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Vecchio 31-10-2009, 15:28   #1
Esperto
 

N/A

Ultima modifica di shady74; 03-12-2016 a 15:57.
Vecchio 02-11-2009, 12:14   #2
Esperto
L'avatar di Blur
 

mi era sfuggito questo post!
hai fatto bene ad aprirlo, a me questo tipo di post piacciono molto è per questo che avevo aperto il mio.
Beh che dire, mi sono venute in mente due riflessioni. Se hai iniziato a diventare fobico a 10 anni quando non si ha ancora piena coscienza di se vuol dire che questa fobia ce l'avevi nel dna (ma non per questo si puo combattere e vincere, forse se qualcuno ti fosse stato accanto quando eri ragazzino di sicuro l'avresti un po superata, come la potresti superare oggi).Poi rifletto anche sul fatto che per noi fobici per la troppa sensibilità alcuni episodi rimangono un peso per tutta la vita e possono anche condizionarla (il tuo caso dei ragazzi che giocavano a pallone)
Vecchio 02-11-2009, 19:04   #3
Esperto
L'avatar di Blur
 

c'è anche da dire che se anche loro iniziassero a chiederti spiegazioni sulla tua vita, tu saresti cosi chiuso che gli diresti che va tutto bene e cambieresti discorso. Parlo di te, ma questo vale anche per me e gli altri fobici
Vecchio 02-11-2009, 21:51   #4
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Dici bene quando affermi che se qualcuno mi fosse stato più vicino quando ero piccolo, la mia vita sarebbe potuta andare diversamente...
ad esempio, sul problema del mangiare in pubblico, i miei hanno sempre ignorato il problema, poi, pur vedendo che io mi chiudevo progressivamente in me non mi hanno mai chiesto una spiegazione. Sono solo intervenuti quando ho cominciato a psicosomatizzare portandomi dal medico. Da ultimo, è storia di questi anni... i miei genitori sanno che non ho amicizie, non ho mai avuto la ragazza e non esco mai con nessuno... mai una volta che mi abbiano chiesto il perchè!
Poi è anche vero che non mi hanno fatto mancare mai nulla, però con loro è sempre mancato un dialogo VERO.
Ciao Shady, questo è un classico che accomuna molte persone qua dentro..
La fobia e il disagio nascono fin dalla più tenera età e spesso la sottovalutazione da parte dei genitori (che cmq nel 90% dei casi sono la causa dei problemi..) non fa altro che peggiorare la situazione.
Anche se forse è amaro sentirselo dire ma pur volendoti sicuramente bene, hanno sbagliato gli insegnamenti primari che devono consentire al bambino di avere sane relazioni sociali..ciò sicuramente in buonafede perchè qualcuno avrà a sua volta sbagliato con gli insegnamenti a loro e così via..
Hai mai pensato ad una psicoterapia per eliminare o quantomeno ridurre i pensieri disfunzionali?
Vecchio 02-11-2009, 22:25   #5
Intermedio
 

Anche i miei genitori non mi chiedono spiegazioni sul fatto che non ho una vita sociale. Per loro sono semplicemente un ragazzo tranquillo... Brutta l ignoranza...
Vecchio 03-11-2009, 00:56   #6
Esperto
L'avatar di muttley
 

Che tipo di persone sono i tuoi genitori? Sul genere ossessivo-apprensivo oppure ti hanno lasciato condurre una vita sostanzialmente libera e senza imposizioni?
Vecchio 03-11-2009, 02:08   #7
Esperto
L'avatar di historie d'O
 

scusate però...da mamma vi dico che è facile trovare il capro espiatorio nei genitori, che normalmente sono esseri umani e non hanno la palla di vetro.
Shady ora sei grande,devi far forza su di te e anche fosse a brutto muso devi tirare fuori le tue emozioni,tanto se non lo fai non riuscirai a migliorarti
Vecchio 03-11-2009, 14:02   #8
Esperto
L'avatar di Superman
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
mi hanno insegnato ad essere una persona perbene, ma non mi hanno insegnato a cavarmela nelle situazioni della vita.
E vabbè... non si può avere tutto.
Vecchio 30-03-2011, 18:47   #9
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Leggendo una discussione iniziata da Blur qualche giorno fa in cui descriveva la sua vita ho deciso di provare anch'io... credo che sia un modo per farmi conoscere meglio dagli utenti del forum.
Allora, io fino a dieci anni ho avuto la vita di un bambino quasi normale, sì, sicuramente più timido della media dei bambini della mia età, ma niente di gravissimo.
I problemi sono iniziati ai dieci anni quando ho cominciato a non riuscire a mangiare se c'erano persone estranee e questi problemi sono peggiorati quando sono passato alle medie: ho affrontato malissimo il cambiamento, poi sono iniziati i primi soprusi ed emarginazioni da parte dei miei compagni... cose che mi hanno portato a psicosomatizzare: ogni giorno prima di andare a scuola rimettevo e spesso mi è successo anche a scuola.
A questo punto i miei mi hanno portato da un medico che mi ha dato un blando sedativo e devo dire che la situazione è migliorata: non rimettevo più ed ero meno ansioso, ma la solitudine e le prese in giro degli altri compagni di classe non sono terminate.
Quando ho iniziato le superiori credevo che la situazione sarebbe peggiorata, invece, stranamente, il bullismo è sparito, però ormai ero chiuso in me stesso e non riuscivo a socializzare, o comunque molto poco... Tanto è vero che non sono mai uscito con i miei compagni di classe.
Unico episodio umiliante che ricordo di questo periodo è che una volta c'era un gruppetto di ragazzi che giocava a pallone... vincendo la mia timidezza mi sono avvicinato a loro (attenzione: non erano sconosciuti, erano compagni di classe) e come testuale risposta mi hanno detto: "Noi stiamo giocando, tu che cazzo vuoi! vattene via sfigato!".
Da quel giorno ho detto che se gli altri non mi volevano, io me ne sbattevo degli altri... e quindi non ho mosso più un dito per uscire dalla mia fobia sociale.
Dopo la scuola è venuto il lavoro, ma le cose non sono cambiate... ho dovuto lasciare un posto a causa di un esaurimento nervoso: non riuscivo più a mangiare prima di andare a lavoro (lavoravo nel pomeriggio).
Questo mi ha portato a dover fare una cura con ansiolitici... mi sono ripreso ed ho alternato lavori a periodi di disoccupazione.
Forse proprio a causa di un periodo di disoccupazione più lungo mi sono comparse crisi di ansia ed attacchi di panico, altra cura e altra guarigione.
Poi sono riuscito a lavorare per quattro anni senza problemi psicologici, ma nel mio consueto stato di solitudine.
Non ho mai avuto la ragazza... ho provato a cercarla su internet ma sono andato solo incontro a delusioni...
Poi ho trovato questo sito dove posso confrontarmi con persone come me...
Attualmente sono disoccupato e passo troppo tempo a rimuginare sui miei guai, naturalmente in solitudine.
Questa è la mia storia: ora mi conoscete un po' meglio
Ringrazio tutti quelli che leggeranno ciò che ho scritto.
ho letto la storia e nonostante io sia più giovane di 16 anni, sembra la fotocopia della storia della mia vita: bullismo fisico e verbale subito alle medie, emarginazione totale i primi 3 anni delle superiori (le frequento ancora adesso ma in un altro istituto e sono all'ultimo anno), nessuna ragazza avuta (solo qualche conoscenza femminile), solo 1 amico vero e il resto persone false ipocrite che mi cercano 1 volta ogni morte di papa e naturalmente vita sociale ridotta allo zero..
(oops, ho tirato sù un post stravecchio ma non riuscivo ad astenermi dal rispondere)
Vecchio 30-03-2011, 20:34   #10
Esperto
L'avatar di stupido
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Leggendo una discussione iniziata da Blur qualche giorno fa in cui descriveva la sua vita ho deciso di provare anch'io... credo che sia un modo per farmi conoscere meglio dagli utenti del forum.
Allora, io fino a dieci anni ho avuto la vita di un bambino quasi normale, sì, sicuramente più timido della media dei bambini della mia età, ma niente di gravissimo.
I problemi sono iniziati ai dieci anni quando ho cominciato a non riuscire a mangiare se c'erano persone estranee e questi problemi sono peggiorati quando sono passato alle medie: ho affrontato malissimo il cambiamento, poi sono iniziati i primi soprusi ed emarginazioni da parte dei miei compagni... cose che mi hanno portato a psicosomatizzare: ogni giorno prima di andare a scuola rimettevo e spesso mi è successo anche a scuola.
A questo punto i miei mi hanno portato da un medico che mi ha dato un blando sedativo e devo dire che la situazione è migliorata: non rimettevo più ed ero meno ansioso, ma la solitudine e le prese in giro degli altri compagni di classe non sono terminate.
Quando ho iniziato le superiori credevo che la situazione sarebbe peggiorata, invece, stranamente, il bullismo è sparito, però ormai ero chiuso in me stesso e non riuscivo a socializzare, o comunque molto poco... Tanto è vero che non sono mai uscito con i miei compagni di classe.
Unico episodio umiliante che ricordo di questo periodo è che una volta c'era un gruppetto di ragazzi che giocava a pallone... vincendo la mia timidezza mi sono avvicinato a loro (attenzione: non erano sconosciuti, erano compagni di classe) e come testuale risposta mi hanno detto: "Noi stiamo giocando, tu che cazzo vuoi! vattene via sfigato!".
Da quel giorno ho detto che se gli altri non mi volevano, io me ne sbattevo degli altri... e quindi non ho mosso più un dito per uscire dalla mia fobia sociale.
Dopo la scuola è venuto il lavoro, ma le cose non sono cambiate... ho dovuto lasciare un posto a causa di un esaurimento nervoso: non riuscivo più a mangiare prima di andare a lavoro (lavoravo nel pomeriggio).
Questo mi ha portato a dover fare una cura con ansiolitici... mi sono ripreso ed ho alternato lavori a periodi di disoccupazione.
Forse proprio a causa di un periodo di disoccupazione più lungo mi sono comparse crisi di ansia ed attacchi di panico, altra cura e altra guarigione.
Poi sono riuscito a lavorare per quattro anni senza problemi psicologici, ma nel mio consueto stato di solitudine.
Non ho mai avuto la ragazza... ho provato a cercarla su internet ma sono andato solo incontro a delusioni...
Poi ho trovato questo sito dove posso confrontarmi con persone come me...
Attualmente sono disoccupato e passo troppo tempo a rimuginare sui miei guai, naturalmente in solitudine.
Questa è la mia storia: ora mi conoscete un po' meglio
Ringrazio tutti quelli che leggeranno ciò che ho scritto.
...........e adesso?
Vecchio 30-03-2011, 21:06   #11
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E' la tua vita. Non mi permetto di commentare.
Da quasi coetaneo(io '75) un forte abbraccio e un augurio di una vita migliore.
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