
|
|
|
|
|